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Autore: KurryKaira    18/10/2021    0 recensioni
In un tempo imprecisato, in quella rotta seguita da alcuni ragazzi e i loro grandi sogni, Sanji e Nami si ritrovano a vivere una piccola avventura da soli, cogliendo forse l'occasione per dirsi tante cose mai dette.
Genere: Commedia, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Mugiwara, Nami, Sanji | Coppie: Sanji/Nami
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il sole si alzava piano piano sempre un po' di più mentre i due pirati quasi amanti venivano aggrediti da un'orsa innamorata.
Come l'animale dagli occhioni dolci ma inferociti vide le mani della giovane rossa poggiarsi sulle spalle del compagno non esitò a prendere con foga il biondo tra le sue zampe.
La piratessa urlò ancora una volta il suo nome allungando le braccia come a riprenderselo, d'altro canto Sanji non era preoccupato, solo un po' infastidito dal puzzo dell'orsa. Non sarebbe stato difficile per uno come lui liberarsi, solo che la bestia fu più veloce di lui, gli alitò in  pieno viso e dalla sua bocca uscì un veleno soporifero che lo addormentò all'istante.
- Sanji!! Svegliati!- Urlò la compagna impugnando il suo Clima Takt pronta a salvare sia sé stessa che l'amico.
Ma l'orsa ancora una volta fu più veloce, fece lei una pernacchia indispettita e la scaraventò tra le rocce facendola svenire.
Poi, senza pensarci troppo, portò il ragazzo addormentato con sé lasciando la donna priva di sensi in quella fredda grotta.
Quando la ragazza dai capelli ondulati riaprì gli occhi il sole era già alto.
Ci mise un po' a connettere dove si trovasse e cosa fosse successo.
In alcuni primi attimi pensò di essere ancora sul suo bel veliero in compagnia del resto della ciurma.
Pensava fosse ancora quella notte senza luna ma dal profondo cielo zaffiro. Rivedeva la luce accesa in quella cabina e sentiva gli schiamazzi di Rufy e Usop, sorrise sentendosi protetta. Ma poi ricordò che più di tutti c'era un ragazzo a farla sempre sentire protetta, e ricordò di essere con lui. E allora, pochi attimi dopo, ancora intontita, cercò la mano di Sanji ma non la trovò.
Sentì freddo e un brivido di paura e si dannava "perché Sanji non è con me?! A cosa serve sentire freddo se nessuno mi riscalda??"
Solo allora ricordò tutto spalancando gli occhi.
Si trovava su un'isola deserta, un'orsa li aveva attaccati e ora Sanji non c'era più!
Si guardò intorno agitata, sospirò nel vedere che per fortuna il suo Clima Takt era ancora lì in un angolo della grotta.
Doveva assolutamente rintracciare Sanji, non poteva averlo perso di nuovo! Si era così tanto abituata alla sua presenza che quasi si sentiva protetta solo tra le sue braccia!
Era una sciocchezza, e lo sapeva bene, chiunque tra i suoi compagni l'avrebbe protetta in caso di pericolo, soprattutto il suo capitano, e poi era capace di difendersi anche da sola, forse.
Ma adesso era Sanji ad aver bisogno di lei e non lo avrebbe certo abbandonato!
Le saltò in bocca un sapore amaro, quella sensazione di avergli dovuto dire le cose tutte il giorno prima, come se non ci fosse stata altra occasione!
Ma cosa pensava? Rise di gusto, Sanji non si sarebbe certo fatto battere in modo così patetico! Se quella fosse stata una ragazza forse, probabilmente sì, ma era un'orsa, un po' troppo pelosa anche per i suoi gusti!
Guardò fuori la grotta alla ricerca di tracce, e in effetti trovò delle grosse impronte, ottimo, l'avrebbero portata da Sanji!
Il sole però scomparve lasciando spazio a un'atmosfera più tetra, iniziava a piovere piano.
