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Autore: terryoscar    31/10/2021    2 recensioni
Autrici: Aizram e Terryoscar
“ Avventura sulle Alpi” nasce per caso.
Aizram ed io ci siamo conosciute grazie alla mia prima pubblicazione: ” Oscar storia di un grande amore.”
“Dopo averla portata a termine, Aizram mi ha contattata, chiedendomi di scrivere un’altra storia ma allegra e divertente riguardo ai nostri personaggi preferiti: Oscar e André.
Inizialmente le ho detto che non sapevo nemmeno cosa scrivere, e lei mi ha suggerito di fargli fare un bel viaggio verso le Alpi.
I primi tre capitoli li ho scritti da sola, prendendo spunto i suggerimenti di Aizram ma poi, grazie alla tecnologia di cui usufruiamo abbiamo scritto i capitoli successivi in tempo reale: tramite skipe.
Quindi questa storia è scritta a quattro mani da Terry e Aizram. Si sa due cervelli funzionano meglio di uno!
E così nasce “Avventura sulle Alpi!”
Qui avremo il generale che tenterà di convincere sua figlia a sposarsi, perché a suo dire ormai incontrollabile da quando frequenta i Soldati della Guardia e sopratutto pretenderà da lei un erede a cui tramandare il titolo nobiliare. Naturalmente Oscar di sposarsi non ne vorrà sapere, quindi si scontrerà con suo padre, e non solo con lui ….
Genere: Comico, Commedia, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Alain de Soisson, André Grandier, Generale Jarjayes, Madame Jarjayes, Oscar François de Jarjayes
Note: OOC | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'IO SONO IL GENERALE JARJAYES'
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Carovana verso il convento
 
 Collegno, Palazzo Jarjayes
 Corro veloce verso la scalinata, vedo scendere mia sorella e con tono agitato dico: "Madamina, Madamina! ... Sta arrivando una carrozza!"
 "Una sola? O tante? Perchè noi aspettiamo tutta la famiglia, al gran completo!"
“Una, una! Madamina, la carrozza è tutta d'oro! Non ho mai visto nulla di simile!"
"Povera me! E chi sarà adesso? AhHHH!! Non c'è pace da quando è passato qui il Padrun!! Povera me!"
 "Ahh spero che ilPadrun arrivi più tardi possibile! Io non sopporto la divisa che mi costringe a portare."
 "Zitto!! Sei sciatto!! Il  padrun ha ragione!!! Devi essere più ordinato, Michele!! Oh, ma guarda, la carrozza si è fermata. E adesso ...... povera me!"
 
Osservo per bene questa carrozza, tutta lucida, nera, con stemmi, volute e decori vari tutti in oro. Enorme, piena, opulenta. Con due cocchieri, quattro valletti con cappelli piumati i testa, ottocavalli bianchi che la trainano. Che sia il Sua Santità il Papa, venuto qui per riportare sua Eminenza il Cardinale de Jarjayes sulla retta via?
                                    
"Madamina guarda lo stemma ... Ohhh non ho mai visto una cosa simile! Ma chi sarà?"
 "Mah ..... è lo stemma .... dei Borboni!! Dei Borboni di Napoli!!! NOOO!!! Non è possibile!!"
" Cosa?! Vuoi dire che ospiteremo il re delle due Sicilie? Oh ma ..." con le mani mi stiro la mia giacca sgualcita, mi guardo le mani, sussurro: "Meno male che sun pulite!"
"Ma come fai a presentarti così!! Michele!!"
 
 
Vediamo un valletto scendere dal retro della carrozza, sistemare il predellino e aprire la porta. Un'ombra si affaccia, un uomo, con un bastone da passeggio dal manico bianco, una mano guantata di viola con su un grosso anello, una giacca bianca, riccamente decorata, eccessiva. E lo vedo, il naso, il naso enorme, che rende unico il Re delle due Sicilie. Scende deciso, quasi saltellando. Dietro di lui si affaccia un altro uomo, riccamente abbigliato, una parrucca incipriata in testa e due occhi azzurri, gli occhi dei Jarjayes.
 
 
"Uè ... e jamme Claude, finalmente siamo arrivati a lu tuo palazzo e ci putimmo ripusà!" (possiamo riposare)
"Ah si, venite Maestà! Casa mia .... è casa Vostra!!" Rispondo allegro. “Casa mia .... in realtà questa casa è di mio nipote Augustin, ma tanto lui non ci viene mai, è troppo preso dal suo esercito!Per mia fortuna, direi!! Ih ih … se fosse qui, io non potrei godermi questa casa!”
 "Che meraviglia a cussì putimmo(così possiamo)  fa baldoria! ... Diremo a lu valletto di portarci due femmine con le tette grosse come piace a nuje!"(noi)
"Oh si, Maestà! Ma perchè solo due? Noi siamo ancora giovani!!" Poi mi avvicino al valletto, tutto sgualcito, lo osservo per bene ed aggiungo: "Ehi tu, vieni qui! È così che accogli il tuo padrone?"
 "Ehmm ... ecco ... non Vi aspettavamo ..."
“ Ma Voi chi siete?"
"Come sarebbe .... io sono Claude Reynier August de Jarjayes! Il più grande amatore di tutti i tempi."
"COFF COFF"
"Ehm ... dopo Sua Maestà il Re qui presente."
Spalanco la bocca, esce appena un suono: "Ohhhh ...."
"Ohhhhh .... cosa! Animo, ragazzo. Porta dentro i nostri bagagli e fai venire la servitù. Voglio parlare con chi comanda, qui!"
 Giovanna avanza e con atteggiamento fiero ribatte: "Sono io che comando, ovviamente dopo il Generale Jarjayes ..."
"Bene, quindi Voi siete .... uhm .... madame  Dalmasso .... Uhm ... ma io Vi ricordavo più vecchia!! Però, portate bene gli anni!  Uhm ... dovreste avere all'incirca ..... settant'anni!"
 
Osservo per benino questa donna, non è il mio tipo, troppo secca, troppo fredda e troppo austera!
 
"Cosa?! Io non ho settant’anni! Prego, ne solo cinquantacinque!"
 "Uhm .... " Mi avvicino, la osservo per bene, faccio un bel giro attorno. Occhi neri, capelli raccolti in uno chigon, occhiali, "Uhm ... ma allora Voi siete la figlia dei Dalmasso! La zitella!!! AAHHHHHH!! Devo dire che siete venuta su benino .... un po' secchina per i miei gusti ....."
 "Ohh ma cosa dite?"
"Dico dico ..... che dovete prepararci due belle stanze, sontuose, eleganti, profumate! Due bagni, magari potreste anche venire a lavarmi la schiena! Su su ...  animo .... Giovanna, se ben ricordo!"
Ferdinando continua divertito: "E mandateci due bagasce!"
 "COSA?!!! DUE .... DUE .... AAAAAHHHHHHH!!!" Urlo disperata mentre mi faccio un veloce segno della croce! Questa casa è invasa dal demonio.
 "OèSignurì! Capisco che siate na zitellona ma non credo che non avite mai visto nu bel maschione! E Jamme, nu fate chillà faccia! (Suvvia non fate quella faccia)
"AAA!!! Michele! Occupati tu di loro, io devo andare a cercare aiuto! AAAAHHHHH!!!"
 "Aiuto?! Ma chillà è scema! ... Uè Claude, credo ca la zitellona faccia finta. Su entriamo ca tengo famme e poi voglio na  bella femmina", guardo lusevitore e continuo: "UèMichè trovaci le bagasce, falle sfamare, falle lavare e poi mandale in camera!"
 "Sissignore, agli ordini Signore!" Batto i tacchi a terra, non vorrei che anche questo fosse un militare .... allegro però.
Vedo scappare la governante e dico a gran voce: "Giuà (Giovanna) c'è sta lu bidè?"
"AAAAAHHHHH!!!" Corro nella cappella, mi inginocchio ed inizio a recitare il rosario. Da quando Sua Eminenza ci ha lasciati, qui va tutto male.
 
Cammino a passo spedito ne lu salone e domando a lu servitore: "Michéuè ... che le prende a sorete?" (tua sorella)
"Eh, vedete, non si è ancora ripresa dalla dipartita del Cardinale Jarjayes!"
"Come come?! Lu cardinale je muort?" (è morto)
"Si ... il Cardinale non è più tra noi ..... ha preso .... un'altra via ..... sniff ...."Tiro su con il naso, cercando di trattenere le lacrima.Quanto mi manca il mio cardinale!”
Claude domanda: "E così il povero Armand è morto! Ma come è successo?"
"Morto? No no ....  monsieur Armand è vivo .... è il Cardinale ad averci lasciato .... sniff ...... tutta colpa del padrun!"
"Ohhhh ma allora je muort o je vivo?"(è morto o è vivo)
"Il Cardinale è morto, il Conte Armand è vivo, vivo, vegeto e prolifico, se posso permettermi, Signore!"
"Ije nu ti capisco! Ma come parli? E SPIEGATI NA VOLTA P' SEMPRE!"
 "Ecco, Sua Eminenza non c'è più perchè Monsieur Armand è tornato alla vita laicale. Sniff .... il passaggio del padrone ha scombinato tutto. Prima qui era tutto sereno, due volte alla settimana veniva in visita la Marchesa ed una volta si recava il Cardinale da Ella. Tutto ordinato. La domenica veniva celebrata la Santa Messa nella Pieve di Collegno, in settimana invece nella cappella del castello, tutte le sere. Ma da quando è passato il padrone .... tutto è cambiato. Niente più Marchesa, niente più Cardinale ... sniff ......"
 "E a cussj (così) il nostro Cardinale ha lasciato i voti per una femmina ... però!  Ah ahah ... Uè Claude, so sicuro che sta Marchesa deve essere na bella gran pezzo di femminone!"(femmina)
"Ah, lo spero bene! Rinunciare al papato per una racchia sarebbe stato un sacrilegio!!! Che poi, noi Jarjayes siamo dei buongustai!"
 "E tienne ragione!"(hai ragione)
 
 
 
 
 
 
 
 
Abbiamo trascorso gli ultimi due giorni in viaggio, senza sosta. Abbiamo dormito all'addiaccio, nelle tende da campo che i soldati del Colonnello D'Agout, ci hanno preparato. O meglio, hanno preparato per quegli smidollati che ho per generi, perchè alla mia tenda ..... ci penso io, così come Oscar e Andrè provvedono alla loro. Oscar e Andrè .... non riesco ad assicurarmi che facciano ciò che voglio che facciano. In certi momenti credo che Andrè sia talmente appagato dalla nascita della mia nipotina .... che non provi più certe necessità ... ludico-ricreativo-riproduttive.
Sono in carrozza con la mia Marguerite, è quasi sera e tra poco dovremo raggiungere un convento in cui chiedere ospitalità.
Sbuffo, inquieto, pensieroso.
 
"Uff .... Marguerite, come fai ad essere così tranquilla, tu?"
"Non vedo perché non dovrei essere tranquilla!? Il viaggio, anche se faticoso, sta andando bene, Tu piuttosto perché sei così agitato?"Rispondo tranquilla mentre osservo mio marito.
 
