Storie originali > Fantasy
Segui la storia  |       
Autore: Duskblade    01/11/2021    0 recensioni
Alister, ex comandante di una armata, ne aveva passate decisamente tante. E adesso è alla ricerca di qualcosa, di un antico potere dimenticato, che gli permetterà di cambiare le sorti di un impero che ormai non riconosce più. Ad accompagnarlo in questo viaggio pieno di imprevisti, i suoi fedeli compagni, Belgos e Seifer, due lupi giganti della Tribù dei Ghiacci Perenni. Per riuscirci avranno bisogno dell'aiuto di amici e compagni che, tra un boccale di birra e legami che diventeranno sempre più forti, saranno disposti ad esplorare luoghi sconosciuti e affrontare epiche battaglie.
Genere: Avventura, Commedia, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Capitolo 1
L’incontro
 
La notte era illuminata da una luna splendente. Diverse nuvole nascondevano le stelle. Nella foresta due creature stavano dando sfogo della loro forza.
Seifer: “Hei sei diventato lento fratellino forse hai messo qualche chilo di troppo”
Nel voltarsi non lo vedeva.
Belgos: “Ride bene chi ride ultimo”
Con un balzo gli si parò davanti sorpassandolo. Erano entrambi lupi dei ghiacci perenni, lontani da casa. Erano grandi come cavalli, ed erano in grado di parlare con gli uomini attraverso la mente.
Seifer: “Vediamo chi arriva prima al torrente”
Belgos: “Chi perde lascia la colazione all’altro”
Belgos-Seifer: “Ok”
Lo aveva già raggiunto, i due correvano e si sfidavano spesso entrambi non si tiravano mai indietro dalle sfide dell’altro.
Seifer “Ho vinto siiii domani colazione doppia” finendo con un ululato di trionfo.
Belgos: “E bravo il mio fratellino sei sempre il più veloce”
Seifer “Vero e non dimenticare la scommessa”
Belgos” Certo certo”
La loro gara era finita ma ebbero solo il tempo di abbeverarsi, che un segnale luminoso si alzo sopra gli alberi nel cielo.
Belgos “Dobbiamo tornare”
Seifer “Ci scommettiamo un altro pranzo”
Belgos “Quello che vuoi, però adesso andiamo”
I due partirono veloci come non mai. Più volte Seifer si chiedeva come era possibile che vincesse sempre lui, mentre quando c’era di mezzo quell’uomo che li aveva salvati, riusciva a mala pena a raggiungerlo ma mai a sorpassarlo. Probabilmente Belgos aveva molta più resistenza di lui, e quindi non pesava troppo quel pensiero nel suo cuore.
I due arrivarono ad uno spiazzo al centro della foresta. Si ergeva un uomo in piedi che teneva in braccio una giovane donna,
Belgos: “Chi è la donna?”
Alister “Siete arrivati. Non so chi sia, guardando i suoi vestiti sembrerebbe che ha vagato nella foresta, in più è bendata e sulla benda è posto un sigillo che non permette di toglierla. È viva per miracolo, ha diversi graffi e sembra che sia quasi finita in quella trappola. State attenti anche voi, ce ne potrebbero essere altre in questa foresta, grosse buche con pali appuntiti”
Seifer “Sì ma adesso che facciamo”
Alister “Gli daremo protezione e sarai tu a scaldarla mentre io cerco della legna per il fuoco e dell’acqua. Belgos cercherà del cibo”
Seifer: “Aspetta perché proprio io? Può farlo Belgos”
Alister “Sta tremando e tra i tre il più caldo sei tu, anche se a volte sai essere peggio di un iceberg” finendo con una risata simpatica gli pose la ragazza sulla schiena, e accarezzandogli le orecchie disse: “Mi fido di te, e stai in guardia. Se ci sono quelle trappole vuol dire che possono esserci anche degli orchi nei paraggi”
Belgos “Fai attenzione fratellino”
Seifer andò ad accovacciarsi vicino a dei cespugli, ai piedi di un albero. Da quel lato la foresta era troppo fitta perché potesse arrivare qualcuno, e poteva sorvegliare tutta l’area con facilità.
La ragazza era deperita e i vestiti logori, ma almeno aveva smesso di tremare. Il suo viso si affossava nel pelo folto, e la sua mano stava accarezzando la pelliccia mentre nel sonno parlava, un po' delirante, di quanto fosse bello quel letto caldo, e di non volersene andare. A Seifer piaceva l’odore di quella ragazza, gli annusò il volto, si rese conto che aveva la febbre alta. Sicuramente Alister avrebbe preso anche qualche erba medicinale per la situazione. Si era distratto nel guardare l’innocenza di quella persona, sotto certi aspetti gli ricordava proprio Alister, al loro primo incontro. Ero solo un cucciolo, ma sia io che mio fratello siamo con lui ormai da cinque anni, non potrei fidarmi di nessun altro...
Stavo ripensando al passato quando senti un ramoscello spezzarsi. Stava arrivando qualcuno. Annusò l’aria e scrutò nel buio. Erano passate un paio d’ore e le nuvole si erano fatte più folte, la luna ora si vedeva appena.
Seifer “Uno, due, tre... tre, no sono quattro… devo stare attento, e fare silenzio”
Gli orchi si avvicinarono alla trappola che era stata ricoperta.
