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Autore: Mikis_18    14/09/2021    1 recensioni
4 anni dopo la Seconda Guerra Magica, Hermione Granger si ritrova a lavorare come giornalista mentre affronta i problemi con il suo fidanzato Ron Weasley.
Draco Malfoy è il proprietario della sua azienda e ha tutto quello che desidera. Cosa succederà quando ad Hermione verrà affidato un lavoro che ha a che fare con Malfoy? Come cambieranno le loro vite? Continueranno ad odiarsi o cederanno all'attrazione? Scopritelo in "The interview".
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Blaise Zabini, Draco Malfoy, Famiglia Weasley, Harry Potter, Hermione Granger | Coppie: Draco/Hermione
Note: Lemon, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace, Da Epilogo alternativo
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Sapere ciò che è giusto e non farlo è la peggiore vigliaccheria.

- Confucio

 

 

Dopo quella stressante giornata di lavoro, Hermione decise che l'unica cosa che avrebbe voluto fare fosse una lunga doccia calda. Il giorno dopo avrebbe avuto l'intervista con Malfoy e aveva bisogno di rilassarsi e di dormire. Si materializzò fuori dalla porta della sua casa e prese le chiavi per aprire la porta. Aveva fatto un incantesimo secondo il quale non ci si potesse materializzare dentro l'appartamento. Mentre apriva la porta, però, il suo sogno di una bella doccia calda e di riposo venne meno perché si rese conto di alcune voci che provenivano dall'interno della casa. Sospirò: sarebbe stata una lunga serata. Fece il suo ingresso nel modesto salone, costituito da un divano arancione, un tavolino di vetro di fronte ad esso e moltissimi quadri attaccati alle pareti. Dall'altra parte del divano c'era la cucina con il tavolo da pranzo. Sembrava una casa babbana, per questo Hermione si era innamorata subito di quell'appartamento. Seduti sul divano c'erano Ron ed Harry, mentre in cucina c'era Ginny. Questi ultimi due la salutarono venendole incontro e lei ricambiò con un sorriso acceso. Nessun cenno di saluto tra lei e il suo (quasi ex) fidanzato.
- Ciao ragazzi, a cosa devo la vostra visita? - chiese gentile. Era contenta di passare una serata tra amici, nonostante avesse solo voglia di dormire.
- Ginny ci ha raccontato di Malfoy. Siamo venuti a tirarti su il morale. - rispose Harry, aveva un'espressione preoccupata come se temesse per la vita dell'amica. Hermione sbuffò e si accomodò sulla sedia che si trovava vicino al tavolo in cucina.
- Come se non bastasse la sua presenza, non avete idea delle domande che devo fargli. Sarà umiliante. -
- Che domande? - chiese Ginny curiosa.
Hermione tirò fuori dalla sua borsa il quadernino sul quale aveva scritto le domande.
- Come ti senti dopo aver raggiunto tutto questo successo? Cosa si prova ad essersi riscattati e aver dimostrato di essere migliore? - scandì bene le parole, già stanca e imbarazzata dalle domande.
Harry si mise una mano sugli occhi.
- Che cosa c'entrano queste domande con la nuova scopa che ha fatto uscire? - chiese il moro.
Hermione sospirò, - Niente, Harry. Ho solo fatto arrabbiare il mio capo. -
La ragazza si disse mentalmente che non avrebbe mai più provocato Eloise, se questo era quello che le aveva riservato. Certo, poteva sempre non fargliele quelle domande ma se poi Eloise se ne accorgeva leggendo l'articolo? E se le avesse ordinato di tornare da Malfoy per un'altra intervista? Meglio non rischiare, si disse. Harry e Ginny sembravano pensarla allo stesso modo. Sebbene la rossa fosse più tranquilla rispetto agli amici. Aveva avuto modo di conoscere almeno un po' Malfoy e doveva ammettere che non era poi così male. Sì, era scontroso e un po' troppo egocentrico, ma ogni tanto (quando ci si metteva) riusciva anche ad essere simpatico. Nonostante ciò Ginny ancora non riusciva a capire il motivo per il quale lui la trovasse sopportabile. Durante la scuola non aveva fatto altro che parlare male della sua famiglia e dei suoi amici, però in effetti non si era rivolto mai direttamente a lei. Forse era cambiato o forse non ce l'aveva mai avuta con lei. Comunque, lei era sicura che domani Malfoy ed Hermione si sarebbero presi a capelli ma si guardò bene di non dirlo all'amica. Sperava solo che la lite non sarebbe sfociata con la magia. Forse avrebbe dovuto avvertire Hermione, in effetti.
- Ehm, Hermione, cerca di non...sai...di non usare la magia domani. - buttò lì, cercando di sembrare tranquilla.
Hermione la guardò sconsolata - Spero non ce ne sia bisogno. - parve raggionarci su - Al massimo è lui che finirà con il fondoschiena per terra. - sorrise. Harry e Ginny risero di gusto.
- Su questo non avevamo dubbi, Hermione. -

