Il sesto anno di Hogwarts si era concluso da un mese e James aveva invitato gli altri Malandrini – escluso Sirius, che ormai viveva lì in pianta stabile viziato a dismisura dalla signora Potter – a passare qualche settimana alla tenuta Potter.
Erano riuniti da un paio di giorni ormai e passavano le loro giornate tra tornei di Gobbiglie, minipartite di Quidditch e le crostate della madre di James.
 
Quel pomeriggio dopo pranzo, Remus decise di andarsi a stendere sul prato con un buon libro e rilassarsi per qualche ora; si era appena immerso in un nuovo capitolo quando una zolla di terra atterrò sulla pagina che stava leggendo.
Sollevò lo sguardo infastidito e vide alla sua destra Padfoot intento a scavare una buca nel giardino dei Potter.
 
“Pads! Ma che stai facendo, per Merlino?!” urlò Remus in direzione della forma canina del suo amico.
Per tutta risposta l’altro alzò lo sguardo su di lui e, ansimando con la lingua a penzoloni, corse verso di lui.
 
“No! Fermati! Sei tutto sporco di terra, non ti azzardare!” il ragazzo cercò di tirarsi su dal terreno, ma prima di riuscirci venne investito dalla massa canina di Sirius, che prese a leccargli il collo e la faccia.
 
“Sirius! Sirius smettila! Ma si può sapere che ti prende?” disse Remus, mentre cercava – invano – di tirarsi via di dosso quell’ammasso di peli.
Dopo quelle che a Remus parvero ore, Padfoot si staccò finalmente da lui e si sedette accanto al licantropo, guardandolo tutto soddisfatto.
 
Remus si sollevò a sedere e lo guardò torvo, mentre con sguardo schifato cercava di pulirsi come meglio poteva.
Accanto a lui, intanto, al posto del grosso cane nero comparve la figura di Sirius, con un grosso sorriso sulle labbra.
 
“Oh, Remus. La tua faccia è impagabile. Sei tutto sporco di terriccio.” e così dicendo si lasciò andare ad una sonora risata.
“Tu… razza di… E copriti, santo cielo!” disse di rimando il castano, lanciando verso di lui il telo che aveva portato per sedersi a terra.
 
“Quanto la fai lunga. Come se non mi avessi mai visto nudo, tra l’altro.” ribatté il moro, con un sorrisetto impertinente sulle labbra, mentre copriva le sue nudità con il telo.
 
Remus sospirò, chiudendo gli occhi e portando due dita a stringere la base del naso.
“Mi farai impazzire, prima o poi. Mi spieghi il perché di tutta questa sceneggiata? Hai scavato una buca nel giardino dei Potter, mi hai lanciato della terra sul libro, mi sei saltato addosso con il pelo tutto sporco e mi hai impolverato tutto!”
 
“Beh, mi hai lasciato tutto solo. James e Peter stanno dormendo, io pensavo che volessi stare un po’ con me e invece sei venuto qui, ignorandomi. E allora mi sono vendicato.” disse il moro, con voce volutamente petulante. “Sai che ho bisogno delle tue attenzioni. Allora me le sono prese.” concluse con tono risoluto.
 
Remus sospirò nuovamente e scosse la testa.
“Mi chiedo come diavolo faccio ad essere innamorato di te.”
“Ma perché sono irrimediabilmente affascinante.” disse Sirius, con un grande sorriso sulle labbra, piegandosi verso di lui.
“Non è forse così, Moony? Non sono forse così irrimediabilmente bello, affascinante e sexy?”

Remus lo guardò, cercando di trattenere un sorriso. L’ego di Sirius era veramente smisurato.

“Sì. Sei irrimediabilmente bello, affascinante e sexy. Ma sei anche parecchio stronzo.” rispose il licantropo con un sorrisetto sulle labbra.
“Se avessi voluto le mie attenzioni, sarebbe bastato chiedere, pulcioso. Invece di piombare qui così.”
“Oh, sai che mi piacciono le cose plateali…” disse Sirius, avvicinandosi sempre di più al viso del compagno.
“Beh, Moony… visto che il mio piano è andato a buon fine e sono riuscito a distrarti, facendoti concentrare su di me… che ne dici di darmi queste attenzioni di cui ho tanto, tanto, tanto, bisogno?” e così dicendo lasciò un bacio sull’angolo della bocca di Remus.
 
L’altro sorrise e gli mise una mano dietro al collo, avvicinandosi di più alle sue labbra.
“E va bene… però poi dovrai spiegare tu ai signori Potter perché hai scavato una buca nel loro giardino.” disse, sfiorando le labbra del moro con le sue.
“Non preoccuparti, poi ci penso io…” e così dicendo appoggiò le sue labbra su quelle del compagno, approfondendo il bacio e stendendosi con lui sul prato.

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Storia scritta per il Writober 2021
Lista Pumpink
Parola chiave: Scavare
Disclaimer: Harry Potter e tutti i personaggi della saga sono di proprietà di J.K. Rowling