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Autore: Cesca_Haibara20    22/09/2021    0 recensioni
[Seroroki, Shinkami, Kiribaku e Izuocha] [Tutti i personaggi sono +18⚠️ La storia contiene solo alcuni personaggi di My Hero Academia, il contesto in cui sono è totalmente diverso.]
La nostra storia è ambientata in una torrida estate a Shirahama Beach dove alcuni dei nostri protagonisti incontreranno dei nuovi ragazzi di Osaka che si sono trasferiti lì per passare l’estate.
Questo li porterà a passare del tempo insieme ed a conoscersi anche sotto occhi diversi. Si formeranno legami inseparabili e, chi lo sa, forse anche qualcosa di più.
A vederli sembrano un gruppo sgangherato, dove ridono, scherzano, litigano, sono completamente diversi tra loro, ma sono più legati di quanto potrebbero sembrare e darebbero la vita l’uno per l’altro.
Questa è la storia di 10 ragazzi che scopriranno che non esiste solo il bianco ed il nero, non esiste solo “Ti voglio bene” o “Siamo solo amici”. Scopriranno anche tutte le sfumature che stanno dietro ad ogni colore e scopriranno che non esiste solo l’affetto.
Genere: Fluff, Hurt/Comfort, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Altri, Hanta Sero, Shouto Todoroki
Note: Lime, OOC | Avvertimenti: Tematiche delicate
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È mattina presto ma è già tutto in fermento, nessuno si ferma o riposa, come di consuetudine ormai ad Osaka. Il bus che ci sta portando a Shirahama Beach è popolato da persone di ogni genere ma i più giovani siamo noi, soprannominati la Dekusquad.
All'ultimo posto del bus, nel posto centrale, c’è il leader: Izuku, detto Deku; alto all'incirca un metro e settanta dal fisico asciutto ma coi muscoli al punto giusto. Ha i capelli mossi tinti di un verde smeraldo scuro, occhi verdi e brillanti, viso leggermente tondo e lentiggini che lo incorniciano. Indossa una maglietta bianca di cotone a maniche corte, jeans beige, calze bianche a vista e Vans del medesimo colore. È gentile ed altruista, pronto a mettere gli altri al primo posto, sempre sorridente e cerca di essere d’aiuto a più persone possibili.
Alla sua sinistra c’è Asui, detta Tsu; alta un metro e cinquantacinque, piccolina e dal fisico minuto. Ha i capelli lisci, così lunghi che raggiungono la vita, e anch'essi sono tinti di un verde scuro, i suoi occhi sono neri come la notte e molto grandi. Indossa una camicetta tartan viola aperta, sotto una maglietta della medesima lunghezza della camicia, bianca semplice, jeans a zampa d’elefante e Converse nere basse consumate dandogli un’aria vintage. Tsu è una ragazza schietta, senza peli sulla lingua, ma sa anche essere di conforto quando serve. Lei è la persona ideale se si ha bisogno di un consiglio o un parere sincero su qualsiasi argomento.
Situata alla destra di Izuku si trova Ochako; alta un metro e cinquantotto, il fisico per lei è sempre un problema siccome ha una leggera pancetta e le cosce poco più grosse rispetto a quelle delle altre ragazze, ma è questo che la rende più adorabile. Ha il viso tondo, le guance paffute ed i suoi occhi sono color nocciola e dal taglio dolce, con un sorriso altrettanto dolce. Ha i capelli castani e da anni porta un caschetto corto con solamente le punte di essi colorati di un rosa pastello. A coprirle il corpo ha una maglietta rosa pesca con sopra stampato “Strawberry milk” e due fragole, all'interno di una gonna da tennis rosa chiaro, anch'essa tartan, ed ai piedi Adidas bianche. All'inizio può sembrare una ragazza un po’ infantile ed ingenua ma in realtà è abbastanza matura, energica ma anche sensibile. Ha un sorriso gentile per chiunque lo chieda, paziente e, anche se ogni tanto si lascia sopraffare dall'ansia o la preoccupazione, non si abbatte e riesce a trovare la forza.
Nel posto di fianco a me si trova Hitoshi, alto un metro e settantasette come me ed ha un fisico leggermente troppo magro per avere solo vent'anni. Lui dice di stare bene così, ma secondo tutti, mangia troppo poco infatti gli diamo le porzioni di cibo più grandi ma lui non se n’è ancora accorto. I suoi capelli sono tinti di un viola non troppo scuro, lisci, ma non sembrano perché li porta scompigliati o legati in un piccolo codino. Il suo viso è sottile, sfatto, i suoi occhi grigi sono circondati da visibili occhiaie ed ha delle leggeri lentiggini che gli passano sulle guance e sul naso. Per nascondere la sua figura magra oggi ha indosso una maglia a maniche corte nera, la vita è circondata da una cintura nera, pantaloni di leggeri bianchi e ai piedi le mie vecchie Converse bianche. Hitoshi, a differenza del suo aspetto perennemente assonnato, sa il fatto suo e sa farsi rispettare da tutti. Può sembrare un annoiato e disinteressato ma in fondo si diverte con noi ed apprezza molto la compagnia. Non è una cima nel dare consigli ed è un po’ suscettibile ma in compenso è un grande studioso ed è bravo a spiegare argomenti complessi o lunghi da studiare.
Ed infine, accanto a Hitoshi, ci sono io: Shoto. Il mio corpo non è né troppo fisicato e né troppo magro, potrei dire di essere una via di mezzo. Ho i capelli lisci rossi e tinti per metà di bianco con dei ciuffetti che mi coprono il viso. Parlando di ciò; il mio viso è leggermente allungato, i miei occhi sono sottili e di colori differenti, quello sinistro è azzurro ed adornato, se così si può dire, da un’enorme cicatrice causata da un incidente domestico, mentre quello destro è di colore grigio. Il mio modo di vestire è abbastanza differente da quello dei miei amici; porto una maglietta a maniche corte adornata da una catena che mi circonda il collo, inserita all'interno di jeans neri strappati alle ginocchia, intorno ai jeans una cintura larga nera con attaccata varie catenelle, mentre ai piedi semplici Vans nere.
Per quanto riguarda il mio carattere posso dire di non essere l’anima della festa ma ai miei amici piace la mia compagnia e a me piace la loro. Cerco sempre di non essere troppo impulsivo ed esaminare la situazione prima di agire. Nemmeno io sono una cima nel dare i consigli ed ogni tanto prendo troppo seriamente le cose ma, piano piano sto cercando di migliorarmi ed essere un amico migliore per il gruppo.

