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Autore: Marti Lestrange    28/10/2021    5 recensioni
Raccolta più o meno omogenea sulla famiglia Black; tra il canon e l'headcanon.
[Walburga può solo sperare che il loro nome travalichi i secoli e la storia, che trascenda persino il tempo e lo spazio, e ogni possibile dimensione. Tutto il mondo saprà quanto sono importanti i Black. E tutti li temeranno. Tutti aneleranno il loro appoggio, la loro ricchezza, la loro purezza. Saranno ricordati come una delle famiglie Purosangue più longeve e influenti. Tutti ricorderanno il loro nome. E i suoi figli saranno il tramite per questa memoria. I suoi figli saranno i fautori della loro grandezza. Toujours pur.]
— questa storia partecipa al Writober di fanwriter.it
Indice:
I — Walburga
II — trittico [Bellatrix, Andromeda, Narcissa | Sirius, Regulus | Walburga, Alphard, Cygnus]
III — Druella
IV — Sirius|Regulus
V — Walburga
VI — Sirius
VII — Bellatrix
VIII — doppia flash [Walburga/Orion | Cygnus/Druella]; tematiche delicate
IX — Regulus
X — trittico [Alphard | Sirius | Lucretia]
XI — Walburga
XII — Alphard
XIII — Sirius
XIV — Sirius
XV — Narcissa
XVI — Walburga
XVII — Bella|Narcissa
XVIII — Andromeda
XIX — Bellatrix
XX — Narcissa
XXI — Regulus
XXII — Bellatrix
XXIII — Narcissa
XXIV — Bellatrix
XXV — Andromeda
XXVI — Sirius
XXVII — Bellatrix, Andromeda, Narcissa
XXVIII — Regulus
XXIX — Sirius
XXX — Andromeda
XXXI — Sirius
Genere: Angst, Dark, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Bellatrix Lestrange, Famiglia Black, Regulus Black, Sirius Black, Walburga Black | Coppie: Bellatrix/Voldemort, Lucius/Narcissa, Remus/Sirius, Rodolphus/Bellatrix, Ted/Andromeda
Note: Lime, Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Malandrini/I guerra magica, Più contesti
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'in the name of the Black.'
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in the name of the Black.

 

Giorno 28;
toccare;
❨ Regulus/Barty ❩.

 

Tutto è iniziato con un tocco. Barty gli chiede di passargli un libro, mentre siedono in biblioteca e scrivono un tema di Pozioni uno e un tema di Trasfigurazione l’altro. Si sfiorano le dita e si guardano: gli occhi non mentono. Regulus legge le stesse cose, in quelli di Barty: attrazione, desiderio, paura. Fa i conti, viene a patti con se stesso, calcola le proporzioni, e capisce che le prime due prevalgono, e la paura perde. Sa quello che fa quando si alza dal tavolo e gli lancia un’occhiata programmata per attrarlo. Si guarda indietro ancora una volta prima di sparire dietro uno scaffale in fondo: Barty lo sta ancora guardando. Regulus attende paziente, fa finta di sfogliare un libro di cui neanche sa il titolo. Vede parole che non riesce a decifrare, non legge veramente ciò che ha davanti, a malapena sa leggere cos’ha nel cuore. Gli batte forte dentro il petto, però, quando si sente afferrare per la vita senza gentilezza. Il libro gli cade di mano, ma Barty lo afferra al volo. Lo infila nello scaffale dietro la testa di Regulus senza togliergli gli occhi di dosso. 

“Che vuoi fare, Black? Farci scoprire?” 

Regulus scuote la testa. Gli tremano le mani. 

Barty alza una delle sue e gli scosta un ricciolo di capelli scuri dalla fronte. Poi scende a toccargli le labbra, saggiandone la consistenza. Regulus sospira. 

“Posso?” Gli chiede Barty, lui che non chiede mai il permesso per fare nulla. 

Ora Regulus annuisce. Può fare solo quello. 

