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Autore: Rohhh    30/09/2021    1 recensioni
Dopo qualche secondo il ragazzo poggia poi il suo palmo su quello di Ashley, lei sente qualcosa accendersi quando la loro pelle si incontra e il suo segno, apparentemente scomparso, torna a illuminarsi sotto il tocco della mano del ragazzo.
"Eccolo" dice piano Matt e una lacrima bagna la guancia di Ashley.
Non può crederci.
"Tu...tu lo vedi" mormora con la voce rotta dall'emozione.
Ha passato tanti anni a sentirsi un'aliena, non compresa, creduta bugiarda o peggio ancora pazza.
Invece lui è lì e può vedere quel marchio.
Matt le sorride e come risposta scosta la sua mano e la gira, scoprendo a sua volta il palmo e il polso.
Genere: Romantico, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Universitario, Sovrannaturale
Capitoli:
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Ciao care lettrici,

Torno con un nuovo capitolo di questa storia che lentamente va avanti. Ringrazio coloro che seguono e spero di rendere piacevole e spensierata la vostra lettura.

Alla prossima!

 

CAPITOLO 4 - PERICOLI IN AGGUATO

 

"Non mi hai ancora raccontato com'è di là"

La voce calma di Ashley sfiora le orecchie di Matt, il suo tono è così vellutato che, unito al fruscio delle fronde e ai rumori di sottofondo della natura circostante, provoca in lui un rilassamento istantaneo.

Chiude gli occhi mentre da sdraiato con le braccia incrociate dietro la nuca cerca di pensare a un modo semplice per rispondere.

"Noioso" mormora appena, senza muoversi, sperando che Ashley si accontenti.

Non ha la forza nemmeno di pronunciare troppe parole, immerso com'è in quello stato di estasi e pace.

Il rumore dell'erba schiacciata accanto a lui gli fa capire che ovviamente Ashley non è soddisfatta.

Era seduta contro un albero accanto a lui in quel boschetto poco lontano dalla città dove quel giorno hanno deciso di rifugiarsi ma la sua risposta deve averla spinta ad abbandonare quella posizione comoda per avvicinarsi.

"Wow, non ti sforzare troppo con i particolari!" si lamenta con tono sarcastico, la sua voce adesso è più vicina e quando Matt dischiude gli occhi a fatica, si ritrova il suo viso corrucciato che lo fissa dall'alto.

Piega gli angoli delle labbra in un sorriso.

"Che vuoi farci? Ho il dono della sintesi" si difende facendola sbuffare.

"Matt! Dai non farti pregare! Raccontami qualcosa! Non siamo qui per questo?" Insiste come una bambina impaziente e Matt si solleva sui gomiti fino a sfiorare la punta del suo naso.

"Certo, altrimenti per che altro?" Ribatte con una punta di amarezza nella voce che non sfugge ad Ashley.

Lei sussulta e si allontana da lui.

Continuano a vedersi lontani dagli occhi indiscreti degli altri.

Per il mondo invece non rimangono che Ashley, la ragazza dell'alta società che frequenta ambienti sofisticati e che vive in una villa con piscina e Matt, studente di una normalissima università pubblica che nel tempo libero aiuta il padre col bar di famiglia.

Niente di più ma va bene così, in fondo.

Non sono obbligati a diventare amici solo perché il destino ha segnato entrambi con quel marchio né a frequentarsi altrove se non per gli allenamenti.

Lo sguardo di Ashley si rabbuia.

Non voleva intendere quello. 

Sono settimane ormai che i loro incontri sono diventati un appuntamento fisso nella sua vita, anche se più diradati da quando a casa sua hanno notato le sue fughe anomale.

Non l'avrebbe mai detto ma stare con lui le piace, Matt è schietto, è libero e indipendente e al suo cospetto non si sente giudicata, non deve essere perfetta e impeccabile, non ha bisogno di mostrarsi elegante o raffinata.

Con lui è sé stessa come non riesce ad esserlo con nessun altro.

"Non volevo dire quello, lo sai che mi piace stare in tua compagnia e non solo per via di questo" mormora lei, toccandosi il polso, un lieve imbarazzo colora la sua voce e le sue guance e Matt sorride.

"Tranquilla, Ashley - la rassicura Matt, mettendosi a sedere accanto a lei anche se da quando l'ha vista fuori con i suoi amici ha cominciato a percepire quella distanza che Chloe gli ha fatto notare e che li separa - comunque, se proprio vuoi saperlo, ho detto noioso perché è la verità. Ophilia è una realtà un po' steampunk." spiega, riprendendo il discorso su quel mondo misterioso.

"Steam che?" ripete la rossa, con una smorfia confusa in viso.

"Steampunk. Significa che elementi di epoche passate come il vestiario o la struttura della società si fondono con tecnologie avanzate o poteri magici che avvicinano più alla modernità. Ecco, loro hanno un abbigliamento e modo di vivere che ricorda un po' l'antichità ma utilizzano apparecchi e magie che al contrario sono molto sofisticati e rendono la loro vita agiata e comoda" precisa ed Ashley sembra estasiata e affascinata da quei racconti, a differenza del biondo.

"E la morte...esiste anche per loro?" domanda curiosa.

"Certo...la magia aiuta a vivere meglio ma non può andare contro le leggi della natura" spiega Matt semplicemente ed Ashley annuisce un po' pensierosa, poi sospira e tuffa i suoi occhi colore miele nell'azzurro del cielo sopra di loro.

"Comunque deve essere bellissimo!" esclama sognante mentre si chiede se arriverà mai il giorno in cui potrà vedere con i suoi occhi quella realtà magica e forse anche sua madre.

"Forse all'inizio può essere interessante. Non appena fai quattro chiacchiere con loro e ti rendi conto di che razza di mentalità chiusa regna non vedrai l'ora di tornare nel nostro mondo che, per quanto pieno di difetti, è comunque anni luce avanti" obietta, accendendo in lei la curiosità.

"Del tipo? Che mentalità hanno?" domanda ancora.

Matt rivolge lo sguardo lontano.

"Per salvaguardare le discendenze la maggior parte dei matrimoni sono combinati e lo accettano di buon grado. È una cosa che sanno fin da bambini. Le coppie che stanno insieme per amore sono rare e spesso devono lottare per poterlo fare." aggiunge mentre gli occhi di Ashley si intristiscono rapidamente.