 È tutto il giorno che sbuffa, accavalla le gambe, poi le sposa, poi le incrocia. Non sta fermo un attimo, è agitato, neanche fosse un leone in gabbia.
 
"Ma possibile che tu non lo capisca? Loro .... loro ...... ma insomma, Marguerite, io ti desidero, sempre, anche ora. E guarda che mi contengo solo perchè c'è la nostra nipotina ..... se fossimo soli .... in questa carrozza .....”
 
Saprei ben io come ingannare il tempo, penso tra me e me mentre osservo un sorriso malizioso illuminare il viso di mia moglie.
 
"Augustin, possibile che tu debba pensare sempre a una cosa?!
 "Io penso alla mia discendenza! E ci dovresti pensare anche tu!!!"
"La nostra discendenza è sulle mie ginocchia." rispondo guardando la piccola. "Vedi come è bella! ... Bella come suo padre!"
"Ecco .... appunto ..... io invece voglio uno Jarjayes! Il mio François! E quei due invece cosa fanno? Dimmi .... cosa fanno? Eh?! … E che somigli a me! Lo voglio biondo con gli occhi azzurri!"
 "Uff....prova a fare richiesta a tuo nonno Augustin ..... " Rispondo scoppiando a ridere, mio marito è sempre più fissato!
 "E non ridere che spaventi la piccola! E poi cosa c'è di stranonello desiderare il proprio erede uguale a me? ... Forse Oscar non mi somiglia? ... Se non fosse stato per quel piccolo dettaglio ... eh ... sarebbe stata identica al sottoscritto ..." sento la carrozza sobbalzare a causa di un grosso ciottolo. "Maledizione!  Ma i vetturini non guardano la strada?!"
 "BAUUUU AAAUUUUU"
Osservo il cucciolo, salta sul sedile accanto a me e Augustin.
"Ti sei spaventato, piccolo?!"
 "Accidenti a questo cane! ... Ma quanto rumore fa!?"
 "Lascialo stare in pace! È solo un cucciolo ..... che controlla la sua padroncina!"
"Ma non è possibile che dove va Sophie deve esserci lui! Eppure il cagnaccio dovrebbe riconoscere Oscar non la piccola, visto che André ha avuto la bella trovata di fare questo strano regalo a sua moglie!"  Vedo il cagnaccio attaccarsi alla mia gamba facendo uno strano movimento con il corpo. "Cosa?! Ma ..." lo spingo con forza e protesto: "Marguerite, il cane è confuso ... crede che la mia gamba sia la cagnaccia di quella pompom."
 
Scoppio a ridere, allegra.
 
"Oh Augustin, il cucciolo ti vuole proprio bene!" Osservo Sophie, sorride felice mentre con le manine cerca di afferrare Beau.
 " Ma quale bene?! ... Il cagnaccio ha le sue necessità e non sa come fare! Ma dico, il cane è di Oscar, che stia sulla sua vettura!"
"Ma Oscar è a cavallo! Non vorrai fare correre questo povero piccolo cucciolo! Guarda come è carino!!"
"Ma perché no? Lo potrebbe legare alla sella così si stancherebbe e dormirebbe per tutto il viaggio!"
"Augustin!! Sei davvero insopportabile!!! E vedi di non assillare Oscar e André!"
"No, no ... certo che no!"
 
 
 
Cavalco accanto al Colonnello D'Agout e dico: "Signore, dopo giorni di viaggio, notti all'addiaccio e sui pagliai, spero davvero che questa volta ci diano un letto confortevole."
“Mi dispiace solo per Madame Jarjayes! Una donna del suo rango costretta a viaggiare senza comodità!!”
"Si, certo ma anche noi uomini, non credete che abbiamo bisogno un poco di comodità?"
"Noi siamo soldati ...... non è di certo un problema dormire all'addiaccio! Ma per le donne ...... sono tutte abituate alle loro case comode!! Ovviamente....non mi riferisco al Comandante, lei è di un'altra stoffa!!"
 
 
 Maledizione! Sono sicuro che i miei capelli stanno cadendo a causa di tutte queste missioni! Appena arriveremo al convento, chiederò a uno di quei monaci una cura ... magari sono a conoscenza di qualche antica pozione! ... Debbo sbrigarmi in fretta prima che Elena si accorga del mio problema.
 
 
Osservo Victor mentre si passa una mano tra i capelli, povero esercito, se tutti gli ufficiali fossero così....
 
 
"Oscar, non sei stanca?"
"No, però .... che strano, ho un leggero ma insistente mal di schiena."
"Mal di schiena? Vuoi andare in carrozza? Ormai manca poco al convento, almeno credo"
"No, no! E' da tanto che non vado a cavallo e non voglio rinunciarci”
"Uhm .... e allora ..... facciamo una piccola gara?"Domando con tono allegro, mentre vedo un sorriso dipingersi sul volto della mia Oscar.
"Una gara? Si, VAI!" Urlo le ultime parole prima di lanciare César a galoppo.
 
 
Sento due cavalli al galoppo, d'istinto mi posto e mi volto. Arriva il cavallo del comandante, seguita a distanza dal marito. Corrono via veloci,  sembrano allegri come dei ragazzini.
 
 
 Dall'interno della vettura sento uno scalpitio di cavalli, mi affaccio, vedo mia figlia lanciare al galoppo il suo cavallo seguita da André, urlo disperato: "FERMATI!!! PENSA AL MIO FRANCOIS! POTRESTI FARGLI DEL MALE!! ANDRE' FA QUALCOSAAA!"
"Augustin!! AUGUSTIN!!!! Smettila di agitarti così!!! Sei forse matto? … Non ne posso più! Sei più fissato, poveretta mia figlia, lei non ha la mia pazienza.”
Rientro con la testa all'interno della vettura, guardo mia moglie e ribatto adirato: "Io impazzito?! E' Oscar che è impazzita e poi André! .... Ma non pensa che potrebbe far male a mia figlia, anzi a MIO nipote!?”
"Ma di quale nipote parli? Sophie è qui, in braccio a me!!"
Bau baubauauuuuu
 
Gesticolo nervosamente, continuo: "Quello che porta in grembo! Hai forse dimenticato che quei due prima di partire si sono accoppiati sulla scrivania di nonno Augustin?"
BAUUUU BAU AUUUU
Guardo minacciosamente Beau e inveisco: "Taci cagnaccio!"
UAAAAA UAAAAA UEEEEEE
AUUUU AUUUUU AUUUUUU
 "Si sono accoppiati? Ma come ti esprimi, Augustin!! Gli animali si accoppiano! Sei .... sei.... sei tutto matto!!! Ecco cosa sei! E lascia in pace Oscar.....o tu .... non ti accoppierai!!! Sono stata chiara?!!"Rispondo piccata ed indispettita, mentre faccio giocare la mia nipotina sulle mie ginocchia.
 "Cosa?!! Ehi un momento! Non puoi sottrarti ai tuoi doveri coniugali! Vuoi davvero che impazzisca?"
UEEEEEE UEEEEEEE
 "Oh....ma sei già tutto matto! Su su Sophie, non piangere! Il nonno non è cattivo....lui urla per divertimento!!! Sshhhh…"
Sento la morsa del cane tirarmi i pantaloni, mi agito, con le mani tento di divincolarmi dai suoi canini, digrigno: "Cagnaccio ti ordino di lasciare i miei pantaloni!"
GRRRRRRR
Il cagnaccio non molla la presa e nemmeno io, tiro con forza e straaaapppp, digrigno ancora: "Maledizione .... ha strappato i miei pantaloni!" Lo guardo, il cagnaccio è soddisfatto mentre stringe tra i denti la stoffa.
"Ah ahahah!!" Scoppio a ridere allegra. "Oh Augustin.....che buffo che sei!! Ah ahah!!"
Cullo la mia nipotina che sorride, contagiata dalla mia allegria!!
 "Ma si può sapere cosa hai da ridere?!” Mostro la gamba del pantalone e continuo fuori di me: "Guarda qua cosa ha combinato questo dannato cagnaccio!"
"Cucciolo, non cagnaccio!! Guarda come è carino!!! Sembra che abbia un trofeo in bocca!! Ah ahah!!!"
 "Cucciolo?! Ma quale cucciolo?! Ti ricordo che molto probabilmente questo ... cucciolo, come tu lo chiami, presto avrà dei cuccioli!"
"Beh .... e allora? Ha poi solo dieci mesi, il nostro cagnolino!! Ma ci pensi ..... ci toccherà imparentarci con Madame Giovanna Battista ...... questa cosa mi irrita, sappilo!!"
 "Anche a me! Arrabbiati  con lui non con me!" Dico puntando il dito contro il cagnaccio.
 Alzo gli occhi, povera me! "Certo che quando ti fissi...... uff .... Augustin, tra quanto pensi che ci fermeremo?"
 "Ma quando vuoi che ci fermiamo?! Una notte per riposare sarà più che sufficiente!"
 "Si, ho capito ma ..... Sophie va cambiata! Non senti il suo  ..... profumo?!"Indico il suo sederino. “Di sicuro la piccola ha fatto un bel bisogno solido, di quelli che puzzano parecchio.”
 "Credo che ormai non manchi molto ... e poi credo che tutti i neonati siano nelle medesime condizioni."
"Ecco ...... non è detto! Sophie ha appena fatto la cacca .... se non la cambiamo potrebbe arrabbiarsi!! Quindi ti ripeto la domanda: tra quanto ci fermiamo?"
"Marguerite, credo di essere stato chiaro!" mi affaccio dal finestrino, vedo il convento. "Ecco, credo che non mancheranno più di quindici minuti..."
 "Uhm ..... va bene. Cerchiamo di distrarla!!"
UaaaaUuuaaae
Baaaauuuuuaaauuuuu
 
 
 
