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Autore: eddiefrancesco    27/09/2021    0 recensioni
Costretta a cercare un impiego come dama di compagnia per mantenersi, Juliana è ormai rassegnata a vivere senza amore, quando le innocenti attenzioni di Nick, un caro amico di infanzia incontrato dopo molti anni ad un ballo, le fanno perdere il lavoro.
Per rimediare, il giovane gli offre un matrimonio di convenienza allorché al ricevimento di nozze uno degli invitati viene assassinato, deve aiutare il marito, principale sospettato, a risolvere il mistero.
Genere: Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Juliana lanciò un'altra occhiata alle scale. Nicholas non era più lì. Perlustro' con lo sguardo il salone, cercando di non dare nell'occhio, ma non riuscì a individuarlo in mezzo alla folla. Allora tornò a fissare le proprie mani intrecciate nel grembo, chiedendosi come poteva uscire di lì senza che lui la vedesse. Aveva lo stomaco stretto in un nodo, in parte per l'eccitazione, in parte per la paura. Non voleva che Nicholas la vedesse, non sopportava l'idea che avrebbe potuto snobbarla... o addirittura non riconoscerla. Nicholas Barre era stato troppo importante per lei, l'aveva amato come solo una bambina può amare. Dopo che era fuggito dalla tenuta, lei non aveva permesso al suo ricordo di sbiadire. Per molto tempo aveva custodito nel cuore la promessa che le aveva fatto, sperando che tornasse e la portasse con sé, lontano dalle critiche acide di zia Lilith, dalla crudeltà di suo figlio Crandall e dall'assurda convinzione di Seraphina che lei fosse lì solo per servirla. Quando era cresciuta, era stata l'immagine di Nicholas a riempire i suoi sogni di adolescente; era diventato l'eroe che arrivava a Lychwood Hall in sella a un cavallo bianco per portarla via da quella vita insopportabile; le avrebbe dato il suo nome, insieme a vestiti alla moda e a favolosi gioielli. Naturalmente non era stata così ingenua da coltivare a lungo quei sogni. Era cresciuta e aveva vissuto la sua vita. Da molto tempo aveva smesso di credere, e finalmente anche di desiderare, che Nicholas sarebbe tornato e avrebbe cercato la vecchia amica d'infanzia. Anche quando aveva saputo che era a Londra, non aveva pensato che fosse venuto per lei... o per lo meno aveva soffocato sul nascere quell'idea prima che attecchisse nella sua mente. Dopo tutto, quando le aveva promesso di tornare erano quasi uguali, parenti poveri che vivevano della carità dei Barre, o almeno così aveva pensato. Ma adesso lui era diventato conte, e stando a ciò che si diceva in giro era piuttosto ricco di suo, oltre ad aver ereditato le proprietà del nonno. Sarebbe stata una follia anche solo sperare che la degnasse di uno sguardo. Le promesse fatte a sedici anni valevano ben poco. La realtà le aveva dato ragione. Erano già due mesi che Nicholas era a Londra, e non era venuto a cercarla. Juliana aveva troppo buonsenso per pensare che se si fosse imbattuto in lei quella sera l'avrebbe salutata con grida di gioia. Probabilmente non avrebbe nemmeno riconosciuto la bambina con cui aveva giocato tanto tempo prima. Peggio ancora, avrebbe potuto riconoscerla e non degnarla di uno sguardo. Sarebbe stato altrettanto terribile vederlo conversare con la freddezza di un estraneo o lo sguardo leggermente imbarazzato di chi si trova in una situazione che avrebbe preferito evitare. Doveva lasciare la festa, pensò, ma era più facile a dirsi che a farsi, dato che Mrs. Thrall l'aveva assunta come dama di compagnia soprattutto perché la aiutasse a sorvegliare la figlia troppo vivace e caparbia. Clementine era molto bella e viziata, abituata a ottenere tutto quello che voleva. Ed era anche abbastanza sciocca da pensare di poter ignorare le regole della buona società. Quando nessuno la sorvegliava, tendeva a civettare più di quanto fosse considerato opportuno o a ballare con lo stesso scapolo più di due volte. Una sera Juliana l'aveva sorpresa perfino a scivolare attraverso una portafinestra per incontrarsi nei giardini con uno spasimante troppo ardito. E dato che Mrs. Thrall era di natura piuttosto indolente, si serviva di Juliana come chaperon. Le piaceva considerarlo un dono che le faceva, sottolineando come questo le desse la possibilità di partecipare a tutti quei balli e