"Beh, non è così lontano come pensi da certe realtà che esistono anche da noi" commenta con le braccia strette intorno alle ginocchia e lo sguardo perso nel vuoto.

I suoi genitori non le hanno mai imposto nessuna delle relazioni che ha avuto in passato ma le parole di sua madre sul fatto che sarebbe opportuno che il suo futuro ragazzo e marito fosse di buona famiglia risuonano ancora nelle sue orecchie e le fanno male.

Matt si volta verso di lei e contrae la fronte.

Ashley sembra di colpo essersi incupita, come se qualcosa nel suo discorso abbia toccato dei tasti dolenti.

"Tutto bene?" chiede, sfiorandole una spalla, ed Ashley sobbalza come se fosse stata distolta di colpo da pensieri impenetrabili.

"Oh sì, scusa...ero in sovrappensiero, continua" lo esorta mentre il suo viso si riaccende di curiosità.

"L'educazione è molto rigida, il formalismo nei rapporti con gli altri e persino tra familiari è  diffusissimo. E soprattutto niente sesso prima del matrimonio, assolutamente vietato" specifica, facendola ridacchiare.

"Troppo tardi" ammette lei, la sua prima volta è già andata.

"Beh, ti conviene non dirlo o farai venire un infarto a qualcuno. L'ho imparato a mie spese, mia nonna stava quasi per rimetterci le penne quando l'ha sentito" la avverte, facendola scoppiare a ridere.

"Buono a sapersi! Ma allora le nostre madri…" comincia a dire quando quell' osservazione la riporta alle sue origini.

Sua madre non era di certo sposata se lei è frutto di una scappatella.

"Secondo te perché hanno dovuto approfittare di un guasto al sistema di protezione per evadere e finire addirittura in un altro mondo a spassarsela con gli umani? La voglia di libertà era troppa e le regole le soffocavano. Non tutti le reggono e loro hanno poi scontato quel momento di leggerezza, dovendo abbandonare i loro figli sulla terra per salvarli" dice piano, mentre scivola di nuovo con la schiena sull'erba.

Ashley rimane in silenzio con un macigno sul cuore.

Chissà quale sofferenza deve aver passato la sua mamma e che vita conduce adesso. 

È terribile solo pensarci.

Si mette sdraiata accanto a Matt, si volta di fianco verso di lui e si rannicchia in posizione fetale.

"Ci vai spesso?" gli chiede poi mentre gioca distratta con qualche filo d'erba.

"Ogni tanto... periodicamente hanno bisogno del mio aiuto per ripristinare la protezione nell'attesa che scoprano un modo per sconfiggere la magia dei sovversori. Non si sa ancora quanto ci vorrà e nel frattempo io li auto come posso. Se vorrai aiutare anche tu sarà di sicuro un contributo in più ma, come ti dicevo, non sei obbligata a farlo" le risponde, puntando i suoi occhi limpidi su di lei e trovandola assorta in chissà quali dubbi.

Ashley non ha ancora deciso cosa vuole fare, spera di trovare una risposta quando avrà tutti gli elementi per valutare, nel frattempo colleziona i frammenti di informazioni che Matt le regala durante i loro incontri per metterli insieme e avere un quadro più chiaro ogni volta.

"Capisco..- .sussurra per poi lasciarsi cullare da un vento tipiedo e dal rumore di qualche uccello che cinguetta in cielo - si sta così bene qui!" esclama, cambiando argomento, e Matt annuisce.

"Sì, è vero, ma nemmeno il mio bar era male" le fa notare subito, scrutando il volto di Ashley.

"Già, ma almeno qui non c'è Chloe che tenta di fulminarmi con lo sguardo ogni volta che ci vede insieme" ribatte lievemente alterata, facendolo sorridere.

"Questo è vero ma lei è…" inizia Matt ed Ashley interviene.

"Fatta così? Si, lo dici sempre ma sei sicuro che sia la vera motivazione?" 

Lui aggrotta le sopracciglia a quell' osservazione.

"Che vuoi dire?" 

"Insomma, hai visto che occhiata ci ha lanciato quando ha visto che eravamo abbracciati giorni fa? Nemmeno ci avesse trovato a letto insieme!" prova a fargli capire ma il biondo è cocciuto e si ostina a non vedere.

"Beh, a letto non ancora, in effetti" la provoca irriverente, facendola avvampare mentre si becca una manata sulla schiena.

"Matt, vuoi piantarla di dire idiozie? Quello che intendo è...che diamine, ti sei mai accorto che Chloe è innamorata di te?" rivela di getto, Matt rimane per un attimo spiazzato con gli occhi sbarrati poi scoppia a ridere.

Ashley sospira rassegnata e rotea gli occhi al cielo.

"Chloe... innamorata di me? Ti sbagli, è la mia migliore amica e basta" si oppone fermamente ma Ashley va al contrattacco.

"Forse per te lo è...ma ti sei mai chiesto se valga lo stesso per lei? Perché a me non pare proprio. Scommetto che si comportava da pazza gelosa con tutte le tue ex" commenta e Matt ci pensa sú un attimo.

"Sì, è vero ma - si blocca per riflettere se l'ipotesi strampalata di Ashley possa avere un minimo di fondamento, poi scuote energicamente la testa - ma no, lo fa perché ha paura che io la trascuri, che possa passare più tempo con la mia ragazza e che la nostra amicizia ne possa risentire" conclude deciso.

Ashley lo osserva non troppo convinta poi abbassa lo sguardo e scuote la testa.

Non c'è peggior cieco di chi non vuole vedere.

"Io non sono la tua ragazza ma deve darle molto fastidio il fatto che ho...che condividiamo questo segno... è un qualcosa che comunque ci lega.." mormora infine, con una leggera incertezza nella voce, poi si sfiora il braccio e Matt fa lo stesso col suo.

"Lo so...va oltre ogni connessione, oltre quella fisica o mentale, è qualcosa che non si può spiegare a parole" continua lui mentre di colpo si fissano in maniera intensa e le loro mani destre si cercano timidamente per poi toccarsi e illuminarsi.

