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Autore: LorasWeasley    30/10/2021    1 recensioni
AU [Daisuga | Kuroken | Bokuaka | Iwaoi | Tsukkiyama]
[Accenni: Matsuhana | Tanakiyo | Kagehina | Sakuatsu | Osasuna | Ushiten | Semishira etc..]
Il racconto di un'estate tra relazioni, litigi, partite di Beach e scommesse.
Faranno la loro comparsa quasi tutti i personaggi e quasi tutte le coppie più amate.
Con Mattsun e Makki che si ritroveranno ad occuparsi di un Oikawa che non vuole far altro che dare fastidio a Iwaizumi.
Daichi che verrà intetterroto ogni volta che proverà a chiedere un appuntamento a Suga.
Kuro e Kenma che dovranno gestire i loro gatti e Bokuto, il quale non vuole altro che ottenere un pó di attenzione da Akaashi.
Tsukishima che dovrà venire a patti con i suoi sentimenti e molto altro...
Genere: Comico, Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Aoba Johsai, Karasuno Volleyball Club, Nekoma
Note: AU | Avvertimenti: Spoiler!
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49. Quella volta delle scelte del proprio futuro

Quando Kindaichi gli venne ad aprire la porta vide i suoi occhi spalancarsi. Tooru non sapeva dire se il motivo di quella reazione fosse la sua presenza inaspettata o il suo volto che era messo peggio di quello che immaginava.
Non si era ancora guardato allo specchio, ma capiva che non doveva essere un bello spettacolo dopo aver passato la notte insonne a piangere, non inoltre se indossava gli occhiali al posto delle sue solite lenti a contatto.
-Kunimi!- chiamò con urgenza –Vieni, subito!
Oikawa sentì uno sbuffo e dei movimenti dalla cucina, una sedia strisciare sul pavimento e poi dei passi che si trascinavano lì.
-Cosa c’è?- domandò il diretto interessato prima ancora di notare Oikawa sulla cornice della porta.
Kindaichi gli afferrò la mano tirandolo fuori di casa –Noi andiamo a mare!- urlò forte, probabilmente per farsi sentire da Iwaizumi ancora all’interno.
Kunimi stava per protestare, ma quando notò il loro ospite assecondò il suo ragazzo.
Scapparono praticamente via lasciandogli la porta aperta.
Oikawa gliene fu grato, soprattutto perché non fecero domande e sapeva già che sarebbe stato difficile in generale, non voleva ripeterlo due volte.
-Ma che diavolo…
Iwaizumi aveva raggiunto l’ingresso domandandosi confuso perché i suoi amici fossero scappati così velocemente, lasciando addirittura la porta aperta. Ma poi vide Oikawa e si ammutolì all’istante.
Tooru fu il primo a parlare, prendendo in mano la situazione prima di essere buttato fuori.
Entrò dentro casa chiudendosi la porta alle spalle, affermando poi risoluto –Ho bisogno che tu mi ascolti. Makki mi ha detto di smetterla di piangere e di prendere una decisione sul mio futuro. Ci ho pensato tutta la notte e dovresti solo ringraziare che non ti abbia svegliato a un orario improponibile.
Iwaizumi rilasciò uno sbuffo e Oikawa la prese come una vittoria, si riempì i polmoni e come non era mai stato serio in vita sua disse –Ti amo Iwaizumi Hajime. Ti amo probabilmente da quando avevamo cinque anni e ho imparato ad amarti ogni estate di più. Pensavo che non sarei mai stato ricambiato, ma questo mese è stato tutto quello che avevo sempre immaginato e io… vorrei solo passare il resto della mia vita con te. Quindi, se mi ami anche tu, ti basta chiedermi di rimanere e non andrò da nessuna parte.
-No- Iwaizumi rispose all’istante, senza neanche un secondo per pensarci.
Il cuore di Oikawa cadde nuovamente, il suo dolore così evidente nell’espressione che Iwaizumi si affrettò a specificare –Ti amo anche io. Cazzo, ti ho amato da sempre. Ma appunto perché ti amo non ti impedirò di partire. È quello che avevi scelto per il tuo futuro, non sarò io a rovinarlo.