ricevimenti. Lei però avrebbe preferito passare la serata a leggere un bel libro o a giocare con Fiona, la figlia più giovane e molto più simpatica dei Thrall. Non era piacevole starsene come uno scricciolo in mezzo ai pavoni, a fare da tappezzeria insieme alle gentildonne più anziane guardando gli altri che ballavano e si divertivano. Mrs. Thrall sarebbe stata senz'altro molto contrariata se Juliana avesse lasciato la festa adducendo come scusa un'emicrania o un qualunque altro malessere. E lei non aveva alcuna voglia di sentirla lamentarsi perché aveva rovinato la migliore occasione di sua figlia. Del resto, c'erano ben poche speranze che Mrs. Thrall l'avrebbe rimandata a casa. Più probabilmente le avrebbe detto di comportarsi come una gentildonna inglese e le avrebbe consigliato di bere un bicchiere di punch. Il meglio che poteva fare, decise, era tenere gli occhi incollati su Clementine. In questo modo non avrebbe rischiato di incontrare lo sguardo di Nicholas e non avrebbe visto l'espressione del suo volto qualora l'avesse riconosciuta. Era molto improbabile che Lord Barre degnasse di uno sguardo le accompagnatrici e, anche ammesso che lo facesse, se non l'avesse guardato non si sarebbe accorta che si era voltato senza pronunciare una parola. «Juliana?» Una profonda voce maschile la raggiunse all'improvviso, colmandola di stupore e anche, innegabilmente, di gioia. Sollevò lo sguardo. Benché fossero passati tanti anni, aveva riconosciuto immediatamente quella voce. Nicholas Barre stava avanzando rapidamente verso di lei, con un sorriso che gli illuminava il bel viso. «Nicholas!» Senza rendersene conto, Juliana si era alzata in piedi. «Juliana! Sei davvero tu?» Si fermò di fronte a lei, così alto che doveva quasi rovesciare il capo all'indietro per guardarlo in viso. «Non riesco a crederci! Quando penso a tutto il tempo che ho passato a cercarti...» Le tese la mano, e lei la prese con una certa esitazione. «Io... mi spiace, Nick... Voglio dire... Lord Barre.» «Oh, no, ti prego. Penserei che non mi consideri più un amico.» Juliana arrossi'. Si sentiva stranamente timida e non sapeva che cosa dire. Nicholas era così familiare e così diverso dal giovane di un tempo. «Mi stupisce che tu mi abbia riconosciuto» disse infine. «Sono passati tanti anni.» Le lanciò una rapida occhiata. «Sei cresciuta. Tuttavia il viso è sempre lo stesso. Non potrei mai dimenticarlo.» Un eloquente raspare di gola dalla sedia accanto fece sussultare Juliana. «Oh, mi dispiace. Lord Barre, permettete che vi presenti Mrs. Thrall.» Poi si voltò verso la sua datrice di lavoro. «Mrs. Thrall, Lord Barre.» La donna gli rivolse un sorriso affettato, tendendogli la mano. «Lord Barre, che piacere. Senza dubbio vorrete conoscere mia figlia Clementine, ma temo che in questo momento stia ballando. Il suo carnet è già pieno, sapete.» «Mrs. Thrall.» Nicholas le rivolse un educato inchino e la guardò brevemente prima di riportare l'attenzione su Juliana. «Spero che mi concederai l'onore di questo valzer.» Juliana sapeva che Mrs. Thrall sarebbe stata contrariata vedendo che si sottraeva al suo compito, ma desiderava con tutta se stessa accettare l'invito. Non ballava quasi mai ai ricevimenti cui partecipava; in genere rimaneva a sedere, battendo il piede al tempo della musica, guardando con invidia le coppie che volteggiavano nel salone. «Mi piacerebbe molto» disse istintivamente, poi, voltandosi verso la sua datrice di lavoro, aggiunse: «Se volete scusarmi, Mrs. Thrall.» Si aspettava un'occhiataccia, ma sperava che Mrs. Thrall non avrebbe avuto il coraggio di rifiutare davanti a un conte. Invece, con sua grande sorpresa, la donna le rivolse un benevolo sorriso. «Ma certo. Mi sembra un'idea eccellente. Senza dubbio Clementine sarà qui al vostro ritorno.» Nicholas si inchino' e tese la mano a Juliana. Lei si lasciò condurre sulla pista da ballo, trattenendo a fatica l'eccitazione. «Chi diavolo è Clementine?» le sussurro' all'orecchio Nicholas. Juliana non riuscì a trattenere una risatina. «È la figlia di Mrs. Thrall. Ha debuttato in società questa primavera.» «Santo cielo, un'altra» commento' Nicholas. Abituata alle smancerie degli spasimanti di Clementine, Juliana non poté fare a meno di sentirsi divertita.
   
 
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