 
 Viaggio nella vettura con l'imperatrice, il principino non fa che urlare e dimenarsi mentre lei tenta di calmarlo, anche se non ho figli, capisco che il pargolo ha bisogno di essere pulito, sussurro: "Oh ma che puzza!"
"Uè madame Monique, forse vuje alla sua età emanavate profumo frangese?" (francese)
"Eh ..... ma lui .... puzza!! Maestà!!"Rispondo mentre strizzo il mio nasino, questo odore è terribile.
"Non è mica colpa sua! E poi vuje credete di profumare? Beh no, puzzate più del mio Gennarino! Appena putite faciteve nu bagno ca la puzza je talmente forte ca niscjuna se poteaccustà!" (appena sarà possibile, fatevi un bagno che la puzza è talmente forte che nessuno vi si può avvicinare)
"Ma come Vi permettete! Io sono una donna profumata!!!"
 "E Vi consiglio di farvi nu bello bidè ca allàlu tanfo è forte assaje!" (vi consiglio di farvi il bidè che il tanfo è molto forte)
 "Oohhh!! Basta!!! Con Voi non si può parlare!!" Mi affaccio dal finestrino alla ricerca di un poco di aria fresca.
 "Ma guarda nu poco a chiste! Dice a lu mio Gennarino ca fete quando lei fete come nu cavallo ed io non dico niente!" ( ma guarda un poco a questa! Dice che Gennarino puzza quando lei puzza come un cavallo)
"Maestà! Questo .... questo .... cosino puzza!!!"
"E Jamme vi aggio già detto ca  puzzate peggio di un cavallo, anzi , peggio de lu cavallo del u stalliere! E se provate ancora ad offendere il principe accà presente, vi tiro quella ridicola parrucca ca portate!"(andiamo, vi ho già detto che puzzate peggio di un cavallo, anzi, peggio dello stalliere)
"Maestà, lo stalliere è un gran bel ragazzo, prestante, non so se mi spiego .... e non puzza, lui odora di maschio!"Rispondo fiera, mentre ripenso alla notte scorsa, trascorsa tra le braccia di questo giovane e prestante stalliere! Certo che Madame Jarjayes è una donna fortunata, ha al suo servizio parecchi bei giovani.
"E certo! Due scrofe che si accoppiano, nemmeno si rendono conto di che fetore emanano!"
 "Due scrofe, Maestà? Non comprendo, invero!" Prendo il ventaglio ed inizio ad agitarlo davanti al mio nasino. "Ma non si può fare nulla per questa puzza? Che so, mettere sua Altezza fuori dal finestrino, oppure ...... pulirlo!"
 Mi sporgo nu poco dal finestrino, ordino a lu cocchiere: "UE' BELLU GIOVINOTTO FERMATE!" (bel giovanotto fermati)
 "Oh, vedo con piacere che Vostra Maestà ha deciso si risolvere il problema! Grazie Maestà!" Rispondo mentre con il mio fazzolettino bianco, tutto ricamato, mi copro un poco il mio nasino delicato.
Attendo che la carrozza si fermi, poi poso il mio piccino sul sedile e mormoro: “Gennarì, bell'è mammà aspitte nu poco!" spalanco lo sportello afferro per nu braccio Monique e la butto giù dalla carrozza. Chiudo lo sportello, guardo lu vetturino sconcertato e ordino: "Giuvinòmo possiamo proseguire lu viaggio!"
(Gennarino bello di mamma aspetta un poco) (Giovanotto adesso possiamo proseguire il viaggio)
 
 "AAAUUU!!! Aiutoooo!!" Urlo rialzandomi da terra. Osservo la mia gonna, tutta impolverata, ci passo le mani, per sistemarla. Osservo tutto intorno, mentre la carrozza di Sua Maestà si allontana.
"AAHHHH!!! Victor!!!"
Osservo la scena da lontano, lancio il mio cavallo al galoppo fino a raggiungere mia sorella. La avvicino e protesto: "Mi pento amaramente di averti portato con me. Si può sapere cosa hai combinato?"
"Io? Io nulla!! È quel cosino che puzza!!! Lo capisci? Puzza!!!"
"Tutti i bambini prima o poi puzzano ma tu non l'avrai detto all'imperatrice, spero!"Rispondo sconcertato.
 "Ma certo! In quella carrozza non si poteva più respirare!! Tu non immagini cosa significa!"
 "Beh sai cosa ti dico?!! La questione non mi riguarda. Monique ne ho abbastanza di te!" guardo in malo modo il mio sottoposto e ordino a gran voce: "Maribeau, occupatevi di mia sorella! Datele un cavallo!" Con un colpo deciso nei fianchi del mio stallone mi allontano in tutta fretta.
Mi avvicino a Monique, scendo da cavallo, sorrido e dico: "Madame se volete un cavallo, potete approfittare del mio, Vi siederete dinanzi a me!" Tendo la mano per aiutarla a rialzarsi. "Sarà un vero piacere cavalcare nuovamente con Voi!"
 "Uff .... forse lo sarà per Voi, non certo per me!" Metto un piede nella staffa, poi mi volto verso Maribeau ed aggiungo: "Volete aiutarmi o devo fare da sola?"
 "Sono un gentiluomo, Vi aiuterò con molto ma molto piacere! Forza, datemi la mano!" Monique mi porge la mano e per aiutarla meglio a salire la spingo per salire in sella spingendola per il fondoschiena."Uhm.... Madame, siete così profumata che mi fate impazzire! Mi ricordo dei vecchi tempi quando siete stata mia!"
 "Vecchi tempi .... avete ragione. Io ero una bambina ..... e Voi già allora un vecchio! Immaginate un po' ora cosa siete! Ih ih"
"Ma questo vecchio Vi ha eccitato molto o forse l'avete dimenticato?" Rispondo provocatorio.
"Oh, ero giovane ed inesperta! L'unico uomo degno di tale nome è Andrè! Andrè Grandièr!!"
 "Chi?! Il marito della bella cavallona? Oh questa si, che è bella! Comunque se l'oggetto dei Vostri desideri è quell’attendente, potremmo aiutarci, non trovate?"
 "Aiutarci? Uhm ... e come? Su parlate, veloce!"
"Ecco ..." mi avvicino e quasi in un sussurro rispondo: "Voi vorreste collezionare l'attendente, giusto?! Ed io voglio per me la bellissima cavallona!"
 "Bene ..... quindi cosa proponete di fare, esattamente?" Domando curiosa.
"Ecco vedete Monique, ho capito che la bella cavallona è terribilmente gelosa del suo attendente, e se le insinuassi il dubbio che lui è interessato a Voi? O che addirittura ve la intendete? Allora che ne dite?" Rispondo facendolo l’occhiolino.
 "Provateci! Se ci riuscirete ..... io avrò Andrè e Voi Madamigella la vergine di ghiaccio!"
"Affare fatto! Voi però cercate di non avere alcun problema con nessuno altrimenti rischiate che Vostro fratello Vi rimpatri."
"Oh, mio fratello farà ciò che io vorrò! È sempre stato così e sarà ancora così! Ih ih!"Rispondo sorridendo fiera ed orgogliosa.
 "Si, ma è meglio che non esageriate!" Sento alle mie spalle la voce severa del colonnello D'Agout.
"MARIBEAU MUOVITI! SIETE GLI ULTIMI DELLA SPEDIZIONE!"
"Si Signore!! Uff ..... che vecchio brontolone ...... noioso brontolone, testadiferro!"
 
 
 Dopo una bella corsa siamo finalmente in vista del convento, le carrozze sono un poco più in dietro. Il monastero è davvero imponente. "Andrè, finalmente siamo arrivati! Questa cavalcata mi ha rigenerata!" Sorrido mentre porto César al passo e mi faccio avvicinare da Andrè.
"Immagino che ti sia passato il mal di schiena!?"
 "Uhm ... veramente no, però sono felice. Sai Andrè, mi mancavano le nostre cavalcate! Mi mancava stare da sola con te, come abbiamo sempre fatto ..... non so se sono riuscita a spiegarmi"
 "Certo che ti sei spiegata. Oscar, grazie ..."
Mi volto, osservo sorridente Andrè. "Grazie .... di cosa?"
"Della vita meravigliosa che mi offri giorno per giorno e per avermi dato una bellissima figlia."
 
Osservo Andrè, ha uno sguardo così dolce, tenero. Quanto lo amo, e quanto deve avere sofferto per me.
 
"Oh Andrè!! Grazie a te, per non esserti arreso per vent'anni! Sei il mio compagno di giochi e di armi, il mio amico, mio fratello ed il mio sposo, il mio amore. Sono io che devo ringraziare te, per tutta la pazienza che hai avuto e che hai ancora con me!"
"Oscar ..."Rispondo felice ed innamorato, mentre osservo il mio diavoletto biondo sorridere emozionata ed imbarazzata.
 
 
Sento alle spalle la voce di Girodelle.
"Comandante Oscar, siamo arrivati! Dobbiamo suonare al portone del convento!"
"Uff ... " Sbuffo scocciata, è mai possibile che non possa restare qualche momento in pace con mio marito?
"Si, si, suonate pure, Maggiore!"
"Oscar ....." sussurro piano, avvicinandomi verso mia moglie, mi piego un poco, in modo che solo lei possa udire le mie parole: "Oscar, io ti amo, ti ho sempre amata e sempre ti amerò".
Arrossisco e guardandolo negli occhi, sussurropiano, imbarazzata: "Lo so ... ti amo anch'io André!"
 
 Scendo da cavallo, mi avvicino alla campanella e suono.
DIN DON DIN DON
 
 
Sono nel giardino a strappare le erbacce dal prato con i miei confratelli, udiamo la campana, dico: "Chi sarà?"
 
