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Autore: lmpaoli94    21/10/2021    0 recensioni
Non si può riassumere i pensieri di un unico scrittore.
Ma se la sua mente è così lontana dalla realtà, allora certe volte il presente può essere nefasto, imprevedibile e maledetto.
Genere: Drammatico, Mistero, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo
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Una villa lussuosa in mezza alle colline e alle pianure di un luogo indescrivibile.
Una dimora racchiusa da un giardino dove il silenzio era solo interrotto dal cinguettare degli uccelli e i raggi solari facevano capolino ad un’altra bellissima giornata.
Eppure un uomo rimaneva rinchiuso in mezzo ad una moltitudine di libri e in mezzo all’oppressione di un presente che stava diventando troppo snervante.
La presenza della sua realtà era stata sostituita dalla finzione e molto presto ne avrebbe dovuto pagare tutte le conseguenze.
Ma cominciando dal principio, Matt, uno scrittore di romanzi di ogni tipo che non aveva una sua identità di genere (a lui piaceva molto spaziare in tutti i generi), viveva nella sua dimora con sua moglie Sarah.
La donna, una donna dai capelli castano chiari, trascorreva le sue giornate spendendo tutto quello che il marito guadagnava in quella vita piena di sfarzo.
una mancanza di rispetto che avrebbe colmato in un tradimento che il giovane scrittore non avrebbe mai punito.
Lasciando il corso degli eventi, i pensieri dell’uomo erano collegati tra di loro per la riuscita del suo ennesimo capolavoro in una vita in cui le difficoltà del passato erano state molte.
Ma lasciando da parte la sua vita del passato, aveva promesso a sua moglie che gli sarebbe rimasto accanto qualsiasi cosa fosse successo e che soprattutto, non si doveva preoccupare delle sue numerose “scomparse” in mezzo a quel mondo così misterioso.
la donna, che non provava in nessun modo a disturbare suo marito, era troppo impegnata a divertirsi e a portare nuovi ospiti in quella casa che agli occhi dell’uomo era fin troppo grande.
Matt, che non aveva mai conosciuto gli amici di sua moglie, presto si dovette ricredere quando un pomeriggio di metà primavera la pioggia sferzava quelle vetrate così sporche e alquanto vecchie mentre la presenza di una resa dei conti sarebbe stata purtroppo inevitabile.
facendosi coraggio e fissare suo marito negli occhi, Sarah sentiva dentro di sé il sospetto di non essersi comportata come una moglie devota.
Eppure suo marito gli aveva dato molte motivazioni per cercare di evadere la quotidianità mentre lui pensava solo ai suoi romanzi e ai suoi libri.
Lo studio del giovane scrittore era un labirinto di scaffali che si perdevano a vista d’occhio.
sembrava di essere immersi in un labirinto dove l’uscita era solo la speranza di una prigione ignota.
Chiamandolo a gran voce, Sarah si sentiva così lontano da quel mondo, soprattutto dopo che aveva promesso e confessato a suo marito quanto potesse piacergli i suoi libri.
Ma Sarah non si era mai azzardata a leggere anche un suo piccolo racconto, dopo che suo marito era impazzito quando non gli riusciva trovare la storia adatta.
Sì, due anime così contrastanti che abitavano sotto un immenso tetto, fatto di tradimenti e di mancanza di rispetto.
Eppure quel mondo si sarebbe sgretolato molto presto. E la causa sarebbe stata così comune e inevitabile.
Sentendo il rumore di quei passi diventare sempre più forte e presente, Matt smise di scrivere appena vide avanzare verso di lui sua moglie.
< Sarah. >
Il suo nome scandito come una sorpresa che non poteva farsi attendere per molto.
< Non hai altro da dirmi che il mio nome? Matt. >
< Che cosa potrei mai fare secondo te? Lo sai bene che odio essere disturbato… >
< Da molto tempo mi sento sola in questa casa. Sembra che io ci abiti da sola. >
< Tesoro, sai meglio di me che non è così. >
< No. io da molto tempo non so davvero chi sei, Matt. I tuoi libri e i tuoi racconti ti stanno distraendo dalla vita reale. La nostra vita comune. >
Alzandosi dalla sua sedia mentre il temporale squarciava il cielo e quella conversazione, Matt si massaggiò gli occhi come segno di una profonda stanchezza.
