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Autore: Ino chan    01/09/2009    4 recensioni
-Tu chi sei?- soffiò l'animagus.- James Potter.-
Genere: Avventura, Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: I Malandrini, Nuovo personaggio | Coppie: Harry/Ginny, Remus/Ninfadora
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto
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- Questa storia fa parte della serie 'I lost my Home'
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Quello doveva essere uno di quei sogni dove lo sai che sogni

X yuukimy: Usa pure Andrea nella tua fiction, con la mia benedizione! *______*

 

Capitolo sedici.

 

 

 Quello doveva essere uno di quei sogni dove lo sai che sogni.
Sua madre non poteva essere lì, era troppo bello per essere vero e Neville aveva il terrore di svegliarsi da un momento all’altro. Si sedette accanto ad Alice e tremò quando la donna gli appoggiò una mano su una guancia, era così calda, come l’aveva sempre immaginata. Da piccolo, molte volte si era arrampicato sul letto di suo madre, si era accucciato accanto a lei e aveva ascoltato il suo cuore battere a rilento, ma non era riuscito mai a scaldarsi. Il suo corpo di sua madre aveva sempre prodotto  freddo.Per via del coma e delle Crucio gli aveva spiegato la nonna e lui ancora una volta si era trovato a maledire i coniugi Lastrange per avergli portato via mamma e papà –Quanto sei bello.- sussurrò Alice e lui sollevò lo sguardo verso il suo viso, scosse la testa e lei gli sorrise –Non ti credi bello?- gli chiese -Sbagli… lo spinse verso di sé e lo strinse forte fra le sue braccia, cullandolo  come quando era piccolo, mentre Augusta alzava lo sguardo al soffitto e ringraziava il cielo con una mano sul petto- Sei bellissimo piccolo mio.-

   Ci fu un momento di silenzio mentre mamma e figlio si riabbracciavano dopo tredici anni, poi l’urgenza del momento prese il sopravvento e James si avvicinò al divano dove i due erano seduti -Aly come sei scappata?- chiese .

Alice sollevò il viso dalla spalla di Neville e portò lo sguardo verso James che la guardava in attesa di una risposta –Ho strangolato  Amycus Carrow con la cinta del pigiama. Almeno credo di averlo fatto…Non sono stata a controllare.- vide l’espressione dell’amico farsi stupefatta e sorrise alla sua bocca spalancata -Andiamo…- ridacchiò- Lo sai che questo non il mio peggio.-
Ed era vero.  James si grattò la testa con una sghignazzata, molti anni prima aveva imparato che non era saggio inquietare quella donna, perché non si sapeva mai come poteva reagire. L’aiutò ad alzarsi e quasi a braccia la portò nella camera dove Frank contava le crepe del soffitto. I due coniugi si guardarono per un lungo momento, poi l’uomo abbozzò un sorriso.

-Quanti ne hai fatti fuori?-

-Uno  o almeno credo…-

Risero forte, grazie al Cielo non era mai stati tipi da farsi prendere dallo sconforto- Ti toglierò quel marchio amore mio.- disse Alice e Frank annuì –Te lo giuro.-

 

 

-.-.-.-.-.-.-.-.-

 

 

-Posso?-
Andrea sollevò lo sguardo dal libro che stava sfogliando e trovò Sirius che la indicava all'altezza del ventre. Per un secondo lo fissò perplessa prima di realizzare che cosa voleva con quel dito puntato alla sua pancia- Oh...- sobbalzò guardandosi attorno- Se proprio devi.-   Spostò il tomo che teneva in grembo e senza tradire la minima apprensione, fece segno all’animagus di accomodarsi pure.
Sirius si lasciò sfuggire un sorriso mentre si sdraiava sul divano e le poggiava la testa sulle ginocchia.
Sospirò soddisfatto mentre  incrociava le braccia al petto -Sul mio letto c’è Neville.- disse a titolo di spiegazione.

 

-Capisco.-

 

-E non volevo sfrattarti dal divano.-

 

-Molto gentile.-

 

Era strano provare a dormire dopo tutto quello che era successo, ma Sirius sentiva che se non provava a chiudere gli occhi per almeno un ora sarebbe scoppiato come una bomba. Si accoccolò contro le gambe della ragazza e chiuse gli occhi – Non hai sonno tu?-

 

 

-No, grazie.-

 

Sirius rilasciò tutta l’aria che aveva nei polmoni di colpo, mentre Andrea tornava alla lettura del suo libro, schiaffeggiando ogni pagina e tremando leggermente. Era in pieno comportamento passivo aggressivo, il mago sollevò lo sguardo verso di lei e in un secondo decise che era arrivato il momento di prendere la situazione in mano… Balzò a sedere e con una mezza spinta la mandò stesa sul divano  -Non è colpa mia se non mi ricordo!- le disse mentre le sedeva sulle gambe.