Quando le loro labbra si toccano è un po’ come morire. Regulus sente un ruggito salirgli da dentro, un impeto che non ha mai sentito prima gli attanaglia le viscere, e le gambe minacciano di cedergli. Barty è forte, però, Barty lo tiene, preme il suo corpo contro il suo, mentre le sue labbra non smettono di baciarlo. Regulus non sa cosa sta facendo, ma segue il flusso, segue il flusso di quel momento in cui gli sembra di morire e di volare, di salire verso cime inesplorate e insieme di cadere in abissi tetri e scuri. Si perde, sulle labbra di Barty, e dentro la bocca di Barty, quando l’altro la schiude per cercarlo, e ora i gemiti sommessi di entrambi riempiono l’aria. Regulus è sicuro che qualcuno li può sentire, ora, ma non gli importa. C’è solo Barty, e la sua lingua, e i suoi denti che lo mordono piano ma senza cerimonie. La gentilezza non è mai stata la più grande virtù di Bartemius Crouch Jr., e a Regulus sta bene così. 

Le sue mani sono intrecciate dietro il suo collo, giocherellano con i suoi capelli biondi, mentre Barty gli morde la carne tenera della spalla dopo avergli aperto la camicia. La sua  sinistra scende a toccare l’erezione che Regulus sente premere nei pantaloni, e Barty gli chiude la bocca con la destra quando lui geme più forte. Quel reparto è solitamente deserto, ma non possono permettere che qualcuno li scopra, soprattutto non in quello stato. 

“Sta’ zitto, okay? Ci sentiranno…” Barty sussurra leccandogli la clavicola. Intanto, la sua mano continua a palpeggiare Regulus attraverso la stoffa sottile dei pantaloni della divisa, su e giù, su e giù, mettendoci sempre più pressione, e Regulus sa che sta per morire. Lo sa e basta. 

“Barty…” inizia, ma non può continuare. Nasconde il viso nell’incavo del collo dell’altro, soffocando il suo piacere. Ora la mano di Barty è dentro i suoi pantaloni e circonda la sua erezione nella sua interezza, e Regulus morirà, ne è certo, morirà sotto quel tocco. Gli morde la pelle, incosciente ai lividi che appariranno, incosciente a tutto se non il piacere che lo invade. Il tocco di Barty è esperto, sa cosa fare e sa dove mettere pressione per dargli piacere. Regulus si sente tremare ora, le sue dita stringono forte dietro il collo di Barty mentre la sua mano è sempre più veloce, ha assunto un ritmo tutto suo che esplode quando Regulus raggiunge l’orgasmo, singhiozzando e gemendo nel collo di Barty, affondandogli i denti nella carne. Anche Barty geme, mentre la sua mano piano piano rallenta. 

“Reg,” inizia. “Stai bene?”

Regulus annuisce. Gli bacia il collo laddove gli ha lasciato il segno dei denti. “Scusa… Ti ho fatto male?”

Barty lo guarda ammiccando. “Mai. Anzi. Puoi rifarlo? Presto?” Ha una luce negli occhi che Regulus non gli ha mai visto: è una furia diversa da quella che lo assale quando parlano di Voldemort e dei suoi ideali, e di essere Serpeverde e Purosangue, è una furia che colpisce Regulus al basso ventre, mentre il suo orgasmo scivola via. Con un colpo di bacchetta, Barty sistema il casino dentro i pantaloni di Regulus. “Come nuovi.”

“Cos’abbiamo fatto, Barty?” 

Lo guarda appoggiarsi allo scaffale mentre, una mano dentro i pantaloni, sfoga la sua eccitazione da solo, i denti affondati nella carne tenera del labbro inferiore. Guarda Regulus per tutto il tempo, anche quando raggiunge l’orgasmo e geme in silenzio. Regulus vorrebbe toccarlo, vorrebbe allungare una mano e assaggiare, ma si trattiene. Non sa fino a che punto può osare. Dopo essersi ripulito, Barty lo fronteggia. Lo bacia lievemente sulle labbra, e Regulus è stupito da quel gesto. 

“Abbiamo fatto ciò che entrambi desideravamo da tempo.” 

Regulus sa che ha ragione. Forse si è accorto di aver desiderato Barty tutto quel tempo solo quando le loro mani si sono sfiorate. È stata come un’epifania. 

“Lo rifaremo, vero?”

Barty gli sorride furbescamente. “Certo. Tutte le volte che vuoi.”

“Voglio. Ti vorrò sempre.”

Si trovano a metà strada, si baciano senza fretta. Hanno dimenticato i temi che li attendono di là. Hanno perso importanza, se mai ne hanno avuta. 

“Mi hai, Reg. Mi hai.” Gli abbottona la camicia e lo prende per mano, trascinandolo via. Il suo tocco brucia. 