- Dannazione! Speriamo che la pioggia non cancelli le tracce! Devo sbrigarmi!- Cominciò a correre senza paura in mezzo a quel bosco, la terra bagnata le schizzava addosso.
Nello stesso momento anche il cuoco aprì gli occhi, pesantemente intontito da quel veleno si accorse di riuscire a malapena a muoversi.
Si guardò attorno nervoso e agitato all'idea che Nami fosse in pericolo, senza dar peso al fatto che probabilmente quello in pericolo era lui.
Si accorse in effetti di essere circondato da altri orsi ancora, indossavano cravatte e papillon e in verità non avevano un'aria feroce, anzi.
Guardò gli alberi che lo circondavano, erano tappezzati di stoffe bianche e alcuni fiori. Guardò il suo petto, indossava ancora la camicia strappata ma la sua ferita era stata curata e in più portava al collo una cravatta. La testa gli scoppiava ma finalmente notò anche l'orsa che l'aveva rapito, era emozionata e lo aspettava vicino una sorta di altare in pietra nel bel mezzo del bosco.
Capì di essere ancora una volta al suo matrimonio, ma questa volta la sposa non era di suo gradimento.
Lanciò un urlo di disappunto:- Stai scherzando?! Dove diavolo è Nami?!- Ma per la troppa fatica svenne di nuovo.
La piratessa correva agile tra le piante selvatiche e i conigli, ogni tanto inciampava in mezzo alla terra ma in fretta si rialzava. Non poteva perdere tempo, Sanji non lo avrebbe fatto!
Si chiese in effetti perché lui non la stesse cercando? Che quell'orsa gli abbia davvero fatto del male??
Non poteva essere! Sanji era così forte! E poi lei era innamorata di lui.
Le balzò in testa un'orribile immagine di cosa l'orsa potesse fargli mentre dormiva. Arrossendo e agitandosi si soffermò a pensare solo al dettaglio che lui dormiva! Per quello probabilmente non la stava cercando, perché dormiva ancora.
"Fa' che sia al sicuro!" Strinse i pugni, prese fiato, e prese a correre ancora più veloce.
In mezzo a quell'oceano intanto il resto della ciurma si domandava per quale diavolo di motivo i due ci stessero mettendo tanto!
Discutevano intorno al tavolo della cucina (luogo che banalmente li faceva pensare sempre a Sanji).
Usop:- Seriamente, dobbiamo fare qualcosa! Stiamo dando per scontato che Sanji riesca a sopravvivere a tutto!-
Franky:- Sanji è forte!-
Usop:- Donne. Un'isola piena di terribili e bellissime donne- un esempio efficace che portò tutti a immaginare il cuoco deceduto nei più terribili modi, ma comunque felice. La fantasia di tutti terminò e tornarono alla realtà, a parte Nico Robin che continuò a fantasticare per poi ridere con un lieve sadismo.
Usop, Chopper:- Cosa ridi?!-
La donna non li degnò di risposta, si limitò a sorridere.
Rufy:- Sono certo che stiano entrambi benone! Ma magari si sono persi...-
Brook:- Uno dei due dispersi è Nami, mica Zoro!-
Franky si rimboccò le maniche:- Lasciate fare a me! Ho un'idea! Mi metto subito a lavoro!-
Rufy esultò, troppo, senza una ragione.
Nel frattempo Zoro se ne stava con un Mala tra le mani e un lieve sorriso a pregare i due compagni come a dargli già per spacciati.
Usop:- Non sei divertente!!- Gli urlò strattonandolo, lui sogghignava ancora trovandosi profondamente divertente. Robin ridacchiò ancora.
La pioggia cessò, la rugiada brillava sulle piante e i rovi di quel bosco.
La giovane piratessa era riuscita a raggiungere quella che sembrava in tutto e per tutto una cerimonia.
Si soffermò a spiare nascosta dietro uno di quei tronchi gialli.
