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Autore: Wicked Ladies    28/10/2021    0 recensioni
Lena è una principessa in incognito che si trova in Iraq per impegni internazionali.
Kara è un brusco CEO dell'agenzia di sicurezza della zia Astra. Anche lei si trova in Iraq per affari.
Si incontreranno... ma sapranno andare oltre una partenza con il piede sbagliato?
Supercorp; GeneralDanvers
Genere: Azione, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shoujo-ai, Yuri, Slash, FemSlash | Personaggi: Alex Danvers, Altri, Astra In-Ze, Kara Danvers, Lena Luthor
Note: OOC | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate
Capitoli:
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7
 
Astra aveva portato la pizza e sbuffò vedendo le buffonate della due ragazze, nel loro appartamento, mentre si rincorrevano con dei cuscini.
“Oh Zia, ciao!” Sorrise Kara vedendola entrare “Che c’è??” Chiese.
"Niente ogni tanto mi chiedo se non siate ancora delle adolescenti" rise e posò i cartoni sull’isola della cucina.
“Uhm” Alex le arrivò vicino e la tirò in un piccolo bacio, mentre Kara era con la testa nel frigo a prendere delle bibite “Meglio generale?”
"Meglio, Brave One" sorrise le diede un altro piccolo bacio.
“Vi prego niente smancerie” disse Kara.
“Solo perché la tua principessa non è ancora arrivata” Disse Alex.
"Come?" Sogghignò alla nipote "Viene?"
“Beh è in città, e le ho detto di portare anche Sam e Reign” sorrise.
 
"Quindi più gente che ti vedrà perdere a Cluedo" rise "Anzi no, giochiamo a risiko devo valutare la tua ragazza"
“Zia ti prego” la guardò ma la donna aveva già deciso.
Suonarono al campanello.
“Vado io Inze” disse Alex andando ad aprire.
"Non dirmi di no è tradizione" sorrise alla nipote.
 
"Oh, ciao Alex " sorrise Lena dall’altra parte.
"Lexy" il nomignolo era rimasto attaccato dai loro frequenti scherzi per messaggio, Sam andò ad abbracciarla "Salvami da questi due scorbutici esseri"
“Ciao cara accomodatevi, Sam, Reign Lena, lei è Astra la mia ragazza” sorrise tutta fiera.
"Salve" disse Astra nella sua migliore posizione da Generale.
"La zia di Kara giusto?" Disse Sam.
"Piacere di rincontrarla" Lena tese la mano.
“Ehi bionda” Reign salutò Kara con un cenno che doveva sembrare poco burbero.
“Benvenuta Reign” le porse una bevanda gassata.
Astra sorrise alle nuove arrivate "Niente formalità stasera. Siamo in famiglia dopo tutto" e si sedette sul divano mettendo un braccio intorno alle spalle di Alex.
Lena sorrise per poi andare a baciare la sua ragazza.
“Ciao piccola” Kara diventava tutt’altro davanti alla dolcezza di Lena.
“Ironia voglia che il gioco di iniziazione sia il Risiko* disse Alex appoggiandosi ad Astra.
“Povera me” disse Kara mentre coccolava un po’ Lena.
Lena sorrise "Perché è un gioco che adoro"
"Dee no" Sam si portò una mano sulla faccia.
Astra sorrise mentre impostava il tabellone.
“C’è la pizza” disse Kara mentre iniziavano un po’ a giocare un po’ a bere e un po’ a mangiare.
Alla fine della partita erano rimaste solo Astra e Lena a fissarsi. Reign aveva abbandonato quando aveva visto che Astra stava cercando di valutare Lena.
Lena accoccolata nel fianco di Kara stava cercando di prevedere qualunque mossa stesse per fare l’altra.
Astra dal canto suo con il braccio ancora sulle spalle di Alex la guardava divertita, le piaceva quella ragazza era intelligente, le mancava solo la saggezza che arriva con l'età.
Sam stava parlando con Alex su qualcosa.
“Quindi la prossima volta mi presenterai la famosa Lucy e Reign il tenebroso Rory” sorrise Alex ridacchiando con la sua amica.
"Sicuro" rise Sam.
“Sei stata bravissima” sussurrò Kara a Lena.
Lena le sorrise e la baciò. Kara le accarezzò il mento.
Astra prese quel momento di distrazione per chiedere ad Alex a bassa voce "Che dici la faccio finita e la lascio andare?" Riferendosi alla chiara situazione di stallo del tabellone.
“Direi che sia meglio lasciarla andare! Però tu ottieni sempre ciò che vuoi” sorrise accarezzandole una coscia.
Gli occhi di Astra si scurirono leggermente "Meglio che tu mantenga quella promessa Brave One" poi si raddrizzò e porse la mano a Lena "Ben fatto principessa. Credo che forse un giorno riuscirai a battermi" sorrise.
Lena strinse la mano incerta se fosse un complimento "Grazie?"
Kara accarezzò la schiena della sua ragazza “Le piaci” le sussurrò all’orecchio.
 
