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Autore: Mimi18    01/09/2009    15 recensioni
La prima volta che la vide fu al suo terzo anno, quando Astoria si era seduta con aria spaurita sullo sgabello di legno di fronte a tutta la Sala Grande ed aveva osservato con il naso arricciato per il disgusto il rovinato cappello parlante, che la McGranitt le aveva poggiato sbrigativa sul capo.
Quel giorno aveva acconciato i lunghi capelli biondo sporco in due treccine alte. Solo in seguito avrebbe scoperto che era stata Daphne a pettinarla, quella mattina, in occasione del suo primo giorno di scuola.
L’avrebbe scoperto solo quando, correndo con un sorriso di sollievo verso il tavolo dei Serpeverde, gli si sarebbe seduta accanto, arrossendo sotto lo sguardo incuriosito che lui le rivolgeva e balbettando sconclusionata le risposte alle domande che gli altri membri della casa le porgevano.
(Draco e Astoria)
Genere: Romantico, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Astoria Greengrass, Draco Malfoy
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Ho notato che ci sono davvero pochissime FF su Sasuke Uchiha e Ino Yamanaka

Astoria Greengrass

 

13. Amiche

 

Astoria si sentì più osservata che mai quella mattina, entrando nella Sala Grande per la prima volta dopo le angherie subite al bagno del secondo piano pochi giorni prima.

Sfilò veloce attraverso il tavolo di Corvonero e Serpeverde fino ad arrivare al posto libero accanto a Draco Malfoy, che le rivolse un cenno di saluto.

Davanti a lei Daphne le sorrise, allungandosi per sfiorarle una guancia.

«Rispetto all’aspetto attuale di Pansy sei ancora più graziosa tu, Ria cara», proclamò con voce divertita, illuminandosi grazie al sorriso meraviglioso che le si aprì sul volto.

Al suo fianco Theodore Nott bevve un sorso di succo di zucca, il cuore che doleva troppo per resistere a causa di un innocente sorriso.

Dal canto suo Astoria non vi fece caso, voltandosi verso il proprio ragazzo con un luccichio di curiosità negli occhi verde prato.

«Che cosa...?», iniziò, prima di essere zittita da Draco.

Con una mano stretta attorno al fianco magro della bionda, gli occhi fissi sulla Gazzetta del Profeta, ghignò soddisfatto.

«Quello che si meritavano»

Astoria non ebbe il coraggio di chiedergli come avesse trovato il tempo di escogitare quel piano maligno, troppo impegnato nel suo lavoro discutibile.

Inoltre, con la mano di Draco che l’accarezzava non era sicura che il suo cervello fosse in grado di mettere insieme una frase di senso compiuto.

Chiuse gli occhi, sentendo un piacevolissimo sfarfallio nello stomaco; la gola arsa chiamò con urgenza un succo di zucca, versatole da Daphne.

Solo in quel momento si accorse che nessuno aveva ancora ridacchiato istericamente di fronte all’imbarazzo che le tingeva le guance solitamente bianche.

Non c’era nessuna ragazza dai folti capelli castani legati in due assurde treccine, così carina grazie all’efelidi che le tempestavano il viso rotondo.

Blaise Zabini sembrò indovinare la sua domanda, perché le rispose senza che Astoria avesse chiesto nulla ad alta voce.

«Davis si sentiva poco bene. Il Professor Piton ha detto di riferirlo agli altri docenti», disse senza alcuna sfumatura nella voce roca, facendola rabbrividire.

Indubbiamente, Blaise era un ragazzo splendido, con quella carnagione scura ed il viso affilato, duro e mai sorridente.

Aveva un certo fascino, seppur non paragonabile a quello di Draco, che aveva il potere di attrarre la maggior parte delle ragazzine di Hogwarts. E non.

Il biondo in questione sembrò aver percepito quel brivido, perché le diede un pizzicotto leggero che la fece ridere.

I ragazzi lì attorno la guardarono stupita, abituati all’Astoria Greengrass sempre silenziosa e compita, mai fuori posto e con labbra chiuse in una linea dritta e severa.

«Ti accompagno a lezione», soffiò contro il suo collo il ragazzo, per nulla turbato dagli sguardi che diverse ragazzine – anche dagli altri tavoli – lanciavano loro.

Si alzò dalla panca, e si incamminò.

La bionda salutò distrattamente i tre Serpeverde seduti poco prima di fronte a lei, correndo poi fino a raggiungere Draco, arrivato a metà della Sala Grande.

Gli si affiancò con un leggero fiatone, facendo sfiorare accidentalmente le loro mani.

Una scarica elettrica la scosse, cogliendola impreparata. Si domandò se, per caso, quella scossa l’avesse percepita anche lui.

«Vuoi che ti tenga per mano?», le domandò guardando dritto di fronte a sé.

Un moto di gioia la percorse, scuotendole i sensi e facendola esplodere in un sorriso simile a quello di Daphne, poco prima.

