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Autore: Spensieratezza    28/10/2021    2 recensioni
Cosa sarebbe successo se Sam non avesse mai perso l'anima?
Dean e Sam insieme ai loro amici, non faranno altro che attraversare salti quantici per tutta la storia e impareranno un sacco di cose su loro stessi e gli altri.
Scusate, nell'ultimo capitolo ho confuso i nomi, come al solito. Castiel non ha cambiato partner ovviamente. Sta sempre con la stessa persona, ho solo sbagliato a scrivere.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Castiel, Crowley, Dean Winchester, Lisa Breaden, Sam Winchester
Note: What if? | Avvertimenti: Incest | Contesto: Sesta stagione
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Il salto quantico'
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“Balth, lo senti anche tu?” disse Castiel mentre guardavano la nave sul ponte.

“Sì..” disse Balthazar con uno sguardo eloquente.

“Ehi, ragazzi, che succede? Ci sono i ragazzi che mi richiedono la vostra presenza per una partita a pallacanestro, quei lazzaroni! Me li avete peggiorati da quando siete venuti qui! Ma che cosa sono quelle facce lunghe?” disse lui avendoli visti bene in faccia.

“Benny, non so come dirtelo, ma..i nostri fratelli sono sulle nostre tracce.” Disse Castiel.

“Cosa?? No..come può essere?? Vi hanno seguito?”

“Non credo, eravamo riusciti a seminarli.” Disse Balthazar.

“Benny, devi capire che tutti noi angeli abbiamo come una sorta di legame tra noi, credo abbiano localizzato la nostra…energia.” Disse Castiel dispiaciuto.

“Quindi se il nephilim e i miei uomini ora rischiano la vita, è colpa mia?” disse lui amaramente.

“No…non permetteremo che accada niente al bambino, soprattutto IO non lo permetterò.” Disse Balthazar, mettendogli le mani sulle spalle.

“E i nostri fratelli non oseranno attaccare nessuno di voi. Non finchè saremo su questa nave. Se per questa missione, ci andassero di mezzo delle vittime, nostro padre non ci perdonerà mai e loro lo sanno.” Disse Castiel pensando di tranquillizzarlo.

“Vostro padre è Dio vero? Lo stesso Dio che ha autorizzato a uccidere un bambino innocente perché nato da un’altra razza?”
Il cuore di Castiel sprofondò un po’ di più a quelle parole. Per fortuna ci fu Balthazar a sostenerlo.
 
 

Castiel e Balthazar, appena scesi dalla nave di Benny e congedato l’equipaggio, avevano dovuto scappare, perché localizzati dagli angeli, si rifugiarono quindi nel bosco e da lì cominciò l’inseguimento.
“Voi andate, io cerco di trattenerli.”
"Fratello, sai che ti segui dappertutto!" Disse Balthazar.

"Sei sicuro ?"

Benny guardò prima uno e poi l'altro, disorientato.

“No, non ve lo lascerò fare.” Disse Benny.

"Che è proprio il modo più efficace per convincermi a fare qualcosa." Sorrise Balthazar.
“Vai!! In questo momento la sicurezza del bambino è più IMPORTANTE!”disse Castiel.
Benny con un ultimo sguardo al suo amico, andò via con il bambino tra le braccia.

Castiel e Balthazar sorridendo, rimasero lì ad aspettare l’arrivo degli angeli.

“FINALMENTE, LI ABBIAMO TROVATI!”
“Dov’è il nephilim? PARLA!”

“PARLA, razza di traditore o te la vedrai brutta.” Disse un altro angelo.

“Non sparare cazzate, Miltuish, ti ricordi quando le hai prese dal sottoscritto eh?”

“Bathazar, dimmi come ci si sente da passare a ladro delle armi del paradiso, a TRADITORE?”

Adesso basta, non abbiamo tempo per questo. A voi due penseremo poi!” disse Raphael cercando di proseguire oltre, ma Castiel e Balthazar si pararono davanti.
“Non possiamo lasciare che lo prendiate, è solo un bambino innocente, Raph.” Disse Castiel.