Siamo diretti a Shirahama Beach per lo stesso obbiettivo e vivremo in appartamenti vicini, visto che in cinque non ci stiamo. Deku, io ed Hitoshi in uno mentre Tsuyu e Ochako in quello accanto.

La voce di un signore cattura tutta la nostra attenzione.

«Dove siete diretti ragazzi? Raggiungete la spiaggia per un lavoretto estivo?»

Chi risponde alla sua domanda è Tsuyu, sempre pronta.

«Siamo diretti a Shirahama Beach, andiamo lì per passare le vacanze e svagarci un po’.»
«Oh, capisco.» annuisce lui. «Anche io sto andando lì.» sorride malinconicamente. «Sto andando a trovare la mia cara moglie in ospedale. Dovete sapere che lei è tanto malata e l’hanno dovuta trasferire per poterle offrire delle cure adatte e dicono anche che l’aria del mare potrebbe aiutarla con la guarigione.»
«Ma è terribile!» esclama Ochako con tono preoccupato. «Pregherò per sua moglie.»
«Ti ringrazio molto signorina.»

Effettivamente, osservando meglio il signore, non sembra essere pratico della capitale come gli altri signori sul bus. Il suo aspetto è davvero trascurato, come se non si lavasse da tempo; i suoi vestiti sono logori, sbiaditi e consumati, per non parlare delle scarpe. Dev’essere dura per lui ogni volta prendere il bus, fare tutta questa strada per andare a trovare la moglie.
In questi casi farebbe comodo tirare fuori la carta “Sono-figlio-di-Todoroki” per poterlo aiutare ma probabilmente non accetterebbe l’aiuto di un ragazzino di vent’anni.
Sospiro.

