Molte notti Zhongli aveva pensato che il viaggiatore fosse bellissimo, molte notti aveva sentito le sue guance scaldarsi al solo pensiero di Aether gli sorrideva o che gli sfiorava la mano quando camminavano vicini; aveva pensato che fossero solo coincidenze eppure una parte della sua mente capì che quei sentimenti ancora acerbi erano il presagio per qualcosa di più grande che a breve li avrebbe travolti.

Non era la prima volta che si cambiavano assieme, la pioggia li aveva sorpresi nei pressi di Liyue Harbor e avevano corso velocemente per trovare un riparo, eppure perché in quel momento non riusciva a distogliere lo sguardo dalla schiena di Aether e da quelle fossette di venere che sembravano così pronunciate sulla pelle del viaggiatore?

Il Geo Archon scosse il capo, era un tipo intelligente e come tale stava cercando una spiegazione logica a quella reazione: magari era solo intento a osservare il corpo di Aether perché aveva paura che si fosse ferito, magari era solo preoccupato perché combattere per lui era faticoso. Zhongli vagliò ogni ipotesi ma nessuna di quelle sembrava andare bene, anzi ogni alternativa che provava a tirare fuori lo faceva sembrare un vero stupido agli occhi del suo cervello millenario.

Il castano sospirò e si massaggiò le tempie, ok doveva solo smetterla di guardare verso il viaggiatore e calmarsi; una parte della sua mente gli disse che era normale, alla fine erano ragazzi e nonostante fossero amici gli ormoni magari avevano lavorato troppo di fantasia e quello era il risultato.

“Zhongli?” La voce sottile di Aether lo fece voltare si scatto, i capelli del ragazzo gli ricadevano lungo tutta la schiena scoperta e il corpo adesso era coperto solo da un vestito, forse un po’ troppo corto.
“Mi aiuteresti a tirare su la zip?” Chiese il biondino voltandosi lasciando al maggiore una visione ancora più ravvicinata di quelle fossette e dei lunghi capelli che scivolavano sulla schiena dell’altro come una coperta leggera.
Avevano preso dei vestiti in prestito e quello che era capitato a Aether era bellissimo, un vestito forse fin troppo femminile ma che lui avrebbe indossato con tutta la grazia necessaria e che per agganciarsi aveva una zip, un’invenzione moderna che però Zhongli sentì di amare in quel momento; sicuramente avrebbe ringraziato la signora che li aveva ospitati sia per l’accoglienza ma soprattutto per il vestito, ma in quel momento l’unica cosa a cui riusciva a pensare e che voleva vedere era un ragazzo bellissimo, dai lunghi capelli biondi che gli stava mostrando uno spettacolo che Zhongli mai avrebbe immaginato di vedere.

Mandò la sua coscienza e le sue paure a farsi bene dire e fece qualche passo verso il biondo, gli spostò i capelli dalla schiena liberando finalmente ogni intralcio da quella vista e con le mani tremanti sfiorò la pelle attorno alle fossette di venere dell’altro.

Sì sentì sporco e pessimo ma quando notò un brivido scuotere il corpo del più piccolo ecco che sentì che forse ciò che stava facendo non era poi così sbagliato; continuò con quelle carezze lente, osservò ogni minima reazione di Aether e quando finalmente l’altro voltò il viso ecco che la cosa che meno si aspettava si avverò: le loro labbra cozzarono l’una contro l'altra in un bacio impacciato ma dolce, la bocca di Aether sapeva di fragola per via del piccolo spuntino fatto poco prima e il Geo Archon non poté che esserne più felice; quando si allontanarono si guardarono per qualche secondo prima di sorridersi a vicenda.
I due non erano mai accorti di ciò che provavano e si erano sempre lasciati frenare dalla loro amicizia nata con il tempo, eppure in quel momento qualcosa nei loro cuori premeva per uscire e lasciarli travolgere.

“Comunque potresti tirarmi su il vestito o preferisci che lo tolga direttamente?” Eccolo lì, Aether con la sua lingua biforcuta che lo metteva in imbarazzo, Zhongli arrossì vistosamente e voltò appena il viso cercando di nascondere quel dannato rossore.
“Se stasera saremo soli potrei anche chiederti di toglierlo...” Borbottò prima di tirare su la zip del vestito, lasciò un lieve bacio sul collo scoperto del biondo poi si allontanò con le guance rosse e le mani tremanti, non erano da soli in quella casa ma chissà magari avrebbero avuto un momento tutto per loro dopo la cena.

Il viaggiatore restò fermo a fissare il muro di fronte a sé mentre il cuore gli batteva all’impazzata, era da qualche mese che aveva sentito una strana sensazione quando stava vicino a Zhongli e sapere che l’altro provava lo stesso lo fece sentire bene.

Quando quella notte arrivò i due erano finalmente rimasti soli, la signora aveva mostrato loro un piano dove erano le loro stante e i due si erano ritrovati nella stanza del castano per passare la notte insieme; stavano tremando dalla paura e dalla voglia di farsi avanti, fu Aether il primo che diede inizio a quel bacio e fu sempre lui a far scivolare a terra il famoso vestito di quel giorno.
Zhongli rimase a bocca aperta nel vedere ciò che il viaggiatore nascondeva sotto e dopo un attimo di stupore riuscì a parlare anche se con lievi balbettii.

“S… Sei bellissimo...” Era riuscito a sussurrare mentre ammirava quell’intimo semplice di un pizzo pregiato che abbracciava con cura le forme androgine del biondo, il castano non aveva mai pensato a cosa potesse piacergli, aveva avuto diverse esperienze ma quella era la prima volta che si sentiva così preso da qualcuno.
Aether dal canto suo arrossì a dismisura, le mani che erano corse a coprirsi il corpo erano ormai scivolate lungo i fianchi e adesso dopo diversi attimi che erano sembrati ore si era fatto coraggio e aveva stretto a sé Zhongli in un bacio dolce e passionale, erano entrambi inesperti eppure i loro corpi sembravano già sapere come muoversi.

Quando il mattino arrivò li colse ancora insieme, baciò i loro visi con i raggi del sole e li fece svegliare con calma; avevano dormito abbracciati e quella notte era stata per entrambi la più bella di tutte.