Alex, era rimasta a guardare la sua donna e poi finì di bere “Kara come era quella canzone?”
Kara iniziò a canticchiarla guardando sua zia.
"Seriamente voi due? Volete che canti?" Astra guardò la sua ragazza e sua nipote.
Lena guardava Kara affascinata.
“Dai zia è tanto tempo” Kara si mise in piedi e si mosse appena, mentre andava a prendere altro da bere “Qualcuna vuole il dolce? Alex ha scoperto questa pasticceria meravigliosa”
Astra sputò la sua birra poi si riprese "Bene ma solo una canzone"
 
Lena le osservava sorridendo, che strana caotica famiglia. Ma c'era così tanto amore.
Alex mandò gli occhi al cielo Kara era la fotocopia di Astra per certi aspetti.
“I dolci li mangio volentieri” sorrise Reign e Kara iniziò a cantare, passando accanto alla zia e dandole un colpo di anca.
La zia alzo gli occhi al cielo e iniziò a cantare anche lei sorridendo.
Alex la guardava con occhi sognanti -Dio quanto sei bella amore mio-
Lena si incantò sentendo la sua ragazza cantare.
Astra guardò la sua ragazza facendole l’occhiolino. Alex arrossì, era inutile, quella donna lo avrebbe fatto sempre.
Kara si chinò a baciare Lena, appena finita la canzone “Dolcetto?”
"Si grazie. Sei bravissima, tipo da musical" sorrise. “Uhm addirittura” sorrise Kara sedendosi accanto a lei e porgendole il piattino “Spero il cocco ti piaccia” sorrise.
 
Astra si sedette vicino ad Alex e le baciò il collo "Piaciuto?"
Sam ridacchiò all’ espressione di Alex, la quale boccheggiò -benedetta donna-
 
Mangiarono il dolce continuando varie conversazioni e scherzi.
Finché Sam non disse "Lexy non è possibile nessuno è più forte di mia sorella!"
Lena vide due identici lampi di sfida accendersi negli occhi di zia e nipote.
“Beh staremo a vedere” disse Kara guardando prima Astra e poi Reign.
Astra rise "Facciamo così. Prima io e te, little one. Chi vince contro Reign. Ok?"
Lena scosse la testa sorridendo, Sam sapeva come far degenerare le serate.
“Okay” la guardò e poi vide Lena “Tranquilla principessa...”
Astra si levò il maglione, restando solo in canotta e fissò la nipote.
Lena notò con soggezione che Astra aveva la stessa struttura di Kara.
-Oh signore benedetto- disse tra sé Alex -Dillo che vuoi uccidermi-
Lena guardò mentre Kara si piegava anche lei sul tavolino, e vedeva sporgere i muscoli dalla maglietta a maniche corte.
 
Sam guardava divertita, sotto lo sguardo di disapprovazione della sorella, mentre sia Alex che Lena iniziavano ad avere gli occhi fuori dalle orbite.
“Spero tu non ti faccia troppo male zietta” sorrise beffarda e divertita Kara alla faccia da sbavo di Alex.
"Oh non mi preoccuperei troppo nipotina" rise alla faccia di Lena.
Si presero la mano destra e iniziarono a spingere.
Kara sapeva che non avrebbero avuto vita facile entrambe erano cocciute e orgogliose “Ti assicuro che non perderai la stima di Alex” ridacchiò.
"Forse potrei farti vincere solo per vedere quanto la principessa ci mette per saltarti addosso" sorrise.
“Zia” la guardò per un nano secondo, Lena era lì che si mordicchia a il labbro, Dio se era adorabile.
"Uhm forse farò proprio così sai? E poi posso tornare da Alex no?" aveva guardato la rossa che stava dando morte e passione al cuscino del divano.
“Puoi portarla via” ridacchiò e abbassò il braccio della zia. Ma forse vedendo la faccia di Reign, avrebbe dovuto far vincere sua zia.
"Oh sì perché voglio avere ancora il mio braccio per dopo" le fece l’occhiolino. Astra lasciò andare e sorrise. Al diavolo che avrebbe fatto braccio di ferro con una Word Killer, voleva avere ancora il braccio attaccato. Ne aveva incontrata una, già una volta e le era bastato.
Si risedette vicino alla rossa e le sorrise. “Sei stata fantastica” Alex la bacio sulla guancia.
 
Lena guardava i muscoli della schiena di Kara muoversi e sbavò mentalmente era così dannatamente perfetta.
“Allora Zor-el pronta a perdere un braccio?” disse Reign.
“Mi dispiace dirtelo, ma ho battuto tutti gli uomini del mio plotone” disse fiera Kara facendo un occhiolino a Lena.
Lena si schiarì la gola e le soffiò un bacio.
Sam sbuffò, seriamente sua sorella era ricostruita in adamantio praticamente. Sperava che non ci andasse troppo bruscamente.
“Non si faranno male vero?” La guardò Alex un attimo preoccupata all’espressione di Sam.
Kara afferrò la mano di Reign e già dalla stretta un po’ ne subì il colpo.
Astra le guardò "Oh Kara forse nell’orgoglio. Credo che Sam abbia visto l’ora. E vuole dare a tutte una scusa per scappare nelle nostre tane" rise.
Lena guardò la sua ragazza ed ebbe un po’ di pietà ma non riusciva a staccare gli occhi da quelle spalle.
Astra vide la World Killer che faceva un sospiro senza nemmeno impegnarsi troppo e buttava giù il braccio di Kara.
“I miei complimenti Reign” sorrise Kara massaggiandosi il braccio.
“Direi che dobbiamo andare, maestà domani alle 7 saremo qui, sarebbe bene che la doccia la facciate stasera...” disse prendendo la sua giacca.
Lena dette uno scappellotto alla cugina, mentre Sam rideva.
Astra si alzò e porse la mano ad Alex "Direi che andiamo anche noi, vi lasciamo sole solette"
“Sa principessa, ci sono orecchie bianche in questa stanza” Reign alludeva a Sam e Alex.
“Si credo sia meglio” Alex intrecciò le dita a quelle di Astra.
Astra porse la giacca ad Alex e prese la sua e il maglione.
“Dovresti indossarlo” disse tenendole la giacca.
"Grazie " le dette un bacio sulla guancia. Per quanto Alex volesse solo aggrapparcisi, decise che era meglio si coprisse.
Lena le inviò un’occhiataccia.
Astra sorrise e salutò la nipote. Se Alex avesse continuato a guardarla così l'avrebbe devastata quella notte.
 