-Ma…- Oikawa fece un passo nella sua direzione, una mano che si allungava per sfiorare il suo braccio –Io voglio stare con te.
-Mi odieresti se ti impedissi di andare.
-No, non è vero, io non…
-Sì, Oikawa- la mano di Iwaizumi si allungò a sfiorargli la fronte per scostare qualche ciocca, Tooru chiuse gli occhi a quel tocco rilasciando un sospiro –alla fine mi odieresti. Devi andare.
La mano che Oikawa teneva ancora sul braccio di Iwaizumi si strinse, i suoi occhi si aprirono mentre diceva risoluto –Vieni con me.
Gli occhi di Hajime si spalancarono, non avendo completamente pensato a quella nuova svolta negli eventi.
-Io…- non seppe come continuare, era completamente confuso da quella proposta.
Oikawa continuò –Ti mancano due esami all’università, giusto? Potresti raggiungermi tra qualche mese e avresti tutto il tempo di laurearti e fare un corso di lingua e poi… Potremmo stare insieme per sempre.
Iwaizumi continuò a non rispondere, totalmente sconvolto da tutta quella nuova prospettiva.
-Inoltre…- Oikawa concluse in un sussurro –Il matrimonio tra omosessuali in Argentina è legale.
Per la prima volta da quando aveva discusso, Iwaizumi rise –è forse una proposta?
Anche Oikawa abbozzò un sorriso –Dimmelo tu, Iwa-chan- fece un altro passo in avanti, i loro petti che si sfioravano –verrai con me?
Le braccia di Iwaizumi finirono intorno al suo corpo, uno dietro la schiena mentre l’altra mano si strinse tra i suoi capelli –Sono ancora incazzato perché me l’hai tenuto nascosto.
Oikawa strinse entrambe le mani sul suo petto, come se avesse paura di vederlo scappare –Niente più segreti, te lo prometto.
-Bene- gli diede un leggero bacio a stampo –Verrò con te ovunque finché mi vorrai e sarai felice.
Oikawa credeva di aver ormai pianto tutte le sue lacrime, ma quando tornò a baciarlo non riuscì a trattenere quel nuovo flusso di gioia che gli stava inondando le guance e appannando tutti gli occhiali.
 
Kunimi e Kindaichi erano passati a chiedere in prestito dei costumi a casa di Hanamaki essendo che erano usciti di casa talmente in fretta da aver dimenticato ogni cosa.
Matsukawa aveva trovato loro qualcosa e dopo che si furono cambiati li riaccompagnò alla porta, poi cercò il suo ragazzo con lo sguardo. Non fu difficile da trovare: era steso in modo scomposto su un divanetto della sua terrazza all’ombra.
-Noi non scendiamo a mare?- domandò divertito mentre lo raggiungeva.
Makki rispose con un lamento –Sono stremato.
Mattsun lo fece spostare quel tanto che bastava per potersi mettere al suo fianco.
-In effetti si sta bene anche qui.
Rimasero in quella posizione per diverso tempo, il silenzio e l’aria fresca di fine agosto che rendeva tutto molto più tranquillo.
-Issei- chiamò Makki a un certo punto.
La voce calma, la testa che lentamente si alzava dalla sua posizione per cercare lo sguardo del suo ragazzo.
-Dimmi- rispose subito l’altro, era raro che lo chiamasse per nome, doveva quindi essere qualcosa di importante.
Hanamaki aveva poggiato il mento sul proprio braccio che a sua volta era drappeggiato sul petto del suo ragazzo, la mano di Mattsun ancora tra i suoi capelli passava per delle leggere carezze.
-Andiamo a vivere insieme.
Lo disse in modo tranquillo, nessun imbarazzo nella sua voce.
-Ora?- anche Issei aveva una voce tranquilla, come se stessero parlando di cosa mangiare a pranzo, la sua domanda era semplice curiosità.
