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Autore: Anaklusmos731    16/09/2021    0 recensioni
"La boccettina di tua figlia le ruba i ricordi per sempre, cancellandoli radicalmente dalla sua mente. Questa qui, invece, li mette solo a tacere. È una specie di Oblivion liquido, quindi un mago o una strega, con un'incantesimo, potrebbe ridarti la memoria. Io te la do perchè so che sarà difficilissimo vivere là fuori senza magia con Maia. A te la scelta di berla o meno: sappi che non dovrai aver paura di incursioni da parte di Mangiamorte o altre creature magiche, perchè il Ministero vi proteggerà. L'unica cosa dolorosa saranno i ricordi."
|| Seguito di "OMG, I'm pregnant", è necessario averla letta per poter proseguire nella lettura del sequel||
***
Quasi tutti i personaggi e il mondo descritti in questa storia sono opera di J. K. Rowling.
La storia non ha alcun fine di lucro.
Genere: Commedia, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Albus Severus Potter, Dominique Weasley, Rose Weasley, Scorpius Malfoy | Coppie: Rose/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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- Questa storia fa parte della serie 'OMG, this is a series!'
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-Reducto!-

Urlo, facendo saltare la parete da dove la voce di mia figlia è giunta, giusto in tempo per vederla smaterializzarsi insieme a un elfo domestico. 

-Stupeficium!- 

Lo Schiantesimo che Dom ha lanciato si infrange contro la parete opposta della stanza, mancando per un soffio una ragazza, che riconosco come Beatrice Gamp, e un uomo vestito di nero. 

-Maia!- 
Gridano Scorpius e mio padre, mentre la battaglia contro i restanti Mangiamorte continua impetuosa intorno a noi. 

Mi accascio a terra, sentendo una stanchezza immensa pervadermi. Come è possibile? Se fossimo arrivati pochi secondi prima forse ora Maia sarebbe tra le mie braccia. 

-Rose, alzati!- 
Mi urla mio padre, evocando un incantesimo per difendersi da quella che sembra una Maledizione Mortale. 

-Maia...-
Sussurro, ancora a terra e incapace di muovermi. 

-'Os, devi alzarti. Sicuramente non sono lonta...-

L'affermazione di Scorpius viene interrotta da un boato e da un grido. 

-Di là, di là!- 
Urla uno dei cinque Auror che ci ha affiancati per questa missione, indicando un piccolo boschetto a una cinquantina di metri dal rifugio dei Mangiamorte. 

Sentendo una nuova speranza nascere in me, inizio a correre verso la macchia di verde, dove dei fasci luminosi mi fan capire che c'è un combattimento in corso. Lo stesso uomo che Dom ha tentato di schiantare poco fa si sta battendo con ferocia contro uno dei cinque Auror, mentre una figura nera è riversa a terra. 

-Maia?- 
Chiamo, cercando di avvicinarmi, sperando che sia mia figlia. 

Nel frattempo, mio padre e Dom si sono uniti alla battaglia e, nel giro di pochi secondi, riescono a disarmare l'uomo e a schiantarlo.

Mi chino sulla figura accasciata e con immenso orrore noto due occhi vuoti fissarmi senza vedermi, un'espressione sorpresa ancora impressa sul volto. 

-'Os? 'Os allontanati, non c'è niente che possiamo fare.- 
Sento due mani calde appoggiarsi sulle mie spalle: è Scorpius, che cerca di allontanarmi da quest'uomo che ha dato la vita per salvare mia figlia. 

-Oh merda, è Smith.-
Dice mio padre, avvicinandosi a me, Scorpius e l'uomo morto. 

Dom mi raggiunge e mi abbraccia, evitando lo sguardo spento del signor Smith. 

-Mi dispiace Rosie.-
Mi dice, accarezzandomi i capelli. 

Dei rumori mi fanno capire che i rimanenti Auror, con il prigioniero, si sono smaterializzati, probabilmente per tornare in Inghilterra. 

-Rose, io prendo Smith, ci rivediamo alla Tana.-
Dice mio padre con uno sguardo mesto e, nel giro di due secondi, sia lui che il corpo spariscono. 

-Cosa faremo ora?-
Sussurro a Scorpius e Dom, sentendo una disperazione profonda farsi largo nel mio petto. 

-Meglio tornare in Inghilterra... D'altronde abbiamo sette ore, ma la troveremo di sicuro.-
Dice Dom, cercando lo sguardo di Scorpius. 

Scorpius. Scorpius che scivola sulla neve mandato in fumo il piano perfetto che avevamo creato. 

Improvvisamente, la disperazione svanisce per far spazio a una rabbia sorda. 

-Se solo qualcuno, che convive da trent'anni con la neve, non fosse scivolato, facendo un gran baccano!-
Inizio sarcasticamente. 

Dom, preoccupata dalle occhiate di fuoco che sto lanciando a quell'emerito idiota che sedici anni or sono mi ingravidò, e memore del mio passato da aspirante assassina nei confronti di Albus, si frappone tra noi due, cercando di evitare il peggio. 