 

 

Sono stesi nel letto di Barty, a casa Crouch. Sono nudi e sudati. L’estate preme contro i vetri, calda e umida. Barty tiene la testa poggiata sul ventre di Regulus1, mentre Regulus gli accarezza i capelli biondi, che sono cresciuti durante l’ultimo mese. Ora sembra la testa di un angelo. 

“Sono contento che siamo insieme in missione,” Barty sussurra. Giocherella con le dita dell’altra mano di Regulus, contornandone le unghie dalla forma allungata, come una mandorla. “Sono più tranquillo se so che sei al mio fianco.”

Regulus sorride tra sé e sé. Le labbra gli si curvano. “Non ti facevo così, Crouch. Sei davvero innamorato di me, allora.” 

Barty gira lo sguardo, cerca gli occhi di Regulus e li trova. “Non lo sai?”

L’altro scuote la testa. Cosa non sa?

“Cosa non so?”

“Non lo sai che ti amo, Black? Pensavo fosse abbastanza chiaro…” 

Regulus deglutisce. Lo sa. È ovvio che lo sa, ma ciò che sta per fare, la portata di ciò che sta per compiere, gli ha impedito di pensarci, ché pensarci troppo avrebbe potuto distoglierlo dal suo intento, avrebbe potuto fargli cambiare idea. Barty potrebbe essere la sua unica ragione, l’unico paletto che potrebbe impedirgli di agire. L’unica persona che potrebbe trattenerlo. 

“Ti ho amato io, per primo, Crouch, non rubarmi il primato.”

“Non stiamo giocando a Quidditch, qui, puoi anche ammettere le tue sconfitte.”

“Sai che sono orgoglioso. È una cosa di famiglia, temo.”

Barty alza gli occhi al cielo. “Se non ti amassi così tanto probabilmente ne Crucerei la metà.”  

Regulus scrolla le spalle. “Hai il mio permesso, se vuoi. Non ti fermerò.”

“No, perché mi ami troppo.”

Sorride, Barty, ed è così raro vederlo sorridere, ma con lui sorride sempre, e sorride davvero. È così bello… Regulus sposta il suo sguardo sul suo corpo forte e giovane, nudo di fronte a lui. Non ne ha mai abbastanza di quel corpo. Il Marchio Nero risalta sul suo braccio, in mezzo a tutto quel bianco. È uguale al suo. 

Si china in avanti e lo bacia sulle labbra, e Barty lo afferra per il mento per approfondire quel contatto, mentre le loro lingue si allacciano furiose, e dalle loro gole sgorgano alti gemiti. Sono soli in casa, nessuno li sentirà. 

“Quello che facciamo è pericoloso,” Regulus sussurra, leccandogli il labbro inferiore. 

“Lo so.”

“Sai che nessuno lo deve sapere, vero? Finiremmo nei guai.” 

“Sta’ tranquillo, chiudo sempre la mente. Nessuno sa niente.”

Regulus sorride. Si fida di Barty. E non vuole che la sua posizione nei Mangiamorte venga messa in dubbio a causa sua. Non può permettere che Barty ci rimetta. 

“Quindi mi ami.”

“Quindi ti amo,” Barty annuisce. “Quindi mi ami.”

Regulus sorride. Quel momento puzza dannatamente di ultima volta. Ma sorride. “Quindi ti amo.”

 

[ 1423 parole ]

 

⭐︎☆⭐︎

 

❨ note ❩

1. Rimando al capitolo 21 ( link ). 

Ebbene. Spero vivamente che questo capitolo vi sia piaciuto, per quanto mi riguarda è uno dei miei preferiti: questi due sono così tragici e belli che mi fanno impazzire. Tra Regulus e Barty c’è un vero sentimento, come avete letto. Sono uno la debolezza dell’altro, e Regulus lo sa, quando pensa che Barty potrebbe essere l’unico a fermarlo, se solo sapesse cos’ha intenzione di fare. 

Scusate per le note frettolose ma sono di corsa. Non penso di riuscire a postarvi il capitolo 29 già oggi, , come speravo, visto che non l’ho ancora scritto. A questo punto ci rivediamo dopo il 31 quando completerò questa raccolta. 

A presto e grazie come sempre perché continuate a segurmi in questa pazzia ♥︎

   
 
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