Bene
ragazzi,
mi dispiace per il ritardo ma mi è molto difficile scrivere
di questi tempi, un
po’ per alcuni problemi personali e un po’ per gli
esami che sono ormai alle
porte.
Vi
avverto che
questo, purtroppo, è il penultimo capitolo di questa
fanfiction. Sisi, lo so,
non è una fanfiction molto lunga. Ma l’ho ideata
cosi, avevo già tutto in mente
quando
Ho
iniziato a
scriverla, perciò, beh, spero mi perdoniate ^_^
L’ultimo
capitolo è ancora in cantiere, ma vi prometto che ci
lavorerò sodo, per quanto
mi è permesso.
Ora
vi lascio a
questo capitolo, sperando che vi piaccia :D
Capitolo
8:
Problemi
Le tre coppie dell’anno stavano sdraiate
sull’erba.
Era
ormai
Aprile e il sole aveva scacciato gli ultimi rimasugli di freddo e
nuvole.
Un
sottile vento accarezzava i capelli dei ragazzi, mentre il sole li
illuminava i
volti sorridenti.
Ron
li
aveva raggiunti sedendosi vicino a Harry e Daphne, guardando disgustato
la
sorella che intanto era avvinghiata al suo ragazzo.
“Adesso
manchi solo tu Ronald, devi trovarti una Serpeverde” lo prese
in girò Harry
scompigliandogli i capelli.
”Beh ho sentito che
Ron
sbuffò mostrando il dito medio ad entrambi, che scoppiarono
a ridere.
”Quando mi metterò insieme a una serpe
correrò nudo per tutto il cortile”
borbottò continuando a fulminare Ginevra che si era appena
staccata dalle labbra
di Blaise sorridendo.
“Allora
preparo la macchina fotografica” disse lei tirando un
buffetto al rosso.
Erano giorni felici. Erano diventati ormai inseparabili. I Serpeverde e
I
Grifondoro non erano più nemici giurati come era sempre
stato.
Le
relazioni che si erano creata quell’anno aveva influito anche
su il resto dei
compagni.
Dean Thomas aiutò una piccola serpe a portare i libri in
classe.
Seamus Finningam era stato visto mentre scherzava con una ragazza
Syltherin
fuori dall’aula di Incantesimi.
“Se
ci
pensi è stato tutto merito nostro”
sussurrò Draco all’orecchio di Hermione.
Caso
vuole che in quel momento stava passando Daphne che tirò un
coppino al compagno
sbeffeggiandolo “Montato”.
Lucius
Malfoy senior camminava per i corridoi di Hogwarts.
Il
passo elegante e sicuro che solo i Malfoy possedevano faceva si che
tutti si
ritrovassero in soggezione in loro presenza.
Si
fermò davanti al Gargoyle del settimo piano, entrata dello
studio di Silente e
pronunciò la parola d’ordine.
“Api
frizzole”
Alzò
gli occhi al cielo mentre la statua girava per rivelare la scala a
chiocciola.
Solo
quello stupido pazzo di Silente poteva avere delle parole
d’ordine del genere.
Salì
con passo felpato le scale, facendo risuonare il suo immancabile
bastone con il
blasone dei Malfoy sulla fredda pietra.
Entrò
nello studio e guardò subito in direzione della sedia
occupata dal Preside.
“Lucius,
sono felice che tu abbia accettato di vedermi” disse educato
Silente alzandosi
dalla sua sedia e facendo segno all’ospite di accomodarsi.
Malfoy
si sedette e lo guardò glaciale. “saltiamo i
convenevoli Silente, di cosa vuoi
parlare”
Albus
alzò lo sguardo oltre gli occhiali a mezzaluna.
“Mi
è
giunta voce dal Consiglio che tu stai tuttora minacciando ogni singolo
componente del Ministero per sollevarmi dal mio incarico”
spiegò sempre calmo e
cortese.
“Questo
mi fa supporre che Voldemort abbia qualche piano per la
scuola”
Malfoy
si alzò di scatto dalla sedia al sentire pronunciare il nome
del suo Padrone.
“I
piani del Signore Oscuro non ti riguardano Silente” rispose
maligno il biondo.
“Mi
dispiace dissentire. Sono tuttora il Preside di Hogwarts, anche dopo le
tue
continue minacce, quindi se Voldemort..” un altro sussulto da
parte del
Mangiamorte
“Ha
intenzione di attaccare Hogwarts riferiscigli il messaggio: lo sto solo
aspettando”
Lucius
si girò infuriato e fece per uscire ma la voce
dell’anziano lo fece fermare.