È bello quando i loro segni si incontrano, ogni tanto lo fanno adesso che si è creata più confidenza tra loro e ogni volta è una sensazione forte di piacere che arriva fino dentro la loro anima, un misto tra un'attrazione erotica e la pace più assoluta e che non si sanno spiegare.

Quei segni li spingono l'uno verso l'altro come due calamite e annullano ogni differenza tra loro.

Vanno oltre le apparenze e oltre ogni barriera che possa esistere a dividerli.

Si avvicinano, i respiri diventano più frequenti e come succede sempre anche il cuore accelera, si fissano mentre il mondo esterno sempre essere solo un contorno sfocato.

Le loro mani risalgono fino a sfiorarsi il braccio e, proprio quando quella di Matt sta per passare a cingere il fianco di Ashley, il suo telefono inizia a squillare.

"Oh, chi diavolo è adesso?!" esclama lei mentre spezzano ogni contatto bruscamente,  Matt sbuffa e si passa una mano sulla fronte per allontanare i capelli e prendere aria.

L'atmosfera si era decisamente scaldata prima.

"Dovresti silenziarlo quel coso." Borbotta infastidito mentre cerca disperatamente una sigaretta per togliere via la sensazione della pelle di Ashley sotto le sue dita, così invitante.

"Scusa ma è mia madre. Devo rispondere o mi ucciderà...dice agitata mentre fruga nella borsa - e poi non ha interrotto niente di che, giusto?" aggiunge, giusto per fugare ogni dubbio che la chiamata avesse potuto distrarli da qualcosa di rilevante.

Che non esiste, ovviamente.

"Già…" fa Matt semplicemente mentre si gira di schiena e fuma indisturbato.

Ashley lo fissa un secondo approfittando del fatto che lui è di spalle e un lieve sorriso increspa le sue labbra, facendola rimanere immobile come una statua.

"Che fai, non rispondi?" 

"Che? Certo!" esclama lei, balbettando impacciata come chi è stata beccata a spiare qualcosa di proibito.

Si allontana di qualche metro, la sua voce arriva lontana all'orecchio di Matt, lui si volta da un altra parte e osserva in silenzio gli alberi intorno a lui, mentre consuma lentamente la sigaretta.

"Eccomi, stasera avevo una cena con la mia famiglia e me ne ero completamente dimenticata, maledizione!" sbotta un po' concitata Ashley, quando trotterella di nuovo vicino a lui e si piega a cercare le sue cose sparse sul prato con una certa agitazione.

"Frequentarmi dà già i suoi frutti, vedo - la provoca lui sornione mentre la aiuta e le porge la sua sciarpa leggera, Ashley gli fa un gestaccio in risposta -ecco, appunto!' rincara lui, facendola scoppiare a ridere.

"No, ma ho troppe cose per la testa in questo periodo, gli esami, e...questa faccenda. Credo che imploderò prima o poi" gli fa presente, infilando in maniera disordinata la tracolla sulla spalla.

"È una di quelle cene formali, tutti eleganti a sorseggiare vino costoso e parlare di affari fumando un sigaro?" la prende in giro ma Ashley adora quel suo modo di scherzare.

Insieme si avviano verso il parcheggio.

"Beh, personalmente non fumerò nessun sigaro, ma mio padre parlerà di lavoro, mia madre civetterá con le donne del tavolo, mia sorella proverà ad ubriacarsi col vino e io fingerò di essere interessata alla conversazione. Se un mostro volesse trascinarmi in un'altra dimensione in quel momento potrei quasi ringraziarlo" ammette ironica, mentre sale in macchina col biondo e si allaccia la cintura di sicurezza.

Il cielo si è imbrunito adesso e non ha molto tempo se vuole evitare la ramanzina dei suoi.

"Sembra abbastanza noioso. Se hai bisogno del tuo ragazzo di periferia che venga a rapirti per salvarti dai doveri dell'alta società basta farmi uno squillo" gli propone lui subito, con gli occhi davanti a sé mentre guida, Ashley gli sorride poi guarda fuori dal finestrino la strada che scorre sotto di lei.

"Non credo arriverò a quel punto, comunque" commenta piano con un tono piuttosto triste e lo sguardo improvvisamente serio.

Avrà mai il coraggio di scappare dalle cose che la fanno sentire ingabbiata?

"Siamo arrivati, ti lascio qua così nessuno ti vedrà con me e ti farà domande scomode" la informa Matt quando mancano circa un centinaio di metri da casa di Ashley.

Anche stavolta Ashley coglie quell' amarezza nella voce di lui e un nodo le si forma in gola.

Chissà che direbbero i suoi se scoprissero che frequenta quel ragazzo così lontano dai loro stereotipi ma con cui condivide qualcosa di unico.

Comincia a sentirsi stretta nel suo mondo, quello in cui ha sempre vissuto e dove credeva di essere libera prima di conoscere altri mondi...e non parla di Ophilia.

Si allunga di slancio e gli lascia un leggerissimo bacio sulla guancia, senza neanche riflettere su quel gesto spontaneo.

Quando le sue labbra si staccano dal viso di Matt lo fissa stralunata, come se avesse realizzato in quel momento quello che ha appena fatto, ma i suoi occhi azzurri la guardano con estrema dolcezza e ogni disagio passa.

Lui le carezza il viso col dorso della mano mentre lei non sa più che dire, travolta da un'ondata di emozioni.

"Ciao, Ashley" sussurra soltanto, l'imbarazzo abbandona la rossa che sorride e si allontana per uscire dall'auto.

"Ciao, Matt...alla prossima"

Vuole che ci sia una prossima volta, quelle fughe lontano da tutti insieme a lui cominciano a diventare come ossigeno per i suoi polmoni  desiderosi di cambiare aria.

Lo osserva andare via e si dirige verso casa, con ancora quello stupido sorriso sul viso.


"Stasera è sabato, che facciamo? Vi va di andare a mangiare fuori e poi fare un giro in centro? Hanno aperto un nuovo locale e dicono sia carinissimo!" 

Ashley annuisce e sorride alla ragazza mora che ha parlato accanto a lei e che indossa la sua stessa divisa.

"Si dai, magari ci sentiamo più tardi, lo dico anche a mia sorella" risponde tranquilla mentre insieme alle sue amiche scende dalla lunga gradinata dell'universita' che brulica di studenti dopo la fine delle ultime lezioni della giornata.