Aspettò che uscissero tutte per poi, ancora seduta sul divano fare segno alla bionda di avvicinarsi.
“Credo che Reign alludesse a qualcosa” disse avvicinandosi alla sua ragazza.
"Sam e Alex potrebbero averci sentito l'ultima volta che sono stata qui" sorrise quasi soddisfatta. Le accarezzò il volto "Come stai?"
“Oh credi?” Sorrise guardandola “Sto bene, tu?” Le sorrise.
"Mi sei mancata come sempre. Anche se ci sentiamo tutti i giorni" sorrise accarezzandole il volto.
“Lena non ricordarmelo” sorrise baciando quella mano. Stava un tantino meglio, allenarsi l’aiutava a non dare di matto quando Lena era a Thorul.
"Bene perché c'è un'altra cosa che voglio chiederti... Sbaglio o le tue braccia sono più grandi?" passò le mani sopra le suddette.
“Cosa perché?” La guardò beandosi di quel tocco dolce delle mani dell’altra.
“Non lo so, ma sembra che ci siano parecchi muscoli in più... e la cosa mi piace molto" disse con voce bassa.
“Ah si?” Sorrise spingendola a distendersi sul divano “Sai mi piaci molto vestita così”
"Dovrò mettere i jeans più spesso allora" le leccò le labbra.
“Si e anche questi maxi maglioni” disse sfilandoglielo e sostenendosi sulle braccia, fece scontrare il suo addome con quello dell’altra.
Lena rise "E tu queste magliette sportive" mentre passava le mani sull’addome.
“Ho visto come mi guardavi principessa” disse prima di concedersi un bacio languido.
 
Alex non aveva parlato per tutto il tragitto, tentava di tenere a freno i pensieri fallendo miseramente. Inutile fare le scale, sapeva non sarebbe servito. Quando Astra aprì l’uscio di casa, nel giro di pochi secondi Alex l’appiattì sulla porta con movimento talmente rapido da averle sfilato anche il maglioncino, dato che la giacca non l’aveva più indossata. Toccò quelle braccia e ansimò nel bacio
Astra si riprese dopo un momento "Oh, adesso capisco perché eri così silenziosa Brave one" rise.
“Non toglierti mai più il maglioncino senza il mio consenso, mi stavi uccidendo”
"Va Bene... ora credo che tu volessi continuare un discorso..." le sorrise iniziando a spingerla verso la camera.
 
-
 
Alex, era preoccupata. C'erano state diverse rappresaglie, ai furgoni del trasporto di organi, al confine con il Messico. Aveva deciso di unirsi a questo viaggio sperando di ricavarne qualcosa. Astra e Kara non erano contente, perfino Sam aveva proposto di mandarle Reign, aveva rifiutato. Ovviamente le cose si erano messe male, erano stati attaccati e lei era finita in una cella buia, non sapeva quanto tempo era passato, sperava solo che Kara e Astra le avessero installato quel cip di tracciamento su cui scherzavano tanto.
 
 
“Cosa diavolo le è saltato in testa? La strozzo” disse una Kara che andava avanti e dietro per l’ufficio della zia. Poi si rese conto dello sguardo della donna e la osservò. Non vedeva quel velo di tristezza da tanto tempo. Era preoccupata, sapeva da Alex che era stata la prima a dirle che l’amasse. E lo stava capendo adesso...vedendo quell’espressione sul viso di Astra “Ehi...ricordi? Lei ci prendeva in giro, ma io gliel’ho infilato quel cip. La troveremo” disse sedendosi accanto alla zia “Starà bene su”
Astra guardò la nipote come se si fosse risvegliata ora. La osservò in silenzio per qualche secondo "Non perderemo un altro membro di questa famiglia" ringhiò. Prese il telefono "Jonn Ti voglio alla red base ora!"
Poi spinse il pulsante per richiamare l'assistente "Carol voglio l'elicottero pronto ora"
Si alzò e si diresse verso il tetto, certa che la nipote l'avrebbe seguita.
Kara aveva pensato per un attimo che la zia avesse preso male il colpo, invece sapeva come prendere in mano le redini della situazione come sempre.
L'elicottero le portò in un posto che non aveva mai mostrato alla nipote, sperava che sarebbe stato in altre circostanze, ma non tutto andava secondo i piani.
Era una base enorme ricavata all'interno di una montagna, fuori sembrava solo una vecchia miniera abbandonata.
Astra prese per le spalle la nipote "Ora capiamoci bene. Noi, il DEO, non è solo un’agenzia di sicurezza. Siamo un’agenzia di sicurezza mondiale. Siamo più di quello che hai visto fino ad adesso. Speravo di darti più tempo per mostrartelo ma non ne abbiamo. Qualunque cosa vedrai è classificata, nessuno può saperlo. Né Lena né Alex, non importa quanto ci teniamo. Capito?”
Kara non capiva dove fossero e alle parole della zia le si gelò il sangue "Si signora”
Passarono attraverso un corridoio pieno di agenti con un simbolo che Kara aveva visto parecchie volte sui mezzi e su alcune attrezzature della Inze Enterprise.  Tutti si fermavano e volgevano alla più anziana il saluto militare.
Astra le condusse in una sala che era la sala di controllo.
Un uomo venne verso di loro "Direttore Astra. La stiamo tracciando, ma il segnale è debole. Abbiamo bisogno del 4° satellite, ma è andato offline ieri sera a causa di un brillamento solare"
Le narici di Astra si allargarono.
“Cosa è? Dov’è Alex?” Chiese preoccupata Kara.
"Va bene Hank" disse Astra.
"L’abbiamo persa tra il Messico e gli Stati Uniti" disse Hank.
In quel momento arrivo un agente "Direttore, Capo"
"Si agente Vasquez?"
"Dal suo ufficio...Carol ha trovato questo" Mostrò un tablet con una mail. C’era una foto di Alex priva di sensi nel retro di un camion "Se vuoi rivederla vogliamo tutti gli orari dei prossimi trasporti di organi. Se provi a fermarci o cambiarli lei muore" lesse Hank.
Gli occhi di Astra divennero iniettati di sangue.
Kara che nonostante la sua formazione militare e gli interventi di salvataggio passati, in quel momento a sentire quelle parole, e vedendo l’espressione glaciale della zia, ne ebbe un attimo terrore. La prese in disparte “Cosa vuoi fare? Alex impedirebbe che ne prendano ancora...ma so che dobbiamo salvarla! Devo, se fossi stata più convincente...adesso sarebbe qui”
Astra cercò di liberarsi della presa di Kara "Voglio ammazzarli" ringhiò. Sentendo la nipote che continuava a tenerla ferma cercò di calmarsi. Si appoggiò alla spalla "Non possiamo perderla. Non possiamo perdere anche lei"
Il telefono di Kara squillò era Eliza.
Kara si scostò un attimo da lei. Conosceva bene quella sensazione, di impotenza di poter far nulla per la donna che si ama. Un po’ come era successo a lei, ma in un altro contesto.
Rispose al telefono
“Eliza?”
"Kara! Sai dov'è Alex? Non mi risponde al telefono e stasera doveva venire a cena da me" disse preoccupata.
Astra sentendo la cosa abbassò la testa cercando di riportare la testa in gioco.
“Oh si, uscendo l’ha dimenticato a casa. Sono certa che aveva il turno di lavoro e non avrà fatto in tempo a dirtelo...appena torna le faccio una strigliata”
"Sei sicura ?" Chiese Eliza.
Astra sbuffò e andò verso Hank cercando di trovare qualcosa che potesse aiutarle.
“Sicurissima, non è la prima volta che la prendo a calci no?” Rise fintamente e riattaccò. Si poggiò al muro. Astra aveva ragione dovevano trovarla non potevano perdere Alex, non adesso che erano felici.
 