“Ancora con questa storia?? È un abominio, non importa le sembianze che ha adesso! Ed è un ordine di nostro padre! Non solo volete e avete osato disobbedire! Volete che anche noi lo facciamo, e poi cosa accadrà? Finiremo tutti all’inferno?? Non lo permetterò, lasciami passare fratello o mi costringerai a battermi con te.”

Castiel gli diede un pugno, Raphael non fece in tempo a voltarsi sorpreso che un altro pugno lo colpì allo stomaco da Balthazar, sotto gli occhi allibiti degli altri angeli.

“Dopotutto credo di avere un minuto libero..” disse Raphael.

Si scatenò una vera lotta, dove sembrava che Castiel stesse per avere la peggio e Raphael lo guardò in un modo in cui non l’aveva mai guardato prima, colpendolo poi con la spada angelica. Delle luci azzurre fuoriuscirono dal suo stomaco, mentre Castiel guardava ora la lama ora Raphael terrorizzato.

“NOOOOOOOOOO!”

Quell’urlo straziante, colpì Raphael e gli altri angeli.

Raphael mollò subito la presa su Castiel per girarsi verso quella voce straziata.

Cosa volevi fare, volevi ucciderlo!!” disse Gabriel che sembrava fuori di sé, con le mani sulla testa, gli occhi di fuori, sembrava un pazzo, oppure un cucciolo terrorizzato, smarrito.
“No, solo spaventarlo, Gabriel..”

Raphael cercò di calmarlo, toccandolo, ma Gabriel gridò ancora.
“NO!! NO!!!”

Le sue ali sprigionarono e avevano assunto un colorito GRIGIO spento. Il colore della disperazione.
“Hai detto che ci volevi tutti bene ma era una bugia.”

“No..non è vero..io..qualcuno lo accompagni in Paradiso, è sconvolto.” In un altro momento Raphael si sarebbe sentito umiliato che Gabriel rivelasse particolari segreti del suo animo, parole che a molti non aveva mai rivelato ma stavolta la cosa passava in secondo piano.

“NO!! Io non voglio più far parte del Paradiso!!”
Un coro di “Ohhhh “ si sollevò da loro.

“Gabriel, no..” disse Castiel, ma Balthazar lo bloccò, tenendolo per un braccio.
“Non dici sul serio, sei solo scosso, quando questo finirà..”diceva Raphael.

“NOOO! Io da questo momento rinnego il Paradiso, rinnego me stesso e rinnego VOI.”
Gabriel aveva gli occhi bianco latte rovesciati pieni di luce e un sacco di energia che scappava da lui stesso.
“Non puoi dire sul serio!! Siamo una famiglia!!”

“Io NON HO PIÚ UNA FAMIGLIA!”

Spalancò le ali che sembravano disperate quasi quanto e più di lui, e si innalzò verso il cielo, per poi planare in basso. La luce fuoriuscita da lui aveva quasi abbagliato tutti loro che a malapena riuscirono a vedere la sua sagoma scendere giù verso le montagne. Poi la luce si spense e Castiel e Balthazar erano spariti.

“Quegli altri due bastardi sono scappati!!” gridò un angelo.
“Raphael, hai sentito??” disse un altro.

Raphael in ginocchio sulla terra, si asciugò gli occhi.
“Lasciateli andare..lasciateli stare.”
 
 

Castiel e Balthazar stavano scappando nel bosco mentre il cuore di Castiel era a pezzi.
“Castiel, Cas, se continui a piangere, non vedi la strada ed è già poco visibile di per sé..”

Una frase che Castiel ricordò di aver già sentito, pronunciata da suo padre.
Non vedi la strada..
“Castiel, ci sei? Sei ancora con me??”

Ad un tratto si sentì braccato da due mani.
“Castiel, ti stai lasciando andare al dolore, ti prego, combatti!” lo spronò Balthazar.

“Non c’è più niente per cui combattere..la mia famiglia è distrutta..e anch’io sono..NIENTE..”
“Gabriel e Raphael faranno pace, esiste ancora speranza..”