Continuarono a parlare e scherzare, mentre Ron se ne stava ancora seduto sul divano, apparentemente estraneo alla conversazione. Ovviamente aveva sentito tutto ma non se l'era sentita di intervenire, non riusciva a guardare in faccia la sua ragazza e non riusciva a rivolgerle la parola. Anche se in generale non avrebbe saputo cosa dirle. Si alzò dal divano, attraversò il salone e si accomodò sulla sedia di fronte a quella di Hermione. Sebbene con lei non parlasse, non voleva estraniarsi anche dagli altri. La sua fidanzata, appena lo vide, si irrigidì. Harry lo notò e decise di cambiare argomento per alleggerire l'atmosfera.
- Non potete capire che noia a lavoro. Non facciamo altro che riempire moduli e firmare permessi. Non c'è più l'azione di una volta. -
Hermione lo ringraziò con lo sguardo, sinceramente grata all'amico per aver portato la conversazione su di lui (e non su di lei).
- È per questo che io dormo sempre Harry. Dovresti farlo anche tu, fidati. - Ron prese parola per la prima volta da quando Hermione era entrata in casa. Il battito del cuore della ragazza aumentò nel sentire la sua voce.
- Sei un idiota! E ti pagano pure! - lo sgridò la sorella. Harry rise e iniziò a raccontare di una volta in cui Ron era stato beccato. Da quel momento in poi parlarono tutti in modo tranquillo, sembrava che non fosse successo nulla di strano. Anche se i due fidanzati non si parlavano direttamente. Cenarono e continuarono a chiacchierare del più e del meno finché non si fece tardi e Harry e Ginny tornarono a casa. Rimasti soli, Ron ed Hermione si guardarono. Era forse arrivato il momento della resa dei conti? 

 

***

 

- È inutile che continuiamo a far finta di niente, Ron - disse Hermione dopo interminabili minuti di silenzio. Il ragazzo la fissò con sguardo accusatorio.
- Sei tu che mi ignori! - esclamò.
Hermione era a dir poco allibita. Il suo ragazzo era ufficialmente impazzito.
- Sei tu che hai smesso di tornare a casa la sera. - rispose. Rispetto al ragazzo lei ancora non si era fatta travolgere dalla rabbia, anche se ostentava una calma che in fondo non aveva. 
- Beh ci sarà un motivo, non pensi? Tu non fai altro che rompere le palle! -