 

-Ed è colpa mia?-

-NO!- Sirius si prese la testa fra le mani mentre la ragazza alzava la testa e le spalle dai cuscini  e gli lanciava un’occhiata perplessa –Tu non sai l’inferno che ho in testa ragazzina.- le disse mentre si accucciava su se stesso e respirava forte dal naso-Ci sono buchi nella mia memoria. Voragini che non riesco a riempire e sento che impazzirò se non li riempio…-

 

-Non so come aiutarti.-

 

-Non puoi raccontarmi qualcosa?-

 

La ragazza avvampò -Beh…-

 

-.-.-.-.-.-.-.-.-

 

Erano passati tre giorni da che Frank aveva scambiato il suo stomaco per la custodia dell’attizzatoio e Remus sentiva di essere finito a piedi pari nel suo inferno personale  -Ho fame.- si disse per l’ennesima volta nel giro di pochi minuti. Per colpa della ferita che aveva allo stomaco, lo nutrivano con pane e tanto latte, neanche un uccellino rachitico  sarebbe  riuscito a saziarsi con quelle porzioni minimaliste. Stirò la gamba sana sotto le coperte e si portò le mani alla pancia mentre si voltava su un fianco-  Merlino, voglio mangiare.- frignò a occhi chiusi – Sarà buono il cotone?-

 

-Non credo.–

 

-Come si dice no? A mali estremi, estremi rimedi.-

 

-Ho come la sensazione che una tazza di cioccolata e marshmello sarebbe molto più digeribile.-  Remus spostò lo sguardo verso la porta e Tonks sorrise sollevando il vassoio che teneva fra le mani.  

-Davvero?-

Ninfadora fece una smorfia mentre attraversava la stanza e guadagnava il capezzale del licantropo –Provare per credere.- poggiò il vassoio sulle ginocchia e con un colpo di bacchetta fece apparire due tazze accanto al sacchetto di marshmello-Harry e Lorien sono andati via dieci minuti fa.-

 

-Capito..-

-Speriamo vada tutto bene , sapere Harry impegnato nei Tre Mago in questo momento mi preoccupa.- verso un paio di dolcetti nella tazza rosa e la porse a Remus –O vuoi quella blu?- gli chiese interpretando il suo sguardo schifato come un picco improvviso di machismo e di repulsione per il colore più femminile del mondo . Il ragazzo  scosse il capo e lei si dedicò all’altra tazza – Tu che ne pensi?-

 

-Harry è un tipo abbastanza assennato farà attenzione-

 

-Davvero?-

 

-Diciamo che lo spero…-

 

-Non ti credevo così ottimista.- sollevò la tazza in cerca di un“cin cin”e quando Remus l’accontentò i suoi capelli si accesero di una simpaticissima tonalità rosa zucchero filato.  Evidentemente non si aspettava di venire accontentata tanto facilmente –Alla tua salute.- la sentì dire – Che tu possa rimetterti presto.-
-Grazie...- prese un sorso di cioccolata e IMMEDIATAMENTE un urlo gli si formò in gola –OH CAZZO!- strillò con tutto il fiato che aveva in corpo, sputacchiando cioccolata e saliva dappertutto –Stai cercando di uccidermi?-

 

-Perché?-

 

-E’salata  !-

 

Tonks piegò la testa sulla spalla -Salata?-

 

-Provala!-

 

Ninfadora poggiò la sua tazza sul comodino e prese quella che Remus gli stava allungando, l’annusò sospettosa, poi la portò alle labbra –OH CIRCE!- scattò sputando il sorso che aveva appena mandato in bocca – Ho confuso il sale con lo zucchero!-

 

-Porca che schifo!!-

 

-Scusami!-

 

-Come diavolo si fa a confondere il sale con lo zucchero?-

 

-I barattoli sono vicini!!- Ninfadora avvampò di vergogna, radunò le tazze e si alzò di corsa per sottrarsi a quell’ennesima figura di merda , ma inciampò nei suoi stessi piedi e cadde di pancia in mezzo alla stanza  in uno sbuffo di cioccolata calda che volò in aria prima di ricaderle addosso –Ahio…-

 

-Ti sei fatta male?-

 

-No.-

 

-Ti sei scottata?-

 

-Neanche.-

 

-Bene…Allora va a preparami una cioccolata calda come si deve.-

-.-.-.-.-.-.-.-.-

 

 

Aveva in testa immagini, frammenti della sua vita a cui non riusciva a dare un verso. Quel poco che Andrea gli aveva raccontato era riaffiorato tutto nella sua mente, ma sentiva che c’era altro che sapeva che Andrea sarebbe morta prima di riuscire a mettere a parole la parte più importante della loro relazione – Mi ha raccontato  come ci siamo conosciuti ad Hogwarts, l’anno che abbiamo passato a ucciderci a vicenda, ma … A me serve l’altra parte…Quella…Aaaaaah.-

 

Appoggiò la testa sul tavolo mentre James sollevava lo sguardo dal libro che stava consultando nella speranza di liberare Frank dal tatuaggio di Voldemort –Scusa Paddy…Perché non usi un Pensatoio??-

 

Sirius sollevò la testa di scatto –Un Pensatoio??-

 

-Sì.-

 

-PRONGS IO TI AMOOOOOOOOOOOOO!-

 

 

FINE CAPITOLO.

   
 
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