“No..la speranza..è morta..”
“Non è quello che dicesti quella notte in quel bosco..” disse stavolta una voce famigliare.
“Benny? Che ci fai qui? Cosa? quale volta?”
Castiel si sentì svenire.
 
 


*
Castiel stava camminando in una nebbia piena di foschia.
Ad un tratto sentì la voce di Benny.
Quel giorno avevi il cuore oscurato, sofferente, dilaniato, ma ti fidasti di me, fallo ancora, ti prego..

“Quale volta? Di cosa stai parlando, Benny? E perché non ti fai vedere? Io ho..PAURA.”
 
 
La nebbia si diradò e in quel momento era di nuovo con Balthazar a correre per la foresta.  
 
Cosa...un'allucinazione?

All'improvviso fu fermato da Benny che lo costrinse a fermarsi.

"Che cos'è successo con LORO??"

Castiel però sembrava incapace di proferire parola, era troppo scosso e continuava a scuotere la testa.

"Balthazar..." disse Benny in cerca di sostegno.

"Hanno cercato di bloccarci..Raphael ha lottato con Castiel..ad un certo punto sembrava che...che lui lo avrebbe ucciso...e Gabriel ha gridato.."

"Gridato?" chiese Benny.

"Ha rinnegato il paradiso, ha rinnegato sè stesso, ha rinnegato NOI."disse Castiel scoppiando in un pianto a dirotto.

“Va bene, va bene, calmati adesso, sono qui, sono qui, siamo insieme ora.” disse Benny conciliante, abbracciandolo.
“È finito..è finito tutto.”
“No, Castiel, non è MAI finita.”
Castiel voltò lo sguardo e vide che c’erano altri uomini con loro.
“Chi sono loro?”

“Amici fedeli, anche loro vampiri. “

Castiel guardò tra loro e vide una donna delicata con lunghi capelli biondi a boccoli, stringere il nephilim aggrappato al suo vestito, al loro fianco un uomo che abbracciava la madre.
“Lei è…”
“La madre sì e lui..il padre.”

Castiel si voltò e riconobbe l’angelo come suo fratello.
“Caleb…”

“Castiel..” Caleb sembrò tremare a vederlo.
Si sfiorarono le mani che vibrarono di elettricità pura.
“Fratello, perdonami..” disse Castiel, lacrimando ancora.

“Non fa niente..sono contento che tu sia qui.” disse Caleb, abbracciandolo.
 


*
 
“Perché LUI si trova qui, Benny?” chiese Castiel, avendo riconosciuto il cuoco scozzese della nave, che si aggirava nella foresta  a riscaldare della carne.

“Lui ci aiuterà a proteggere il bambino. Mi fido di lui.”
“Non posso crederci, sa a cosa sta andando incontro?”
“Ehi, pulcino, qui lo sprovveduto sei tu, non io.” Disse Crowley.

Mostrò a quel punto gli occhi rossi e Castiel lo guardò duro.
“UN DEMONE!!”
“Castiel, lascia che ti spieghi.”

“Come puoi fidarti di lui?? Ti ha ingannato. Vuole il nephilim per altri scopi, i demoni ODIANO gli angeli, non lo proteggerà mai!!”

“Oh, perché con i tuoi SIMILI era al sicuro vero? Non è proprio come se voleste fargli una festa di COMPLEANNO, dico bene?” chiese Crowley ironico.
“Non..tu non sai niente..”
“So abbastanza.”
“Benny, tu..davvero ti fidi di lui?”

“È giunto il momento che ti racconti un po' di cose, Castiel.”
 


*

Dopo il racconto, Castiel era bianco come un cencio.
“Un demone…distrutto dalla guerra?”
“Ti stupisci? Sono pur sempre creature viventi e come tutte le creature viventi, possono essere ferite.” Disse Benny accarezzandogli una guancia fraternamente.

“Io non credevo che i demoni..avessero un’anima.”
Benny sbuffò.