L’unica differenza erano gli occhi, così luminosi e così intensi che Draco vi avrebbe potuto smarrire la strada.

«Lo faresti sul serio?», domandò, ormai la sua mano già in quella di Malfoy.

Nel corridoio deserto, gli fu naturale sorridere.

 

Horace Lumacorno passò attraverso i tavoli, rivolgendo un sorriso distratto agli svariati studenti che, Astoria tirò ad indovinare, non rientravano per nulla nelle sue grazie.

Lei per prima, pensò con un luccichio di divertimento negli occhi quando Lumacorno storse il naso di fronte all’odore disgustoso della sua pozione restringente.

Increspò le labbra in un sorriso che stravolse la sua faccia grassa, passando oltre.

L’unica ad aver attirato l’attenzione di Lumacorno – seppur in maniera quasi nulla, rispetto alla venerazione che l’uomo dimostrava a Potter – era Tracey.

La stessa Tracey che, in quel momento, era assente.

Astoria si sentiva più sola che mai in quel sotterraneo, nonostante metà della classe appartenesse a Serpeverde.

Non aveva mai avuto amici, tra di loro, tutti troppo scossi dalla sua aria austera e rigida.

Probabilmente, molti di loro pensavano addirittura che Astoria non avesse un cuore.

In parte, pensò la ragazza fulminando un Grifondoro particolarmente rumoroso che indicava i lividi che le deturpavano il volto, era così: non donava affetto a destra e a manca, ma poche persone potevano dire che Astoria non solo avesse un cuore, ma era anche un cuore grande.

Tracey aveva saputo abbattere quella corazza di ghiaccio con un sorriso: a differenza delle altre Serpeverdi, non era follemente innamorata di Draco e questo le donava un punto a favore.

Tracey sapeva essere crudele nei momenti adatti e dolce negli altri, si era dimostrata una confidente affidabile e più volte Astoria, con lei, si era ritrovata a ridere di cuore.

Più di quanto avesse riso con Daphne, in tutta la sua vita.

In quel momento capì che un’amica avrebbe dovuto essere con l’altra se questa stava male.

Sollevò un braccio verso l’alto, un’espressione di sofferenza.

Astoria Greengrass era stata smistata a Serpeverde anche per la sua innata bravura nel mentire.

 

Salì di corsa le scale del Dormitorio femminile, rischiando di incespicare un paio di volte nei gradini in marmo.

Con una risatina di scherno verso sé stessa, saltò con agilità l’ultimo scalino, finendo proprio di fronte alla porta della stanza che condivideva con Tracey.

Prendendo fiato e ravvivandosi i capelli, entrò.

«Tracey?», chiamò l’amica a voce alta, tanto che per un attimo temette di esser stata udita: se Piton l’avesse trovata al dormitorio invece che a lezione l’avrebbe messa in punizione a vita.

Gettando un’occhiata veloce all’ampia stanza, individuò la figura dell’amica sdraiata sul letto, le coperte tirate su fin sopra la testa.

Ridacchiò, svegliandola.

«Ria?», Tracey spalancò gli occhi con stupore, vedendo l’algida amica sedersi accanto a lei ed imbevere un panno nell’acqua fredda.

Una volta posatolo sulla fronte bollente dell’amica, Astoria sorrise.

«Pensavo ti servisse un aiuto; io stessa quando sto male non riesco a fare a meno di mia sorella», Tracey si stiracchiò, sorridendole grata e sospirando di sollievo al contatto con la freschezza del fazzoletto.

L’espressione serena si sostituì ad una più seria.

«Ho saputo cosa ti hanno fatto, Ria. Mi dispiace non essere intervenuta, ma ho sentito le voci troppo tardi», la bruna chinò il capo con aria colpevole, quasi come se fosse a causa sua quello che era capitato all’amica.

«Non dire sciocchezze, Tracey! Avrebbero picchiato anche te, sai come sono fatte», esclamò con enfasi la bionda, mettendosi le mani sui fianchi.

Storcendo le labbra a forma di bocciolo, Astoria la fissava con severità.

«Tutto questo perché ti sei messa con Malfoy...che sciocche oche, bambine e viziate», l’ira che udì nella voce di Tracey la rincuorò. Avere un’amica che soffriva con lei, si arrabbiava per lei e quest’altre cose erano una novità. Una novità piacevolissima, tanto che Astoria si ritrovò a ridere di cuore e a buttarsi su letto di fianco alla bruna.

«Sono così felice. Ho un ragazzo che amo e che, seppur con fatica, cerca di dimostrarmi affetto. Ho una sorella meravigliosa ed un’amica splendida come te. Come potrei desiderare altro?», domandò intrecciando le mani sopra la sua testa, lasciando di stucco l’altra.

Quando si voltò, per poco non rovinò a terra: Tracey...piangeva?