Scendo da cavallo seguita da Andrè, ci avviciniamo a Girodelle ed attendiamo.
Dopo poco si apre uno sportello nel portene, si affaccia un monaco. "Buonasera Signori .... in cosa posso servirvi?"
"Buona sera Padre! Cerchiamo ristoro e un alloggio per una notte, potreste aiutarci?"
 "Uhm, i Vostri nomi, prima"
"Ah già scusatemi! ... Sono il Maggiore Victor Clemente de Girodelle, un tempo vice Comandante delle guardie reali di Sua Maestà il Re di Francia."
"Uhm ... e gli altri uomini che sono con Voi?!"
Indico prima il mio Comandante poi  suo marito e continuo: "Il Comandante Oscar Francois de Jarjayes e il Capitano André Grandièr."
 "Uhm .... nobili quindi .... e soldati. Viaggiate soli?"
"No, siamo in molti. Sono tutte guardie di Sua Maestà il Re di Francia. Il loro compito è scortarci nel Regno Sabaudo!"
"Eh ..... in quanti ... siete?" Domando mentre vedo un numero sempre più altro di cavalieri e carrozze giungere dinanzi al convento.
 "Siamo in tanti, almeno un centinaio."
 "Ah ...  tutti .... uomini?"
"No, tra noi ci sono donne e bambini."
 "Uhm ... bene ... ora Vi apro. Ma ditemi, chi è che comanda tra di Voi?"
"Il Generale Augustin François Reynier conte de Jarjayes"
"Uh .... Augustin Reynier François? Un ragazzino biondo, occhi azzurri? Ragazzino .... ormai avrà ...uhm .... direi .... sessant'anni circa! E' lui?"
"Non capisco ...."
"Insomma .... voglio sapere se è l'Augustin che ricordo io!! Ditemi, da dove arriva? Corrisponde alla descrizione che vi ho fatto?"
 "Biondo ... credo che un tempo lo fosse, adesso porta la parrucca e quelle poche volte che l'ho visto senza, ha pochi capelli!" ascolto dietro di me la voce del Comandante Oscar.
"Frate, credo che stiate parlando di mio padre."
 "Vostro padre? E ditemi monsieur .... qual'era il nome di Vostro nonno?"
 "Mio nonno si chiamava Reynier."
"Allora è proprio l'Augustin che conosco ... o meglio a cui ho fatto da precettore!! Se non sbaglio ha anche un fratello!"
 "Armand, mio zio Armand."
"Si si ... allora è proprio lui!! Su forza, entrate! Sono davvero felice di rivederlo!!" Chiudo sportello, muovi i chiavistelli ed aprocon fatica ilpesante portone principale, facendolo scricchiolare parecchio.
"Prego, venite Signori!!"
 Girodelle mi guarda e dice: "Comandante, avverto gli altri."
"Si, certo." Mi volto verso Andrè, sorrido ed aggiungo: "Su forza, entriamo. Sono davvero curiosa di conoscere questo frate!"
Spalanco il portone e con tono felice domando al biondino: "Quindi Voi siete il figlio di Augustin? ... A guardarVi bene, gli somigliate molto anche se i Vostri lineamenti sono molto più delicati!"
"Oh ... ehm ... si, certo, sono il figlio .... il prossimo conte Jarjayes ..... e lui ...." indico Andrè, "Lui è mio marito, Andrè!"
"COSAAAA?!  VOI ... VOI ... VOI SIETE UN ... SODOMITA?!" domando facendomi il segno della croce con la mano destra e con la sinistra infilo la mano nella tasta e stringo con forzail mio rosario.
Mi avvicino al frate, osservo Oscar che sorride ed aggiungo: "Oscar, sei una vera peste, sappilo! Padre no, niente sodomiti. Oscar è mia moglie, è una donna! Il generale Jarjayes l'ha cresciuta come fosse un maschio .... ma è una donna! Abbiamo anche una figlia, state tranquillo!" Certo che Oscar ha davvero voglia di divertirsi, peggio di quando era bambina.
 "Vorreste dire che Augustin ha cresciuto sua figlia come se fosse un maschio?! Ahhh quel ragazzo è sempre stato molto particolare ma questa la supera tutte! ... Ditemi, dov'è? Lo voglio vedere!"
"Ecco .... sta arrivando la sua carrozza!" Mi sposto da un lato, tenendo Alexander per le briglie, e lascio passare la carrozza del generale.
Sento la carrozza fermarsi, la porta si spalanca, il cocchiere mi dice: "Padrone, ho sistemato il predellino, potete scendere!"
"Marguerite, scendo prima così posso aiutarti con la piccola!" Il cagnaccio ci precede, fa un salto fuori e raggiunge scodinzolando mia figlia.
"Sempre tra i piedi tu! Bestiaccia distruggi pantaloni!!", poi mi volto verso Marguerite, le porgo il braccio e la aiuto a scendere. "Vieni, fai attenzione alla mia nipotina!"
"Augustin possibile che tu debba essere tanto irascibile con quella povera bestiola?"
"Povera bestiola? Ma hai visto i miei pantaloni? Quel cane è un flagello! E se la prende solo con me!!"
"Se tu fossi più affabile, Beau non si comporterebbe in questo modo!"
"Si si ... certo, su vieni, ti aiuto! Tanto è sempre colpa mia!! Sgrunt!" Porgo il braccio a mia moglie e la aiuto a scendere dalla carrozza, mentre tiene in braccio la mia nipotina, avvolta in una copertina leggera, tutta rosa. Sempre rosa ..... povero me, queste femmine!
"Augustin perché fai quella faccia? Non sei contento che siamo arrivati sani e salvi.”
"Si si, certo! Su vieni, raggiungiamo Oscar e .... il frate!"
 
“Contessa Jarjayes, quell'uomo è Augustin ... Vostro padre?"
"Si esatto ... ma Voi .... chi siete?" Domando curiosa mentre Beau si avvicina e mi salta addosso, tutto felice.
 
Chissà cos’è quel lambo di stoffa che tiene in bocca?
 
"Sono padre Pascal, Vostro padre è stato un mio allievo." osservo l'uomo avvicinarsi in compagnia di una donna, sussurro: "E' lui, vero Contessa?"
 "Si, è lui, in compagnia di mia madre e mia figlia!" Rispondo sorridendo. Mi è mancata la mia Sophie!
Vado incontro al mio ormai ex ragazzo, sorrido felice esclamo: "Augustin sei tu!? Non riesco a crederci!"
Sussulto alle parole del frate, lo osservo per bene ed esclamo: "Ma, non ci posso credere! Siete davvero Voi, padre Pascal?!"
"Oh ragazzo mio, mi hai riconosciuto?!"
"Ma certo!! Oh Marguerite, lui è stato uno dei miei precettori, quando ero solo un bimbetto! Mi ha insegnato la musica, il disegno ... ma anche la storia e la matematica!"
 Piego appena la testa come se facessi un inchino e sussurro: "Sono felice di conoscerVi, Padre ... sarei lieta che mi raccontaste qualche avvenimento circa l'infanzia di mio marito."
 "Oh Madame, sarà un vero piacere! Ma ditemi, questo angioletto che tenete in braccio ... è Vostra nipote?!"
"Si. Il suo nome è Sophie. E' la figlia di mia figlia Oscar."
 "Ma che bella bambina! Complimenti Madame", poi mi guardo attorno, vedo arrivare altre carrozze, cavalli e soldati. "Ma .... quanti siete?"
"Un centinaio! Viaggio con la mia famiglia al completo, le mie sei figlie con i loro mariti e figli poi ci sono i servitori e infine i soldati che ci stanno scortando. Ahhh dimenticavo, con noi abbiamo anche un medico!"
 "Sei figlie? Però!! Complimenti Augustin! Ma ora venite, chiamo i confratelli e vi faccio sistemare tutti. Ma a cena .... voglio sapere tutto di te!"
 
 
 
Sulla carrozza
 
"Oh Luisa, sono tanto stanca! Spero che in questo convento ci siano dei letti comodi, ho bisogno di riposare!"
"Silvie, sono stanca anche io! Ma come fa nostro padre a resistere? E' una settimana che viaggiamo ed io sono distrutta!!" Mi passo una mano sul viso, fa caldo e sono davvero distrutta. "Speriamo che ci sia modo di fare un bel bagno!"
"Beh credo che anche dei monaci si lavano quindi saranno provvisti di acqua e tinozze."
"Si certo ma .... io vorrei qualcosa di meglio! Non mi basta una tinozza .... io vorrei una bella vasca, e poi ho bisogno di un massaggio, ho tutto il collo indolenzito! E i capelli? Guarda, sono pieni di polvere! Questo viaggio è così faticoso!"
 "Eh mia cara sorella, credo che dovrai aspettare per avere un bel massaggio!"
 "Povera me!! Ma non dirmi che tu non sei stanca, non ci credo affatto!"
 "Certo che lo sono ma non serve lamentarsi! ... La carrozza si è fermata, credo che siamo arrivati."
"Arrivate .... in un convento! Spero che almeno le nostre cameriere riescano a sistemarci un giaciglio decente!"
"Beh ... io spero di  avere qualcosa di meglio di un giaciglio."
 "Oh si, anche io! In fondo siamo nobildonne! Ci sarà in questo posto un'ala riservata a delle dame del nostro rango!" Rispondo sventolandomi con un ventaglio piumato.
"Ma cosa dici? Ma se è un convento maschile!"
"E allora? Ci sarà pure una foresteria, in questo posto! O forse, dovremo dormire in una fredda ed umida cella, su un letto di legno? Ah no, io proprio non ci sto!"
Vedo lo sportello della vettura spalancarsi e concludo: "Coraggio Luisa, dobbiamo scendere ..."
 "Si, scendiamo" Faccio un bel respiro, sollevo un poco la gonna e poggio il mio piedino sul predellino, poi piego un poco la testa ed esco.  Una folata di aria calda, afosa, mi investe in pieno viso mentre un insieme di pelo corre veloce, sale sul predellino per poi ridiscenderne rapido gettandomi rovinosamente a terra, in una nuvola di polvere, sporcando il mio meraviglioso abito da viaggio rosso.
"AAAHHHH!!! Maledetto essere peloso!! OSCAR!!! Tieni al guinzaglio quella bestia!!"
Mi giro alle parole di mia sorella e ribatto: "Beau non è una bestia! E poi il tuo abbigliamento non è adattoal viaggio, quindi non lamentarti!"
"AAHH!!! Padre!!!!! Dovete fare qualcosa!!!"
 "Luisa smettila di lamentarti ! Ricordati che sei la figlia di un generale."
"Certo Padre, ma quella bestia è un vero flagello!!! Maxime!!! Dove sei!! Che qualcuno mi aiuti a rialzarmi!!!"
 Oscar ribatte sorridendo: "Ma come, non sei capace a rialzarti da sola?"
 "No!! Forse tu non lo sai ma gli abiti femminili sono ..... ingombranti!" Rispondo mentre cerco inutilmente di stringere la gonna per rialzarmi. "Maxime!! Accidenti a mio marito, possibile che quando serva non ci sia mai?!! E tu, invece di ridere, aiutami tu Oscar!"
 "Quel tripudio di stoffe non serve a nulla se non a soddisfare la vanità femminile e poi sorella, non immagini nemmeno quanto sia comodo il vestiario maschile." guardo il mio cane e concludo: "Vieni Beau, andiamo!"
"AAAAHHHH!! AIUTO!!!!!! Ma che razza di gentiluomo sei!!!" Urlo furiosa, sull'orlo delle lacrime.
 
 
Mi avvicino a mia madre, poso una carezza sul viso di mia figlia quando sento un odore poco piacevole, arriccio il mio nasino ed aggiungo: "Madre, credo che Sophie .... vada cambiata! Ma come è possibile che Voi sopportiate questo ..... non profumo?!”
 
 Vado incontro ad André e dico: "Capitano, mi assicurerò che la Vostra stanza sia in perfetto ordine, vedrete non avrete nulla di cui lamentarVi, avrete lo stesso servizio che riservavo al Generale! ... Sig ..."
 
Il Generale, il mio adorato generale. Sniff, ma ora mi occuperò di Andrè!
 
"Grazie Jean, ma non chiamarmi capitano, sono sempre io, lo stesso Andrè con cui sei cresciuto! Piuttosto, pensi di poter trovare il modo di preparare un bagno per Oscar? Mi sembra un poco stanca e vorrei che si rilassasse! E non essere triste, il generale è fatto a modo suo, ma non è cattivo"
 "Si, lo so che è un brav'uomo ma io non capisco cosa ho fatto di sbagliato, perché mi ha allontanato? Voi ... tu lo sai André?"
"Non hai fatto nulla, è solo un colpo di testa, uno dei tanti. Come fai a stupirti ancora, dopo che ha cresciuto Oscar come fosse un maschio? Su, porta pazienza Jean!" Rispondo sorridendo, con tono rassicurante. Comprendo appieno la delusione che prova Jean, a lui basta assistere alla felicità della persona che ama per essere felice.
"Spero che il Generale cambi idea, magari si renderà conto che non avrà da nessuno i miei servigi."
 "Certo che lo capirà, stai tranquillo!", rispondo mentre vengo attratto dalla voce di Oscar che si lamenta dell'odore della nostra piccola. "Jean, puoi cercare una cameriera per cambiare Sophie? Credo che ad Oscar dia fastidio il suo .... profumo! Ah ah!"
 "Se non ti dispiace, posso occuparmi io della piccina! ... Io adoro gli infanti!"
 "Davvero? Beh, per me non c'è nessun problema!"
 "Ohh grazie! Grazie André!" Rispondo allegro.
 