“Una cosa da nulla..l’anima. La sottovalutiamo in continuazione, pensiamo sia una cosa da nulla, come se bastasse la MORTE a disfarcene, ma non è così semplice..e per quanto gli uomini facciano l’impossibile per disfarsene, essa resta ancorata a  noi..sempre…non ci lascia mai e se talora trovassimo il modo di sfuggire alla morte, ci rimane attaccata anche dopo, dopo la morte..”

Castiel era molto provato da quei discorsi, neanche suo padre aveva mai osato farli con lui o con i suoi figli.
Decise di camminare un po’ per schiarirsi le idee o forse solo per avere il cuore un po’ meno pesante e poi vide qualcosa che glielo fece sprofondare un po’ di più.
 vide Crowley seduto attorno a un fuoco con il bambino tra le braccia semi addormentato.

Crowley stava cullando il bambino nel bosco, mentre dormiva, intonando sussurrando qualcosa che sembrava una ninnananna.
Balthazar arrivò in quel momento al suo fianco, con della legna tra le mani, lo fissavano increduli, sapendo della sua identità.

“Beh?? Anche i demoni sono stati bambini una volta, sapete? E poi dovevo a Benny un favore.” Disse Crowley solo per un momento, poi finse che non fossero mai stati lì.

Trova un piccolo cerbero, cantagli una canzone e miagolerà come un gattino, perché un cerbero e un lupo sono uguali, entrambi figli della notte e della luna..
 
“State tranquilli, è solo addormentato..” disse Benny divertito.

“Perché un demone protegge un nephilim?” chiese Balthazar.
“E perché invece degli angeli danno lui la caccia?” chiese Benny.
“Benny...“ disse Castiel.

“Perché anche i demoni ricordano cosa vuol dire essere UMANI.”
“Questo cosa c’entra?” chiese Castiel.
Benny sospirò.

“Crowley..quando era umano..era un bambino molto solo..non ha ricevuto molto amore materno.”
“Credevo di averle viste tutte. Ma un nephilim cullato da un demone, mi era nuova.”disse Balthazar.

“E questo come vi fa sentire?”
“Fragile..” disse Balthazar.
Benny li guardò triste.

Castiel prese la mano di Balthazar.

“Davanti alla bellezza..della VITA.” finì per lui, Castiel sorridendo. Sorriso che Balthazar ricambiò, facendo sciogliere anche Benny.

“I vostri fratelli faranno pace, Castiel.”

“No, non è vero..qualcosa si è rotto per sempre.” disse Cas.
“Per sempre è tanto tempo..e il tempo cambia sempre tutto..” disse Benny, poggiando loro una mano sulla spalla.
 

Castiel si ritrovò su un altro piano della realtà, dove un uomo moro e alto, dall'aria scapestrata lottò per entrare in un night lussuoso.

“Ciao, mi hanno detto che per caso qui si trova il bagno?" chiese irrompendo in una camera da letto lussuosa, mentre due guardie lo tenevano a terra.

Gabriel lo guardò duramente.

“Lasciateci soli.” Disse alle due donne seminude che erano con lui e alle guardie.

"Sì? No?" ironizzò l'uomo, vedendolo camminare verso di lui.
“Raphael.”

L'uomo sorrise.

“Direi che il troppo sesso non ti ha fatto diventare cieco. “
“Cosa sei venuto a fare qui? A farmi la predica? A chiedermi di tornare in Paradiso?”
“No.”
“Allora COSA?"

“Io..volevo solo..vederti
Qualcosa toccò il cuore di Gabriel e si lanciò in un abbraccio spontaneo verso di lui.

Castiel si era chiesto spesse volte nel corso dei secoli, quale fosse la cosiddetta FALLA NEL SISTEMA. La chiamavano così, quella cosa che accadeva negli esseri umani, totalmente imprevista, in grado di scuoterli nell’animo e fargli cambiare direttamente rotta, quella cosa che riusciva a toccare le corde del cuore in modo da far sì che quella decisione inequivocabile diventasse d’un tratto, incerta..quella lucetta che era riuscita chissà a come a far breccia in quel muro invisibile in cui nessuno riusciva mai a entrare.