Makki annuì –Ci stavo pensando. Dopo questi tre mesi io non voglio tornare a vivere separati. Inoltre… ce la siamo cavata bene, no? Abbiamo anche avuto l’esperienza di avere un bambino.
Mattsun rise, poi annuì –Mi piacerebbe.
Takahiro sorrise euforico, poi si spinse in avanti per unire le labbra con le sue, come per sigillare quella promessa di un nuovo futuro insieme.
 
Kenma non aveva idea di quanto tempo fosse rimasto al PC a leggere e rileggere l’e-mail che gli era arrivata. Ma da quando l’aveva ricevuta non aveva fatto altro che cercare di capire se fosse uno scherzo. Aveva controllato i suoi followers e sapeva che non poteva essere uno scherzo, ma il suo sguardo era rimasto comunque incollato allo schermo del computer tutta la mattina.
Si riscosse solo quando sentì la risata di Kuro e il parlare di Bokuto mentre rientravano a casa di ritorno dal mare.
Si alzò di scatto e corse in giardino, gli occhi spalancati mentre chiamava con urgenza –Kuro!
Tutti e tre i ragazzi si girarono verso di lui, il sorriso di Kuro morì sulle sue labbra per lasciare uno sguardo di preoccupazione –Che succede amore?
-Kuro siediti, devo dirti una cosa.
La preoccupazione del corvino aumentò ancora di più, ma fece come gli era stato richiesto mentre si lasciava cadere sulla sdraio più vicina.
Bokuto e Akaashi non erano certi se potessero ascoltare o meno, Akaashi aveva quindi appena aperto la bocca per chiedere se avrebbero dovuto andare via, ma a Kenma non interessava e prima che l’amico potesse parlare annunciò –Penso di essere appena diventato ricco.
Kuro sbatté le palpebre confuso, Bokuto parlò –Ma tu sei ricco- fece presente –hai questa casa.
Kenma rispose quasi infastidito –Questa casa è dei miei genitori. In ogni caso dico… molto ricco. Tipo guadagnare dieci mila al mese.
Akaashi e Bokuto spalancarono gli occhi, Kuro rimase senza parole con la bocca allentata.
-Come!?
-Ricordi quando l’altro ieri siete andati alla festa di compleanno di Goshiki? E io sono rimasto a casa a fare una live? Ecco, ho spiegato un livello di un nuovo gioco uscito da qualche mese, ho spiegato tutti i trucchi per passarlo e solite cose. Un attore famoso americano, il protagonista di quel film che abbiamo visto due mesi fa, ha visto il mio video e non solo l’ha ricondiviso, ma ha anche fatto diverse storie sul suo account Instagram menzionandomi e dicendo che grazie a me era riuscito a superare un livello nel quale era rimasto bloccato per settimane.
L’incredulità era sempre più evidente sul volto del suo ragazzo, ma Kenma era troppo eccitato per non continuare a parlare.
-Quindi in due giorni i miei followers sono triplicati e, oltre a prendere soldi praticamente solo da questo, mi hanno contattato per invitarmi come ospite internazione al Comic-Con di San Diego il prossimo anno!
Il primo a riprendersi e a parlare fu Akaashi –Wow Kenma, congratulazioni!
Bokuto invece urlò –Si possono fare così tanti soldi con internet!?
Akaashi fece un colpo di tosse –Ti ricordo che stai ancora adottato il tuo gufo grazie a questo.
-Sì ma… Questa è una cosa enorme!
Alla fine si riprese anche Kuro alzandosi di scatto dal suo posto per prendere in braccio il suo ragazzo e farlo girare sul posto –Sono così felice per te! Era tutto quello che avevi sempre voluto ed è tutto quello che ti meriti. Sapevo che il tuo talento sarebbe stato apprezzato dal mondo un giorno!
Kenma rise rispondendo a quell’abbraccio, i suoi occhi erano lucidi e felici.
Quando lo rimise a terra, Kuro guardò i suoi amici e disse serio –E che non si dica che sto con lui solo per i soldi, stavamo insieme anche da prima.
Bokuto alzò gli occhi al cielo –Tanto ti manterrà comunque lui.
  
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