Ha partecipato al:
#12DaysAfterChristmasChallenge
#Task8)
Della pagina: Hurt/Comfort Italia - Fanfiction &
Fanart
Prompt:
"Dai, vieni qui. Vieni
qui..."
Fandom:
Dragon Ball
Personaggi:
Goku; Vegeta
Pairing:
Goku/Chichi.
Titolo:
Ho messo via
Cap.14
<
Da quando si sono diffuse per tutta la
città quelle dannate piante dalle foglie lunari sono tutti
cambiati.
Tenshinhan è
distaccato con la sua
famiglia e maltratta gli allievi del tempio,
dove allena come
maestro. Yamcha si è rifiutato di
allenare Salva.
Mia
moglie dice che sto diventando paranoico,
a seguito di quello che era successo con Freezer e la faccenda
mercenari tutta, acuita dal casino successivo
con Majinbu.
A
me sembrano ugualmente tutti su
di giri.
Tutti
tranne Kakaroth… Lui è quello che
ne risente di più, ma sembra svuotato di ogni
volontà di vivere. Se gli altri
sono fuori fase, lui, invece, è parecchio
sottotono > pensò
Vegeta.
“Sei
dannatamente silenzioso. Sicuro di non
avere niente da dirmi?” domandò brusco.
Goku
negò, tenendo il capo chino.
“Ho
messo via un po’ di rumore, risparmio la
voce, dando pace alle mie tonsille. Ci pensa la sveglia sul mio
comodino a fare
abbastanza chiasso, è una sveglia da seimila watt”
borbottò roco.
“Neanche
a lavoro ti fai sentire?” domandò il
principe dei saiyan.
<
Sembra stia delirando, ma io non penso stia realmente
vaneggiando come mi hanno detto gli altri > pensò.
“Ultimamente
non ci sto andando. Riesco a
vendere bene con quello che produco dal mio orto. Aveva
ragione Chichi, potevo
mettere la testa a posto e coltivare da bravo contadino, abbiamo della
buona
terra” esalò Goku, con voce di gola.
<
Nel suo caso, però, a cambiarlo penso
sia stato il ricovero della moglie. I sensi di colpa lo stanno
divorando.
Ripensa a quello che ha fatto in passato > rifletté
Briefs.
Erano
entrambi seduti davanti alla
casetta dei Son, su una panchina di legno umida.
“Ho
sentito l’aura
di Gohan aumentare, pensavo ci fosse una
minaccia” sussurrò Briefs.
Goku
sospirò e si grattò la guancia, aveva
delle profonde occhiaie.
“Mnh…
Non era una minaccia. Mi
rimproverava perché sono troppo infantile. Nelle ultime
settimane succede
spesso, soprattutto da quando ha smesso di allenarsi”
esalò.
<
Eccone un altro che si comporta in modo
strano. Non è da lui fare così, soprattutto in
questo periodo. Era così felice
che sua moglie gli avesse dato un altro figlio >
rifletté Vegeta.
“Io
lo capisco, ha delle cose più importanti
da fare, come il suo lavoro” biascicò Goku,
curvando le spalle.
<
Sì, sono un uomo adulto, ultimamente me
lo ripetono tutti, tranne te e Junior. Vegeta, sbaglio a voler
giocare
ancora.
Ultimamente
leggo commiserazione persino
nello sguardo del mio migliore amico, Crilin.
Tu
e il namecciano siete così
diversi da com’eravate quando vi ho conosciuto. Voi non mi
dite di mettere via
gli scherzi. L’altro giorno mi avete scoperto a giocare a
nascondino con la
piccola May e non mi avete deriso. Volevo solo far
smettere di
piangere la mia bambina e distrarmi a mia volta.
Goten mi
ha ripreso anche solo per il
fatto che ho usato la nuvola speedy.
Ho
sentito Lunch parlare alle mie spalle del
mio ‘sorriso ebete’.
Pian
piano sto smettendo di allenarmi, mi
sento strano. Ho abbandonato la mia tuta da battaglia in fondo
a uno
scatolone > rifletté.
“Ultimamente
sei pieno di lividi e cicatrici,
ma è da un po’ che non ci alleniamo. Non
è che ti stai affaticando troppo col
lavoro?” lo interrogò Vegeta.
Goku
chiuse gli occhi e si strofinò l’occhio
sinistro con foga.
<
No, sono solo più imbranato, non faccio
altro che andare a sbattere con le cose. Ho iniziato ad avere anche le
allucinazioni!
Sbaglio
ogni cosa che faccio. Rompo tutto ciò
che tocco e mi sento di nuovo fuori posto: un alieno, cosa che per
altro
sono.
Ingoio
gli insulti, accantono i consigli
nella mia memoria.
Mi
sto sentendo perduto. I miei amati
Monti Paoz, da quando mi appaiono così
sconosciuti?
La
mia amata Terra da quando mi sembra così
estranea nel suo eterno dondolio in questo spazio
sconfinato?
Odio
i vestiti scomodi con cui ho iniziato a
vestirmi.
Mi
chiedo se ho accantonato anche la
sincerità verso me stesso.
Vorrei
andarmene.
Quanto
ancora resisterò così schiacciato da
un peso che incatena la mia anima? > si chiese Goku.
“Scusami,
ora devo rientrare…”
disse secco, rialzandosi.
“Kakaroth…”
lo richiamò il principe.
Goku
si rialzò in piedi, fece un paio di
passi, ma cadde in ginocchio, con aria smarrita.
<
Non posso obbligarlo a farsi aiutare, ha
anche lui un forte orgoglio, anche se non vuole ammetterlo.
Però, per questa
volta, posso consolarlo > pensò Vegeta e
allargò le braccia.
“Dai,
vieni qui. Vieni qui…” lo pregò.
Goku
si lasciò cadere all’indietro, ai suoi
piedi, fissandolo con aria smarrita.
Vegeta
gli avvolse le braccia intorno alle
spalle e gli fece appoggiare la testa sul suo petto, cullandolo contro
di sé.
<
Ora mi giudicherà anche lui? Non lo so.
So solo che non ero mai morto realmente, finché non ho
provato questa morte in
vita.
Se
solo ci fossi tu, Chichi, perché
posso mettere via tutto, ma non il ricordo di te >
pensò.
"Non
mi metterai da parte, io sarò qui.
Ti voglio aiutare" disse secco Vegeta.
Goku
ingoiò un singhiozzo, nascondendo il
viso contro il suo petto.