"Oh Madre, Sophie va proprio cambiata! Chissà se in questo posto è possibile avere dell'acqua calda ...." non faccio in tempo a finire la frase che vedo arrivare Jean, tutto allegro.
"Se permettete Madame le Comte, mi occupo personalmente della contessina Sophie!"
 "Dici davvero?! Davvero lo faresti?"Domando stupita.
 
Questo Jean è una vera sorpresa! Mio padre non sa quale fidato cameriere si è perso!
 
“Certo Madame le Comte! Per me sarebbe un vero onore! Sempre che la Contessa Vostra Madre non abbia nulla in contrario"
 "Ma certo che no. Su Jean prendi mia nipote."
"Grazie Madame! Provvedo subito a pulirla, lavarla, cambiarla e renderla a sua madre profumata di talco!"
 
Osservo Jean prendere in braccio mia figlia, la culla un poco, poi si allontana seguito da Beau. Il mio cagnolino è ormai l'ombra di Sophie! Cresceranno assieme e sono certa che saranno buoni amici.
 
 
 
Osservo il mio ormai ex valletto allontanarsi con mia nipote, sussurro senza rendermi conto che padre Pacsal mi ascolta: "Solo adesso mi accorgo che Jean cammina come se dondolasse, ma quanto è strano!"
 Osservo il mio ex studente perplesso, non vorrei che fosse attratto dagli uomini! Eppure .... ha una bella moglie e delle figlie!!
"Augustin ..... va tutto bene?!"
 " ... Ehm ... si, si ... ecco ... io ... padre Pascal, spero che possiate ospitarci tutti ..." tiro fuori un sacchetto di monete e glielo porgo. "Tenete, credo che siano sufficienti per dare vitto e alloggio tutti noi."
"Oh, ti ringrazio molto Augustin! Abbiamo letti a sufficienza .... ma non tutti saranno degni del rango dei nostri ospiti!! Ma almeno per i .... uhm ... meno giovani.... ci saranno letti di piuma!!", poi batto le mani e arrivano alcuni confratelli a cui affido gli ospiti.
"Per noi sarà sufficiente!" mi guardo intorno, scruto e continuo: "Ma dimmi, in questo convento non arrivano offerte a sufficienza? E' tutto così fatiscente!"
"Purtroppo siamo un piccolo convento di campagna ...... facciamo tutto noi! Dall'accudire gli animali al coltivare la terra! Viviamo in maniera autonoma e siamo ormai ..... non più giovani!"
 "Uhm ... mi fermerò qualche giorno, così i miei uomini potranno dare una mano a ristrutturare questo posto. Di questo passo Vi crollerà tutto sulla testa."
 "Grazie!! Vedo che con il tempo sei rimasto un ragazzo gentile ed a modo .... spero solo meno dispettoso!!"
 
Le parole di Padre Pascal mi incuriosiscono, mi avvicino e domando curiosa: "Dispettoso? Mio padre? Spero vorrete raccontarmi qualcosa!"
 
Io proprio non riesco ad immaginare mio padre dispettoso, lui è sempre rigido, ligio al dovere e devoto alla Corona ed al casato.
 
"Certo, Madame Oscar, lo farò! Ma non rimaniamo qui nell'atro ... prego entrate! Andiamo da questa parte!"
 "Grazie Padre!! Vieni André!! Sono certa che sarà una conversazione divertente!!"
 
"Ehi!! Dove pensate di andare voi due?!! E poi .... non c'è nulla di divertente!! Ero solo un bambino!!!! Chiaro?!!"
"Si certo, un bambino vivace e dispettoso!!"
"Oscar, piuttosto preoccupati di Jean che si sta occupando di Sophie."
"Forse non Vi fidate di Jean? Oh guardate, sta già tornando!!!" Rispondo allegra
 "Già ha ripulito la piccola!?"
"Credo proprio di sì......."
Jean si avvicina, fa un inchino e mi porge la piccola.
"La contessina è stata cambiata, lavata e profumata! Ora è tutta per Voi, Madame le Comte, se volete ovviamente!"
 
 
Non riesco a non osservare con occhi diversi il mio ex valletto, ondeggia, parla in modo strano ... possibile che io non mi sia mai accorto dei suoi gusti particolari? ... Oddio!!! E pensare che io sono l'oggetto dei suoi sogni più nascosti! ... Che il cielo mi aiuti!
 
 
 "Marguerite ..... secondo te se chiedessi a padre Pascal di esorcizzare Jean?!"
 "Ma non dire sciocchezze! Jean è sempre stato così.
 
Osservo Augustin, il mio ex allievo, sono sconcertato, guarda quel giovane servitore in modo davvero strano ... ma è mai possibile che ad Augustin ... no, no ...,alzo gli occhi al cielo, stringo il rosario, mi faccio il segno della croce e sussurro: "Signore, perdonate i miei pensieri maligni!" guardo Augustin e sua moglie. "Possiamo andare! Prego, venite da questa parte!"
 "Si, grazie Padre! Ecco ... credete che ci sia una sistemazione comoda anche per il mio amico Edmond de Lasonne, forse Vi ricorderete di lui, e di mio fratello Armand, ex uomo timorato di Dio, ora tornato alla vita laicale per il bene dei suoi due figli, della sua anima e  ..... del suo corpo!"
"AUGUSTIN!!! Ma cosa dici!! Ma ti sembra il modo di esprimerti con un frate!! Io davvero non ti riconosco più, marito mio!"Riprendo mio marito sconcertata.
 
Deve essere impazzito per dire certe cose!
 
Vedo padre Pascal rifarsi il segno di Croce e ribatto: "Forse ti ha sorpreso che Armand ha abbandonato le vesti sacerdotali?"
"Beh .... io ho conosciuto poco tuo fratello, ma so per certo che vostro padre lo aveva destinato al sacerdozio! E lasciare la veste talare è .... un'eresia! Questa faccenda va approfondita!"
Vedo avvicinarsi Armand mano nella mano di suo figlio, Anna è al suo fianco.
"Padre Pascal, ti ricordi di mio fratello Armand?"
 "Si, certo! L'ultima volta che l'ho visto era solo un bimbetto di cinque anni! Ed ora ..... uhm ... avrai cinquant'anni orma!" Rispondo mentre osservo i due fratelli Jarjayes, chissà se anche il più piccolo è stato un terremoto come il maggiore? Uff .... ricordo ancora quanto mi ha fatto disperare Augustin, non ne voleva proprio sapere di stare seduto a studiare.
 "Molto lieto di conoscervi Padre Pascal! Vi presento mia moglie Anna e i miei due figli, Carlo e Augustin”
Carlo ribatte felice: "Liete di conoscerVi Padre Pascal! Ma lo sapete che mio padre un tempo è stato cardinale? Poi ha conosciuto mia madre e l’ha sposata però il mio fratellino era già nella pancia di mia madre quando mio padre l'ha sposata!"
Mi faccio un segno della croce, stringo meglio in mano il rosario, alzo gli occhi al cielo e sussurro: "Povero me, Signore, perchè avete condotto sulla mia via queste anime? Forse vuoi che io le riporti sulla retta via? Beh, se questa è la mia missione, ci proverò!"
Guardo mio figlio e sussurro: "Carlo non dire una sola parola!"
"Ma, non capisco, cosa ho detto di sbagliato? Forse non è la verità?!" Domando osservando per bene mio padre.
Vedo mio marito in difficoltà, faccio un passo in avanti e con tono soave sussurro: "Padre Pascal, l'amore non è peccato ...  Vi sarei grata se  adesso ci  accompagnaste nella nostra stanza. Sapete, il piccolo Augustin e non solo lui, abbiamo altri neonati al seguito, hanno bisogno di cure!"
 
 
All'improvviso sentiamo dei passi decisi, è l'imperatrice.
"E jammeAnnarrè! Ti si spusato nu Cardinale e con questo! L'ammorre è un sentimento unico quindi non ta da vergognà! Padre Pascà adesso purtateci nelle stanze ca Gennarì s'addàlavà!"
(andiamo Anna! hai sposato un cardinale e con questo? L'amore è un sentimento nico quindi non ti devi vergognare! Padre Pascal adesso portateci nelle stanche, Gennarino si deve lavare)
 "Uh ..." sussulto alle parole di questa donna, così decisa e così ... particolare. "Perdonatemi Madame ... ma Voi ..... chi siete?"
 "Pascà! Vuje avite (voi avete) innanzi La regina Carulì imperatrice delle due Sicilie! ... E JammePascà e nu me guardate a cussì!"
"Maestà!!" Esclamo sorpreso.
“Si!?”
 "Ecco ..... prego .... da questa parte .... credo" Faccio strada e conduco i nostri ospiti presso la foresteria.
"Ecco, qui ci sono quattro stanze, ampie e comode, per gli altri invece ci sono le celle del convento e le camerate della foresteria!"
Sento protestare mia figlia Luisa: "Che sia ben chiaro, io non ho alcuna intenzione di alloggiare in una foresteria, voglio un letto comodo, una tinozza e acqua, tanta acqua!"
Carolina ribatte: "Ed io oltre alla tinozza voglio il mio bidet!"
 "EHI!!! Ora basta! Sarò io ad assegnare le sistemazioni!!" Quasi urlo furioso.
"Dunque, le stanze saranno a disposizione dei conti Lassonne, di Sua Maestà, di mio fratello e di mia moglie! Per le mie figlie, i miei nipoti, tutti compreso Victor, andranno benissimo le celle dei frati. Tutti gli altri, nelle camerate, tanto sono soldati!"
Mi rifaccio per la terza volta il segno della croce e ribatto scandalizzato: "Il bidet?! Maestà forse state parlando di quell'aggeggio infernale che ... che ..."
"E jammePascà! Ma quale oggetto infernale!" poi guardo lu fratello de lu Generale, anche lui si fa il segno della Croce. "Ma guarda dove so firnut (finita) con tanti posti proprio tra li prevete (preti) dovevo finire?" Vedo arrivare Alain, continuo: "Portami lu bidet nella mia stanza e fa attenzione a scenderlo dalla carrozza, non vurrie (vorrei) ca si ammaccasse, ci tendo a regalartelo intatto!"
"Certo Maestà! Subito! Servono altri bidet? Ne abbiamo diversi sulle carrozze! Ih ihih!"
Vedo lu Cardinale e Pascal rifarsi il segno della Croce, con un braccio sorreggo il mio Gennarino e con l'altro gesticolo e dico: "E jamme quante storie! UèCardinà e finitela! Anche la tua muliera (moglie) non sdegna lu bidè! ... Alain devi chiedere alle altre dame se ne voglio fare uso! Ahhh ora che mi ricordo, adda purtà (devi portare) nu bidet anche a chillà pazza di Monique, puzza peggio delle galline da cortile!"
"Certo Maestà! Un bidet per la contessa Monique!! Ih ih ... ora vado, perdonatemi!" Mi allontano fischiettando allegro, sotto lo sguardo perplesso del Comandante e furioso del Generale padre.  Che famiglia!!!
Stringo il rosario tra le mani, tiro su gli occhi, sussurro: "Signore perdonateli."
"Padre, se potete indicare anche a noi dove possiamo sistemarci .... io vorrei fare un bagno e sfamare la mia piccola!" Domando sorridente, "Poi spero che vorrete raccontarci qualche aneddoto che Vi lega a mio padre! Sapete, lui non racconta molto della sia infanzia!"
" ... Siiii si ..."
 
