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Autore: Emma Bennet    02/09/2009    5 recensioni
Quella Guerra, quegli ideali non gli appartenevano. Non erano i suoi. Eppure, non aveva mai fatto niente per respingerli. Aveva sempre obbedito, facendo ciò che gli era richiesto fare, senza replicare. Non condivideva le loro idee, almeno in parte, ma non aveva mai avuto il coraggio di opporsi. Coraggio… era tutta una questione di coraggio. Era sempre stata una questione di coraggio.
La Guerra è crudele, sadica, terribile. Ma se un fiore può nascere nel più duro cemento, allora anche l'Amore può infiammare un cuore di pietra. Allora, puoi amare anche qualcuno di impensabile. Allora, puoi compiere atti inspiegabili, e si sa, pur di salvare la persona amata si farebbe di tutto.
Genere: Romantico, Drammatico, Guerra | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Disclaimer: il mio primo libro si chiamerà Mary Popper e il Sasso Filosofo, problemi? ù___ù Scherzo XD HP non è mio, blablabla, se lo fosse io e Draco saremmo già sposati, blablabla.
Ps. le parti in corsivo nella storia sono i ricordi del protagonista.


Bravery
- per sempre




« when the heartbeat exceeds the shadows of the past, love can triumph on the destiny »


Polvere.
Buio.
Dolore.
Urla.
Era la Guerra.
Alla fine, si era arrivati alla resa dei conti. Alla fine, il Bambino Sopravvissuto stava per affrontate il Signore Oscuro. Alla fine, ci sarebbe stato un vincitore. Uno, e uno solo.
Lampi verdi, accecanti e crudeli, fluttuavano nell’aria, leggeri, fino a posarsi sulla vittima prestabilita, ponendo fine alla sua vita. Due parole, due semplicissime parole erano in grado di fermare una vita. Di spegnere una persona. Di ucciderla.
«Avada Kedavra!»
Un corpo cadde pesantemente al suolo, accasciandosi su se stesso. Lui strinse i denti, e si voltò, pronto a mietere una nuova vittima. A meno che non fosse stato lui, la prossima. Perché è una verità universale, che in guerra e in amore tutto è lecito.


« Avanti, ma guardati! Sei più lento di una lumaca! »
«Osi dire a me che sono più lento di una lumaca?»
«Oh sì, oso» rispose lei, sorridendo, mordendosi il labbro inferiore, come usava fare spesso. Un sorriso ingenuo, felice. Il più bello che avesse mai visto.
«Se ti prendo…!»
«Arriverà prima il giorno in cui finirà il mondo, che quello in cui mi acchiapperai, mio caro!»
Una risata. Allegra, cristallina, spensierata. La risata di chi non ha problemi. O forse ne ha, ma non è il momento giusto per pensarci.


«Avada Kedavra!»
Un altro corpo si accasciò per terra, i capelli che andarono a coprirle il viso. Era una ragazza di Tassorosso. E l’aveva appena uccisa.
Tutto questo… non era giusto. Non era così che doveva andare. Non aveva mai voluto che andasse a finire così. Quella Guerra, quegli ideali non gli appartenevano. Non erano i suoi. Eppure, non aveva mai fatto niente per respingerli. Aveva sempre obbedito, facendo ciò che gli era richiesto fare, senza replicare. Non condivideva le loro idee, almeno in parte, ma non aveva mai avuto il coraggio di opporsi. Coraggio… era tutta una questione di coraggio. Era sempre stata una questione di coraggio.


«Non ce la fai! E’ inutile, non ce la fai!»
«Sta’ zitta, e pensa a correre, che ti prendo!»
Un giardino in un giorno di primavera, un sole che brilla splendente e un cielo limpido senza lo straccio di una nuvola fanno da contorno ai giochi e agli scherzi di due ragazzi, che si rincorrono. Lei è più avanti, è agile, ma lui è abituato alla corsa, e riesce ad eliminare la distanza. Le arriva da dietro, la stringe, portandola con sé nel cadere rovinosamente sul prato.
«Te l’avevo detto che ti avrei acchiappata»
«Ci sei riuscito solo perché l’ho voluto io!»
«Certo, certo»
«Cos’è, non mi credi?»
Lui è completamente disteso sul prato, appoggiato a un gomito, guarda lei, seduta a gambe incrociate; sul bel viso un’espressione corrucciata.
«Credo a tutto quello che vuoi»


Delle persone erano morte sotto la sua bacchetta di biancospino, altre avevano conosciuto il supplizio inflitto dalla maledizione Cruciatus, altre ancora erano state Schiantate.
Il ragazzo continuò ad avanzare, lo sguardo vitreo, assente. Faceva quello che gli era stato insegnato di fare. Faceva quello per cui mai aveva avuto il coraggio di ribellarsi. Anche se non pensava che fosse giusto.
Intorno a lui, la battaglia continuava. Persone di scontravano, lottavano tra loro, attaccandosi a vicenda. In quello scenario di morte, incontrò lo sguardo di una ragazza. E nonostante tutte le persone che in quel momento stavano morendo, e nonostante tutte le persone che erano già morte, lei gli sorrise. Era un sorriso piccolo, celato. Ma era un sorriso, ed era il sorriso più bello che avesse mai visto.