«Che cosa ti prende?!», strillò preoccupata, mettendosi in ginocchio. Già pensava ad una malattia incurabile, tanto che le si strinse il cuore.

Tracey tirò rumorosamente su con il naso, asciugandosi gli occhi con il lenzuolo.

«Oh, Ria! Pensavo non mi considerassi tua amica! Sei così...così tanto, a differenza mia! Certo, non sei una cima a Pozioni e Erbologia, ma sei così...oh, Ria!»

Le si gettò tra le braccia, interrompendo quel discorso senza senso, tanto che Astoria rimase con un punto interrogativo nel cervello.

Storse il naso aristocratico, dando pacchette all’amica.

«Quanto sei sciocca, Tracey. Tu sei carina ed intelligente, non dovevi dubitarne», disse sincera, mentre un leggero pizzicare agli occhi la infastidì.

Quando si sarebbe presentata di fronte a Draco, quella sera, lui l’avrebbe presa in giro fino a notte tarda, a causa di quegli occhi gonfi e le guance rosse come mele mature.

 

Delucidazioni (?):

Un capitolo incentrato sull’amicizia.

Ci saranno ancora pillole di dolcezza, per poi saltare alla (tanto attesa, vero?) partita di Quidditch. A cui Draco non parteciperà, ma questi sono solamente dettagli insignificanti.

Importante è invece il fatto di aver raggiunto (e superato) le 100 recensioni! *_*

Ringrazio tutte di cuore, non sapete quanto sono felice!

In particolare, un grazie va a:

Hermy101: a dire il vero, la vendetta si scoprirà nel prossimo capitolo! Però sono contenta che qualcuno sia d’accordo con me sul fare soffrire i personaggi. U_U Grazie di cuore, un bacione!

Katia37: Rita! Certo che puoi chiamarmi Camilla, anche Cami o Milla o come ti pare! XD Hermione, comunque, l’adoro anche io. È il personaggio che preferisco di HP, indi per cui non potevo non inserirla...e dalla parte del “giusto”! Spero che il capitolo ti sia piaciuto, tesoro! Un bacione!

Ostrogorsky: Io mi sono divertita un sacco quando Hermione è entrata in scena, e devo ammettere che è stato alquanto difficile non utilizzare un bell’Avada. U_U Grazie per i mille complimenti, tesoro! Un bacione!

NejisFan94: Beh, Francy, io non so più cosa dirti. Se per te è banale dirmi che scrivo bene che le fic ti piacciano e robe del genere, un grazie semplice ti dovrebbe bastare, vero? Un grazie detto col cuore, di fronte alle tue parole. Spero che l’esame sia andato bene, tesoro! Un bacione!

Confettina: Beh, sclerosi a parte, tesoro, direi che è tutto normale. Io borbottavo maledizioni mentre scrivevo, quindi un salto a Cottolengo ce lo facciamo sempre insieme. O al San Mungo, come preferisci. U_U Comunque, sclera pure quanto vuoi! MI sono divertita un sacco! XD Grazie, Giù! Un bacione!

Lady Patfood: Uh, ma quanti complimenti! *_* Mi hai fatto arrossire, sai? Sono contenta che il capitolo precedente ti sia piaciuto, speriamo che questo non ti deluda! Un bacione!

Angel Texas Ranger: Nel film non l’hanno mai fatta vedere, anche se, nel quinto, sul treno ho visto una biondina abbastanza graziosa. Ecco, io a quella appioppo il ruolo di Astoria (anche se nemmeno Kristen Stewart bionda mi dispiace). Sono felice che la storia continui a piacerti, così come il modo in cui sviluppo Ria! Grazie, un bacione!

Gobra1095: Oh, fai la follia di pubblicarla! *_* Nel caso, se vuoi, posso darti anche qualche consiglio tramite e-mail. Ma solo se proprio sei insicura, eh! Comunque, grazie mille per i complimenti! Che ne pensi di questo? *_* Un bacione!

Princess of vegeta6: Laura, cara, la tua carrellata di recensioni mi ha fatto molto piacere. È fantastico leggere tanto entusiasmo! Ti ringrazio anche per le dritte, vedrò di metterle in pratica sin dal prossimo capitolo! Un bacione!

Kimly: Non ti preoccupare, ho un addio in grande stile in mente, per lasciare ufficialmente Naruto. Infondo, ci ho passato gli anni della mia maturazione come scrittrice. U_U Sono felice che il capitolo precedente ti sia piaciuto, tesoro! Spero ti piaccia anche quest’ultimo! Un bacione!

Ecdwbkw: Uaaaah! Grazie mille per le belle parole, non sai quanto mi abbiano fatto piacere! Spero che anche questo capitolo ti piaccia! Un bacione!

 

Grazie a chi ha semplicemente letto, inserito la fic tra le seguite/preferiti (che aumentano di giorno in giorno...questo mi fa paura).

Ci aggiorniamo l’otto settembre!

Un abbraccio,

.

 

   
 
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