 
"Kara andiamo " disse Astra mentre le porgeva un casco "Ti ricordi ancora come pilotare un aereo no?"
“Scherzi ovvio che si! Dove stiamo andando?”
"Abbiamo triangolato la posizione. Ma è sottoterra quindi non riusciamo bene a capire dove sia. Lo faremo alla vecchia maniera. A istinto"
“Okay va bene andiamo” disse guardandola.
Scesero in un hangar. Astra dette le informazioni essenziali. Mentre si cambiavano nelle tute nere del DEO.
“Quando ti vedrà in questa tenuta Alex sbaverà” disse Kara per far sorridere sua zia.
Astra sbuffò "Non ora Kara" salì sull’aereo e allacciò il casco. Fecero tutte le operazioni di pre-rullaggio "Tieniti forte. Questo aereo va a Mach 6" disse prima di far muovere l’aereo fuori dall’hangar.
“Cavolo” Kara controllò che avesse allacciato le cinture per bene.
Il viaggio si svolse in silenzio. Astra iniziò ad abbassare la velocità, spostando la manetta. Mentre portava giù il muso dell’aereo.
"Ci siamo quasi Kara" disse nel microfono integrato al casco "Apri lo schermo e metti in infrarosso. Non posso scendere di più o dovremmo entrare nello spazio aereo messicano"
Kara eseguì e la guardò dopo averlo fatto “Sai era da tanto che non volavamo insieme”
"Forse dovremmo farlo di nuovo e non aspettare più situazioni del genere"
“La tireremo fuori” la guardò avrebbe aspettato sue direttive.
La guardò un secondo attraverso il casco oscurato, poi si girò. Controllò altimetro e oscillometro. Controllò le coordinate "Abbiamo 1 kilometro quadrato da ispezionare Kar. Devi dirmi se trovi qualcosa. Un’entrata, una caverna, una fossa, una miniera. Tutto"
“Qui sembra esserci un’insenatura. Posso calarmi, e la recupero!”
"Tu non vai da nessuna parte da sola" Chiamò Hank chiedendo una squadra di supporto.
Abbassò lentamente l'aereo spegnendo i motori supersonici e andando in modalità stealth.
"Entreremo io e te, tieni su il casco nessuno deve riconoscerci"
“Certo, ma non fare pazzie, so che ami Alex e che faresti di tutto per lei”
"E tu fà lo stesso" Aprì il portellone "Pronta?"
“Nata pronta”
Astra le passò un fucile d'assalto "Attenta è al plasma" ne prese uno per se e uscì.
Kara adesso capiva perché Astra aveva sempre un diavolo per capello quando si trattava di uscire dal paese.
Iniziarono a muoversi coprendosi le spalle l'una dell'altra e comunicando con i gesti. Arrivarono ad una specie di apertura controllata da due soldati. Il generale fece segno che se ne sarebbe occupata lei, mentre Kara doveva entrare velocemente e disarmare qualsiasi minaccia.
Kara fece un cenno e con uno svelto scivolone superò l’ostacolo di cui si sarebbe occupata l’altra e cercò di individuare Alex, doveva essere disidratata, e dallo scanner termico l’avrebbe trovata subito.
Astra arrivò dietro di lei qualche secondo dopo. Fece segno verso delle porte. Guardò il timer che aveva impostato sull'orologio. 20 minuti per la squadra di Hank, 15 per la squadra di terra se fosse riuscita a superare il confine.
“è qui dietro, ne sono sicura”
Astra guardò la porta "Ferro, dannazione" avrebbe fatto molto più rumore di quello che pensavano.
“Che proponi??”
Astra guardò il timer, poi Kara. "Prendi Alex sarò dietro di te" Con un colpo di fucile aprì la serratura.
Kara corse velocemente dentro, individuando subito Alex “Ehi brave one, andiamo!” La sollevò sulle braccia.
Astra sentiva già le voci che provenivano dal fondo del corridoio. Nove minuti. Caricò il fucile, avrebbero saputo che non si scherzava con la famiglia del Generale.
"Vai! Muoviti!" disse a Kara.
“Astra?” Alex era stordito ma sapeva fosse sotto quel casco.
"Via! Via!" mentre iniziava a sentire i primi colpi partire. Si girò e ne colpì uno, ma ne sarebbero arrivati altri sicuramente.
“Andiamo” Kara corse più velocemente, ma i passi di Astra non li sentì più.
 