«Ehi ragazzi!»

La voce di Hitoshi ci richiama tutti a sé.

«Mi ha scritto il proprietario degli appartamenti che abbiamo affittato.»

Comunica alzando il cellulare in modo che tutti possano vedere.

«E che ti dice?»

Domanda curiosa Tsuyu.
Apre la chat e legge il messaggio.

«Il messaggio dice che il condominio dove staremo noi si trova a qualche metro di distanza dalla spiaggia, accanto ad un ostello dove lavora un suo amico, noi potremmo usufruirne come se fossimo clienti dell’ostello.»

Riferisce con aria abbastanza confusa.

«Che culo! Così sappiamo bene come muoverci.»
«In fondo è grazie all'amico di famiglia di Hitoshi se abbiamo avuto questa opportunità unica.»
«Giusto! Com’è che si chiama questo signore? Non ce lo hai ancora detto.» domanda Izuku.
«Il proprietario è Shota Aizawa, è stato lui a proporre ai miei l’idea di farmi passare l’estate in spiaggia. Da quello che ho capito ha un mini condominio di due piani dove ci sono quattro appartamenti. Due per ogni piano.»
«E ci siamo solo noi cinque o ci sarà anche qualcun altro negli appartamenti sopra i nostri?»
«Se non ho capito male condivideremo il condominio con altri cinque ragazzi che lavorano a tempo pieno da due anni nel bar che gestisce in inverno.»
«Che bello! Speriamo siano simpatici!»
Ochako sorride e batte le mani eccitata.
«Lo spero anche io!» concorda Tsuyu. «Magari potremmo uscire con loro ogni tanto.»
«Esatto, se lavorano lì, loro conoscono la zona meglio di noi e più siamo più ci divertiamo.»

Sorrido nel vedere l’entusiasmo dei miei compagni. All'inizio eravamo tutti scettici nel partire perché non ci sembrava un’ottima idea trasferirci lì per tre mesi grazie ai soldi dei genitori di Hitoshi che hanno pagato l’affitto degli appartamenti, ma alla fine siamo stati convinti dallo stesso che non voleva partire da solo.
Mio padre avrebbe potuto pagare per un posto più grande per tutti e cinque, ma non avrebbe mai accettato. Non era nemmeno d’accordo che io sia partito ma mi diverte fare ciò che mi proibisce.
Alla fine siamo abituati a passare l’estate insieme, l’unica cosa che è differente, è il luogo.
Ricordo bene come, qualche settimana prima di partire, Izuku scherzava con Hitoshi su quante ragazze rimorchiare, e alla fine ieri pomeriggio ci ha detto di essersi fidanzato con Ochako.
Guardare tutti chiacchierare così allegramente mi allegra il cuore. Siamo freschi vent'enni che passeranno un’estate di completa libertà prima di decidere quale college frequentare e quale sia il futuro migliore per sé stesso.
Ed io? Cosa farò? Seguirò mio padre e mi butterò in politica o seguirò il mio sogno di illustratore di libri per bambini? Chi lo sa? L’unica cosa che so è che quest’estate me la voglio godere.

Il resto del viaggio verso la spiaggia è stato tranquillo, senza troppi intoppi o traffico, nell'ultimo chilometro si sono addormentati tutti tranne me ed Hitoshi che ci siamo messi a giocare entrambe a Mario Kart oppure leggere un manga tanto per far passare il tempo. Mentre ascolto la musica sento il telefono vibrare, lo estraggo dalla tasca e noto che è un messaggio di mio padre.

Tu in un appartamento con quella gentaglia non ci stai. Io, Fuyumi e Natsuo stiamo arrivando alla casa al mare e tu starai con noi. Non accetto un “no” come risposta.
   
 
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