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Autore: la_pazza_di_fantasy    17/09/2021    0 recensioni
Cassian vuole fuggire dalla sua vita che sta peggiorando giorno dopo giorno e quando scopre quello che sta facendo suo fratello alle sue spalle decide definitivamente di prendere il primo volo disponibile senza avvisare nessuno.
E' così che il ragazzo si ritrova in Italia, ma per sua sfortuna la vita non ha smesso di mettergli il bastone tra le ruote e si ritrova in coma.
Al suo risveglio sa solo due cose: il suo nome e che il castano che ha difronte è sexy da paura.
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Yaoi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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-stai scherzando vero?- chiese Marvin ad Hallam mentre cercava di far addormentare la sua bambina di cinque mesi. Lui e Remco l’avevano adottata poco dopo il loro matrimonio e la bambina era subito diventata la principessa di famiglia.
-no, non sto scherzando- disse convinto Hallam mentre anche Kian si girava verso di lui con gli occhi sgranati ma che faceva trasparire tutta la felicità che stava provando in quel momento. I tre si erano riuniti a casa di Kian per far interagire i bambini tra di loro e soprattutto perché Hallam doveva dire qualcosa di importante ai due approfittando anche del fatto che i loro mariti erano a lavoro e anche Michele era di turno al pronto soccorso.
-okay non stai scherzando- continuò Marvin cullando Annika mentre Charlotte e Philip erano al suo fianco guardando tra il curioso e il meravigliato la bambina.
-non scherzerei mai su una cosa del genere e nemmeno Michele lo farebbe- continuò Hallam. Anche lui era rimasto sorpreso quando Michele gli aveva fatto quella proposta. Era rimasto tanto sorpreso che gli aveva dato una risposta il giorno dopo, giusto per mettere in chiaro le idee e fare la scelta giusto.
-e ricordiamoci che tu a Michele gli hai dato anche buca- rise Kian portando una tazza di limonata al fratello e poggiando quello di Marvin sul tavolino e sedendosi affianco al moro in modo che i gemelli potessero salirgli in braccio.
-già, ma sono felice di essermi ricreduto- sussurrò Hallam sorseggiando la bevanda mentre continuava a guardare la sua mano sinistra.
-quindi non torna in Italia o sei tu che seguirai tuo marito- disse Marvin con un sorrisetto sulle labbra.
-rimane qui con me. E non è ancora mio marito- protestò Hallam. Gli faceva davvero strano sentir parlare di Michele come suo marito. E la proposta il moro gliela aveva fatta solo due giorni prima.
-ma lo sarà, non so quando ma lo sarà e sinceramente sono felice. Michele è un santo per stare con te- rise Kian mentre Charlotte si arrampicava sul padre per mettersi più comoda e chiudere gli occhi.
-questo non è vero- protestò ancora Hallam per poi lasciare che la tristezza si impossessasse di lui. -vorrei tanto che Sian fosse qui. So che è colpa mia quello che è successo ma lo vorrei davvero qui. In questi quasi tre anni voi due vi siete sposati e anch’io sto per farlo mentre Sian è chissà dove. Lontano da noi- sussurrò quell’ultima frase con un magone in gola. Voleva riavere il suo fratellino li con lui, ma non poteva.
-Hallam- disse Marvin guardando il biondo tanto simile al suo migliore amico. -la colpa non è solo tua e lo sappiamo tutti. So come ti senti ma è meglio ipotizzare che sia chissà dove e non morto- disse schiettamente il moro mentre Hallam si mordeva il labbro inferiore per impedire alle lacrime di scorrere. Anche lui ogni giorno sperava che Cassian non fosse morto per colpa sua ma a volte la tristezza lo prendeva completamente rendendo anche difficile a Michele capire cosa lo tormentasse. Michele infatti non era a conoscenza dell’esistenza di Cassian visto che era arrivato più tardi e il biondo non aveva nessuna intenzione di parlarne con il moro. Lo avrebbe fatto solo e soltanto, nel caso più remoto, Cassian fosse tornato a casa.
-vi devo rivelare che ho provato a chiamare Sian ogni giorno- rivelò Kian abbassando lo sguardo -numero inesistente è quello che mi risponde la segreteria ogni volta. Se è ancora vivo significa che ha cambiato numero segno che non ha nessuna intenzione di parlare con noi- concluse il rosso lasciando un bacio sulla testolina riccia di Charlotte che si era addormentata su di lui mentre Philipe era più interessato ad osservare Annika.
Hallam sospirò e si guardò la mano con l’anello chiedendosi se quello che stava per fare era giusto, si lui era felice ma si chiedeva se fosse giusto nei confronti di Sian, del suo fratellino che aveva fatto scappare solo perché innamorato di quello stronzo di Murice. Se solo non si fosse invaghito di Maurice avrebbe risolto la situazione.
-ehi, smettila di pensare a quello che stai pensando. Ci sono passato anch’io quando Thibault mi ha chiesto di sposarmi. Mi sono fatto mille paranoie perché mi stavo per sposare quando Cassian poteva essere chissà dove. Ma ho capito che mi sarei solo precluso la possibilità di essere felice. Mi manca Cassian, da morire ma non per questo devo impedirmi di essere felice. So che è anche colpa tua, non solo visto che tu volevi parlare con Cassian, ma non per questo devi importi di non essere felice- concluse Kian sorridendo al fratello che annuì anche se poco convinto della cosa. Ogni tanto aveva quel blocco che gli impediva di essere felice.
E quando questo succedeva si chiedeva come sarebbe andata a finire di se avesse parlato con Cassian di quello che stava succedendo senza il consenso di Maurice. Forse si sarebbe incazzato, si si sarebbe molto incazzato, ma di certo non sarebbe scappato in quel modo. Era quello che si diceva ogni volta ma alcune volte pensava che non sarebbe andato a finire diversamente.
-smettila davvero- disse Marvin notando il suo sguardo. -lascia stare Cassian per il momento va bene? Viviti il matrimonio che non ti accadrà una seconda volta- Hallam osservò prima Marvin e poi il fratello e annuì riportando lo sguardo sull’anello che gli aveva messo Michele.
Come se fosse stato chiamato in causa il telefono di Hallam iniziò a squillare e il biondo sorrise leggermente nel vedere il nome del suo ragazzo.
-Miky dimmi- rispose mentre Kian Marvin si scambiavano uno sguardo d’intesa, quel sorriso su Hallam non l’avevano mai visto prima, soprattutto non con Maurice.
-oggi facciamo la pizza, o meglio ci provo a farla. Non ho voglia di mangiare nuovamente quella cosa schifosa marcia che chiamano pizza- disse il moro dall’altro capo del telefono facendo sorridere Hallam.
-va bene, ci vediamo a casa amore-

 
   
 
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