Nami:- Non ci credo! Vuole sposarlo?! Ma su che razza di isola siamo capitati?!- La guardò ancora cercando di disegnare nella sua testa quello che aveva visto e percorso, poi tornò in sé, non era il momento!
Sanji si era svegliato, ma sembrava ancora così debole mentre veniva spinto e quasi trascinato, visto che a malapena si reggeva in piedi, verso quell'altare dove emozionata l'aspettava l'orsa con un velo bianco sulla testa.
Nami strinse i pugni, le parve una scena già vista, molto largamente.
- Sposi ancora una volta una femmina che non sono io eh? Questo è il tuo amore per me!- Scherzò per cercare di calmare l'ansia.
Gli orsi a quella cerimonia erano davvero tanti e non poteva negare di avere paura.
Ma non poteva stare con le mani in mano mentre quella bestia innamorata abbracciava e baciava il suo amato compagno.
L'elegante pirata, troppo debole, subiva in silenzio, ma il suo volto mostrava tutto il ribrezzo e la preoccupazione mentre Nami la trovava una scena quasi comica, sentendosi profondamente in colpa.
Basta, doveva agire!
Corrucciò la fronte e strinse la sua arma pronta all'attacco, Sanji per lei si sarebbe lasciato sbranare, non poteva avere paura!
"Questo è per tutte le volte che mi hai protetta a rischio della tua vita, pazzo compagno mio!" Si lanciò all'attacco ma un branco di lupi le si  catapultò addosso trascinandola via.
Sanji, preda della stanchezza e dello sconforto, riuscì a intravedere un ciuffo di capelli rossi volare via.
Riconobbe subito i bellissimi capelli della sua donna preferita e sgranò gli occhi.
E quando quell'orsa tentò per l'ennesima volta di baciarlo lui fermò le sue fauci con le mani tenendole spalancate.
- Maledetto orso!- Sputò pieno di rabbia notando che una delle sue mani ora sanguinava appena:- Stai rovinando le mie mani! Non posso perdonartelo!!- Ma era troppo debole per riuscire a fermarla con un calcio.
L'orsa non si arrendeva avvicinando quel muso sempre di più al volto del ragazzo.
- Ma adesso...- con forza riuscì quasi a slogarle la mascella e liberarsi della sua stretta:- ...Nami è più importante!-
Si staccò da quella belva tirandosi indietro, strappò quello che era rimasto della sua camicia, rimanendo però con la cravatta, e si fasciò la mano ferita. Come l'orsa innamorata gli si avvicinò lui la rispedì indietro con un calcio dritto sul quel muso.
L'orsa venne scaraventata verso l'altare, gli altri orsi circondarono il ragazzo che anche se a petto nudo si aggiustò la cravatta come se fosse una delle sue. Accese una sigaretta come se potesse dargli la forza che ancora sentiva mancargli e si preparava ad affrontarli.
Ma loro lo ignorarono andando come prima cosa a consolare la sposa pelosa preda ora di pianti inconsolabili.
Nami intanto sfuggiva a quel branco di lupi, e pensare che su quell'isola sembravano esserci solo innocui conigli!
Era pronta a folgorarli tutti ma non ce ne fu bisogno, un branco di pecore feroci travolse i lupi facendoli scappare via.
La donna rimase con il suo Clima Takt in mano a guardare quei lupi scappare con la coda tra le gambe inseguiti da pecore veramente molto arrabbiate.
Accettò la situazione, sospirò e tornò verso la cerimonia nella speranza che Sanji fosse ancora scapolo, le scappò ancora una volta una risata.
Intanto Franky lavorava al suo progetto "trova Nami e Sanji prima che loro trovino noi per dimostrare a Nami che non siamo tutti incapaci".
La piratessa dalle lunghe gambe se ne stava poggiata appena su quel tavolo dove il carpentiere si dava da fare.
