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Autore: Shadow Doom    20/10/2021    1 recensioni
Dopo aver lasciato Midgar, il gruppo di Cloud parte per un viaggio per salvare il Pianeta e per sconfiggere Sephiroth, percorso che tuttavia si dimostrerà molto più complicato del previsto.
Nota: storia adatta a tutti gli amanti della coppia Clerith ;)
Genere: Avventura, Mistero, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro Personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto
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- Questa storia fa parte della serie 'Un legame che trascende lo spazio ed il tempo'
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Un avversario onorevole

 

Il cavaliere nell'armatura splendente non esitò a presentarsi in modo formale: “ Io sono Jack Lilium, leader della speciale squadre di Vivi, la leggendaria Luce della Giustizia. Sono qui per farvi rispondere delle accuse di regicidio, se collaborerete, nessuno vi farà del male” “ Come no” ribatté Liam, “ Hai la mia parola, anzi lo giuro sul mio onore” “ Ammettiamo che tu dica la verità, i tuoi capi non aspettano altro che avvolgerci un cappio intorno al collo” “ Questo non dipende da me ed inoltre ve lo siete cercato. Infrangere la nostra celebre ospitalità è riprovevole” “ Non siamo noi i colpevoli, ci hanno incastrato!” intervenne Yuffie, “ Se dite il vero, non dovete temere nulla. Il processo farà luce e giustizia” “ Vivi nel mondo delle favole, quelli che ci hanno messo in questo casino avranno sicuramente già pensato a tutto” affermò con convinzione Barret.

 

A quel punto Jack capì che i suoi tentativi di concludere pacificamente la controversia erano stati del tutto vani.

“ Essia, preparatevi alla lotta” “ Ho sentito dire che ti vanti di essere più forte di un Soldier di prima classe” esordì Zack intenzionato a lanciare una sfida, “ Sono gli altri e le mi gesta a parlare” “ Come preferisci, ma la sostanza non cambia. Ebbene, davanti a te hai un Soldier, quindi perché non facciamo un patto” “ Di che tipo?” “ Ci sfidiamo e se vinco ci lascerete liberi, in caso contrario ci consegneremo di nostra spontanea volontà”.

 

La proposta del moro poteva sembrava assurda, ma in realtà fu ben calcolata. I nemici che circondavano lui ed i compagni erano una ventina e se possedevano anche solo la metà della forza per la quale erano famosi, sarebbe stata un'impresa impossibile sconfiggerli tutti, soprattutto vista l'assenza di Cloud ed Aerith.

Inoltre Zack era sicuro di poter vincere, per cui non c'era nulla da temere.

 

“ Posso fidarmi di te?” chiese Jack fissandolo negli occhi, “ Certo, ho il mio onore da difendere” “ Bene, affare fatto. Uomini rinfoderate le armi e non intervenite per nessuna ragione” “ Sì, signore!” “ Spero che i tuoi amici facciano lo stesso” “ Lo faranno”.

 

Appena prima che lo scontro prendesse avviò la neve si intensificò come per anticipare la tremenda battaglia che stava per iniziare.

Stranamente i bianchi fiocchi non si appoggiarono sull'armatura di Jack, come se emanasse un calore tale da farli evaporare prima che potessero toccarla.

“ Hai dei bendaggi” commentò il cavaliere, “ Sì, ma non farci caso” “ Non sarebbe leale affrontarti così, tieni” Jack lanciò un tenue fascio di luce verso il nemico che curò tutte le ferite non ancora perfettamente rimarginate.

“ Mi sento forte come non mai, grazie” sostenne molto stupito il Soldier, “ Non devi ringraziarmi, era giusto così. Adesso però basta indugiare, in guardia”.

 

Se fino a quel momento il comportamento del cavaliere era stato pacato, ora assunse dei contorni estremamente aggressivi. Inoltre le sue armi iniziarono a risplendere di un bagliore che solo una cieca fede può dare e ciò era in grado di incutere soggezione nei suoi rivali. Ma non in Zack, il quale non esitò a lanciarsi alla carica.

 

I primi fendenti che si scambiarono, sebbene solo di studio, crearono dei boati che misero in fuga gli uccelli nei paraggi.

Lo stile di combattimento del Soldier era meno controllato di quello di Cloud, ma altrettanto efficace. Invece quello del cavaliere era talmente elegante da sembrare una danza aggraziata.

 

“ Non sei male, ma vediamo come te la cavi con questo” affermò il moro prima di lanciare una potente fulgora che però venne neutralizzata senza alcuna difficoltà dallo scudo a goccia, il quale evidentemente non era una difesa comune.

“ Non mentivi, sei davvero un Soldier. Era da tempo che non avevo l'occasione di combattere seriamente, per questo ti consentirò di assistere alla vera luce di Vivi”.

 

Il corpo di Jack emise un'onda di luce pallida che, a differenza di quella di Aerith, emanava un forte senso di oppressione.

Successivamente si scagliò contro l'avversario dando sfoggio di una potenza inimmaginabile. I suoi colpi erano talmente rapidi che a stento Zack riusciva a tenere il passo, infatti presto si trovò in difficoltà.

 

Jack, prevedendo i movimenti nemici, fu in grado di mettere a segno un paio di fendenti che per via della luce che avvolgeva la spada, arrecarono ingenti danni nel Soldier che tuttavia non sembrava intimorito.

“ Sei in gamba, ma è finita” sentenziò il cavaliere mentre lanciava un attacco in salto, il quale però venne bloccato dalla Buster Sword.

“ Non dire assurdità, abbiamo appena iniziato” rispose il moro che, dopo aver aperto la guardia nemica, saltò in aria e roteò l'arma. Dopo di che delle piccole meteore scesero dal cielo, impattando sul corpo del cavaliere.

 

Non appena il fumo generato dalla poderosa tecnica si dissolse, fu possibile osservare il leader della Luce della Giustizia. Il suo scudo l'aveva protetto dalla maggior parte dei danni, ma parte della sua armatura era danneggiata. Inoltre aveva perso l'elmo lasciando così liberi i suoi lunghi capelli biondi ed i suoi particolari occhi viola.

“ Sei il primo a spingermi tanto oltre, degno della mia lode. Tuttavia non basta” Jack afferrò la propria spada con entrambe le mani creando una lama d'energia lunga ed affilata; “ Soccombi al giudizio di Vivi!”.

 

Il cavaliere lanciò il suo miglior fendente, ma il Soldier non rimase a guardare. Infatti anche lui utilizzò il suo asso nella manica: generò un diagramma alle sue spalle costituito da un cerchio contenuto in un rettangolo che a sua volta era racchiuso in un triangolo equilatero. Da suddetta rappresentazione fuoriuscirono dei raggi dall'ampia capacità distruttiva.

 

Le due tecniche si scontrarono generando un'onda d'urto che annientò gran parte del luogo dello scontro, l'esito della battaglia non poteva essere più incerto.

   
 
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