< Da quanto tempo è che non dormi? >
< Stanotte sono venuto a letto. Ma tu non mi hai sentito. >
< Ci credo. Scommetto che era notte fonda. >
< Di solito sono fuori dal tempo. Non so mai che ore sono. >
< Questo mi fa’ capire quanto tu possa essere lontano dalla realtà. >
< Sarah, lo sai che la realtà… >
< Tu non sai che cosa significhi! > protestò sua moglie < E adesso fammi parlare prima che la mia pazienza si esaurisca. >
Matt aveva sempre odiato discutere con sua moglie.
Le poche volte che avevano provato a confrontarsi era sempre a causa della sua vita alquanto strana che ancora tutt’ora stava trascorrendo.
< Hai forse bisogno d’amore, Sarah? >
< Che cosa? >
< Io cerco di dartene, sai? È anche grazie ai miei soldi che sei impiantata nella realtà di un sogno. >
< Non so davvero come… >
< Lascia perdere. Tanto ho capito che tu vuoi solo la mia presenza. >
< E ti sembra poco per te? >
< Non lo so. Dimmelo tu. >
Le sue risposte così senza interesse ma con grande significato, lasciavano interdetta sua moglie.
< Vuoi forse che io mi sbarazzi di te? >
< No. assolutamente… Anche se tu mi chiedessi di divorziare, saresti tu a perdere. Le mie conoscenze tra lettori potenti mi hanno spinto ad essere un uomo molto rispettabile nell’ambiente in cui lavoro. >
< Io non voglio sbarazzarmi di te! Voglio solo che tu mi dimostri un po’ d’amore. >
< Ma l’o sto facendo. >
< Tu non fai proprio niente! >
Mentre Matt rideva sommessamente come se stesse prendendo in giro sua moglie, Sarah era pronta per lanciargli qualcosa addosso e fargli capire che non stava scherzando con lui.
< Comincia a mostrarmi un po’ di rispetto. Fai la brava donna di casa… Puoi leggere anche uno dei miei libri, se vuoi. >
< Perché dovrei farlo? >
< So molto bene che non ti piacciono, ma potresti fare uno sforzo. Per noi. >
Avvicinandosi a lei per accarezzargli il suo volto esile e sciupato, Sarah sentì un profondo senso di ribrezzo nei suoi confronti.
> Come pensavo… >
Capendo che sua moglie stava facendo solo finta di riallacciare il loro rapporto ormai usurato, Sarah cercò di chiedergli scusa prima che la situazione potesse degenerare.
< Torna alle tue faccende, d’accordo? Se ti comporti bene, stasera potremmo cenare insieme. >
< Non ho fame. >
< Allora potremmo tornare a dormire insieme. Non so per quanto tempo sono rimasto a dormire nel mio studio. >
< E’ possibile che tu non abbia minimamente voglia di me? >
< Ho altri interessi in questa vita, Sarah. >
< Certo. I tuoi stupidi libri. >
Offendendo quello per cui stava vivendo, Matt mollò uno schiaffo a sua moglie.
< Non ti azzardare a ridirlo una seconda volta. >
< Credi di farmi paura? >
< Voglio solo avvertirti. >
Digrignando i denti in segno di rabbia, Matt pregò a sua moglie di lasciare subito il suo studio.
< La conversazione non finisce qui, Signor “scrivo tutto io.” >
< Lieto di tornare sull’argomento, casalinga acida. >
< Non osare… >
< Non ti sei nemmeno ribellata quando ti ho dato uno schiaffo > fece l’uomo spaventando non poco sua moglie < Credi che io non ne sia capace? >
< Picchieresti ancora tua moglie? >
< Se è per tenerla a bada, sì. >
< Maledetto! >
Liberandosi dalla sua presa, Sarah corse via tra quegli enormi scaffali e richiuse dietro di sé la porta di quel mondo che aveva gettato suo marito nel baratro della pazzia.
   
 
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