Robin:- Tu sei convinto che questo possa ritrovarli?-
Franky:- Certo!- Con estrema fiducia nelle proprie capacità.
Robin:- Ok- in maniera così secca da farlo dubitare delle proprie capacità.
Rufy in compenso lo guardava estasiato, si fidava ciecamente.
Zoro:- Invero tutte le cose sono effimere.
       E’ loro natura sorgere e spegnersi.
       Una volta nate possono solo morire.
       Nel loro tramonto trovano la pace.
       Di certo ogni essere incontra la morte.
       Sempre scomparso, sempre si estinguerà.
       Proprio com’è sicuro che io morirò.
       Non esiste la riguardo alcun dubbio- pregava.
Brook se ne stava ora accanto a lui con il Mala.
Usop, Chopper:- La volete smettere?!- Seriamente nel panico.
Usop:- Quando li troveremo morti ti sentirai tremendamente in colpa!-
Zoro:- Come mi conosci poco. Io mi trovo solo tremendamente divertente- sogghignò soddisfatto.
Usop sbuffò:- Abbiamo improvvisamente un comico nella ciurma, non lo sapevo.-
Chopper cercava nei libri di medicina "come resuscitare un morto" lasciandosi trascinare nello sconforto più totale:- Devo riportarli in vita! Devo riportarli in vita!-
Brook abbracciò la renna e il pirata fifone:- Non si sta così male nella mia situazione sapete?? Certo non si teme la prova costume!- Rise di  gusto.
Usop:- Due comici. Bene- scontroso.
Rufy rise di gusto per poi essere preso dallo sconforto:- Se Sanji è morto a noi verrà certamente molta fame. Io ho fame. Ho fame adesso!- Si lanciò su Franky:- Riportamelo!!- Non riusciva a trovare consolazione, Franky continuava a lavorare nonostante il capitano lo strattonasse tra le lacrime. Rufy tra una lacrima e l'altra guardò Nico Robin pacata vicino a loro due, gli sorrise, lui si rincuorò per poi essere preso a schiaffi da una mano uscita dal nulla.
Rufy:- Non serviva... mi ero già ripreso...- balbettò rosso in viso.
Robin:- Bene così- allora gli sorrise raggelando la stanza.
Quando la donna arrivò quell'adorabile e inquietante cerimonia era già diventata un campo di battaglia.
Il pirata biondo, anche se ancora visibilmente stanco, combatteva quegli orsi ora agguerriti con le sue gambe.
Nami sorrise, anche se così debole quell'uomo era sempre capace di cavarsela da solo.
Nami:- E io che ero così preoccupata per te- strinse la sua arma tra le mani:- Che ingenua. Odio avere sempre bisogno di te mentre tu di me mai. Mi spiace- disse poi:- non ti lascerò anche questa volta la soddisfazione di difendere la tua bella!- Delle scosse iniziavano a uscire da quel tubo che stringeva.
- Perdonami- quelle scosse divennero una vera e propria tempesta:- Questa volta sarò io a difendere il mio bel principe!-
E quegli orsi svennero sotto quei potenti fulmini lasciando il ragazzo libero di rilassarsi, respirava affannato ma senza pensarci troppo cercò la sua donna sicuro che quei colpi fossero opera sua.
La vide infatti, in mezzo a quegli alberi, orgogliosa di avergli salvato la vita. Rideva imitando una v di "vittoria" con le mani.
Lui le sorrise un po' scontroso.
- Sei una sciocca- le disse poi debole sempre accennando un sorriso:- Dovevi scappare, non mi perdonerò mai l'averti messa in pericolo. Quale pessimo uomo mette in pericolo la donna che ama?-
Perse i sensi ancora una volta e lei si lanciò a prenderlo prima che lui potesse cadere in mezzo al fango.
- Il mio pessimo uomo!- Sorrise felice stringendolo a sé, ma lui dormiva già appoggiato al suo seno.
  
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