I ragazzi si sono riversati in massa fuori dalle austere mura di quell' istituto prestigioso, pregustando già aria di week end, e a gruppetti più o meno grandi sostano ancora lì davanti per accordarsi su cosa fare di sera o parlare di altro che non sia lo studio.

Anche Ashley e le sue amiche si trattengono a parlottare tra loro mentre sua sorella  Eleine invece è poco più lontana insieme al suo fidanzato.

D'un tratto il rombo di una moto si espande nell'aria, si avvicina sempre più.

Nessuno ci fa caso, gli studenti continuano con il loro chiacchiericcio fitto finché il rumore non si fa più intenso e la moto che lo produce passa lì davanti e invece di proseguire inchioda proprio ai piedi della gradinata.

Si voltano quasi tutti per l'insolita scena.

Il ragazzo sulla moto comincia ad armeggiare nervosamente con la cinghia del casco per toglierlo.

Anche Ashley si è fermata a guardare incuriosita ma presto impallidisce.

C'è qualcosa in quel ragazzo che le suona familiare.

Cerca di aguzzare la vista anche se è troppo lontana per mettere a fuoco i dettagli del volto, nascosti in buona parte dal casco integrale.

Il ragazzo finalmente se lo sfila del tutto, rivelando il suo bel viso.

"Oh mio Dio" mormora Ashley sconvolta, le braccia le ricadono a peso morto lungo i fianchi.

Quei capelli fluenti e chiari che ormai conosce bene si rivelano alla luce del sole, sono un po' scompigliati e lui se li scosta dalla fronte, mostrando più palesemente il suo volto e i suoi splendidi occhi azzurri, che però cominciano a vagare frenetici come alla ricerca di qualcuno.

Ed Ashley sa bene di chi.

Non può crederci.

È Matt!

Non dovevano vedersi quel pomeriggio quindi che ci fa lì ad attirare l'attenzione di decine di studenti in maniera così spudorata?

I capelli mossi dal vento e la sua aria tenebrosa accentuata da quell'espressione preoccupata sul volto non fanno altro che renderlo ancora più dannatamente bello e affascinante.

"Chi è quel figo spaziale?" esclama una sua amica poco distante da lei.

Ashley rabbrividisce e si guarda intorno allarmata.

In pochi secondi  la quasi totalità della popolazione femminile di studentesse ha puntato gli occhi sul bel giovane in moto, così diverso dai loro compagni tutti in tiro nei loro abiti eleganti e per quel motivo ai loro occhi ancora più attraente e proibito.

I commenti di apprezzamento più o meno spinti  si sprecano tra le ragazze ed Ashley vorrebbe sprofondare per sempre sotto le fondamenta dell'università.

Se Matt è lì dev'essere successo qualcosa di grave e non può certo ignorarlo e fare finta di non conoscerlo per evitare di andargli incontro, rivelando a tutti i suoi compagni di corso di essere lei la fortunata destinataria delle attenzioni di quel ragazzo bellissimo. 

Non ha scampo, finirà al centro dell'attenzione e dei pettegolezzi dell'intera università .

Perché sta capitando proprio a lei che è così riservata e odia avere gli occhi di tutti addosso?

"Cazzo, perché doveva essere così bello?" mormora a denti stretti poi sbuffa e non fa in tempo a pensare a un modo discreto per evitare di finire in pasto al gossip più sfrenato per le prossime settimane, che il biondo la intercetta.

Spalanca gli occhi ed Ashley sussulta.

Sembra davvero spaventato e nervoso e all'improvviso il suo polso comincia a bruciare.

Se lo afferra di riflesso, una smorfia di dolore si dipinge sul suo viso.

Lo sente rovente, come in fiamme.

Deve esserci un pericolo imminente e anche bello grosso per fare così male.

No, non può aspettare ancora e badare alle stupidaggini e a quello che si dirà di lei.

Pazienza.

Matt le fa un cenno con la testa per indicarle di venire giù subito. 

È serio, non c'è traccia della sua solita aria scanzonata e irriverente e questo le fa capire che probabilmente non hanno molto tempo.

Senza pensarci più le sue gambe si muovono rapide, scansa il gruppo delle sue amiche e prende a scendere gradino dopo gradino. 

Si gira un secondo solo per incontrare lo sguardo sconvolto di sua sorella Eleine.

La trova ferma un po' più in alto col suo ragazzo.

Si guardano, Ashley le fa un cenno per farle intendere che deve andare con lui ed Eleine allora intuisce subito l'identità del ragazzo che sta facendo innamorare mezza università se rimane ancora un altro po' fermo lì.

L'espressione di sua sorella cambia, le fa ok con la mano poi il suo sguardo diventa malizioso e col labiale le mima un "non mi avevi detto fosse così figo".

Ci manca anche Eleine adesso!

Ashley rotea gli occhi per l'esasperazione, poi continua la sua discesa forsennata, facendo zig zag tra la folla e, quando la sua direzione diventa inequivocabilmente quella che porta al ragazzo in moto, sente distintamente il bisbiglio delle compagne radunate sui gradini.

"Sono rovinata" pensa tra sé e sé soprattutto quando scorge alla sua sinistra Spencer e con la coda dell'occhio capisce che anche lui la sta osservando incuriosito.

Ormai la frittata è fatta, pazienza, penserà dopo ai danni.

Adesso tutti hanno visto.

Raggiunge Matt al volo col viso rosso come un pomodoro, evitando di voltarsi a guardare gli spettatori dietro di lei perché non ne ha il benché minimo coraggio.

"Matt, che è successo?" chiede piano e tremando sperando che nessuno la senta.

"Muoviti Ashley, salta su" le intima lui lanciandole tra le mani un casco - non abbiamo un secondo da perdere"

"Vuoi dirmi che c'è? Siamo in pericolo?" insiste lei presa dall'ansia mentre cerca di ficcarsi in testa il casco con le mani tremolanti.

"Si, soprattutto tu. Ho ricevuto una soffiata e so che stanno venendo a cercarti. Non rispondevi al telefono, sapevo che oggi avevi lezione e così ho pensato di raggiungerti, sperando che non fossi già uscita. Devi venire con me, da sola non sei al sicuro. Ti localizzeranno e a quel punto ci sarò anche io con te" le spiega brevemente Matt mentre aspetta che la sua compagna salga in sella.

