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Autore: GReina    29/10/2021    2 recensioni
Questa raccolta di OS partecipa alla sfida WRITOBER lanciata da Fanwriter.it
Per tutto il mese di ottobre pubblicherò una OS al giorno! Trame e personaggi varieranno di volta in volta. Consultate l'indice e la premessa (primo capitolo) per maggiori informazioni e curiosità su prompt scelti e personaggi!
[coppie: kuroken | ushiten | iwaoi | semishira | osasuna | daisuga | sakuatsu | tsukkiyama | tanakyo | shoumika | arankita | yakulev | bokuaka | matsuhana]
Genere: Fluff, Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Altri, Aoba Johsai, Karasuno Volleyball Club, Nekoma, Shiratorizawa
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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ATTENZIONE: QUESTA ONE-SHOT CONTIENE FORTI SPOILER DEL MANGA.
Questa storia partecipa al Writober di Fanwriter.it
» Prompt: Saturno
» N° parole: 1295

29. Saturno – Oikawa

Oikawa aveva sempre amato l’astronomia. Non sapeva neanche da dove quella passione fosse nata, ma solo che ce l’aveva da sempre. Magari era stato il suo film preferito – E.T. – ad avergli trasmesso quell’amore per le stelle, o magari era stato per il fatto che suo padre era professore di scienze alle medie. Che fosse per una ragione o per un’altra, Tooru aveva dapprima imparato a memoria tutto il sistema solare, con i suoi pianeti ed i vari satelliti, e poi si era spostato sulle costellazioni.
Felice di vantare le sue nuove conoscenze a scuola, era stato sorpreso di scoprire invece che ai bambini della sua età quelle cose non interessavano affatto e che – piuttosto – erano ritenute noiose e da secchioni. Solo una persona gli aveva dato corda, la stessa che gli dava corda per qualsiasi cosa: Iwaizumi.
Era stato in quel modo che erano diventati migliori amici, e sin dall’infanzia non si erano più separati.
Crescendo – per quanto rimanesse affascinato dagli astri – sempre meno furono per Tooru le occasioni di parlare di astrologia a quello che con felicità di entrambi era diventato il proprio ragazzo, ma Hajime non aveva mai dimenticato quella sua passione, così ogni tanto lo sorprendeva con regali come spessi tomi d’approfondimento della materia; gadget che avevano a che fare con le stelle, i pianeti o gli alieni; o ancora gli proponeva serate cinema a tema fantascientifico.
Quella sera, decise di portarlo a sorpresa all’Osservatorio della città.
Era stata una sorpresa, sì, ma non poi così inaspettata. Il castano – d’altronde – non aveva parlato d’altro per un mese intero, poiché solo per pochi giorni Saturno si sarebbe visto tanto nitido al telescopio come lo era in quel momento.
All’ingresso Iwaizumi diede il proprio nominativo informando il personale che aveva prenotato per due (non che ce ne fosse bisogno vista la poca affluenza). La donna diede loro i biglietti e poco dopo erano nella sala circolare.
Prima di arrivare al pezzo forte, Tooru si perse nelle raffigurazioni delle collezioni rappresentate sulla volta del soffitto.
Parlò per interi minuti, forse addirittura un’ora. Non appena se ne accorse si voltò mortificato verso Hajime temendo di averlo annoiato, ma questi stava guardando in alto verso il punto da lui indicato poco prima con un sorriso felice in volto che contagiò presto anche Oikawa. Lui era l’unico in grado di ascoltarlo per ore continuando a mostrare quell’aria interessata e contenta.
Non appena i loro sguardi s’incrociarono, il corvino lo pregò di continuare e lui non se lo fece ripetere due volte.
Tooru ed Iwaizumi stavano insieme dall’ultimo anno di liceo. Si erano ritrovati a consolarsi a vicenda dopo aver fallito l’ultimo tentativo che avevano per poter accedere ai nazionali di pallavolo, e tutto a un tratto era successo.
Da allora erano successe molte cose: Oikawa si era trasferito in Sud America ed Iwaizumi negli Stati Uniti; il primo aveva acquisito la cittadinanza argentina mentre l’altro aveva ottenuto l’impiego per cui aveva studiato tanto. Nonostante a livello nazionale Tooru giocasse contro il Giappone, il castano aveva infine deciso di tornare in patria accettando una delle tante proposte che gli erano state offerte dopo le Olimpiadi disputate a Tokyo nel 2021. D’altronde a quel punto i suoi obiettivi erano stati raggiunti, e già pago per essere stato allenato dal proprio idolo ed aver sconfitto i propri rivali, Oikawa aveva deciso di porre fine alla relazione a distanza che da troppi anni stava mandando avanti con Iwaizumi per tornare ad essere una di quelle coppie in grado di potersi toccare.