Ma che strana compagnia ... spero di sopravvivere!Mai avrei immaginato che il mio ex-studente potesse viaggiare con persone così ….. particolari!
 
"Prego, venite da questa parte, provvederò ai Vostri bisogni!" Vedo arrivare il servitore dell'imperatrice, porta in spalla il bidè ... mi rifaccio ancora il segno della croce, anche Armand lo fa.
 
Bidè in spalla, con tono baldanzoso, domando: "Padre Pascal possiamo andare ma prima dovete dirmi dov'è la dimora di sua maestà!"
"Uhm, primo piano, porta a destra!"
"Grazie!" Rispondo fischiettando.
"Per le celle, potete seguirmi!" Faccio strada mentre mi allontano, poi mi volto, come colto da un'illuminazione, ed aggiungo: "Ovviamente vi attendo tutti per la cena, tra poco più di un'ora, nel refettorio. Noi abitualmente ceniamo in silenzio, ma credo che questa sera faremo un'eccezione, avendo degli ospiti così di riguardo."
 
"André, credo che abbiamo portato scompiglio."
"Di sicuro! Siamo talmente tanti!! Padre, spero non Vi dispiaccia se il nostro cane dividerà la cella con noi .... a proposito, mi lascerete dormire con mia moglie e mia figlia, vero?!" Domando preoccupato.
 
Oscar da sola con Sophie e Beau proprio non ce la vedo.Di solito nei conventi sono molto rigidi sul punto, uomini da una parte e donne dall'altra!
 
"Monsieur  cosa dite?! Siamo in un convento, e il convento va rispettato, niente convivenza. Gli uomini alloggeranno della parte est e le donne nel lato opposto."
 "Ma ....  si tratta di mia moglie e di mia figlia .... siate caritatevole ..... sono donne indifese che necessitano di protezione ....."
 
Alla parola indifese ricevo un calcio negli stinchi da parte di mia moglie, decisamente lei non è indifesa!Però devo proteggerla dagli odori che talvolta emana Sophie, devo sollevarla dalle fatiche dell’allattamento ….
 
 "Monsieur, mi dispiace ma sono le regole, niente dormitori per coniugi!"
"Oè ma che razza di monaco site?! ( siete) Ma l'avete letta la Sacra Bibbia? Nelle prime pagine è scritto andate e moltiplicatevi! ... Vero Cardinà?"
"Eh, moltiplicatevi si, ma fuori dal mio convento!"
"Ma Padre, Vi giuro che starò buono buono ...... ", poi scoppio a ridere alla vista della faccia che fa Oscar, certe volte non riesco proprio a resistere!
 "Monsieur non insistete! Niente stanza in comune con Vostra moglie!"
"Uff ... Oscar, tu non dici nulla? Aiutami a convincere padre Pascal! TU e Sophie sareste più al sicuro se ci fossi anche io con voi due!"
 "André dormirai con tutti gli altri e riguardo a me, non devi preoccuparti, so badare a me stessa e se potrà rassicurarti, ti prometto di dormire con la pistola carica sul comodino."
Ascolto la conversazione della Contessa e ribatto: "Madame, Monsieur siamo in un convento non in una caserma! Siete tutti al sicuro!”
 "Non si è mai al sicuro, neppure in casa propria! Ed io devo difendere la mia bambina! Pistola, spada e stiletto, tutti a portata di mano! Lo sapete che sono un soldato, vero?!"
 "Si, si ... cosa strana ma lo so!"
Vedo Jean avvicinarmi e dice: "Contessa se permettete reggo la piccola, Vi accompagno fino alla Vostra stanza così potete riposarvi un poco."
"Oh, grazie mille Jean!" Rispondo mentre mi guardo attorno. "Andrè, penso che sarebbe opportuno chiedere a Gerard di portare la culla di Sophie, di solito nelle celle i letti sono piccolini ......"
"Provvederò."
 
Continuo a percorre il corridoio del convento seguito da Augustin e la sua famiglia mentre stringo il Rosario tra le mani, poi a pari passo alla mia destra c'è il servitore con in spalla il bidè a alla mia sinistra il giovane valletto con il braccio la piccola, cammina sinuoso quasi ondeggiando mentre incrociamo i miei confratelli per i corridoi, al nostro passaggio, li vedo sbiancare in volto, alcuni pregano, altri tirano fuori la Corona. Tutto questo è assurdo, cosa spiegherò ai miei confratelli?!
"Padre, forse qualcosa non va? Mi sembrate pallido!" Domando preoccupata.
"Ecco  ... veramente ... forse ..." rallento il passo, mi guardo dietro, cerco Armand, lo trovo, anche lui è visibilmente imbarazzato, poi rispondo: "Contessa forse dovreste chiederlo a Vostro zio. Lui sa ..."
"Mio zio? E perchè mai? Siete Voi che mi sembrate ..... strano!"
"Sarebbe inutile spiegarvelo, tanto non capireste!"
"Beh, almeno provateci, Padre! O forse mi sottovalutate solo perchè donna?" Domando sarcastica.
"Assolutamente no. La questione è che più di essere una donna siete un soldato e i soldati non possono certo capire dei poveri frati."
 "Uhm ... forse .... o forse no. Mettetemi alla prova, Padre!"
"In confessione Contessa, meglio se parliamo in confessione!"
"In confessione? Cioè, Voi vorreste confessarvi con me? Se può farvi piacere ....."
"Più che confessione, desidererei parlare con Voi."
 "Ma certo, con molto piacere! Ditemi solo dove ..... e quando!"
"Beh non subito! Immagino che siate stanca ecco ... magari domani mattina."
"Come desiderate, anche se non Vi nascondo che mi avete incuriosita parecchio!"
"Anche Voi Contessa ... anche Voi ..."
 
 
Festa di Hallowen a palazzo Jarjayes
Generale: "AIUTO!!! Cosa ci faccio con questo lenzuolo addosso!!! MARGUERITE!!! AIUTAMI!!!"
Marguerite:"AHHHHH UN FANTASMA! AUGUSTIN AIUTOOOO!"
Generale: "UNA FANTASMA? DOV'E'?!!!"
Marguerite:"AHHHH IL FANTASMA PARLA CON LA VOCE DI MIO MARITOOOO ... AUGUSTIN AIUTAMI, DOVE SEI?!"
Generale: "Ma sono qui, davanti a te!!  Marguerite ..... calmati! Di sicuro è una macchinazione di quelle due squinternate dispettose pseudoautriciarpiosearpiate arpie! Ecco!"
Marguerite: "AHHHH ... Augustin ... sei davvero tu?! Oh ma cosa ci fai vestito da fantasma?"
Generale:  "Cosa vuoi che sappia io? E' tutta cola di quelle due!!! Ma tu, piuttosto, perchè sei vestita di nero? Chi è mai morto?!"
Marguerite: "Ma nessuno?! ... Oddio che abito orribile! ... Augusti però siamo nel salone della nostra casa! ... Nel nostro tempo! Ma guarda, ci sono i tavoli imbanditi, ma c'è una festa?"
Generale:   "Uhm .... vieni, chiamiamo la servitù e cerchiamo di capire cosa sta succedendo! E soprattutto .... perchè siamo conciati così!"
Marguerite: "ARG ... CHE ORRORE! ... Augustin guarda sotto il soffitto! ... Ci sono i pipistrelli!"
Generale:   "E ragnatele!! Guarda!!! Ragnatele ovunque!! Oh, ma Nanny mi sentirà!! Come ha potuto permettere che la mia casa si riduca così!! I miei avi si staranno rivoltando nella tomba!!"
Nanny: "Mi hai chiamata Augustin?"
Marguerite: "Anche tu vestita di nero ... ma perché?"
Nanny: "Non lo so! In un attimo mi sono ritrovata così! Oh ma, cosa è accaduto al palazzo!!! E’ tutto sporco!! AHHHH!! MA ADESSO MI SENTIRANNO!! TUTTI MI SENTIRANNO!!!!"
Marguerite:"Nanny ma non sarà opera delle Arpie?"
Nanny:  "In effetti .... potrebbe anche essere!!"
Marguerite:" Augustin, dove sono?"
Generale:"Chi?"
Marguerite: "Come chi?! Ma le Arpie!"
Generale:"Ed io come faccio a saperlo? Dico, ma siete tutte matte, voi due?! Che poi .... meno si vedono e meglio è!"
Arpie: “Buona sera Generale! … Madame, Nanny …”
Generale:“Buona sera Arpie! Ditemi cosa sta succedendo!”
Aizram: “Succede che Terry ed io abbiamo deciso di dare una festicciola, visto che è la notte di Halloween.”
Generale:“Capisco e approvo che abbiate organizzato una festa ma cosa c’entrano questi ridicoli vestiti?”
Terry: “Come sarebbe cosa c’entrano!? Nella notte di Halloween ci si veste da streghe, da fantasmi, da zucche …”
Nonno Augustin: “Augustin!”
Generale:“AHHHH Il fantasma di mio nonno!”
Reynier: “Ci sono anch’io, tuo padre!”
Generale:“Padre ma come Vi siete vestito?”
Reynier: “Non lo vedi? Le Arpie mi hanno messo addosso un abito da pipistrello, ho perfino le ali … guarda qua! …. Lorene cara anche tu!”
Lorene: “Ciao Reynier!”
Reynier: “Stai bene amore?”
Lorene: “Si, sto benissimo.”
Reynier: “Lorene di a tutti i lettori che non tarderò a funzionare!”
Lorene: “Reynier ma sono cose da dirsi?”
Reynier: “Ma Lorene, non voglio che pensino che tu … a proposito come stai?”
Lorene: “Bene caro! Adesso vivo vicino a Collegno, presto rivedrò mia nipote Marguerite e i tuoi figli ma non posso svelare nient’altro.”
Reynier: “Però … Lorene come sei cambiata!”
Lorene: “Bada Reynier non oserai dirmi che sono invecchiata!”
Reynier: “No, no, mia cara … sei sempre bellissima, anche se sono passati molti anni.”
Nonno Augustin: “Reynier almeno da pipistrello comportarti a modo!”
Reynier: “Ma Padre!”
Nonno Augustin: “Anche da fantasma dai fastidio!”
Lorene: “Generale, ditemi … Reynier non è che nell’aldilà corre dietro alle donne?”
Nonno Augustin: “Ah ahah … mia cara Lorene, stai tranquilla, Reynier almeno di là non combina nulla! Ah ahah …”
 