“Lucius,
ti pregherei tuttavia, di non mettere più piede
all’interno di Hogwarts”
una
lieve minaccia, che solo Malfoy carpì da quelle parole.
Con
un
gesto secco aprì la porta ed uscì lasciandosi
alle spalle il vecchio Preside Di
Hogwarts.
“Tornerò
prima di quanto tu immagini Silente” sussurrò
Malfoy mentre si incamminava
verso il portone.
Fu
distolto dai suoi pensieri quando vide suo figlio,Draco, alla fine del
corridoio mentre abbracciava una ragazza.
Con
un
ghigno si avvicinò alla coppia. “Draco, non saluti
tuo padre?”
Il
figlio si staccò sorpreso dalla ragazza e per poco Lucius
non svenne.
Non
era
una ragazza.
Era
La
ragazza. La mezzosangue migliore amica di Potter.
“Cosa
diavolo stai facendo Draco?” ringhiò il padre
fulminando con lo sguardo la
riccia che stava in silenzio sconvolta.
“Non
sono affari tuoi, padre” ribatté il biondo
mettendosi fra il padre e Hermione.
“Sei
cosciente di cosa porterà questa
tua…relazione”
“Non
osare sfiorarla”. Lucius non aveva mai sentito suo figlio
rivolgersi così a
lui.
“Non
sarò io a farlo, se non la lascerai” e si
girò per andarsene “Ma ti avverto”
disse fermandosi e lanciando un ultimo sguardo al figlio “Che
non finirà così.
Il tuo futuro è già scritto, e nessuno intende
cambiarlo per colpa di una
sporca mezzosangue”
così
dicendo girò l’angolo lasciando la coppia immobile.
La
tempesta era solo agli inizi.
“Draco”
mormorò con un filo di voce Hermione stringendo la mano del
suo ragazzo, che
era ancora immobile a guardare il punto in cui pochi istanti prima
stava suo
padre.
“Draco
guardami” continuò strattonandolo e costringendolo
a guardarla negli occhi
“Devi
chiedere aiuto a Silente”
Il
biondo annuì. Sarebbe andato a inginocchiarsi davanti a
Potter in persona pur
di proteggerla.
Draco
era davanti alla porta dello studio di Silente da dieci minuti ormai.
Andava
avanti e indietro indeciso sul da farsi.
Hermione
era in pericolo, lo sapeva, ma affidarsi al potere di Silente sarebbe
stata la
mossa giusta?
La
guerra era al culmine. Sui giornali si leggeva di famiglie distrutte
dal
macabro divertimento dei Mangiamorte.
Tutte
persone che Silente non aveva protetto.
Non
avrebbe sopportato di perderla. Avere uno spiraglio di speranza per poi
vederlo
scomparire.
“Draco
ti pregherei di entrare”
Il
ragazzo si immobilizzò. La voce di Albus Silente proveniva
da oltre la porta,
dolce e gentile. Sapeva che era lì.
Imbarazzato entrò lentamente.
Il
Preside era seduto dietro alla sua immensa scrivania che mangiava delle
gelatine.
Interdetto,
rimase alla porta.
“Prego
siediti” disse l’uomo portandosi alla bocca una
gelatina.
In
silenzio avanzò e si sedette sulla sedia offerta, senza
riuscire a staccare lo
sguardo dal cesto di caramelle di fronte al più famoso e
potente mago di tutti
i tempi.
Silente rise notando l’espressione di Draco.
“Ah
signor Malfoy, ha scoperto il mio punto debole, le caramelle”
e ancora
ridacchiando ingoiò l’ennesima gelatina.
Ripresosi,
Draco iniziò a parlare cercando di sembrare deciso e calmo
come sempre, anche
se dentro di sé non si era mai sentito così
nervoso e terrorizzato.
“Professore,
io..ho bisogno di aiuto” le ultime parole erano state
mormorate in un soffio.Un
Malfoy che chiedeva aiuto sarebbe stato il momento più
incredibile nella storia
della magia.
“Lo
so
Draco” ribatté dolce l’uomo mettendo da
parte il cesto “So quello che sta
succedendo. So che la signorina Granger e te siete esposti a un enorme
pericolo, ma ti devo fare una domanda”
Malfoy
spalancò gli occhi incapace di ribattere.