Non era passato molto dal suo ritorno che i due avevano deciso di andare a vivere insieme, e da allora erano passati due anni.
«Come fai a non annoiarti mai quando finisco per spiegarti tutta la Via Lattea?» chiese Tooru ridendo a un certo punto. Anche Hajime rise.
«Come potrei mai annoiarmi quando mi spieghi le cose in questo modo?» sollevò una mano e gli accarezzò una guancia. Poi si baciarono.
«Amo la passione che ci metti.» gli sussurrò poi labbra su labbra. Oikawa arrossì. Stavano insieme già da anni ma la vicinanza di Iwaizumi gli faceva ancora quell’effetto. Si innamorava di lui ogni giorno sempre un pochino di più, come se non ci fosse limite a quanto potesse volergli bene.
Il suo sguardo scappò alla bocca del suo compagno, si morse il labbro inferiore e di nuovo si sporse – placido – verso di lui.
Baciarlo era bello e non gli sarebbe mai bastato. Il periodo di lontananza che avevano vissuto era stata una vera e propria tortura ma necessaria affinché nessuno dei due avesse rimpianti riguardo ai propri sogni lavorativi. Erano realizzati, adesso, e pronti per vivere le loro vite come una sola.
Fecero qualche passo ancora, infine arrivarono al telescopio principale già impostato con le coordinate giuste per poter vedere Saturno solo appoggiandovi l’occhio. Tooru guardò Hajime in una tacita domanda, ma prima ancora che potesse anche solo pensare di aprire bocca, il corvino lo anticipò dicendo:
«Guarda prima tu.» lui sorrise e non si fece pregare. Era lui, d’altronde, il nerd delle stelle.
Chiuse un occhio e poggiò l’altro sulla microcamera, poi esclamò contento.
«È bellissimo, Iwa-chan! Non l’avevo mai visto così bene!» non distolse lo sguardo per ascoltare la sua risposta:
«Sono felice che ti piaccia. Speravo tanto di rendere questo il nostro appuntamento più bello.» Tooru rise ma continuando a guardare il pianeta lontano.
«Non ha ancora questo primato. Ne abbiamo avuti tanti davvero bellissimi. È difficile superarli.»
«Però può ancora migliorare.»
«Può sempre migliorare.»
Non parlarono più per alcuni secondi. Oikawa si godette la vista imponendosi di cedere il posto al telescopio quanto prima al suo compagno quando proprio questi parlò ancora:
«Qual è il tuo pianeta preferito?» Tooru – l’occhio ancora fisso sull’universo – finse un tono di biasimo.
«Mi conosci da tutta la vita e non lo sai?» sentì la risata di Iwaizumi.
«Lo so. Ma dimmelo lo stesso.»
«Qualcuno qui è impaziente di sentirsi dire che questo appuntamento è perfetto!» lo prese in giro, ma poi comunque affermò: «Il mio pianeta preferito è sicuramente Saturno. L’anello lo rende più bello di tutti gli altri messi insieme! Non c’è storia.» Hajime non rispose per un po’. Quando parlò ancora, disse solo il suo nome:
«Tooru…» ingenuamente pensando che gli stesse per chiedere di dargli la possibilità di vedere, il castano scostò gli occhi dall’obiettivo per puntarli sul corvino. Fu confuso nel non trovarlo ad altezza occhi, ed il suo cuore mancò un battito nell’appurare che si trovava in ginocchio.
Hajime lo stava guardando dal basso in alto con un misto di ansia ed eccitazione in volto; un sorriso sulle labbra ed una scatoletta aperta tra le mani.
«Sono d’accordo con te. Gli anelli rendono tutto più bello.» Oikawa era talmente sorpreso da non sapere cosa fare; era talmente felice da non essere in grado di parlare.
«Ti amo, Tooru, e voglio passare il resto della mia vita con te. Voglio osservarti vincere altre medaglie ed ascoltarti parlare di stelle fino alla vecchiaia. Voglio camminare mano nella mano con te, voglio addormentarmi al tuo fianco e svegliarmi con te tra le mie braccia per sempre. Vuoi sposarmi?» ad Oikawa mancava il respiro, era talmente euforico che gli sembrava di volare.
«Anch’io, Hajime! Anch’io voglio tutto questo!!» gli occhi del corvino si illuminarono di speranza e poi ancora di più quando finalmente lui disse: «Sì! Certo! Ti amo, voglio sposarti!» Iwaizumi saltò in piedi, lo baciò energico e gli mise l’anello al dito. Tooru fisso il proprio anulare senza riuscire a smettere di sorridere.
«Visto?» lo raggiunse la voce di Iwaizumi mentre alternava le parole ai baci sul collo «Adesso il tuo dito è molto più bello.» Oikawa ridacchiò del tutto concorde.
«D’accordo, hai vinto. Questo è l’appuntamento più bello di tutti i tempi! Ti sfido a batterlo.»
 

n.a.
Che dire, headcanon: Iwaizumi gli ricorda di questa sfida finale quando vanno per la prima volta “ad un appuntamento” insieme al bambino che hanno appena adottato.
   
 
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