Ashley annuisce agitata, ci mancava solo questa.

Mentre cerca di stabilire cosa sia peggio, se la sua passerella giù per la gradinata dell'universita', lo sguardo di Spencer che la vede salire in moto con un ragazzo bellissimo o un mostro che la vuole fare fuori, Matt si sposta in avanti col corpo per farle spazio.

Rapidamente e un po' impacciata si solleva la gonna per salire sulla moto.

Matt accelera subito, il contraccolpo la fa sbattere sulla schiena del ragazzo, alla quale si aggrappa per non volare via.

"Ti sei fatta male? Scusa ma siamo veramente nei casini" si preoccupa lui, voltandosi di poco indietro.

"Non è niente! Piuttosto dove siamo diretti? Ci inseguiranno ovunque?" 

"Non possono colpirci qui ma sono in grado di trasportarci su un altra dimensione come l'altra volta, ti potrei localizzare dopo ma non voglio che ti trovi da sola a fronteggiarli, meglio essere insieme quando succederà" le spiega al volo ed Ashley strabuzza gli occhi.

Il rumore del motore deve averle fatto capire male.

"Scusa che vuoi dire con fronteggiarli? Non è uno solo?" chiede, urlando da dietro col vento freddo che le sferza le gambe scoperte.

"A quanto pare stavolta hanno fatto le cose in grande.." la informa lui, facendola sudare freddo.

"Porca miseria" borbotta Ashley mentre d'istinto si attacca ancora di più al dorso di Matt.

Ha paura, tanta, e vedere Matt altrettanto preoccupato non la fa stare di certo meglio.

Il biondo sterza in una stradina isolata, poi ferma la moto ed Ashley salta giù, togliendosi il casco, sudata e nervosa come mai lo è stata nella sua vita.

Non riesce ancora ad abituarsi a quel cambiamento nella sua vita.

"Quindi che dobbiamo fare? Aspettare che mi rapiscano da un momento all'altro? E se lo avessero fatto mentre ero con le mie amiche all'università? Mi avrebbero visto tutti sparire nel nulla?" domanda con la voce rotta dall'ansia, camminando avanti e indietro col cuore a mille.

Matt si toglie il casco a sua volta e la raggiunge.

"Non avrebbero visto e ricordato nulla. Nell'attimo in cui avrebbero distorto lo spazio i ricordi della tua presenza lì con loro si sarebbero cancellati all'istante" le spiega, mettendosi di fronte a lei.

"Matt io...non lo so se ce la faccio...credo di avere un attacco di panico - dice col fiato corto e il respiro affannato mentre lo sguardo vaga ovunque e le sue mani si intrecciano nervosamente - insomma, avevo una vita tranquilla, al massimo mi veniva un po' di tachicardia quando dovevo superare un esame ma questo...questo è troppo e se...se non fossi in grado?" continua freneticamente, senza riuscire a stare un attimo ferma.

Matt le si fa subito vicino, prende le sue mani che non ne vogliono sapere di stare calme e le stringe, poi avvicina il viso al suo, Ashley viene inondata da quell' odore familiare, guarda quegli occhi a cui si sta affezionando e si blocca finalmente.

Pare rilassarsi per un secondo, prende un respiro e deglutisce.

"Ashley, per favore. Cerca di calmarti, ok? Andrà tutto bene, sei molto brava, ti sei allenata tanto in questi giorni e sei migliorata! Ti manca giusto un po' di pratica e oggi ne avrai l'occasione" prova a tranquillizzarla e lei accenna un timido sorriso.

"L'occasione di farmi ammazzare, intendi?" Ribatte, stupendosi di come riesca a fare anche dell'ironia in quel momento.

"Non dire scemenze, non lo permetterei mai. Se mi hai visto preoccupato prima è perché adesso non sono più solo. Ci sei anche tu e non voglio che ti succeda nulla" le sussurra a un passo dalle sue labbra mentre racchiude il suo viso con le mani e lo accarezza per confortarla.

Lei annuisce, socchiude un po' gli occhi per godersi quell'attimo di benessere prima della tempesta, con la mano destra raggiunge quella di Matt, ancora posata sulla sua guancia, e i loro simboli si illuminano.

"Ti ha fatto male prima?" Chiede lui, spostando leggermente lo sguardo per osservare la luce di entrambi.

"Si, bruciava"

"Anche il mio...Ashley, ascolta, ne ho affrontate tante...due mostri non mi spaventano. Devi credere in te stessa, non sei solo una studentessa modello obbediente e giudiziosa che rispetta tutte le regole.  Hai una forza dentro che preme per uscire e io l'ho vista, io vedo oltre tutte le tue apparenze." le parla con la fronte premuta sulla sua e nonostante il pericolo imminente il tempo sembra fermarsi.

Il cuore di Ashley batte e stavolta non per la paura.

Le parole di Matt le arrivano dritte dentro il petto, sente un calore nuovo e una energia che non pensava di avere.

È stanca di essere solo la ragazza da cui tutti si aspettano serietà e disciplina.

"Ci proverò, Matt ma tu...non lasciarmi va bene? Ho bisogno di te al mio fianco" gli intima, stringendosi a lui con forza.

Matt annuisce ancora vicino al suo viso.

"Non ti lascio, siamo compagni di squadra ormai"

Si guardano, ancora stretti l'uno all'altra, ed Ashley prova il forte desiderio di rimanere così, abbracciata a lui e con la sensazione delle sue labbra che quasi la sfiorano.

Non fa in tempo a pensare ad altro che i sovversori la catapultano in un'altra dimensione.

Matt la sente sfuggire via dalle sue braccia, rimaste ormai vuote in un soffio, e stringe forte i pugni.

"Maledetti bastardi" sibila con i nervi a fior di pelle, poi si concentra più che può per sentire i segnali del marchio di Ashley e permettere che la loro connessione lo guidi da lei.

Ci mette qualche minuto interminabile poi finalmente la percepisce, sempre più forte e si fa guidare da quei segnali.

Quando rotola giù nella dimensione oscura creata dai mostri si guarda intorno agitato per scorgerla finché la vede poco più lontana, in ginocchio per terra ma viva.

