14 anni
Julian raddrizza la schiena sulla sedia in giardino quando Summer gli porge una tazzina bianca.
"Mmm...proprio buono! Quello che mi ci voleva!"
Approva l'uomo, continuando a sorseggiare e a gustarsi quel liquido nero, amaro e bollente.
Vede sua figlia sorridere furtiva ed inarca un sopracciglio, i sensi all'erta, perché è sempre un po' spaventato dalle idee che balenano in testa alla ragazzina.
"Papà hai mai sentito parlare della caffeomanzia ? É un'arte molto antica..."
Con quel suo entusiasmo da bambina e quel fascino misterioso ancora acerbo, Summer somiglia ad una esotica principessa ottomana.
Prima che Julian possa protestare o chiedere spiegazioni, la giovane prende la tazzina e la capovolge sul piattino.
"Dobbiamo aspettare che il caffè secchi e si sedimenti per una corretta lettura dei fondi!"
Sussurra e suo padre sorride perché la sua quattordicenne curiosa del mondo riesce sempre a sorprenderlo sembrando la detentrice di verità originali ed eccentriche.
Dopo un paio d minuti è proprio è proprio Julian a spezzare l'incanto del silenzio.
"Non ho bisogno di leggere i fondi del caffè per sapere che sono circondato da persone che amo e che mi amano nella mia vita, Sami.
Il tuo papà è stato fortunato perché, in fondo al proverbiale tunnel, non ha intravisto la luce ma direttamente i fuochi d'artificio!"
*** ***
A quanto pare Summer ci conferma, ancora una volta, di avere delle passioni inconsuete!