Oscar: “André ma senti che brutti discorsi che fanno i miei antenati?”
André: “Si, ma … Oscar hai sentito? Nell’aldilà non si combina nulla, quindi non dobbiamo perdere tempo.”
Oscar: “André sei uno sfacciato!”
André: “Ah ah ah … ma lo sai che il vestito da streghetta ti sta d’incanto!?”
Oscar: “Anche tu da scheletro non sei niente male! Ah ahah …”
André: “Ma guarda, stanno arrivando le lettrici!”
Oscar: “E sono tutte mascherate! Ma che strana festa!”
Nonno Augustin: “Oscar!”
Oscar: “Nonno Augustin …”
Nonno Augustin: “Oscar hai messo al mondo una femmina ma finalmente aspetti il tanto atteso erede che questo inetto di tuo padre non è stato capace di generare!”
Oscar: "Come sarebbe? Io non aspetto proprio nessuno!! Sophie mi basta! Chiaro? E voi due non fate scherzi!!"
Nonno Augustin:  "Ih ihih .... Sappi che ti ho vista! Ti sei accoppiata con tuo marito sulla mia scrivania ed io ho benedetto la vostra unione! Congratulazione nipotina cara!"
Oscar:"No no no no!!! Io non voglio!!! André! Dammi la spada! Ci penso io alle due care arpie!!!"
André:  " ... Ecco ... ma non puoi farlo ..."
Oscar: "Non ti ci mettere anche tu!! Lo hai fatto apposta, vero? Tu vuoi vedermi ancora .... enorme!!! Ma prima o poi toccherà anche a te!!!!"
André: "Ma Oscar, tua madre e la nonna ci hanno ripetuto che durante l'allattamento non si può ... si, insomma ... non potevi rimanere incinta!"
Oscar:"Esatto!! Ma tu non avresti dovuto essere così....così....."
Nonno Augustin: "Audace, intelligente, prestante .... siiii!! Bravo André, figliolo! Così si fa!!! E questa volta sarà un maschio!!!"
André:  "Hai ... hai sentito Oscar? ... Sarà un maschio ..."
Oscar: "E allora? Maschio o femmina non cambia nulla!!! E non fare quella faccia imbambolata!! Io voglio la mia libertà!!"
Generale: "Ma quale libertà!? Pensa che finalmente avremo il tanto sospirato erede e poi potrai avere tutta la libertà che vuoi!"
Nonno Augustin: "Finalmente sento dirti qualcosa di sensato!"
Generale:“ Grazie nonno!! Anche se io vorrei un esercito di nipotini!! Questi due praticano con assiduità certe attività.. per cui non  dispero!"
Nonno Augustin:  "E' una Jarjayes, quindi c'era d'aspettarselo! Ih ih ... Vieni Augustin, andiamo a bere qualcosa alla salute del nostro François! Ih ihih .... Ma chi l'avrebbe mai detto: da un inetto come te, è venuta fuori una figlia come Oscar! Ah ahah ..."
Generale:"Ma Nonno!! Io non sono un inetto!!! Ho generato ben sei figlie!!!"
Nonno Augustin: "Appunto! Sei femmine, non sei maschi!"
Generale:"Beh ma .... è colpa di Marguerite, mica mia!!!"
Nonno Augustin:  "Ahhh è sempre colpa di qualcuno, mai tua! Comunque vieni a bere! ... Ma dov'è finito Reynier?"
Generale:"Uhm....Nonno....dove volete che sia? Starà recuperando il tempo perduto con Lorene!!!"
Nonno Augustin: "Depravato! Beh ... peggio per lui, vuol dire che si sta guadagnando altri 1000 anni di permanenza in purgatorio! ... Salute nipote!"
Generale:"Salute Nonno!! Alla nuova generazione di Jarjayes!!!"
Nonno Augustin:  "Ah ahah ...."
 
 
Oscar: "André.....qui si stanno burlando di noi!!!"
André: "Non possiamo farci nulla! E' sempre colpa delle Arpie!"
Oscar: "Accidenti André!!!! Certe volte mio padre ha ragione!!! Sono delle Arpie!!!"
André: "Dobbiamo arrenderci al loro dovere! ... Però ci pensi ... un altro figlio! Il frutto del nostro amore smisurato ...."
Oscar: "Si si .... un'altra pancia!! Se solo potessi portare tu il frutto del nostro amore ..... io farei anche un figlio all'anno!!!"
André: "E per amor tuo,  lo porterei volentieri! ... Vieni qui mia bellissima strega! Ma lo sai che ti dona il cappello a punta?"
Oscar:"André!!! Ah ahah ah!!!"
 
 
Generale:“Guarda Marguerite! … Arrivano le streghe!”
Marguerite:“Ma quali streghe!? Sono le nostre care amiche lettrici!”
Generale:“Uhm … povero me, c’è anche la Gattaccia!”
 
 
 
 
 
Aizram: “Generale, in tutte le famiglie ci sono problemi, forse Voi vorreste esserne immune?”
Generale:“Impossibile!”
Lupen: “Nanny devi mettere un po' di laudano prima di cena nel vino e nell'acqua di tutti gli abitanti di Palazzo Jarjayes, così faresti  dormire tutti fino alla mattina!”
Nanny: “Uhm … Madame Lupen mi avete suggerito un’ottima idea!”
Lupen: “ Ah ahah … Non è  possibile che tutte le notti non dorma nessuno ! Ai neonati devi dare la camomilla, almeno stanno tranquilli pure loro!”
Generale:“Farò come dite, Madame! Avete ragione, nemmeno io non tollero più questa situazione.”
Debora:“Siete bravissime mi sto facendo un botto di risate!”
Lupen: " Arpie" .....siete  sempre bravissime e piene di idee.”
Arpie: “Grazie a tutti!”
Generale:“Chissà perché ma l'unico a non ridere sono io mentre loro ringraziano.”
Carolina: “E jamme Generà! Possibile che dovete sempre protestare? E poi se non Vi accadesse nulla non Vi annoiereste?”
Generale:“Certo che non mi annoierei!”
Ruzzola: “Vi ringrazio perché mi tirate su di morale che in questo periodo è a terra, grazie Generale mi fai ridere molto e per un po' non penso al periodo nero.”
Generale:“Sig … Madame Ruzzola … sig … allora Vi prometto che ce la metterò tutta per  farVi ridere sig …”
 
Diana:“Il capitolo è molto carino, però povero generale mai un viaggio tranquillo.
Generale:“Ahhh Madame, Madame! Non passa un giorno dove non succeda nulla.”
Carolina: “Uff … stu Generale!”
Laura lai:“Ma come, siete strateghi militari...e non sapete quando qualcuno tossisce per evitare argomenti scomodi? Dei geni abbiamo qui!”
Generale:“Madame, quindi io dovrei tossire continuamente, visto che in questa avventura gli argomenti sono sempre scomodi!”
Laura lai:“Meno male che c'è Andrè che invece ha più intuito, se no eravamo messi male! E poi riguardo il valletto, ma povero Jean é così caruccetto lui! Se fossero così pure Monique e Maribeau, staremmo a cavallo!”
Jean: “Nessuno mi comprende, Madame! … Io ammiro in silenzio il mio Generale, nulla di più!”
Generale:“Arg … JEAN, IO AMO SOLO MIA MOGLIE! CHIARO?!!”
Lupen:“Carissimo Generale! Abbiate pietà  di un povero attendente a Voi così  devoto, volete farlo morire di crepacuore? Comunque arriveranno certamente altri guai,il viaggio è  ancora lungo!!”
Generale:“Lo so, LO SOOO… il viaggio è ancora molto lungo!”
 
Agrifoglio:“Generale, ti senti davvero imbarazzato dall'omosessualità del tuo valletto fino a decidere di cambiargli mansioni, ma il poveretto non l’ha  preso affatto bene.”
Generale:“Madame, è risaputo che a me piace MIA moglie!”
Jean: “Sniff … sniff …”
Ruzzola: “Generale perché avete fatto piangere il povero Jean, anche se ha un debole per Voi non dovete trattarlo male, sono sicura che sarà un Valletto sincero e affettuoso ma non come pensate Voi.”
Generale:“Devo ripeterlo ancora? IO AMO MARGUERITEEE …”
Laura Lai: “Nuuu ma povero Jean, ma non se lo merita questo piccolo angioletto! Sig. Augustin siete veramente una brutta persona!
Jean: “NUUUU ORA JEAN PIANGE, POVERIIINO, POVERO PICCOLO ANGELO!”
 
Oscar: “André, giuro che io non mi sono mai accorta di nulla.”
Laura Lau: “Eccone un'altra caduta dal pero oh! Oscar ma conosci Jean da anni ma non hai capito che ha interesse per tuo padre...”
Oscar “Mai!”
Elektra: “Oscar, non ti sei mai accorta che André ti ha amata da sempre, figurarsi se ti accorgi che a Jean piacciono gli uomini  e soprattutto è innamorato di tuo padre!  Ora avrà lui qualche problema, meglio per voi, con questo pensiero magari vi lascerà un po' tranquilli.”
Oscar: “Lo spero. Mio padre è invadente!”
Elektra: “Concordo perfettamente, comunque lasciami dire che non cambierai mai, sei sempre quel diavoletto biondo a cui piace fare i dispetti ad André.”
Oscar: “Ah ah ah … beh … diciamo che mi diverto!”
 
Luna: Generale!!”
Generale:“Ahhh l’Arpietta è qui! Povero me!”
Luna: “Generale calmateVi! Generale dovete sapere che  a causa Vostra e di Jean, ho riso tantissimo!”
Generale:“Non avevo dubbi.”
Luna: “Ma poverino, perché l'avete licenziato?”
Generale:“Come perché? Come posso sentirmi libero se ho costantemente il suo sguardo lussurioso addosso?”
Luna: “Generale, voglio svelarvi un segreto, venite qui!Ecco, vedete ... modestamente è stata mia l'idea di mettervi accanto un valletto particolare! ahahahah ... spero che abbiate gradito la sorpresa!”
Generale:“COSA?!! SIETE STATA VOI?!”
Luna: “Modestamente si. IO, ho suggerito io alle Vostre Autrici di affiancarvi un personaggio allegro! Ih ih …”
Generale:“Arg … tutte contro di me! Ed io ero convinto che le Arpie fossero due!”
Terry: “Generale conoscete il nostro motto, vero?”
Generale:“NO!”
Aizram: “Due cervelli sono meglio di uno ma in questo caso: tre cervelli sono meglio di due!”
Arpie: “Ah ah ah …”
Generale:“Povero me! POVERO MEEEE …”
Anna Costantino: “Generale Jarjayes vengo io a salvarvi!”
Generale: “Salvatemi dalle Arpie e da Jean .... dimenticavo... anche da madame pompom.
Anna Costantino: “Ci penso io, generale❤”
Generale:“Grazie Madame!”
 