Ritorna a respirare mentre corre verso di lei.

"Ashley!" grida per farsi sentire e quando lei si volta e gli sorride si sente di colpo più tranquillo.

"Matt! Sei qui!" fa eco lei ancora inginocchiata, con gli occhi che si illuminano non appena lo vede avvicinarsi di corsa. 

Il biondo si butta accanto a lei e la prende per le spalle.

"Ehi, come stai? Ti hanno fatto del male?" chiede con tono premuroso mentre cerca di capire dove diavolo siano quelle bestie.

"Credo di stare bene, a parte le mie ginocchia…- gli risponde, cercando di mettersi in piedi mezza dolorante e mostrando le sue ginocchia sbucciate e sanguinanti - loro credo siano laggiù...li ho respinti io con un attacco. È...incredibile vero?" gli racconta esaltata e quasi incredula.

È stato un mix tremendo di terrore e determinazione che l'ha fatta stranamente sentire libera.

"Te l'ho detto che sei tosta!" esclama sorridendo mentre la aiuta a rimettersi in piedi.

"Non è ancora finita però" lo avverte subito, con gli occhi sbarrati, tirandolo per la maglia mentre vede spuntare da lontano le due ombre.

Non li ha ancora messi ko.

"Stai tranquilla adesso ci penso io" la conforta, attaccando una delle ombre e respingendola subito.

L'altra si materializza alle sue spalle, Ashley la scorge in tempo e, concentrandosi più che può, con una prontezza di riflessi che non sa da dove sia venuta fuori, difende Matt e gli evita di essere colpito.

"Ci pensiamo insieme" afferma sicura, fissandolo decisa con quegli occhi dolci ma determinati e Matt ne rimane incantato.

È spettinata, con le calze rotte e le ginocchia ferite, il viso segnato dall' adrenalina che fluisce nel suo corpo e l'uniforme impolverata ma ai suoi occhi in quel momento è splendida.

Sembra che sia nata una nuova Ashley, in quel momento.

Rimane un attimo fermo a guardarla poi le sorride e annuisce col capo.

Dopo aver preso del tempo e indebolito le due ombre, Matt capisce che è arrivato il momento di dare loro il colpo finale per il quale servirà riunire tutta la loro energia.

La prende per i fianchi, accostandosi al suo orecchio.

"Mi sembrano abbastanza fiacchi, che ne dici? Proviamo insieme?" le propone, Ashley dà un'occhiata ai mostri che ci stanno sempre più tempo a riprendersi e si sono rallentati e non può che essere d'accordo.

"Va bene!"

"Vieni qua, stringiti a me!" le raccomanda.

Ashley cinge il fianco di Matt e si accuccia sul suo petto poi lo vede allungare il braccio e fa lo stesso.

Si danno la mano, Ashley trema quando vede entrambe le creature farsi avanti, insieme riescono a schivare dei colpi, evitando di essere separati ma non hanno molto tempo.

Matt rafforza il suo abbraccio.

"Ora!" Grida ed Ashley apre il palmo della sua mano, chiude gli occhi e si concentra più che può.

Avverte il calore di Matt accanto a lei e la strana sensazione di essere un corpo e un' anima con quel ragazzo.

Le loro mani sono inondate di luce.

La potenza che sprigionano è talmente forte da catapultarli all'indietro, Ashley finisce addosso a Matt, e quando entrambi si rimettono in piedi le ombre sono sparite e solo un cumulo di cenere è rimasto sulla terra arida.

"Li abbiamo sconfitti?" Chiede lei incredula, con gli occhi spalancati e la voce roca.

"Sì... è andata" conferma Matt, riprendendo fiato e massaggiandosi la schiena un po' ammaccata per la caduta.

'Non riesco a crederci... è stato così...terribile ed esaltante allo stesso tempo...ce l'ho fatta...c'è l'abbiamo fatta!" esulta Ashley, invasa da quel vortice di emozioni.

Immergersi in quell'avventura è stato pericoloso ma l'ha allontanata per un po' dalla sua realtà, quella che comincia a starle un po' stretta.

La sua doppia natura la trascina in un mondo in cui può essere diversa, speciale, può dimenticarsi della solita Ashley e sperimentare nuovi lati del suo carattere.

"Te la sei cavata bene, direi. Mi spiace solo che ti sia ferita. Ho fatto più presto che potevo" dice Matt, avvicinandosi e guardando le povere ginocchia di Ashley.

Lei però sembra fregarsene, gli sorride e poi lo abbraccia forte, affondando il viso nella sua maglietta.

Forse è l'adrenalina da smaltire o la felicità di aver sconfitto quegli esseri malvagi ma si sente così felice e libera.

"Grazie di tutto Matt...senza di te sarei stata persa" mormora col viso ancora nascosto.

Matt rimane spiazzato da quella stretta così naturale e piacevole, non se l'aspettava da un tipo riservato e razionale come Ashley ma è una sorpresa gradita.

Con le braccia circonda la sua vita e ricambia l'abbraccio.

C'è il nulla intorno a loro e sembra tutto così surreale.

"Che ne dici se torniamo sulla terra, adesso. Abbiamo perso il senso del tempo ed è meglio sbrigarci, non sappiamo quante ore siano passate, qui scorre tutto diversamente" la informa mentre scioglie la stretta e guarda il suo viso chiaro segnato dalle emozioni.

"Spero non troppe o sarebbe difficile da spiegare a casa. Hai ragione, è meglio andare. Ci pensi tu suppongo" dice mentre lentamente si ricorda di essere comunque una ragazza normale con una famiglia che la aspetta a casa e che darebbe di matto o avviserebbe la polizia se mancasse per troppo tempo.

"Si, faccio io, dammi la mano e tieniti stretta" la avverte, Ashley obbedisce, serra gli occhi e, come per le altre volte, sente una forte sferzata di vento.

Quando riapre gli occhi si ritrova nella stessa strada sterrata dove Matt aveva lasciato la moto che infatti è lì al suo posto.

"Come ci riesci?" chiede mentre cerca di riprendere l'equilibrio e darsi una sistemata, è davvero un disastro su tutti i fronti al momento.