Castiel pensò in quel momento, vedendo i due fratelli uniti in un abbraccio amorevole e toccante, che non funzionava mai cercare di ottenere l'amore, costringendo gli altri a fare o pensare qualcosa, che anzi creavano distanza e che se gli esseri umani avessero imparato nei secoli a non basare il riavvicinamento e il perdono tra loro sulla base dei ricatti morali "Ti perdono se mi chiedi scusa, ti perdono se non fai più quella cosa o se non pensi più questo", limitandosi solo a frasi che toccano il cuore come “Volevo solo vederti” essi avrebbero facilmente trovato il modo di sgretolare quel muro reso apparentemente inscalfibile.

Eccola lì la falla nel sistema.
 
Castiel guardò quella scena in disparte e si commosse.
“Avrei voluto vedere questa scena..avrei voluto..”
Avresti voluto fare tante cose..” disse Benny con un sorriso triste.

Qualcosa si spezzò in Castiel e una tristezza assoluta tornò parte di lui.
“Ma cosa..cos’è questo gelo improvviso che sento..Benny..”
Ma Benny era diventato trasparente quasi.
“Benny..NO..NO!!”
 
Altro cambio di scena Si trovavano nella stanza di Castiel, in Paradiso. L'angelo era seduto su un letto di nuvole che aveva comunque la forma di un letto umano. A Castiel piaceva quella forma.

“I vampiri hanno voluto vendicarsi di lui per quello che ha fatto per aver protetto un nephilim e per aver scelto di non essere più parte del branco. Mi dispiace, Castiel. Castiel? Ma che..”
Castiel aveva lo sguardo vitreo.

“AIUTO, QUALCUNO MI AIUTI!!”

Castiel era caduto in catalessi.
 
 


*

Castiel si trovava nello studio di suo padre, in una stanza ampia in cui non c’era NULLA, ma allo stesso tempo, TUTTO.
Passava su di lui una mano BIANCA, come a visionare il suo corpo.

“Eccolo qui..l’artefice di tutte le nostre sofferenze..IL CUORE..”
Lo illuminò e Castiel sospirò un po’, poi si addormentò.

“Ho ridato un po’ di sollievo alla tua anima..Castiel..adesso dormirai.”
Si sedette su uno scrigno invisibile.

“Ma non ci sarò sempre IO a salvarti dalla sofferenza..le creature viventi sono destinate a soffrire e pagano pegno quando cercano di salvare qualcuno dalla sofferenza…per ogni luce che dai, un po' dell’oscurità cala dentro di te.”
Si guardò la mano che conteneva un alone nero.

“Non si può sconfiggere il MALE..si può soltanto farlo PASSARE, trasferendolo da un’altra parte..tutta la mia arroganza..la convinzione sulla mia onnipotenza..era solo un’illusione..io..il creatore dell’UNIVERSO..HO fallito..”
Chiuse gli occhi.





















Note dell'autrice:  Ciao ragazzi innanzitutto vi dico che sono sconvolta xd alla fine quando ho scritto l'ultima scena avevo il cuore a pezzi anch'io come se fossi stata anche io Cas xd ho vissuto tutto quanto come se fossi Cas in questo capitolo e mi sento svuotata e ho mal di testa xd un capitolo davvero emozionante, soprattutto da scrivere! Vi dico che con questo capitolo credo che abbiamo finito con il viaggio onirico di Castiel e passeremo a Crowley, però spero di non deludervi con il prossimo capitolo ma non ci sarà molto dedicato a lui. Per il resto vi ha spiazzato questa risposta sul perché Dio non elimina il male dalla terra? Xd noi siamo abituati a pensare che non voglia, e se non potesse? Perché nessuno ci ha mai pensato? Vabbè lasciamo perdere xd

Ps mi preme SPECIFICARE, in modo che nessuno fraintenda, che non sono stati i vampiri che hanno aiutato Benny, a tradirlo e ucciderlo, ovviamente e che questa scena accade a distanza di tempo.

ps la stanza di Dio immaginatevela come la stanza dello spirito e del tempo di Dragon Ball ahha
   
 
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