“Vedi”
proseguì Silente alzandosi dalla sedia “Sei sempre
stato noto qui nella scuola
per le tue tendenze a non nascondere la natura della tua
famiglia”
Draco
abbassò gli occhi abbattuto. “Sono stato cresciuto
così”
“Lo
so,
e il fatto che tu voglia andare contro il tuo futuro per
l’amore di una ragazza
straordinaria come la signorina Granger mi riempie di
speranza”
“Tuttavia”
riprese “Spero che questo tuo cambiamento sia reale. Io sono
pronto a
proteggerti e a proteggere la signorina Granger. Ma mi devi promettere
che
quello che dici è vero”
Draco
capì. Silente non si fidava.
”Signore” alzò lo sguardo per fissare
l’uomo che era ancora in piedi dietro
alla scrivania “In questi mesi sono cambiato. Può
sembrare una frase fatta ma è
così, ed è merito di Hermione. Ho paura e non lo
nascondo, ma non per me, per
lei” concluse deciso più che mai.
“Ottimo”
Silente si allargò in un sorriso “Allora
sarò più che felice di aiutarti,
quando finirà la scuola tu e la signorina Granger, che siete
in enorme pericolo
al momento, verrete in un posto sicuro dove sarete protetti. Ora credo
che la
professoressa McGranitt ti stia aspettando per la lezione” e
indicò con la mano
la porta.
“Grazie
signore” rispose il ragazzo riconoscente e si alzò
uscendo dall’ufficio.
Si
era
tolto un peso, e felice si incamminò verso l’aula
di Trasfigurazione.
Ce
l’aveva fatta.
Hermione
era appena entrata in sala comune con il solito carico esagerato di
libri.
Harry
era sdraiato sul divanetto rosso di fianco al caminetto ormai spento
per la
temperatura elevata.
“Harry
ti devo parlare” sussurrò all’amico
mentre appoggiava i libri sul tavolo.
“Dimmi”
rispose preoccupato.
ӏ venuto Lucius Malfoy a scuola oggi..e..ha visto
me e Draco”.
Harry
rimase in silenzio per un paio di minuti.
“Sei
in
pericolo Herm” mormorò abbassando lo sguardo.
“lo
so
ma..Draco ha chiesto aiuto a Silente”
Il
moro
rialzò lo sguardo sbigottito.
”Malfoy ha chiesto aiuto a Silente? Questa non me la volevo
perdere” e
ridacchiò sinceramente divertito.
Hermione
gli tirò un coppino. “Per favore Harry
concentriamoci sui problemi reali”
Il
ragazzo tornò immediatamente serio. “Ok..starete
con noi all’Ordine suppongo”
Lei
annuì “Silente ci ha promesso il massimo della
sicurezza”.
“Allora
non c’è problema” concluse Harry
abbracciando l’amica “andrà tutto
bene..vedrai”
Se
le
Serpi erano sconvolte dopo aver visto Draco Malfoy uscire
dall’ufficio del
Preside con un sorriso stampato in faccia, pensate ai Grifoni quando
hanno
visto la commovente scena nella Sala Comune Grifondoro.
Una
lacrima è scesa sulla guancia della ragazza stretta al suo
migliore amico, ma
non era di tristezza cari miei. Non sottovalutate l’amore che
si può provare
per un amico.
Quindi
spero vi unirete a me nell’augurare Buona Fortuna alla nostra
Regina.
Ma
Gossip Girl non si ferma e sta sempre all’erta. Quindi in
bocca al lupo H, ma
sta sempre attenta. Spesso quando le cose vanno per il meglio, il
prossimo
problema è solamente in agguato dietro l’angolo.
Eccoci
qui. Allora, non odiatemi, per favore. Lo so, non
li lascio un momento tranquilli a sti porelli, ma si sa, sono sempre
catastrofica.
passiamo ai ringraziamenti.
Anna96:
Uhuh, sii.
Mi dispiaceva lasciare San Potter da solo, ed è la prima che
mi è venuta in
mente. xD Comunque…ehm…si..beh, non è
proprio una tragedia, ma il guaio ce l’ho
messo. :D
Fratwi:
ahahah ma povero Harry! Essù, non è cosi
terribile..ehm..comunque…grazie mille, sono sempre felice di
leggere le tue
recensioni*_*
Piccola_Star
: Eheh, sono felice che ti piaccia il mio
mix malato. Solo che mentre guardavo Gossip Girl ho notato un
po’ di
somiglianza tra un certo Bass e un biondino verde-argento, e
l’idea è nata.
Deaselene:
grazie mille. Gossip girl parla di un gruppo
di ragazzi dell’elitè di Manhattan che sono
seguiti da questa blogger
misteriosa che si chiama appunto Gossip Girl. È molto
carino, ti consiglio di
guardarlo.
Un
bacione grande, Fiamma.