"Diciamo che ho avuto un' insegnante d'eccezione" risponde Matt, un po' enigmatico ma il suo viso si colora di un'espressione dolce, quasi tenera.

"Tua madre?" 

"Già" 

Ashley rimane ad osservare assorta Matt che armeggia vicino alla sua moto.

Non le ha mai parlato approfonditamente del suo rapporto con la madre e di come deve essere stato crescere sapendo che lei apparteneva a un altro mondo nel vero senso della parola e che per quel motivo sarebbe stata poco presente nella sua vita.

Eppure quando parla di lei c'è una luce diversa in quegli occhi così belli che non può fare a meno di notare.

Deve volerle molto bene in fondo ed Ashley muore dalla voglia di chiedergli di più ma è un argomento troppo personale e loro non si conoscono abbastanza da potergli fare domande così intime.

"Mi gira la testa" mormora poco dopo in cerca di un appiglio a cui aggrapparsi.

All'improvviso si sente stanchissima e affamata.

Non è molto abituata a gestire il flusso di energia ed è stancante, risucchia tutte le sue forze.

Matt le si avvicina e la sorregge delicatamente.

"È normale, le prime volte ti senti svuotato dentro e ti viene una fame tremenda."

"Cavoli è verissimo...non mi reggo in piedi" bisbiglia senza forze, appoggiandosi al braccio di Matt.

Il biondo sorride poi la fa sedere su un muretto lì vicino.

"Per fortuna sono un tipo previdente e ormai so quello che mi serve quando devo affrontare quei bastardii" le fa sapere subito per poi frugare dentro la borsa ed estrarre cibo e bevande.

Ad Ashley brillano gli occhi, non ha mai avuto così fame in vita sua.

"Io ti amo" esclama senza curarsi delle parole e agguantando il panino che Matt le porge.

"Wow, non mi aspettavo una tale dichiarazione proprio oggi ma va bene!" scherza il biondo mentre Ashley aggrotta le sopracciglia con la bocca piena.

"Rettifico, il mio stomaco ti ama" precisa farfugliando in maniera buffa per poi lanciargli una finta occhiata risentita.

Lui le siede accanto e comincia a mangiare a sua volta.

"Per adesso mi accontento di questo, allora" ribatte, facendola sorridere.

Finiscono di mangiare mentre ripercorrono gli eventi di quel pomeriggio decisamente movimentato poi Matt si alza e prende una scatolina che ha portato con sé e che Ashley scopre presto essere una piccola valigetta di pronto soccorso.

Si china davanti a lei e prende a pulirle e medicarle le ferite alle ginocchia.

"Grazie…- sussurra Ashley, con un lieve imbarazzo, lasciando che le mani delicate di Matt si occupino di lei in quella maniera così premurosa - sei davvero organizzato"

"Beh, devi esserlo quando sai di affrontare quelle creature. Un po' di esperienza mi è servita per capirlo" dichiara con una calma invidiabile.

Matt sembra così sicuro di sé, esattamente come la prima volta che si sono incontrati, quando l'ha salvata dalle grinfie di quell'ombra spietata.

Ashley abbassa lo sguardo, si sofferma a guardare i suoi capelli chiari mentre chino davanti a lei le sta per applicare delle garze da medicazione.

"Hai mai...rischiato davvero la vita?" domanda all'improvviso e Matt si blocca un attimo per poi incrociare lo sguardo col suo.

"Non ancora" risponde semplicemente ed Ashley prova un brivido freddo lungo la schiena.

"Vedi di non farlo mai, ok?" gli raccomanda seria, posando la mano sulla sua e fissandolo seria.

Non sa perché ma il pensiero che possa succedergli qualcosa le mette addosso un'angoscia incredibile.

Matt solleva lo sguardo e lo fa incrociare con quello preoccupato di Ashley.

"D'accordo - fa lui semplicemente, prima di rialzarsi - fatto! Così dovresti sentire meno dolore. Come lo giustificherai a casa? Ti faranno delle domande, immagino"

"Già...dirò che sono scivolata...mi inventerò qualcosa" risponde vagamente lei, ormai ci ha fatto l'abitudine a quelle bugie anche se non ne va fiera.

Non le crederebbero comunque.

Si rialza, massaggiandosi un po' le gambe indolenzite poi corre a recuperare la sua borsa e controllare il telefono.

Ha una vita oltre le lotte magiche e pare ricordarsene all'improvviso.

Sullo schermo lampeggiano diversi messaggi delle sue amiche.

Le chiedono tutte spiegazioni sul ragazzo misterioso e dettagli sulla loro fuga che credono romantica.

Se solo sapessero che in realtà sono andati a combattere a colpi di poteri magici con due enorme entità che hanno tentato di ucciderli! 

Sospira e si schiaffa una mano sulla fronte, disperata.

Ecco, lo sapeva!

"Oh cazzo…" mormora tra sé e sé ma Matt riesce a sentirla.

"C'è qualcosa che non va?" Chiede curioso mentre appoggia la schiena al sellino della moto e incrocia le braccia al petto, tranquillo e beato come se non avesse appena affrontato un terribile mostro.

"Beh direi di sì! Magari la prossima volta puoi fare un' entrata meno alla principe azzurro a cavallo di una moto fiammante che viene a prelevare la sua donzella in pericolo sotto gli occhi di un'orda di studentesse con la passione per i pettegolezzi sfrenati?" gli suggerisce ironica, passeggiando avanti e indietro nel tentativo di capire come diavolo farà a spegnere le chiacchere che ormai si sono sparse tra le sue compagne alla velocità della luce.

Matt sorride e la fissa, così tenera e imbronciata.

"Ma non lo sono forse stato? Il tuo principe azzurro che corre a salvarti?" ribatte con aria innocente e con un meraviglioso e allo stesso tempo provocante sorriso che la spiazza.

Come fa ad arrabbiarsi con lui quando in fin dei conti ha ragione?

Gli deve la vita anche stavolta.

Ride e gli si mette a fianco.

"In effetti, si. E non smetterò mai di ringraziarti per quello che fai per me ma...se la prossima volta magari cerchiamo di trovare dei metodi alternativi per vederci senza attirare l'attenzione di tutti te ne sarei grata" gli propone con un velo di preoccupazione nella voce che non sfugge a Matt.

