Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: ginny88    01/10/2021    1 recensioni
“Certamente. Quando eravamo adolescenti mi hai fatto una testa tanta su questo tuo vino.
Ricordo perfettamente quando l’hai portato a scuola al nostro quinto anno e me l’hai fatto bere dicendomi
“Oh, vedrai Moony, ti piacerà! È dolce. A te piacciono le cose dolci”. E ricordo chiaramente che poi sono stato male.” concluse con una nota divertita nella voce.
Genere: Fluff, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Remus Lupin, Sirius Black | Coppie: Remus/Sirius
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Sirius entrò nella cucina buia di Grimmauld Place.
Era tornato in quella casa da parecchie settimane ormai, ma ogni volta entrare in una qualsiasi delle stanze era come ricevere un pugno allo stomaco.
 
Quanto odio questo posto.
 
Era tardi, era solo in casa e, non potendo uscire, aveva deciso di passare la sua nottata ad ubriacarsi e poi svenire sul letto.
Si diresse verso la dispensa: sapeva perfettamente cosa cercare.
Quante volte da ragazzo, prima di scappare, era entrato in quella dispensa di notte e aveva trafugato bottiglie di vino.
Vino pregiatissimo, che i suoi genitori pagavano un occhio della testa e compravano da quei Babbani che loro tanto disprezzavano.
 
Grandissimi ipocriti.
 
Trovò quello che cercava, un rosso che da ragazzo lo faceva impazzire.
Dolciastro, corposo… proprio quello che ci voleva.
 
Tornò in cucina e prese dalla credenza uno dei vecchi calici di sua madre. Il cristallo era ormai tutto sbiadito, ma Kreacher imperterrito ogni giorno li lucidava, mentre inveiva sulla feccia che aveva preso possesso della casa della sua adorata padrona.
 
Si sedette al tavolo, stappò la bottiglia e si versò una dose generosa di vino.
Iniziò a sorseggiarlo con espressione compiaciuta e nel giro di due minuti aveva già finito il primo bicchiere.
 
Mentre si apprestava a riempire nuovamente il calice, un rumore attirò la sua attenzione e la figura alta e magra di Remus fece il suo ingresso in cucina.
Si osservarono per qualche attimo, Sirius con il calice di vino bloccato a metà strada dalla sua bocca.
 
“Scusa, non pensavo fossi qui” disse Remus.
 
Il moro continuava ad osservarlo senza parlare, mentre nella sua testa si formava una risposta piena di veleno.
 
E dove pensavi che fossi? Di qui non posso uscire.
Ma decise che non era il caso di essere così scorbutico. Non con Remus.
 
“In camera mi annoiavo e visto che non c’è poi molto da fare, ho deciso di venire in cucina e ubriacarmi come si deve” mentre lo diceva un sorriso ironico si formò sulle labbra. Sorriso che non raggiunse gli occhi.
 
Remus lo guardò per qualche secondo, poi lo raggiunse al tavolo e si sedette davanti a lui.
 
“Lo so che ti annoi. Ma è per il tuo be...”
“No”, lo interruppe Sirius bruscamente “Non dirmi anche tu che è per il mio bene. Lo so, me lo avete ripetuto tutti fino alla nausea. Ma non potete pretendere che io stia qui felice e sorridente mentre sto passando un altro anno in prigione.”
 
“So che odi questa casa… forse tanto quanto odi Azkaban. Ma se andassi là fuori…”
“Sì, lo so. Ripeto, ho capito. Lo so anche da me.” Non appena finì la frase tracannò in un solo sorso il contenuto del bicchiere.
Remus assunse un’espressione corrucciata che Sirius conosceva molto bene: lo stava giudicando.
Ma proprio quando Sirius pensava che l’altro avrebbe cominciato a fargli la paternale, Remus si alzò e andò alla credenza, prese un bicchiere e tornato al tavolo si versò un po’ di vino.
 
“Vista la foga con cui lo bevi deve proprio essere un vino eccellente. Ti spiace se lo assaggio anche io?”
 
Beh, ormai te lo sei versato. E, dannazione, questa era l’ultima bottiglia.
 
“No, no. Fai pure.”
 
Remus fece roteare un po’ il liquido rosso scuro nel bicchiere e poi lo avvicinò alle labbra, iniziando a sorseggiarlo.
 
Sirius osservò attentamente ogni mossa del licantropo: il modo in cui le sue lunghe dita affusolate tenevano lo stelo del calice, il modo in cui le sue labbra si posavano sul bordo del bicchiere, il movimento che faceva il suo pomo d’Adamo mentre inghiottiva il liquido rossastro e la sua lingua che passava sulle sue labbra per raccogliere le gocce di vino rimaste.
Capì di essersi imbambolato quando vide l’altro osservarlo con sguardo interrogativo; si riscosse e distolse lo sguardo versandosi un altro po’ di vino.
 
Sei patetico, Black.
 
Remus sorrise della reazione del moro, si allungò a prendere la bottiglia e versò tutto il contenuto nel suo bicchiere.
“Mi spiace, ho finito il tuo vino preferito.”
Sirius lo guardò stupito “Te lo ricordavi?”
 
“Certamente. Quando eravamo adolescenti mi hai fatto una testa tanta su questo tuo vino.
Ricordo perfettamente quando l’hai portato a scuola al nostro quinto anno e me l’hai fatto bere dicendomi “Oh, vedrai Moony, ti piacerà! È dolce. A te piacciono le cose dolci”. E ricordo chiaramente che poi sono stato male.” concluse con una nota divertita nella voce.
 
“Non è colpa mia se eri scarso. E poi non sei stato così male.”
“Oh, no. Ho solo vomitato tutta la notte.”
“Questo perché non hai il fisico” disse Sirius ridendo.
“Ora il fisico ce l’ho. Infatti, lo sto bevendo” rispose di rimando Remus, sorridendogli. “La verità è che non sono mai stato tanto un tipo da vini…” abbassò lo sguardo sul tavolo.
“Però ricordo che mi piaceva particolarmente sentirlo sulle tue labbra.”
 
Sirius lo vide avvampare: vide distintamente il rossore salirgli dal collo e andargli ad imporporare le guance. Non sapeva se dare la colpa al vino bevuto fino ad ora – perché, diciamocelo, Remus era veramente scarso quando si trattava di bevute – o per quello che gli aveva detto.
 
Fece per rispondere, ma Remus si alzò e, sempre guardando il pavimento biascicò un “Buonanotte” e si allontanò velocemente dalla cucina.
 
Sirius rimase inebetito a guardare la porta da dove il licantropo era appena sparito; poi si girò verso il tavolo, prese il bicchiere di Remus e se lo portò alle labbra per finire il vino che l’altro aveva avanzato.
 
Mentre beveva ripensò a cosa voleva dirgli prima che lui scappasse.
 
Era vero, amava particolarmente quel vino, ma gli era sempre sembrato più dolce dalle labbra di Remus.

---
Storia scritta per il Writober 2021
Lista Pumpnight
Parola chiave: Vino

Disclaimer: Harry Potter e tutti i personaggi della saga sono di proprietà di J.K. Rowling
   
 
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: ginny88