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Autore: Marti Lestrange    02/10/2021    10 recensioni
Raccolta più o meno omogenea sulla famiglia Black; tra il canon e l'headcanon.
[Walburga può solo sperare che il loro nome travalichi i secoli e la storia, che trascenda persino il tempo e lo spazio, e ogni possibile dimensione. Tutto il mondo saprà quanto sono importanti i Black. E tutti li temeranno. Tutti aneleranno il loro appoggio, la loro ricchezza, la loro purezza. Saranno ricordati come una delle famiglie Purosangue più longeve e influenti. Tutti ricorderanno il loro nome. E i suoi figli saranno il tramite per questa memoria. I suoi figli saranno i fautori della loro grandezza. Toujours pur.]
— questa storia partecipa al Writober di fanwriter.it
Indice:
I — Walburga
II — trittico [Bellatrix, Andromeda, Narcissa | Sirius, Regulus | Walburga, Alphard, Cygnus]
III — Druella
IV — Sirius|Regulus
V — Walburga
VI — Sirius
VII — Bellatrix
VIII — doppia flash [Walburga/Orion | Cygnus/Druella]; tematiche delicate
IX — Regulus
X — trittico [Alphard | Sirius | Lucretia]
XI — Walburga
XII — Alphard
XIII — Sirius
XIV — Sirius
XV — Narcissa
XVI — Walburga
XVII — Bella|Narcissa
XVIII — Andromeda
XIX — Bellatrix
XX — Narcissa
XXI — Regulus
XXII — Bellatrix
XXIII — Narcissa
XXIV — Bellatrix
XXV — Andromeda
XXVI — Sirius
XXVII — Bellatrix, Andromeda, Narcissa
XXVIII — Regulus
XXIX — Sirius
XXX — Andromeda
XXXI — Sirius
Genere: Angst, Dark, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Bellatrix Lestrange, Famiglia Black, Regulus Black, Sirius Black, Walburga Black | Coppie: Bellatrix/Voldemort, Lucius/Narcissa, Remus/Sirius, Rodolphus/Bellatrix, Ted/Andromeda
Note: Lime, Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Malandrini/I guerra magica, Più contesti
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'in the name of the Black.'
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in the name of the Black.


Giorno 2;

kidfic;
❨ Bellatrix, Andromeda, Narcissa |
Sirius, Regulus |
Walburga, Alphard, Cygnus ❩. 

 

“Smettila, Bella.” 

“No.”

“Lo dico a mamma.”

“Non ci credo.”

“Sì, sì.”

Bellatrix lascia andare i capelli biondi di sua sorella Narcissa con una risatina. Andromeda entra in camera proprio in quel momento: indossa un vestitino blu con il colletto bianco ricamato. I capelli castani sono pettinati in boccoli morbidi.

“Cosa fate?” Chiede e siede per terra.

“Mamma ti sgriderà,” dice Bellatrix occhieggiando la nuova venuta. “Stai sporcando il vestito nuovo.”

Andromeda fa spallucce. Non sembra importarle un rimbrotto. Forse ci è abituata. 

“Bella mi tirava i cappelli,” piagnucola Narcissa, scivolando verso l’adorata ‘sorella di mezzo’, accoccolandosi contro il suo petto, il pollice stretto tra le labbra piene.  

“I capelli, Cissy, si chiamano capelli,” Andromeda le insegna paziente, nonostante abbia solo un paio d’anni di più ma che ora sembrano tantissimi. 

“Capei,” ripete la bambina succhiando il pollice.

Andromeda sorride. Bellatrix le guarda seduta sul tappeto, vestita tutta di bianco per l’occasione. Gli zii Walburga e Orion verranno a pranzo, e la zia Walburga farà un annuncio importante. Bellatrix sa cosa la zia ha da dire: sfornerà un moccioso molto presto, e loro tre avranno un cugino. Ha sentito i suoi genitori parlare del fatto che “era ora che Walburga e Orion si dessero da fare e sfornassero un erede per i Black”. Non ha capito cosa volessero dire con “darsi da fare”, ma ha capito la parte relativa all’erede dei Black. Sua madre Druella continua a ripetere che arriverà un maschio per Walburga e Orion, e sembra che le sue predizioni si stiano per rivelare esatte. 

