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Autore: Funlove96    02/10/2021    1 recensioni
Ed eccomi con un'altra idea! È un po' come l'Inktober, ma fatto con le fanfic perché sì. Una fanfic al giorno con prompt a caso che mi farò suggerire da random word generator giorno per giorno. Incrociamo le dita e speriamo di arrivare a fine mese con questo progetto!
Questa sarà una raccolta multifandom credo, dipende dall'ispirazione del momento, e provvederò ad aggiungere gli altri fandom man mano che andrò avanti.
Iniziamo!
P.S. Non ho preso una lista, la mia sfida personale sarà scrivere una fic al giorno utilizzando un prompt a sorpresa. Speriamo di riuscire a farne 31!
Buona lettura❤️
Possibili spoiler per Edens Zero/Fairy Tail/Fairy Tail 100YQ!
Genere: Angst, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Yaoi, Yuri | Personaggi: Sorpresa
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Prompt: Green.
Coppia: Wicth Regret x Sister Ivry/Wivry.

~Get together~





Le era sempre piaciuto il verde, non sapeva il perché, ma Sister sapeva che, da quando aveva aperto gli occhi la prima volta, nel laboratorio di Ziggy, aveva cercato quel verde ancora adagiato sul lettino metallico.
Aveva dato un'occhiata anche intorno a sé, intravedendo le altre due creature come lei -umanoidi ma fatte interamente di circuiti e metallo, di cui una, dai capelli salmone e un sorriso rassicurante, era già sveglia-, eppure lo sguardo azzurro era tornato a focalizzarsi a pochi passi da lei, su quel verde color prato. Non sapeva bene cosa fosse un prato, sapeva solo che era come quei lunghi capelli raccolti in una enorme treccia e che le piaceva. Sapeva che non avrebbe mai più voluto separarsi da quel colore. E sapeva, Sister Ivry, mentre Valkyrie si avvicinava a lei per controllare che fosse tutto a posto, che il verde sarebbe stato il suo colore preferito...

Tanti, troppi anni erano passati, e quel colore non aveva mai davvero abbandonato la sua mente, anche se per nulla cosciente. E ora era lì, Witch la guardava con quegli occhi nascosti dallo scuro casco, sorridendo nel rivederla dopo così tanto tempo. Le labbra di Sister si distesero in un sorriso felice, il primo dopo dieci lunghi anni senza di loro, senza di lei. "È passato un bel po' eh?" disse cercando di trattenere le lacrime, perché delle quattro era sempre stata lei la più forte emotivamente. Era sempre stata lei, delle quattro, quella poco aggraziata e più propensa ad essere 'maschiaccio' ma a Witch -e anche alle altre, in fin dei conti erano una famiglia e si amavano così com'erano- era sempre andata bene così.

In fondo, a Witch era sempre piaciuto il bianco...

Il bianco del soffitto inscurito dalla notte che aveva raggiunto il Cosmos illuminava appena la stanza dove se ne stavano distese, ripensando alle giornate appena trascorse, dove avevano fatto ritorno a quella che era la loro casa. Erano dieci lunghi anni che Sister non metteva piede in quella che era stata la sua stanza, e non lo aveva fatto neanche quella notte, recandosi invece più avanti, fino a ritrovarsi di fronte a quella porta di metallo, cercando il coraggio di bussare, che intanto sembrava essersi andato a fare un giro dal momento che non ne aveva neanche un briciolo. E ringraziò la Madre quando si ritrovò con Wicth davanti agli occhi, intenta ad uscire per andare da lei.

Il letto sfatto e la sagoma di loro due unite in un tenero abbraccio -lei sopra Wicth, che la stringeva a sé come se fosse potuta sparire da un momento all'altro, di nuovo...- erano tutto ciò che si poteva intravedere in quella stanza quasi buia se solo non fosse stato per la luce del Cosmos, che dalla finestra entrava e, calda come solo un abbraccio materno sa essere, carezzava i loro corpi coperti appena dal candido lenzuolo. La verde sentì il seno bagnarsi un poco accorgendosi solo in quel momento che il respiro un poco affannato che sentiva fino a poco prima sul petto non era dovuto al sonno ma alla sua testardaggine di voler trattenere le lacrime che premevano per uscire da quegli occhi blu che aveva sempre amato...
"Shhh, ora sei con me. Siamo insieme..." le sussurrò carezzandole il capo, e questo bastò perché Sister si lasciasse finalmente andare, stringendola forte e piangendo tutto il dolore di quella lontananza troppo lunga. Le baciò più volte il capo albino, tenendola stretta senza nessuna intenzione di lasciarla andare. Non avrebbe permesso un'altra separazione...

Quei dieci anni erano bastati ad entrambe per capire cosa significasse la parola 'dolore', e quello era il tempo di una nuova muta promessa.

Insieme per sempre...
   
 
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