"Mi dispiace di averti messo in imbarazzo, ma è stata davvero un'emergenza e la moto era il mezzo più rapido per evitare di rimanere intrappolati nel traffico - si scusa, con un salto si mette seduto sulla sella, piega la schiena in avanti e poggia i gomiti sulle gambe - spero di non averti rovinato la piazza" aggiunge poi, notando lo sguardo triste e pensieroso della sua compagna di avventure.

"Ma no, stai tranquillo." minimizza Ashley, anche se gli occhi perplessi di Spencer che la guarda salire sulla moto con un altro la tormentano.

"Ti ha vista lui, non è vero? Quello Spencer di cui sei innamorata" indovina Matt, sporgendosi un poco verso di lei.

Ashley arrossisce e le dita delle sue mani si intrecciano tra loro nervosamente.

"Già, ma non è grave. Per adesso tra noi non c'è assolutamente nulla e ci vediamo solo da amici" cerca di liquidare la cosa lei, anche se si vede lontano un miglio che ci sta male.

In fondo Spencer non le ha mai dimostrato un interesse particolare al momento, escono insieme in comitiva, si parlano molto, si scrivono ogni tanto ma niente di che e teme che la cosa non sia corrisposta.

"Beh, se può consolarti, a noi maschietti vedere la ragazza con cui usciamo andarsene con un altro spesso dà la spinta in più per farci avanti, se si ha qualche dubbio in proposito. Lo so, a volte ragioniamo davvero di merda, c'è da ammetterlo" le spiega Matt mentre sfila una sigaretta e se la mette tra le labbra per poi accenderla in una maniera così involontariamente sensuale che persino Ashley non riesce a staccargli gli occhi di dosso.

Quel ragazzo trasuda fascino da ogni poro.

Magari è la sua parte per metà magica che lo fa apparire così sexy o forse è così per sua natura, chissà.

Ashley gli si avvicina, poggiandosi con le braccia sulla sua coscia e sorridendo maliziosa.

Matt si volta stupito e incontra quegli occhI dolci color miele che per un attimo gli fanno girare la testa.

Quel lato di Ashley, così naturalmente provocante, che cozza col suo carattere di solito calmo e riservato, gli piace da impazzire.

Sembra che non lo faccia neanche apposta e forse lei non si rende minimamente conto di quanto sia attraente, con quel viso delicato, lo sguardo innocente ma non troppo e quei capelli rossi, così simili a quelli di sua madre, che le incorniciano il volto.

"E dimmi - inizia lei mentre Matt ha perso la sua solita spavalderia, spiazzata dai suoi movimenti - tu quante ne hai fatte innamorare con un'entrata come quella di oggi?" domanda con una sfumatura provocante nella voce.

Matt si sofferma a guardare quel viso angelico che pare volerlo sfidare, sorride poi butta fuori una nuvola di fumo e si abbassa fino a sfiorare il naso della ragazza col suo.

Piega leggermente l'angolo delle sue labbra in un ghigno quando la sente tremare impercettibilmente a quel contatto ma allo stesso tempo restare ferma senza avere la minima intenzione di allontanarsi.

"Un po' forse - soffia sulle sue labbra, restando sul vago - ma nessuna aveva il mio stesso segno magico sul braccio" sussurra infine, carezzandole la mano.

Ashley sente un brivido caldo e fin troppo piacevole scenderle giù per la schiena e infiammarle il basso ventre in maniera così improvvisa e intensa da lasciarla boccheggiante.

Il disegno sui loro polsi si illumina, lasciando trapelare le loro emozioni.

'Maledizione' pensa lei.

Ci mancava quel coso a sputtanarla a dovere.

Ormai ha capito che reagisce con quello di Matt quando provano delle emozioni l'uno nei confronti dell'altra.

E comunque dev'essere sicuramente colpa sua e del fatto che amplifica a dismisura le loro sensazioni, se solo a sentirlo proferire quelle poche parole lo ha trovato così eccitante.

Non c'è altra ragione per cui debba provare una simile attrazione per lui, in fondo.

Rimangono pericolosamente vicini, Matt continua a chiedersi perché diamine stia provando un desiderio così forte di baciare quelle labbra dischiuse, lambirle con la lingua e poi, se è fortunato, lasciare che lei gli faccia incontrare la sua per assaggiarla a dovere.

È questione di secondi, poi il suono molesto di un telefono li riporta bruscamente alla realtà, con il solito tempismo.

I polsi si spengono così come quelle sensazioni peccaminose.

Si allontanano veloci, nascondendo uno strano imbarazzo.

Ashley fruga maldestra nella borsa, poi i suoi occhi si illuminano e le gote si colorano quando legge il nome di Spencer sullo schermo.

Le ha mandato un messaggio che apre immediatamente.

Sorride stupita non appena ne legge il contenuto.

"È lui?" Chiede Matt, al quale la reazione di Ashley non è affatto sfuggita.

Lei annuisce timidamente mentre Matt si gira dalla parte opposta con un'espressione indecifrabile nello sguardo, impegnato a fissare

un punto indefinito nell'orizzonte.

"Già...mi chiede di uscire stasera...da soli a quanto pare" balbetta ancora incredula.

"Che ti dicevo? Funziona sempre!" Le sorride, strizzando un occhio, mentre aspira l'ultimo tiro di sigaretta e la mette via.

Cerca di ignorare quel retrogusto amaro che sente.

Ashley sembra aver fatto in fretta a dimenticare i secondi intensi che hanno appena vissuto e adesso è tutta presa da Spencer. 

La cosa dovrebbe lasciarlo totalmente indifferente e si stupisce che non sia proprio così.

"Forse è meglio che vada adesso" fa intanto lei, riacquistando la sua aria dolce e pacata.

"Buona fortuna per stasera allora, alla prossima!" le augura il biondo, poi poggia gentile una mano sui capelli rossi di Ashley e la avvicina a sé per darle un veloce bacio sulla guancia prima di indossare il casco, mettere in moto e lasciarla indietro.

La scruta un'ultima volta dallo specchietto, lei è a testa bassa e armeggia col telefono, forse per rispondere al messaggio del ragazzo che le piace.

Ruota i polsi sul manubrio e accelera per sparire via dietro l'angolo, con un rombo più assordante.

 
  
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