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Autore: Ode To Joy    09/10/2021    2 recensioni
[Kageyama x Hinata]
[Iwaizumi x Oikawa]
[Atsumu x Hinata one-side]
Qualunque cosa accada, non smettere mai di guardare il cielo.
Dieci anni - o poco più - di Tobio e Shouyou raccontati in momenti.
[Spoiler!]
[Raccolta partecipante al Writober 2021 di Fanwriter.it]
Genere: Fluff, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Hajime Iwaizumi, Shouyou Hinata, Tobio Kageyama, Tooru Oikawa, Wakatoshi Ushijima
Note: Lime, Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: Spoiler!
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#9 Hävitä

 

Per te 

Ho nel cuore il sole ad est

 

Questa è la segreteria telefonica di Kageyama Tobio, se avete chiamato… Immagino dobbiate dirmi qualcosa. 

 

Bip.

 

Ciao, Tobio.

Sì, lo so, ci eravamo promessi di sparire dalle vite l’uno dell’altro fino a che…

Cioè, io te l’ho fatto giurare e tu non volevi, poi… Non importa!

Volevo solo sentire la tua voce. 

Avevo solo bisogno di…

Qui va tutto bene, eh! Non devi preoccuparti, io sto benissimo!

Ho trovato subito un lavoro part-time e qualche volta faccio casini perché non conosco ancora bene la lingua, ma me la cavo.

Il mio coinquilino è… Lui è… In realtà, non so nemmeno io come descriverlo, lo conosco ancora poco.

Quando non sono al lavoro, passo tutto il tempo ad allenarmi, sai? Giocare sulla sabbia è completamente diverso… Ma non è difficile! No, no! Anzi, sono già un campione locale!

Guardati le spalle, non sarai il solo ad attirare l’attenzione ancora per molto!

Senti… Tra poco partirai per le olimpiadi, vero? Verrai qui a Rio…
Io pensavo… Ci ho pensato tanto, Tobio…

So che ti ho fatto fare quella promessa, ma… Qui è così diverso da casa, cerco di parlare con tutti ma non mi capisce nessuno. Mi mancate tutti. Mi manchi.

Mi sento così solo.

Mi sento tanto solo, Tobio.

Quando verrai a Rio per le Olimpiadi, vorresti… Ti prego, vorresti…


Bip.

-Premere * per confermare il messaggio
-Premere # per eliminare il messaggio

 

Il messaggio è stato eliminato.

 

E nel mondo ovunque vada

mi ricorderò la strada

che porta fino a te

 

-Miyaji 2015-

 

L’idea fu di Shouyou.

“È la cosa migliore.” Non ne era certo neanche lui, ma doveva convincere se stesso e l’alzatore che gli era davanti.

Il suoalzatore.

Come previsto, Tobio non fece niente per rendergli le cose più facili. “Non capisco,” rispose.

Erano rimasti da soli nello spogliatoio del club di pallavolo. Shouyou si era attardato di proposito: sapeva che Tobio non se ne sarebbe andato senza di lui e aveva bisogno di parlargli quella sera, prima di perdere il coraggio.

Shouyou ingoiò a vuoto. “Saremo lontani per un sacco di tempo.”

“Due anni non sono così tanti.”

“Non sono nemmeno pochi, Tobio.”

Io posso aspettare,” affermò Tobio. “Tu puoi farlo?”

Shouyou scosse la testa. “Non si tratta di questo…”

“Si tratta di noi, no? Stiamo parlando di quello che saremo dopo il diploma.”

“Tu sai quello che sei per me, Tobio,” disse Shouyou con tutta la sincerità di cui era capace. “Non c’è nulla che possa cambiare questo.”

L’espressione dell’alzatore era indecifrabile: appariva fredda, quasi distaccata ma c’era un oceano in tempesta nei suoi occhi blu e stava per riversarsi con violenza nella stanza. “Però tu vuoi che qualcosa cambi.”

Shouyou si umettò le labbra: stava per piangere ma non poteva cedere prima di essersi spiegato. “Io ho un obiettivo, Tobio,” disse, fermo quanto poteva. “E ce l’hai anche tu.”

“Io non sono un impedimento al tuo e tu non lo sei al mio.”

“Ci stiamo separando perché lo siamo,” insistette Shouyou. “Perché tu sai essere forte da solo e io devo imparare a esserlo senza di te.”

Tobio strinse i pugni. “Hai accettato di partire per due anni per volare più in alto o per liberarti di me?”
Shouyou scosse la testa e si nascose il viso tra le mani. “Perché non vuoi capire?”

“Sto capendo che io voglio restare con te e tu no!” Sbottò Tobio. 

Quando sollevò lo sguardo, Shouyou piangeva. “Non è questione di volerlo.”

“Non dirmi che è la cosa giusta o qualche altra stronzata simile o-”
“Lo è!” Esclamò Shouyou. “Tu devi arrivare alle Olimpiadi, hai capito? Tu devi arrivare sulla cima del mondo e aspettarmi, perché sarà lì che ti raggiungerò e finalmente potremmo sfidarci ad armi pari.”

“Posso fare tutto questo senza perderti, Shouyou!”
“No, non puoi!”

“Non dirmi cosa posso o non posso fare!”

“Allora non voglio!” Urlò Shouyou. “Sarà dura. Sarà infinitamente dura, ma non posso rischiare di cedere, chiamarti e spingerti su un aereo per il Brasile per venirmi a salvare!”

“Io non-”

“Lo fai sempre!” Lo interruppe Shouyou con forza. “Lo fai sempre… Anche senza rendertene conto…” Gli sfuggì un singhiozzo. “E non va bene, non è giusto. Tu devi pensare a te stesso, a divenire il più forte e non a me dall’altra parte del mondo.”

Tobio si umettò le labbra e strinse i pugni fino a farsi male. “Non mi stai lasciando,” concluse. “Stai sparendo dalla mia vita.”

Shouyou non replicò. Si strinse le braccia intorno al corpo come se avesse freddo, le guance madide di lacrime. “Non è un addio.”

Era una rassicurazione schifosa perché sapeva benissimo di star calpestando il cuore a entrambi. “È solo un… Devo scoprire com’è la pallavolo senza di te, perché io non lo so. E per farlo devo ricordarmi com’ero io e com’era il mondo prima di te.”

Ma Tobio un mondo senza Shouyou se lo ricordava bene e non lo voleva. Non lo voleva.

“A me non interessa com’era prima di te,” disse, ignorando le lacrime che gli pungevano agli angoli degli occhi.

Shouyou sorrise tristemente. “Non sai come sarà quello dopo di me,” disse. “Come sarai, cosa farai, chi incontrerai-”

“Non voglio nessun altro.” 

Quella confessione di Tobio e la decisione con cui la esternò, riempirono il petto di Shouyou di un dolore dolce e dilaniante. “Non puoi saperlo, hai avuto solo me. Diventerai un campione, avrai tutti ai tuoi piedi-”

“Nessun altro,” ripeté Tobio. “Vuoi volare via? Vai. Non t’inseguirò, non questa volta. Andrò per la mia strada e tu per la tua.” Piegò le labbra in un ghigno inquietante dei suoi. “Se credi di essere capace di battermi, allora ti aspettò lassù, dove arriva solo chi sa volare davvero.”

Ti lascio andare, diceva. Ma non pensare neanche un secondo che ti libererai di me.

Shouyou lo comprese come solo lui poteva fare.

Suo malgrado, lo amò ancor di più.


Sei come il sole ad est

Io lo so, comunque vada 

in questa vita complicata

ritornerò da te.

(Alberto Urso - “Il Sole ad Est)

 
   
 
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