Astra le sentì allontanarsi, camminava all'indietro come poteva. Ne abbatteva quanti poteva. Dannazione erano finite nel cuore di un cartello. - Rao. Fa che si salvino. Fa che Kara non sia così stupida da tornare indietro - Guardò il timer sei minuti. Strinse i denti. Cambiò il caricatore e rimbracciò di nuovo il fucile "Ven a buscarme, hijos de puta!"
 
 
“Avanti” Kara stava per fare una cosa che Astra avrebbe obiettato “Hank una coperta termica per Alex, io torno subito”
Kara non si accorse che quello non era Hank. Venne presa per il polso e spinta via dall'entrata "Tieni al sicuro tua sorella" ringhiò la voce di Reign
“Cosa ci fai qui?” Kara la riconobbe. Sam l’aveva mandata ugualmente
“Ehi sta calma” Kara tenne tra le braccia Alex.
Astra sentì una presenza dietro di lei stava per girarsi e sparare quando vide che iniziava sparare anche la nuova aggiunta verso il cartello mentre la tirava indietro verso l’uscita. Apprezzò particolarmente la granata a fumo.
Intanto altri del cartello erano usciti dalla vecchia miniera e stavano iniziando ad accerchiato Kara, Alex e i due velivoli.
“Maledizione chi diamine è questa gente?” Kara cercava di tranquillare Alex.
“Avreste dovuto lasciarmi li” disse la rossa.
“Astra non l’avrebbe mai permesso. Dobbiamo recuperarle e andare”
 
In quel momento una mega ombra si stagliò su di loro. In alto si poteva vedere un enorme aereo. Più di un agente scese ed iniziò a sparare, facendo una mezza luna protettiva intorno alle due. Hank era arrivato
“Hai un grande esercito generale” disse Reign.
Astra si tolse il casco sputando del sangue, qualche bastardo aveva avuto un colpo fortunato.
Gli agenti della DEO avevano bloccato quasi tutti gli uomini e attendevano ordini.
Astra attivò il microfono "Hank. Voglio informazioni. Ma voglio anche che gli facciate molto male"
"Si direttore" arrivò la voce crepitante dal microfono.
Astra sputò di nuovo del sangue.
“Inze, tenga” Reign le si avvicinò porgendo un fazzoletto “Si regga, la porto via di qua come da comandi”
“Kara" si tenne il fianco "Porta il velivolo vicino all’aereo di Hank. Entrerà direttamente nella baia di carico. Farà tutto da solo. Porta Alex nella Baia Medica subito" disse poi si avvicinò alla rossa e le baciò la testa "Starai bene, Brave one" e seguì Reign.
“Astra” Alex sentì quel breve contatto ma non sembra l’altra stesse bene.
Kara dal canto suo eseguì l’ordine.
"Ci vediamo" sorrise ad entrambe. Appena si sedette nel velivolo di Reign crollò contro la parete "Beh spero che il tuo aereo sia veloce World Killer"
“Potevi farti seriamente male Astra” disse Reign “Ti faccio visitare quanto prima”
"Ho visto di peggio te lo assicuro. Ma grazie per l’interesse. Spero solo che Alex stia bene"
“Saresti dovuta restare con lei. La biondina avrà problemi a gestirla. Devo dire che non te la stavi cavando male, ma questa gente è spietata Astra”
"Bhe detto da te lo prendo come un complimento. Non vorrei che mi vedesse così. Deve già badare a sé stessa" sbuffò Astra mentre continuava a tamponare il fianco "Quel bastardo ha preso l’unico punto dove non è antiproiettile la tuta" Ringhiò.
“Vuol dire che conosceva i punti di debolezza e nonostante siate yankee, questa cosa secca anche noi”
"Davvero? Allora sono più estesi di quanto pensassi" Ringhiò "Almeno sapete chi sono?"
“No questi figli di ...ti suona il telefono” disse guardandola.
 
“Alex vedi di piantarla, ti stai agitando per nulla” disse Kara.
“Mi calmerò quando saprò dov'è e sa sta bene" si sedette sul letto mentre guardava male le soluzioni fisiologiche.
“Te la chiamo, ma piantala di fare la matta okay?” disse Kara.
"Va bene" sbuffò Alex anche se dovette distendersi per un giramento di testa violento che le fece venire da vomitare. Aveva probabilmente la pressione bassa.
“Ehi? Non alterarti, prometto che la vedremo presto” le accarezzò il viso.
Alex la guardò e si permise di essere sopraffatta dalle emozioni. Alcune lacrime iniziarono a rigarle il viso.
“Suona, rilassati” le accarezzò il viso e le passò solo il telefono.
 
Guardò il mittente "Kara che è successo?"
“Astra? Stai bene?” Disse tra i singhiozzi. Kara l’aveva vista rare volte così, una tempo fa una adesso.
"Alex! Cosa è successo? Io sto ... mi ... ho qualche graffio ok. Ma tu? "
“Ho sentito l’odore di sangue, sono un medico non dimenticarlo” disse guardando Kara.
"Mi hanno colpito, ma non è nulla di grave... amore" lo disse a bassa voce quasi timorosa "Tu ora pensa a riprenderti. Reign mi sta portando a darmi una controllata ok? Mi prometti che non ucciderai né Kara né Hank?"
Alex sorrise timidamente a quel nomignolo e rispose con un leggero “Ti amo, ma non ti assicuro nulla, se puoi non mi portano da te”
"Va bene ci vediamo presto" chiuse la chiamata.
 