“Non dovresti farle i dispetti,” dice Andromeda, ridestando Bellatrix dalle sue fantasie. 

Alza gli occhi scurissimi sulla sorella minore. “Chi sei tu per dirmi cosa devo fare? La mamma?”

“No,” si difende l’altra. “Non voglio che bisticciate.” 

“Bisticciamo ma siamo sorelle,” Bellatrix insiste. Si avvicina alle altre due e si siede loro accanto. Allunga una mano e accarezza i capelli biondi di Narcissa: nessuno sa da dove siano venuti; nessuno in famiglia ha i capelli biondi. La mamma continua a dire che è un dono del sole, ma Bellatrix pensa che siano tutte fesserie. Narcissa sembra tesa all’inizio, forse ha paura che la sorella maggiore le tiri i capelli ancora una volta, ma Bella sembra tranquilla, ora. Sorride. “Siamo sorelle e lo saremo per sempre. Niente ci potrà dividere.” 

Andromeda la guarda e aggrotta le sopracciglia. Sembra pensierosa, ma poi sorride. Annuisce. Le loro mani si intrecciano sulla schiena sottile di Narcissa, che ancora si stringe ad Andromeda. 

“Per sempre, quindi,” ripete quest’ultima. 

 

[ 420 parole ]

 

⭐︎

 

Sirius e Regulus stanno seduti in salotto, compostamente e ritti, uno di fronte all’altro al grande tavolo. L’arazzo li osserva severo dalla parete grande. Sirius pensa che non si abituerà mai a quel pezzo di stoffa ammuffita. Regulus cerca di ignorarlo, non si gira mai a guardarlo, forse ne sente già il peso addosso. Il loro precettore sembra un corvo magro che non ha beccato nulla durante tutto l’inverno, è vestito di scuro e li osserva da sotto gli occhiali affilati mentre leggono il passaggio in latino che ha assegnato loro. Sirius odia il latino, pensa che sia inutile e vecchio. Regulus lo ama, lo aiuta a concentrarsi e svuotare la mente. A volte pensa intere frasi in latino, quando vuole dimenticare cosa c’è intorno a lui. Gli è di conforto. 

Alza quindi gli occhi sul fratello quando lo vede muoversi ai margini del suo campo visivo. Non sa stare fermo per più di due secondi, Sirius. Regulus nota le stelle scarabocchiate ai margini del libro1 e pensa che Mr. Corvus (come hanno soprannominato il precettore) si arrabbierà moltissimo quando lo scoprirà. Ha sempre ammirato il coraggio di Sirius, e sa già che a suo fratello non importerà un rimbrotto, non gli importa mai, d’altronde, né quando viene da Mr. Corvus, né quando viene dalla loro madre. Sirius è tutto ciò che Regulus non è, e che non sarà mai. Gli vuole bene, però. E sapere che saranno insieme a Serpeverde lo riempie di fiducia in previsione del loro prossimo arrivo a Hogwarts. Regulus dovrà aspettare un anno, ma è un ragazzino paziente. 

Sirius intanto sta urlando internamente. Odia quelle lezioni e odia quella stanza e odia Mr. Corvus e odia il latino. E odia anche sua madre e suo padre che lo obbligano a stare lì seduto come un cretino per ore. Non vede l’ora di uscire da quel salotto puzzolente che sa di morte e fiori appassiti e correre di sopra, dove trascinerà Regulus nella sua stanza a giocare per tutto il resto del pomeriggio, fino all’ora del tè, quando saranno reclamati da Walburga di sotto. Ma hanno davanti tutto il tempo del mondo per giocare e stare insieme. Sirius non è preoccupato. Il sorriso indulgente ma complice di suo fratello lo incoraggia a resistere dall’altra parte del lungo tavolo. 

