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Autore: Shadow Doom    13/09/2021    1 recensioni
Cloud, ritornato a Midgar su richiesta della cara amica Tifa, condurrà un'indagine su alcuni mostruosi omicidi che lo porterà a scoprire degli oscuri segreti capaci di cambiare radicalmente il corso della storia.
Nota: accenni di Clerith
Genere: Avventura, Horror, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Aeris Gainsborough, Barett Wallace, Cloud Strife, Sephiroth, Tifa Lockheart
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto
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- Questa storia fa parte della serie 'Un legame che trascende lo spazio ed il tempo'
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Un potere blasfemo

 

Il killer si diresse a tutta velocità verso il piano successivo, bramoso di vendetta nei confronti di Hojo il quale era con tutta probabilità una delle persone più crudeli e prive di cuore di tutto il Mondo.

 

Intanto il Behamut emise una specie di ruggito molto minaccioso nei confronti degli eroi che notarono una cosa strana in quella maestosa creatura: i suoi occhi emanavano un fumo nero così come le sue fauci. Ciò voleva dire che l'assassino era stato in grado di corrompere persino lui, mostrando un'abilità stupefacente.

 

Se Cloud, Barret e Tifa erano già in posizione di guardia pronti alla lotta, Aerith aveva un'espressione triste. Il che non passò inosservato all'Ex Soldier che le chiese “ Cosa c'è che non va?” “ Lo sento soffrire, è straziante...Dobbiamo liberarlo” rispose l'amante dei fiori riferendosi al drago che nel frattempo aveva iniziato a caricarli.

 

Affrontare un Esper era sempre un'impresa difficile, specialmente se si trattava di un Behamut i cui attacchi erano capaci di uccidere gli avversari con una facilità disarmante.

Tuttavia questo nemico si comportava in modo strano: ad ogni colpo sferrato, i quali mancavano di convinzione, si fermava per qualche secondo scuotendo la testa, era come se stesse combattendo contro il controllo dell'omicida.

Suddetto atteggiamento venne notato dall'erede degli Antichi, la quale iniziò a correre verso il drago. Quest'ultimo tentò di fermarla con i suoi affilati artigli, ma venne bloccato da Strife e Lockhart che, grazie al loro intervento, permisero all'amica di poggiare una mano sulla fronte della creatura.

Questo gesto diede vita un'onda di luce purissima, la quale liberò il Behamut dalle tenebre che lo tenevano legato alla volontà del killer.

Allora il colossale Esper guardò per un attimo i suoi salvatori, dopo di che sfondò il tetto a velocità assurda.

 

Nel mentre l'omicida aveva raggiunto il 65° piano, ma non ancora Hojo visto che se la stava vedendo con delle strane creature dotate di poteri elettrici, le stesse che Cloud, Jessie e Tifa avevano visto durante la loro prima indagine.

“ Credi di potermi sfuggire così? Povero illuso, più tempo mi fai perdere più la mia ira aumenterà!” esclamo il villain rivolgendosi allo scienziato, certo che lo stava osservando.

 

Quando ormai si era quasi sbarazzato di tutti i nemici, il Behamut si palesò davanti a lui con occhi colmi di furia omicida. Il killer, colto di sorpresa, non ebbe modo di contrastare la Megafusione, enorme esplosione del drago capace di annichilire interi quartieri, che lo travolse in pieno facendolo sprofondare al piano inferiore.

Fatto ciò il drago spiccò il volo sparendo nel buoi della notte.

 

Destino volle che l'assassino cadde proprio davanti agli eroi che aveva abbandonato poco prima.

“ A quanto pare devo proprio uccidervi con le mie mani” commentò il killer facendo uscire una quantità impressionante di fumo dal suo corpo, il quale ricoprì in breve tutta l'area.

Cloud e gli altri avevano capito l'intenzioni dell'avversario, erano le stesse di Diphylleia, ciò voleva dire che avrebbero dovuto fermarlo subito o sarebbe stata la fine.

 

Tuttavia questa volta Aerith aveva elaborato una strategia proprio per una situazione del genere: poggiò il bastone a terra ed esclamò “ Dispelga!”.

Subito dopo una poderosa onda di luce bianca dissipò non solo il fumo nell'area, ma anche quello che proteggeva il corpo del nemico. Vedendolo privo di difese, gli eroi restarono sorpresi dal suo aspetto malandato.

 

Dopo un attimo di esitazione, Barret ordinò “ Questa è la nostra occasione, colpiamolo!”.

Il primo ad attaccare fu proprio lui che aprì il fuoco alla massima potenza. Il nemico schivò e distrusse i proiettili, ma questi servivano solo da diversivo, infatti diedero modo a Tifa e Strife di avvicinarsi.

Il duo così mise a segno una serie di attacchi combinati, i quali misero alle strette il nemico che era molto più lento e meno potente rispetto al passato.

Ciò era dovuto alla mossa iniziale di Aerith, la quale aveva creato una specie di barriera in grado di inibire pesantemente i poteri del nemico.

 

Quest'ultimo tentò di contrattaccare sfruttando della magia oscura che però venne prontamente annullata da quella della luce dell'amante dei fiori, la quale mise anche a segno una potente fulgara che stordì il temibile nemico. Usufruendo di questa apertura, Tifa lo centrò con un montante che generò un delfino ad acqua, si trattava di una sua mossa speciale, a cui diede seguito Barret con un colpo esplosivo dalla grande capacità distruttiva.

La conclusione spettò a Cloud, il quale scagliò una serie di fendenti talmente possenti da creare delle onde d'urto capaci di danneggiare l'intera struttura.

 

Il killer giaceva in ginocchio, coperto dal suo stesso sangue che era di uno strano colore nero.

“ Arrenditi, non costringerci a finirti” sostenne l'erede degli Antichi con risoluzione, ma l'omicida non era per nulla intimorito, infatti si mise a ridere.

Successivamente si sentì un urlo agghiacciante, simile a quello udito fuori dal QG, seguito da un terribile abbassamento della temperatura, la quale era scesa diversi gradi sotto lo zero. Dopo di che gli spiriti dei dipendenti e dei soldati della Shinra appena uccisi confluirono nel corpo del killer conferendogli nuovo vigore ed un potere nettamente superiore rispetto a prima.

“ Fino ad ora ho solo scherzato, ma adesso è ora di fare sul serio” affermò con una voce demoniaca, frutto di voci diversi messe insieme, l'omicida sul cui corpo comparvero delle fiamme fatue azzurre, fredde quanto il ghiaccio.

 

Qualunque fossero le sue nuove abilità, sarebbe stato molto difficile sconfiggerlo.

 

   
 
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