“Cosa è successo esattamente?” Chiese Reign.
"Era su un trasporto organi. C'è voluta andare perché da un po’ ci sono assalti in quella zona. Credo che l’abbiano riconosciuta e abbiano tentato di fare il colpo grosso"
“Che incosciente” blaterò Reign “Cosa hai intenzione di fare adesso?” Disse mentre arrivavano all’ospedale “Immagino che tu volessi farti curare dalla tua dottoressa del cuore...” trattenne un risolino la wk.
“World Killer o no, un cazzotto sul muso non te lo leva nessuno" sorrise leggermente "Prima mi rimetto in piedi prima posso tornare da lei"
 
“Alex” Kara con il suo fare buffo e goffo, strinse a sé l’altra “Ha la pellaccia dura” le accarezzò i capelli.
"Astra mi avrebbe resuscitato e uccisa se fossi morta" ridacchiò leggermente.
“Sì probabilmente” ridacchiò “Ci hai fatto prendere un colpo, non farlo mai più”
 
-
 
Kara e Alex rientrarono nell’appartamento a New York e c’era da aspettarselo, che Eliza sarebbe stata lì ad attenderle “Mamma?!”
Eliza le guardò "Bene! Era ora che arrivaste! Cos'è successo? Dove eravate? Nessuna chiamata o risposta?!!?"
“Mamma sta tranquilla. Siamo qui...” sorrise abbracciandola.
L’abbraccio in risposta "Cosa è successo? Perché hai un occhio nero?"
“Ma no nulla ho urtato ad un armadietto” la guardò passandosi la mano sul viso distrattamente.
"Alexandra Elizabeth Danvers! Non osare mentirmi! Sei in una relazione violenta? Qualche paziente all’ospedale?"
“Cosa no, certo che no” il pensiero andò ad Astra, che era la persona più dolce che conoscesse “E’ successo per l’ospedale, ma adesso sto bene, dai sediamoci”
Eliza non era ancora convinta e guardò intensamente Kara.
“Uhm è come dice lei, Eliza” sorrise Kara.
La bionda si era già divertita quando Sam aveva dato una strigliata via telefono ad Alex.
Eliza non ancora convinta si sedette "Posso almeno sapere se ora è tutto ok? E la prossima volta porti il telefono con te?!?"
“Mamma l’ho dimenticato” glielo indicò sul tavolo da te.
"Io dico come caspita fai a dimenticarti il telefono! Ci devi vivere attaccata per la miseria!!!" Disse Eliza non accortasi che Kara lo aveva messo, con discrezione, lì qualche secondo prima.
Alex non sapeva come uscirne “Scusa hai ragione”
In quel momento suonarono alla porta.
Alex scattò verso la porta come una molla e l’aprì “Salvami”
Astra la guardò e le prese il volto tra le mani "Cosa?" Portandola verso di sé per individuare possibili minacce.
Alex avvampò “Mia madre...”
"Oh" le sorrise "Credo sia tempo no?" Le diede un bacio sulla testa. Alex la guardò e si sentì al sicuro, la lasciò entrare.
Astra le voleva mettere un braccio sulle spalle ma i punti tirarono, si accontentò di avvolgerle la vita
“Mamma, dobbiamo dirti una cosa” disse guardando Astra e poi la donna bionda davanti a sé.
Eliza le guardò con curiosità, non si comportavano diversamente dal normale "Si?"
Astra guardò la sua ragazza e sorrise d’incoraggiamento.
“Io e Astra stiamo insieme...” Alex avvertiva lo sguardo della sua ragazza.
Eliza le guardò "Lo so. Insomma, sono anni ..."
Astra guardò la bionda più anziana con le sopracciglia sollevate.
“Cosa? No mamma...insomma...” -Astra per favore aiutami- guardò il generale.
"Eliza ... stiamo insieme da qualche mese ..."
Eliza le guardò stranita "Davvero?" Poi guardò Kara per conferma.
“Confermo” disse Kara guardandola.
"Ma... allora... ma tutti quegli anni in cui venivate alle feste da me ... io ho sempre pensato... ma siete sicure... avrei giurato ..." le guardava a bocca aperta.
“Mamma siamo sicure” Alex le prese la mano dolcemente “Io la amo da sempre si..”
"No, no. Siete sicure che non stavate insieme senza saperlo?" Le guardò riacquistato un po’ dello smalto Danvers.
“Mamma no...insomma, anche Kara lo ha sempre detto”
Eliza rise all’espressione di Alex e Astra. "Va bene. Raccontate su voglio sapere come lo avete finalmente capito e avete tirato fuori la testa dalla sabbia"
“Cosa?” Alex guardò Astra che sembrava aver perso il suo smalto Inze. Le accarezzò il dorso della mano.
Astra si schiarì la gola "Credo che voglia sapere come ci siamo messe insieme ..." le sorrise. Sorrise ricordandosi la scena in cucina.
“Uhm un bacio mamma...tutto qui” Alex guardò Kara ridacchiare.
Astra guardò male la nipote.
"Cosa c'è da ridere Kara? Dimmi che hanno fatto qualcosa di imbarazzante" rise Eliza.
“Uhm no, era solo che sono melense” si scansò da un cuscino.
“Mangiamo? Ordiniamo una pizza”
"Hey miss innamorata di una principessa" le rimbottò Astra.
"Principessa? Kara cosa non mi hai detto?!" Eliza si voltò verso la bionda.
Astra nel frattempo prese il telefono e baciò Alex sulla tempia.
Kara arrossì -che stronze-
Eliza punzecchiò di domande la bionda finché non ebbe la verità.
“Stiamo bene..” si stavano bene anche se vivevano questa relazione a distanza.
Eliza l’abbraccio sia lei sia Alex, mentre arrivano le pizze "Sono così felice per voi. Le mie donnine eccezionali"
Alex guardò Astra prendere le pizze e la osservò non aveva una bella cera.
“Cosa c'è Brave one?"
Alex lasciò la stretta e andò dalla donna “Hai preso qualcosa per il dolore?” chiese “Dovresti farmi dare un’occhiata.”
"Più tardi tranquilla. Si mi hanno dato qualcosa dottoressa" sorrise.
“Poi ne parliamo” disse mentre le pizzicava il sedere.
Astra in risposta la prese e le diede un piccolo morso sul collo. Per poi andarsi a sedere come se non fosse successo nulla. Non avrebbe lasciato la rossa lontana dalla sua vista per un po’.
Alex avvampò, alla fine Astra non era mai stata velata. Ridacchiò appena e poi andò a sedersi accanto a lei.
 