Laura lai:“Secondo me, il Generale non ha problemi di udito... Secondo me è solo matto e gli stanno a vení le allucinazioni.”
Generale:“Madame, ci sento benissimo!”
Laura lai:“Mannò sig. Generale non avete problemi di udito... Avete le allucinazioni. Ma niente di serio...Attenzione! Il grande ritorno del caprone Giosuele, la capra super star!”
Generale:“Non nominatelo! Se penso a quel dannato caprone, sento ancora il dolore nel didietro.”
Agrifoglio: “La sorpresa negativa, però, è arrivata all'inizio: mi auguro che quelle spoglie non appartenessero al povero Giosuele!”
Gesuele: “Ihihihih … non ero io quello che era nel piatto del Generale!”
Generale:“Arg …. Dannazione!”
Gesuele: “Preparati Generale, se ti trovo di nuovo sul mio cammino, ti incorno nuovamente! Ihihih …”
 
 
Agrifoglio: “Girodel, sei  traumatizzato dalla perdita dei capelli e il medico ti dice che diventerai calvo come tuo padre, devi darti pace.”
Girodelle: “Madame, la calvizie di mio padre non ha nulla a che vedere con me. Sono sicuro che la causa di tutto ciò è dovuta alla stanchezza, infatti ho chiesto una medicina ai monaci che ci ospitano.”
Agrifoglio:“Il dialogo fra il Generale e Lassonne che vuol dire? Che il medico ha esagerato le condizioni di Girodel per fargli dispetto?”
Lassonne:“Ma no, ma no!”
Ruzzola: “Comunque Girodel è disperato per la perdita di cappelli.”
Girodelle: “Certo che sono disperato! Ogni capello che vedo cadere è una come ricevere una pugnalata al  cuore …”
Ruzzola:“Eh, ma dovrai rassegnarti perché a molti uomini capita ma non per questo perdono di fascino, anzi sono convinta che diventerai bellissimo. Contessa Girodel non sia gelosa, io sono innocua, non mi permetterei mai di fare avance al Vostro sposo.”
Elena: “Ecco … non saprei, io spero davvero che Victor non perda i capelli altrimenti ci soffrirebbe troppo, povero caro!”
Elektra: “Victor ti toccherá mettere 1 bella parrucca boccolosa ah ah …”
Girodelle: “Sig …”
 
Australia: “Oscar, devi finirla di trattar male il mio tesoruccio.”
André: “Ma cosa dite?”
Australia:“Già vedo Sophie e suo figlio sposati.. scusa, Andreina!”
André: “Mia figlia è … è troppo piccola!”
Terry: “André, prima o poi crescerà! Ah ah ah ..”
André: “Arpie, giù le mani da mia figlia!”
Aizram: “Calmati André! Sei geloso di tua figlia?”
André: “Ecco … si, sono geloso!”
Australia: “Ahahahah  hey, che vuoi d’altronde? E la tua fotocopia sputata, mica colpa nostra, ti pare?”
André: “E con questo?! Giù le mani da mia figlia!”
 
 
Gabriella:“Suvvia signor Generale le autrici sono state brave, però voi trattate male il povero Jean,si vuole occupare di voi!”
Generale:“Non ho nulla contro Jean ma ... ma ... adesso che sono a conoscenza che ... mi ama.... io non riesco a  vederlo più come prima. Ho reso l'idea Madame?”
Gabriella:“ Avete reso benissimo l'idea signor Generale, non Vi aspettavate che il Vostro valletto si fosse innamorato di Voi,mi raccomando trattatelo bene,ci è rimasto malissimo, ringrazio io le autrici che ci deliziano con questo bellissimo racconto ihihih…”
Generale:“Ecco .... ridono e ringraziano. Comunque adesso Jean si occuperà di André magari ... ih ihih ... lo distrae da Oscar... tanto mia figlia sta già aspettando il mio François! Ihih ... Andrè non serve più!
Debora:“Sicuro che sarà Françoise?!”
Generale:“NO!! Le Arpie sono donzelle d'onore.  È François!
Debora:“Sono proprio curiosa io!”
Generale:“Ihihih anch'io ma di vedere il bel faccino del mio adorato Francesco.”
Gabriella: “Signor Generale sicuramente il nostro André sarà felice che Jean si occuperà di lui, non credo che André si distragga da Vostra figlia Oscar si amano troppo, chi lo dice che Vostra figlia stia aspettando il vostro François, André serve eccome se serve,alle autrici le ringrazio di cuore perché mi fanno ridere delle Vostre disavventure.”
Generale:“Madame, so per certo che François è in arrivo. Oscar e Andrè hanno usato come letto la scrivania di nonno Augustin!”
Nonno Augustin: “E’ in  arrivo, è in arrivo! Ih ih …”
Oscar: “Arg …”
 
Alain: “Ih ih … Gerard guarda che faccia arrabbiata che ha il diavolo biondo!”
Gerard: “Hai ragione Alain, è proprio il caso di dire che ha un diavolo per capello! Ah ahah … e pensare che André era innocuo! Ah ahah …”
Elektra: “Alain, Gerard siete più pettegoli delle donne!”
Gerard: “Noi?! Tigre ma cosa dite?”
Alain: “Noi ci limitiamo semplicemente a commentare ciò che succede! Ih ih …”
 
Oscar:“André, non mi hai ancora detto cosa hai sognato stanotte ..”
André: “Prova a immaginare …”
Laura Lai:“Eeeeh secondo te che ha sognato stanotte? Ovviamente voi due che giocavate...”
Oscar: “Oh beh … André, Sophie ha un problemino …”
Australia: “ Oscarina, l’ami talmente tanto che.... mhhhhhh.. col tuo nasino aristocratico comunque non riesci a stargli vicino. Ma che amore e'?”
Oscar:“Ma è un odore insopportabile!”
Australia: “A haahhaah  puzza più di Sophie... poraccio!!! Ma un povero cristo che deve, non vuole, ma deve "espellere" per star meglio- che deve fare in mezzo a sta comitiva di pazzi?”
Generale: “Gattaccia ma cosa dite?”
Australia: “Ao', mai sentito parlare di privacy? La fila fra un po' per rompere le .....scatoline a sto pover uomo! Vabbo' a te, vecchiaccio rompi...siamo abituati al tuo modo di fare.. ma tutti gli altri... anche se devo dire che grazie alle sorelle Jarjayes..ihihih ihihihi siiii, il miracolo e avvenuto!!  Sbam! Faccia nella cacca morbida e ...profumata! Ahahahah  vecchio scimunito, cosi impari a stressare la gente!”
Generale: “Gattaccia, Voi godete sulle mie disgrazie ARG …”
Australia: “Ovvio! Ahahah mitiche arpie! Geniali, semplicemente meravigliose siete state!!”
Arpie: “Grazie Australia!”
Australia: “E Augustin... il profumino che emaniiiiiiiii... indescrivibile! ahahahahah   sarebbe meraviglioso, allo stesso modo, veder finire all’aria l’ameba odiosa di Monique... magari una ...cadutina dispettosa, carissime autrici? che ne dite? Io, personalmente, ci farei un pensierino.... prima di vederla perire per mano della nostra gelossissima oscar!”
Carolina: “Aggio pensato io a dare a chillà smorfiosa a buttarla giù dalla carrozza! Ah ah ah … così impara a dire ca lu mio Gennarino feta!”
Anna Costantino:“Brava Carulì!”
 
Laura Lai: “GENERALE!”
Generale: “Cosa succede Madame!? Perché urlate?”
Laura Lai: “AH! BEAU È STATO SCOSTATO BRUTALMENTE! QUESTA È VIOLAZIONE DEI DIRITTI DEI CANI! CHIAMATE LA PROTEZIONE ANIMALI E IL WWF!!”
Generale: “WWF? E’ un altro animale?”
Laura Lai: “Ma no!”
Australia: “Ihihihihihhhh  la papera squinternata più giovane ... aee, tra tutte e due scegliere non saprei proprio. Ahahahah l’unico modo di imparentarsi era tramite SuperBeau..fortissimo!!  povero Beau....si spera che la cagnolina non sia fuori di testa come la padrona ma la vedo male ahaahahahah …
BAU BAU AUUUUU
Armandina: “Forse non va bene che un membro dei Jarjayes in questo caso Beau si imparenti con Madame Battista? E poi io perché non potrei sperare almeno in una strizzatina d’occhio da parte del bel Capitano!?””
Australia: “Armandi'!Ma chi te vuole? Se continui così e il diavolo biondo prende provvedimenti ti lincia... quindi non avremo più il "problema" di cercare di accasarti hahahahahah “
Australia:“Ahhaah   e ciliegina sulla torta, Maribeau ... occhio coi commenti e comportamenti. Già non ti sopportavano prima....”
Maribeau: “Ma cosa posso farci se mi piace la cugina cavallona?”
Australia: “Tra un po’  Andrè ti stende e finisci six feet under (morto e sepolto)! ahahha uomo avvisato, mezzo salvato!!!   che capitolone signori!! uff!”
Aizram:“Grazieee! Grazie a tutti i lettori che leggono e ci lasciano un commento! Grazie!”
 
Terry: “Generale, cosa ne direste di dare al via alla festa? Aprite le danze!”
Generale:“Con piacere, Arpia! … Scheletri, zucche, fantasmi e Arpie, diamo inizio alla festa di Halloween! …  Marguerite vieni! Cimentiamoci nella Volta!”
Marguerite: “Oh Augustin!! Ah ah ah …”
 
 
Terry: “Aizram, io ballerò con Armand la Bachata!”
Aizram: “Ma se stanno suonando la Volta!”
Terry: “Con la nostra piuma magica tutto è possibile.”
Aizram: “Fa come vuoi. Io scelgo André e ballerò un lento, stretti stretti. Vado!”
 
Armand: “Signore salvatemi!”
Terry: “Salvarti dalla Bachata? Armand, la Bachata è meglio della Volta, non trovi?”
Armand: “Pather Noster …”
Terry: “Smettila e continua a ballare! Dopo potrai tirare fuori il  rosario e recitare le tue preghiere!”
Armand: “Ahhh Arpia, abbiate pietà della mia e della Vostra anima!”
Terry: “Armà  smettila! E come dice Carulì: no me scuccià! Balla!”
 
 
 
Aizram: "André forza, balliamo! E non fare quella faccia!! Vedrai che Oscar non sarà gelosa!"
André: "Ecco io ... non vorrei urtare la sensibilità di mia moglie soprattutto adesso che ha appena saputo di essere nuovamente incinta."
Aizram:"Uff....ho io la piuma magica!! Stai tranquillo!!"
Sento bussare sulla spalla.
Oscar: "Prego Mademoiselle, occupatevi di Sophie mentre io ballo con MIO marito"
Aizram:"Non ci penso nemmeno! E quando mi tocca un'altra occasione simile!? André muoviti, balla!"
André: "Ma io .... "
Bauuu
Aizram:" Ma cosa vuole Beau?”
Oscar: "Ecco, ballate con Beau" Poi metto Sophie nella braccia dell'arpia
Aizram:"Oscar ma sei tremenda!"

 
   
 
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