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Autore: Sakkaku    26/09/2021    1 recensioni
I protagonisti saranno i miei personaggi originali, ma anche se non li conoscete, potrete leggere lo stesso questa raccolta, perché ogni capitolo sarà una storia a sé e gli avvenimenti non sono per niente collegati alla storia principale.
Questa raccolta partecipa alla challenge "Just stop for a minute and smile" organizzata da Soul_Shine sul forum di EFP.
Genere: Demenziale, Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: Nonsense | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Day and Night'
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Stress

 

Eric era seduto sul divanetto, lo sguardo concentrato sullo schermo del portatile che teneva appoggiato sulle gambe. Timothy era sorpreso, di solito il proprietario del Dreams Hunters si accorgeva subito dei clienti che entravano nel locale. Stavolta non si accorse del suo arrivo, così si appoggiò allo schienale del divano e si protese per dargli un bacio sulla nuca. Era un modo per vendicarsi di tutte le volte in cui lo prendeva in giro. Di certo era qualcosa che l'altro non si aspettava.
“Chissà, magari lo vedrò imbarazzarsi o spaventarsi” pensò Timothy divertito.
«Sto lavorando, levati! » urlò il barista senza voltarsi.
L'altro rimase immobile, deluso da quella reazione. Certo, che cosa si aspettava? Di essere l'unico con cui il barista scherzasse durante la notte? Probabilmente nel giorno era felicemente fidanzato e lui poteva essere un passatempo divertente.
«Sto controllando una cosa di lavoro, sono stressato lo sai! La scadenza è imminente e tu continui a gironzolarmi intorno come una sanguisuga!» continuò senza spostare gli occhi da ciò che stava facendo.
«Io... io non volevo disturbarti...» iniziò a balbettare Timothy, il suo tono era mortificato e stava cercando di trovare una scusa per giustificare quel suo gesto. La sua mente era completamente svuotata, perché non pensava che il barista si potesse arrabbiare così tanto.
Sentendo quella voce il proprietario del locale abbassò lo schermo del portatile, lo appoggio sopra il tavolino e si girò, vedendo il suo cliente preferito indietreggiare con lo sguardo rivolto verso il pavimento.
“Dannazione!” si maledisse Eric “Perché ho dovuto parlare in modo così scontroso? Ora penserà che sono una persona lunatica e avrà paura di me.”
«Scusami, pensavo fossi Dwight. Si diverte a darmi baci sul collo per darmi fastidio» si giustificò allungando una mano per afferrare il polso dell'altro «Se ti avessi visto non avrei agito in quel modo.»
«Ti lascio finire, tornerò più tardi» allontanò la mano dell'altro e si diresse verso l'uscita.
Il barista scavalcò il divano e lo abbracciò. Il cliente scosse le spalle con il tentativo di liberarsi.
«Sto per impazzire, aiutami.»
Quella richiesta, pronunciata in un sussurro contro la sua spalla, lo fece sospirare ed annuire. Si lasciò trascinare dal proprietario del locale fino al divano. Si sedette al suo fianco e lesse quanto aveva scritto, in cerca di errori. Il contenuto era un progetto per le festività, fu quella l'unica cosa che capì, perché il resto erano argomenti in codice. L'avvocato stava controllando se quanto scritto sul foglio coincidesse su quanto inserito sul documento al computer, dopodiché prese il mazzo di fogli per metterli in ordine e si tagliò con la carta. Il barista lo notò e, avvicinando la mano, baciò il dito ferito, facendo diventare il volto dell'altro paonazzo, che si scostò subito e riprese la lettura, per appurare che tutto fosse in ordine.
«Ho sistemato qualcosa, però l'argomento non l'ho capito. Mi dispiace» si scusò Timothy.
«La tua presenza è abbastanza, anzi, grazie per il supporto morale. Se non fosse per te, probabilmente sarei impazzito a furia di rileggere e sistemare» disse con un sorriso Eric «Inoltre, dovrei essere io a scusarmi.»
«Fa niente, è colpa mia. Avrei dovuto salutare normalmente» disse il cliente scuotendo la testa «Volevo prendermi una rivincita dai tuoi scherzi, ma ho esagerato, non ho pensato che potesse darti fastidio. Dopotutto sono una persona qualsiasi...»
«No, non lo sei» lo interruppe bruscamente il barista «Sei l'unico a cui permetto di scherzare in questa maniera.»
Timothy sbatté le palpebre incredulo di quanta serietà mostrasse in quel momento il volto della persona davanti a lui.
«Vederti solo nella notte è troppo poco» continuò Eric «Mi piacerebbe poter fare colazione insieme, poterti conoscere anche durante il giorno.»
«È vietato.»
«Vuoi dire... solo a me i nostri incontri non bastano?» domandò il barista alzando un sopracciglio e fissandolo intensamente negli occhi. «Solo io...»
Timothy scosse la testa, avrebbe voluto dire qualcosa, ma le parole non avevano il coraggio di uscire. Lui era l'assistente del procuratore conosceva la legge più di chiunque altro, ma il suo cuore desiderava che la notte durasse più a lungo, permettendogli di stare vicino ad Eric.
Il barista avvicinò il suo volto e, in un tacito accordo, unirono le loro labbra. Il bacio che seguì fu un lieve contatto, ma conteneva i loro sentimenti. Quando si separarono Eric accarezzò la testa di Timothy, posandogli un bacio sulla fronte, dopo aver spostato i ciuffi che la coprivano.
«Ehi fratello! Hai finito con quel lavoro? Ho voglia di giocare ai videogames!» sbraitò Dwight entrando nel Dreams Hunters.
Lo sguardo furibondo che Eric gli lanciò, fece capire al rossiccio di essere arrivato nel momento sbagliato. Non si era reso conto che era in compagnia.
«Torno dopo. Vado a cercare Becky» disse Timothy allontanandosi di corsa.
«Sei morto» le labbra di Eric formularono queste parole e Dwight non poté far altro che deglutire e augurarsi di poter sopravvivere alla sfuriata del fratello.




NdA:
Buona domenica a tutti ^^
Non chiedetemi cosa sia questo capitoletto, perché non lo so! xD
Dwight si caccia sempre nei guai, ma tranquilli che è talmente adorabile che il fratello non gli farà nulla! 
Prompt utilizzato: 
7."Grazie per il supporto morale..."

  
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