Eliza finalmente si era rilassata. Alex ancora non la convinceva, ma non sarebbe riuscita a carpirle nulla.
“Tu come stai mamma?” Alex alla fine non aveva avuto il tempo di fare domande alla madre, sommerse da quelle della donna. Astra la tranquillizzava con lievi tocchi sul ginocchio.
“Bene sai il solito al laboratorio" si girò verso Kara "Sai se non avessi questa tua principessa, ti volevo far conoscere questa nuova ragazza" rise.
“Eliza non serve” sorrise Kara in imbarazzo.
“Mamma...” Alex scosse la testa.
"So che siete donne indipendenti e forti, ma non potete fermarmi dal provare.
Astra rise.
“Io sto bene così...” sorrise Alex accarezzando una coscia di Astra, che senza curarsene troppo la baciò.
Alex portò una mano sul suo viso, mentre sentiva il suo andare a fuoco -Dillo che vuoi uccidermi- Astra si staccò sorridendo anche se i punti tirarono di nuovo.
Eliza si schiarì la gola.
“Ehi stai bene?” Alex la guardò ancora.
“Okay chi vuole l’ultima fetta?” Disse Kara.
Astra sorrise "Te lo dico dopo"
Eliza sbuffò "Che domande stupide. Kara mangia quella fetta"
Kara ridacchiò, alla fine Eliza l’aveva presa bene, assieme ad Astra era la sua persona preferita. Sorrise e mangiò.
“Io riaccompagno Eliza a casa, poi vado ad allenarmi” disse Kara.
Astra ridacchiò "Senti la mancanza eh? Dai graffi che ho visto l’ultima volta direi che ha apprezzato però "
Eliza guardò la bionda con un sorrisetto e un sopracciglio alzato.
“Me la paghi questa” Kara la guardò malaccio e aspettò che Eliza salutasse Alex e Astra.
Astra rise leggermente.
 