«Tutto tutto?»
L’espressione di disappunto era svanita, il viso della ragazza ora è serio, quasi grave.
«Per favore, non ricominciare»
Il tono di lui è duro, distaccato. Ha distolto lo sguardo, e si è messo a sedere anche lui. La ragazza cerca i suoi occhi. Non li trova.
«Ti prego… perché non vuoi ascoltarmi?»
«Ne abbiamo già parlato»
«Per piacere, dammi retta. Fa’ quel che ti dico. Per piacere»
Si sforza di tenere la voce ferma, mentre parla. Prende le sue mani. Sono gelide.
«Non posso, perché non lo capisci? Non posso!»
«Non è vero, sei tu che non vuoi. Sai che verresti protetto. E potresti essere libero»
«Libero! Ma non capisci che sarebbe peggio? Non capisci che tenterebbero solo di uccidermi? Pensi che mi lasceranno in pace, eh? Ne sei convinta?»
Ha urlato, forse non se ne è accorto, ma ha urlato. E questo ha fatto riempire di lacrime gli occhi della ragazza.
«Scusami… io non…»
Lui torna a guardarla. E gli sembra così piccola, così fragile.
«Scusami tu», dice. Ha di nuovo un tono dolce.
«Non parliamone più, ti prego. Sento sempre parlare di questa Guerra», continua «Non ci separerà. Noi resteremo insieme, nonostante tutto»


«Dove credi di andare?»
Una voce alle sue spalle lo fece voltare. Un uomo lo guardava, il volto distorto dalla rabbia.
La bacchetta stretta in mano, le dita serrate attorno ad essa.
«Stupef…»
«Expelliarmus!»
La bacchetta del ragazzo volò via, senza aver avuto neanche il tempo di portare a termine lo Schiantesimo. Sul volto dell’uomo di fronte a lui comparì un ghigno. Il ghigno della vittoria. E il ragazzo capì che la sua ora era vicina.
«Direi che è ora di porre fine alla tua inutile vita»
Lui deglutì, nell’udire le parole dell’altro. Sarebbe morto. I suoi sogni non si sarebbero mai realizzati. Non avrebbe più potuto fare nulla. Non avrebbe più rivisto lei. Sarebbe morto.
Chiuse gli occhi. Neanche in punto di morte riusciva ad essere coraggioso, non poteva guardare l’uomo mentre pronunciava l’Anatema che Uccide. Chiuse gli occhi, e aspettò il lampo verde.
«Avada Kedavra!»


Un minuscolo sorriso si dipinge sulle labbra della ragazza.
«Dici sul serio?»
«Certo. Sai che sarò qui, per te»
Il sorriso diventa più grande. Il ragazzo si china su di lei, e la bacia.
«Sei il mio angelo», sussurra «Hai infranto ogni mia regola, mi hai colpito come un raggio di sole. Sei tutto ciò di cui ho bisogno, e di più. Sei l’unica che voglio. Sei il mio unico pregio. Sono circondato dalla tua aura, riesco a sentirla»


Lui non era mai stato coraggioso. Superbo, gradasso, vanitoso. Ma non coraggioso. Il coraggio non era una delle sue qualità. Non come lei. Lei lo era. Lei era la più coraggiosa.
Ecco perché ora giaceva immobile davanti ai suoi piedi.
Morta.
Si era gettata davanti a lui, gli aveva salvato la vita, donando la propria. Si era sacrificata per lui, per quello che provava per lui. Amore.
Era morta.
Le lacrime scesero involontarie sul volto del ragazzo. Lei era tutto ciò che aveva. La vita senza di lei non avrebbe avuto un senso. Non più.
Lei era morta.


«Mi ami?»
«Sì. Ti amo»
«La Guerra non ci separerà»
Non era una domanda, era un’affermazione. Ed era anche la verità.
«No. Rimarremo insieme»
«Per sempre, Draco?»
«Per sempre, Hermione»


********** 
Stranamente, vado abbastanza fiera di questa ff. Triste, depressiva, drammatica e quant'altro, ma mi piace abbastanza. Spero tanto che piaccia anche a voi, e sarete così gentili da lasciare una recensione. Essendo fondamentalmente insicura, io ho veramente bisogno di recensioni, perchè altrimenti mi convinco di fare completamente schifo, e mi vengono i complessi ù____ù Vi adoro <3
   
 
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