-Se solo qualcuno non fosse sparito per dieci anni senza nessuna spiegazione!-
Mi risponde Scorpius, incrociando le braccia. 

Vi ho mai parlato delle litigate tra me e Scorpius? Diciamo che abbiamo entrambi un bel caratterino e, quando ci scontriamo, non è mai un bello spettacolo per chi ha la malaugurata sfortuna di assistervi. 

-Ragazzi, ci conviene tornare...- 
Prova a dire Dom, cercando di calmare gli animi. 

-Vuoi seriamente intraprendere questo tipo di conversazione ora? A poche ore dal possibile sacrificio di Maia?- 
Dico io, cercando di infondere tutta la rabbia che provo nella mia voce, che, immancabilmente, si spezza all'ultima frase. 

Scorpius mi guarda senza dire niente, stringendo i pugni. La frase che sta per dire viene interrotta da Dom che, avendone abbastanza, ci prende per i polsi e vortica su se stessa, riportandoci in Inghilterra. 

-Non voglio litigare 'Os, ma tutto questo poteva essere evitato se ce ne avessi parlato!- 
Dice Scorpius, appena arriviamo alla Tana, ribattezzata come base generale. 

-Io me ne tiro fuori.-
Afferma Dom alzando le mani e si dirige verso la porta d'ingresso. 

-Quante volte ti è stato spiegato? Non potevo parlarne con nessuno! Ho fatto tutto questo, abbandonato tutti voi per il solo e unico bene di Maia!-
Esclamo, arrabbiandomi di nuovo. 

Scorpius mi guarda con una strana luce negli occhi e fa per aprir bocca ma viene di nuovo interrotto, questa volta però dalla suoneria del mio cellulare. 

-Hai un cellulare?- 
Domanda Scorpius, ma gli faccio subito segno di tacere. 

-Sì? Chi è?-
Rispondo, mettendo per sbaglio il vivavoce. 

-Signorina Walters? Sta parlando con la segretaria della Brooklyn Technical High School.- 

Oh merda. Mi pare di ricordare che forse avevo un appuntamento con la preside qualche giorno fa. 

-Volevamo avvisarla che, a causa della sua cattiva condotta e del mancato colloquio con la preside Ashter, Maia è stata espulsa dalla scuola. La attenderemo nei prossimi giorni affinché possa svuotare il suo armadietto. Buona giornata.-

L'antipatica babbana ha riattaccato prima che potessi proferir parola. 

-Cattiva condotta?- 
Ride Scorpius, che ha sentito tutta la chiamata. 

-Oh, stai zitto. Ci mancava solo questo.-
Gli dico, mollandogli uno scappellotto. 

-È proprio una Serpe.-
Aggiunge lui, facendomi infuriare il doppio. 

 

***

 

-'Mione, cosa possiamo fare? Mancano cinque ore al sacrificio e non abbiamo la più pallida idea di dove sia la nostra Maia.- 

Mio padre si trova nel salotto della Tana insieme a mia madre e a zio Harry, tornati senza successo dalla loro missione in Islanda. Per un attimo avevamo tutti sperato che portassero Maia lì, ma anche la loro missione si è rivelata infruttuosa. 
Li sto ascoltando discutere da circa mezz'ora, nascosta dietro la porta chiusa. 

Non ho idea del perchè i tre abbiano deciso di parlare privatamente, vietando a me, Scorpius e gli altri di ascoltare. Mi sembra che da quando sono tornata continuino a trattarmi come se fossi ancora un'adolescente. Si dà quel che si riceve giusto? E io, da brava trentenne tornata adolescente, mi sono messa a origliare, grazie alle Orecchie Oblunghe di zio George. 

-Harry, cosa dice il Ministro?-
Chiede mia madre, ignorando la domanda di mio padre. 

-Si è messo in contatto con il resto dei Ministeri della Magia europei. La stanno cercando ovunque, in tutti i nascondigli conosciuti dei Mangiamorte. Ma per ora non è stato trovato nulla. Stiamo provando anche ad interrogare il prigioniero che avete catturato in Siberia, ma si rifiuta di proferir parola. Stiamo aspettando la delega del Wizengamot per usare il Veritaserum... Stupida burocrazia magica. Credo che... AAAAH!- 

L'urlo di mio zio mi spaventa, facendomi sobbalzare e urtare un mobile poco lontano dalla mia postazione. Ovviamente, tutte le foto e il vaso che vi si trovavano sopra cadono a terra, creando un gran baccano. 

Credo di non aver più l'età per origliare. 

Tuttavia, non mi perdo d'animo e, sistemando il casino che ho causato con un colpo di bacchetta, spalanco la porta, entrando in salotto. 

-Rose, ma cosa..?- 
Dice mio padre, mentre mia madre è affianco a Harry, accovacciato a terra e con una mano sulla fronte. 

-Zio Harry, che succede?- 
Chiedo, ignorando mio padre. 

-La cicatrice... Brucia...-
Sussurra lui. 

- So dove si trovano.-
Aggiunge. 
- Dove tutto iniziò quarantaquattro anni or sono. Nel cimitero di Little Hangleton.-

   
 
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