Le quattro si salutarono e Astra si mise a sedere di nuovo sul divano.
Alex arrivò con il suo kit di pronto soccorso “Via la maglia, generale”
"Queste proposte appena va via tua madre, brave one " sorrise ma si tolse la maglia rivelando la medicazione dell’ospedale.
“Guarda qua” la medicazione era completamente zuppa di sangue “Stenditi e non parlare, sono molto arrabbiata per questo!” Disse mentre bagnava il cerotto con l’acqua ossigenata per rimuoverlo.
"Bhe... ti abbiamo salvata. Sapevo che c'era possibilità di essere colpita" la guardò facendo quello che le diceva.
“No, tu sei rimasta di proposito, sei come Kara” guardò la ferita “Dannati macellai, se ti hanno rovinato gli addominali me mi mangio vivi” disse guardandola e sfilò i punti saltati “Hai bisogno che ti dia del “tranquillante”?”
"Qualcuno doveva coprirvi" le sfiorò la mano sorridendo "No grazie. Forse solo un bacio”
"Ruffiana" Alex la guardò e si chinò su di lei, poggiando le labbra su quelle della donna distesa.
Astra le sorrise "Non lascerai la mia vista per un po’ sappilo"
"Perché? Ti sono mancata così tanto?" sorrise sfiorando la ferita e iniziando a muovere le dita guantate con estrema cautela.
"Anche... ma non potevo perdere qualcuno... non di nuovo"
“Ehi sono qui" conosceva quello sguardo, era in vena di proposte, non solo per la serata "Cosa vuoi chiedermi Inze?"
"Vuoi... so che forse può sembrare presto... ma quando ci rimetteremo in sesto... vuoi venire a vivere da me quando sei a National City?"
Alex, sorrise e la baciò, poi riprese. Disinfettò il tutto, ricucì i lembi e poi applicò un unguento formidabile per la cicatrizzazione e poi applicò nuovamente il cerotto "Adesso alzati lentamente"
Astra fece come detto e si trovò faccia a faccia con la rossa.
"Ciao" sorrise Alex accarezzandole le spalle "Ho avuto paura di non rivedere più questi occhi”
"Anche io" le sussurrò.
"Astra ti amo" sorrise "Eh beh prima era un sì" posò le labbra su quelle perfette dell'altra.
Astra sorrise e le accarezzò il volto.
“Sai è da un po’ di tempo che non stiamo insieme” le baciò il collo.
"Bhe che dice dottoressa... con questi punti sono abile al servizio?" Sorrise passandole le mani sui fianchi.
“Se lascerai fare me, Generale”
"Sono sicura che sarai...competente " sorrise.
“Oh non sai cosa ti farò” la prese dalla cinta del jeans e la tirò verso la camera da letto.
"Stupiscimi" disse con voce bassa, ma non riuscendo a tenere fuori dalla sua faccia un sorriso sciocco.
Mentre andavano in camera da letto l’aiuto a togliere il jeans
Le mani di Astra si precipitarono sotto la maglietta dell’altra.
“Mi fai rabbrividire”
Sorrise soltanto e le baciò il collo.
“Toglila” sussultò sulle sue labbra.
Eseguì "Prepotente" ridacchiò.
“Il pensiero delle tue mani mi ha fatto resistere” ammise baciando nuovamente il suo collo e rabbrividendo.
"Alex non puoi dirmi queste cose mentre sono mezza convalescente"
“Scusa” la guardò dolcemente.
"Va tutto bene" poi l’abbraccio come se volesse inglobarla nel suo petto "Non farmi mai più una cosa del genere. Prendi almeno Kara quando hai questi colpi di genio"
“Mi sei mancata anche tu” la strinse “Mi dispiace” le accarezzò i capelli.
Le baciò la testa. Si sedettero al centro del letto.
Astra le portò una mano sotto il mento accarezzandolo e la baciò.
“Posso?” Chiese accarezzandole le bretelle del reggiseno che indossava.
Annuì e portò le mani ad accarezzarle i fianchi. Alex portò le cosce su quelle di Astra.
Astra la tenne e la guardò negli occhi sorridendo.
Alex li sfilò il reggiseno e baciò le sue labbra. Poi una mano percorse la valle dei seni, l’addome e infine si immerse nelle mutandine, trovando il centro dell’altra umido “Sai cosa vorrei...?”
"Tutto quello che vuoi ..." sospirò.
Prese con l’altra mano quella di Astra “Fallo con me” sussurrò sulle sue labbra, portò Astra in un bacio bruciante mentre la lasciava guidare.
Alex spinse la mano di Astra sul suo centro, sussultando sulle labbra e fissandola negli occhi.
Astra mosse la mano lentamente mentre non staccava gli occhi.
Alex fece lo stesso “Entra” si morse il labbro inferiore.
"Anche tu" e fece come l’altra le chiedeva.
Ad Alex di mozzò il fiato in gola e entrò lentamente, mentre l’altra mano si posava sulla schiena di Astra.
"Rao Alex!" Sussultò
"Scusa" disse rallentando la spinta.
"Non ti ho detto di rallentare" mentre con la mano ricopiava i movimenti di Alex.
"Astra" ansimò mentre si spingeva in lei lentamente ma affondo.
Astra prese quelle labbra con le sue e la baciò con quanto aveva in corpo.
Alex gemette nel bacio e iniziarono un movimento sincronizzato. Mentre l'altra mano segnava la pelle della schiena.
Astra gemette e si abbandonò ai loro movimenti e alla sensazione di avere di nuovo Alex tra le braccia.
Si sdraiarono una di fianco all’altra “Oddio non dirmi che hai ancora forza” Disse sentendo le mani sfiorarle le cosce.
"Vorrei dirti di si, ma voglio farti riposare e i miei muscoli iniziano a fare male" le sorrise.
“Allora queste saranno coccole” sorrise abbracciandola dolcemente.
"Dici le cose più dolci Alexandra" le sorrise baciandola.
“Tra le due sono io quella da romanzi rosa...” ridacchiò.
"Lo sapevo!" ridacchiò.
“Cosa?” Disse guardandola.
"Che nascondevi romanzi rosa" sorrise sfacciata per poi baciarla di nuovo "Sogni segretamente che un tenebroso generale dall'oscuro passato venga a rapirti?" sogghignò.
“Ma piantala” la picchiò fintamente “Smettila, sennò non sarò responsabile delle mie azioni.
"Chi ti dice che ti lascerò il comando questa volta?" sorrise sorniona.
“Fa pure generale” si lasciò prendere dai polsi “Sono tua”
"Rao" La sovrastò "Non credo ci saranno coccole per il momento"
 
 
 
Alex si sgranchì mentre era seduta sul materasso, non guardò Astra addormentata, sennò le sarebbe venuto in mente un risveglio piacevole per il suo generale, e non era il caso. Si mise in piedi e andò in bagno, quando sollevò lo sguardo verso lo specchio, sbiancò. Non c’era solo un occhio nero ma macchie di sangue sul suo visto “Astra” scatto verso la camera e cercò di svegliarla “Ehi, svegliati...”
Astra sentendosi scossa si svegliò ancora intorpidita dai farmaci che la avevano dato "Si Brave one?" sbadigliò.
“Guarda” era tutta macchiata di sangue “Vieni andiamo a fare una doccia, dannazione, ma che diavolo di medici ti hanno saturata?”
Astra la guardò intontita poi guardò il fianco "Beh credo di non aver fatto attenzione ai punti ieri notte" sorrise guardandola.
Si erano addormentate solo perché logorate dalla fatica, era sicura che altrimenti non avrebbero dormito.
“Si abbiamo esagerato. Dai riesci ad alzarti?” Si portò una mano sul petto.
Si alzò lentamente e si mise in piedi "Visto non ti devi preoccupare. Non è nemmeno grave come quella vol.... insomma ho visto di peggio" sorrise.
“Dimmi che non ci conoscevamo ancora...” disse avvolgendo un braccio intorno alla sua vita “Infilati nella doccia arrivo subito”
"Forse" le dette un bacio sulla guancia "Va bene"
Alex prese tutte le lenzuola e le portò in lavatrice...poi andò da Astra, che ovviamente nuda a prima mattina era uno spettacolo.
"Vuoi farmi compagnia o vuoi solo darmi un occhiata doc?" sorrise uscendo dalla doccia.
“Rientra immediatamente, devo pulirti la schiena.
"Va bene capo"
Alex entrò e tra un bacio e l’altro si fecero la doccia.
   
 
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