 Hermione perse anche l'ultimo briciolo di calma che le restava. Divenne rossa come un peperone e strinse i pugni lungo i fianchi. Non ci poteva credere: Ron la stava incolpando, di nuovo. Era veramente stanca del comportamento del ragazzo, per tutti questi anni non aveva fatto altro che incolpare lei di ogni cosa. Non riusciva a prendersi la responsabilità delle proprie azioni e questo faceva andare fuori di testa Hermione. Si era detta che col tempo sarebbe cambiato, sarebbe maturato, ma ciò non era ancora avvenuto.
- Quindi anche questa volta è colpa mia! Incredibile! Quando arriverà il giorno in cui ti prenderai la responsabilità di quello che dici e fai? - gridò, ormai talmente furiosa da non tentare nemmeno di nasconderlo. Ron non era da meno. Era talmente arrabbiato da non riuscire a pensare bene alle parole da dire. Ma, più che con lei, era arrabbiato con se stesso. Aveva rovinato tutto lui, lo sapeva. Stava per cancellare 4 anni di relazione, buttarli al vento come se non fossero significati niente. Nonostante sapesse che fosse colpa sua non riusciva ad ammetterlo. Non riusciva a dirlo davanti a lei, che lo guardava con quegli occhi nocciola che avevano il potere di destabilizzarlo. Non riusciva a dirle che era tutta colpa sua, che lei non lo meritava. Non riusciva a dirle che non era più innamorato di lei. L'unica cosa che riusciva a fare era attaccarla e incolparla di tutta la situazione, anche se non sapeva bene il perché.
La osservò e vide che lei si stava calmando. Aveva ripreso il suo colorito normale e lo fissava, come in attesa di qualcosa (che lui non le avrebbe dato).
- Quando arriverà il giorno in cui avrai il coraggio di lasciarmi? - gli disse, la sua voce era quasi un sussurro.  Ron non sapeva davvero come rispondere, perché non lo sapeva nemmeno lui. Era un codardo, non aveva il coraggio di lasciarla. Dov'erano finite le doti da Grifondoro che aveva avuto per 7 anni a scuola? Proprio non lo sapeva. Quando si trattava di Hermione lui proprio non sapeva niente.
La ragazza capì che anche quella sera non avrebbe avuto le risposte che voleva. Si mosse piano e lo raggiunse.
- Vai a casa di Harry. - disse soltanto. Non lo voleva lì, non lo voleva in quella casa, non lo voleva lì con lei. Sapeva bene che l'appartamento in realtà era di Ron ma non le importava. Doveva andarsene.
Ron non disse più una parola, sembrava ammutolito. Prese qualche vestito per il lavoro del giorno dopo e se ne andò dall'appartamento.
Hermione finalmente potè respirare mentre grosse lacrime le scendevano dalle guance, silenziose e inaspettate. Piangeva per la frustrazione di aver rimandato ancora il momento della rottura. Rimandarlo significava prolungare la sofferenza e lei di certo non ne aveva voglia. Era delusa da lui, delusa dal fatto che dopo 4 anni non si degnava nemmeno di dirle la verità. Valeva così poco per lui? Talmente poco che non si meritava neanche delle scuse? Hermione sperò che non fosse così. Si mise a letto e cercò di calmarsi. Il giorno dopo avrebbe avuto l'intervista con Malfoy e non doveva farsi vedere in quel modo. Riacquistò un contegno che in realtà non aveva e cercò di smettere di pensare a Ron. Doveva prepararsi mentalmente a Malfoy, non aveva tempo per la sofferenza che le causava il suo (quasi ex) ragazzo. Con questi pensieri in testa si addormentò. Non sapeva ancora che la giornata di domani sarebbe stata ancora peggiore di quella. 

 

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Ecco il terzo capitolo! Che ve ne pare? 

Alcune precisazioni:

- Non l'ho ancora detto, ma Harry e Ginny non stanno insieme nella mia storia. Sono solo amici.

- anche in questo capitolo Ron e Hermione non si sono lasciati ma non temete: lo faranno a breve. Mi servono un paio di capitoli, poi capirete perché.

- se non si fosse capito Ron è dispiaciuto per tutta quella situazione ma Hermione crede che non sia così a causa delle cose che dice lui. 

 

Se ci sono errori non esitate a farmeli notare! Accetto molto volentieri le vostre "critiche" in modo da poter modificare la storia in caso.

 

Fatemi sapere cosa ne pensate! Ne sarei molto contenta.

 

A presto!

   
 
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