 

[ 382 parole ]

 

⭐︎

 

Walburga si è sempre sentita molto più grande dei suoi fratelli. Ha tre anni più di Alphard e cinque più di Cygnus2, è la figlia maggiore, e ha la responsabilità di badare a loro e fare in modo che non combinino guai. È sempre stata molto più legata ad Alphard rispetto a Cygnus, che ai suoi occhi rimane ancora un bambinetto con il moccio al naso e la tendenza a urlare per un nonnulla. Alphard invece è scaltro, è pieno di idee per nuovi giochi, e ha trasformato il dodici di Grimmauld Place in un intero universo fatto di scoperte e avventure, di galeoni e pirati, di esploratori nelle giungle più selvagge, di marinai intrepidi che affrontano i mostri marini, di sirene e fate e re e regine. Ha imparato a leggere da solo, Alphard, e le legge sempre una fiaba prima di andare a dormire, prima di sgattaiolare nella sua stanza con addosso le sue pantofole preferite e la vestaglia, che lo fanno sembrare un vecchietto nonostante abbia solo sei anni. E Walburga ha imparato ad andare a dormire cullata dalla voce soffusa del fratello minore. 

Alphard vive per le sere in cui sua sorella attende a letto, sotto le coperte, che lui vada da lei con uno dei suoi fidati libri sotto il braccio, si sieda sul materasso e inizi a leggere. E Alphard ama quel suo sorriso dolce e pieno di magia. Hanno un rapporto speciale, loro due, un rapporto nel quale Cygnus non è mai entrato. È il più piccolo, e richiede le attenzioni della loro madre e degli elfi, e Alphard preferisce così, preferisce saperlo nella nursery, dove non potrà disturbare lui e Walburga e i loro giochi avventurosi in giro per casa. Walburga è solo sua, è preziosa, è tutto ciò che ha. 

Cygnus è cresciuto nella loro ombra, osservandoli andare via, scivolare intorno come fantasmi, sempre pronti a lasciarlo chissà dove, abbandonato e solo, “perché sei ancora troppo piccolo, Cygnus”, è il solito ritornello che ormai sa di stonatura. Le orecchie di Cygnus sono piene di divieti e di “no”. Non ha imparato cosa voglia dire un “sì”, e allora ha cominciato a prendersi ciò che loro non vogliono dargli: un libro che ha attirato la sua attenzione di bambino, le biglie verdi con le quali hanno appena giocato sul pavimento del salotto, la girandola abbandonata in giardino, le carte sparpagliate sul tappeto. Vive di granelli e di briciole, Cygnus. Vive di avanzi.  

 

[ 410 parole ]

 

⭐︎☆⭐︎

 

❨ Note ❩
 
1. Le stelle scarabocchiate sul bordo del foglio sono un rimando alla mia ‘you drew stars around my scars’;
2. Secondo il Lexicon, Cygnus sarebbe nato nel 1938, ma io ne ho anticipato la nascita al 1930. Walburga l’ho lasciata nel 1925, mentre di Alphard non si conosce la data precisa, per cui ho scelto per lui il 1928.

 

Oggi il prompt scelto mi ha portato ad esplorare tre diversi rapporti fraterni in un trittico: le sorelle Black (Bellatrix, Andromeda, Narcissa), che io ho sempre considerato molto legate, nonostante le differenze; Sirius e Regulus, e anche qui, la mia è una visione personale, cioè mi piace pensare i due fratelli come complici, almeno finché le loro differenze non li vedono allontanarsi l’uno dall’altro; e infine Walburga, Alphard e Cygnus, dove i primi due sono stati, ai miei occhi, legatissimi, mentre Cygnus ha sempre vissuto nella loro ombra. 

 

Volevo ringraziarvi per la calorosa accoglienza di ieri, sono contenta che la raccolta vi abbia in qualche modo incuriosito. Vi avevo promesso un giorno 2 interessante e spero vivamente che lo sia stato. A domani ♡

   
 
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