Orco “La ragazza non ci è finita dentro e non c’è nessun animale. Eppure, si vede che è scattata. Un momento! C’è un brandello di veste. Sì, l’odore è di quella ragazza. Che facciamo Craken?”
Craken “Non sarà molto lontana… Quel vecchio! Ma non voleva che la prendessi in moglie e che la facessi mia, diceva che la sua sacralità non doveva essere sfiorata. È una donna! Che sacralità può avere se non dare gloria all’essere più forte del villaggio? Ma ora sono io il capo villaggio, lui non esiste più e posso fare quello che mi va. Dividerò le mie gioie con voi che mi siete stati leali, mi avete anche aiutato a sconfiggere quel vecchio.” Finendo con un ghigno malefico.
Seifer “Bestia immonda! Non si parla così della vita altrui.” Sentiva il sangue ribollirgli, ma doveva stare calmo, anche se gli sarebbe piaciuto dargli una lezione. Mentre stava pensando a queste cose la ragazza cacciò un urlo, si alzò di petto. Ma poi a causa della febbre alta che aveva, svenne di colpo.
Seifer “Siamo stati scoperti, meglio così! Ora posso portare giustizia” Soffiò il suo alito gelido. I lupi dei ghiacci perenni possono controllare il ghiaccio ma esistono lupi che non hanno questo dono. Ma hanno una forza straordinaria. In questo campo i due fratelli si compensavano, uno aveva il potere l’altro la forza, ma entrambi valevano più di cento uomini.
Aveva creato una nebbia fitta e la temperatura si era abbassata di parecchio. Silenziosamente uscì dal cespuglio, facendo meno rumore possibile. Caricò e con un balzo fece cadere l’orco che era più vicino alla trappola. Poi scaglio una freccia gelida in aria che si apri ad ombrello, era il segnale che era stato attaccato. Ed un'altra freccia, che però, l’orco percepì e schivò, seppur scivolando alla base della trappola. Seifer caricò quello che sembrava essere il capo, Craken, così l’avevano chiamato gli altri orchi, quando vide la nebbia dissolversi, ed una grossa ascia andare nella sua direzione. Il fendente era lento ma eccezionalmente forte. Schivò il colpo ed indossò la sua armatura di ghiaccio. Ora che sapeva che in quel gruppo c’era chi poteva usare la magia, non poteva abbassare la guardia.
Craken “Un lupo dei ghiacci qui. Mi faro una blusa con la tua pelliccia e dopo prenderò quella ragazza”
Seifer si era già messo tra loro e la direzione in cui lei si trovava. Non avrebbe permesso a nessuno di toccarla. Dopo le raccomandazioni di Alister, non lo avrebbe mai deluso.
Craken “Resta lì, tanto morto già sei. Non hai speranze contro noi” Nel tentativo di fare un passo si rese conto che non poteva muoversi, le sue gambe erano già state bloccate dal ghiaccio.
Seifer “Forse tra mille anni!” Stava per caricare, ma si fermò ed una freccia lo colpì alla zampa anteriore destra.
Craken “Non te ne eri accorto vero? Il più abile degli assassini, Fheit! Scommetto che ora non sai più dove si trova, comunque ora sei tu quello immobile. Le nostre frecce sono sempre avvelenate e paralizzano la preda, non c’è gusto migliore che vedere da vicino il terrore nei loro occhi prima di morire” Con una sferzata d’ascia spezzò il ghiaccio e si diresse dal lupo. Mentre l’incantatore gli chiedeva di aiutarlo perché non riusciva a sciogliere il ghiaccio, nemmeno con la magia.
Seifer avrebbe potuto schivare con facilita quella freccia, ma se lo avesse fatto, avrebbe colpito la ragazza. L’orco gli si avvicinò, alzò l’ascia dietro di sé e sferzò il colpo. Il suo pugno si scagliò al suolo mentre lascia ruoto spezzandosi dietro di lui. Si voltò solo per vedere un altro lupo totalmente nero con occhi rossi che con la zampa aveva sfondato il petto del suo compagno, il quale era ancora bloccato nel ghiaccio.
Craken sentì un brivido lungo la schiena, era come se la morte lo stesse accarezzando, ed era in quegli occhi. Solo per puro istinto del guerriero, non si paralizzò e reagì prendendo il collo di Seifer.
Craken “Un altro lupo dei ghiacci! So che tra voi i legami sono più forti persino di quelli tra parenti e se fai un altro passo, spezzo il collo al tuo amichetto.”
Belgos “Se lo fai, morirai nello stesso istante”
Nel frattempo, il secondo orco che era scivolato nella buca, riuscì ad uscire, seppur con qualche graffio. Tirò fuori i suoi uncini e disse “Bene bene, ora ci divertiamo”
Seifer “Stai attento fratello! Ce n’è un altro nascosto, non so dove, ed è molto abile con le frecce. Penso sia lui il più pericoloso”
Craken “Cosa hai detto feccia?” disse schiacciandolo a terra.
Belgos ringhiò furioso.
“Ora basta! Lasciate stare queste povere creature, non state cercando loro” La voce di una ragazza ruppe quell’atmosfera. Ella si reggeva a mala pena in piedi, appoggiata all’albero. “Verro con voi ma lasciate andare loro, non appartengono neanche a questa foresta” si avvicinò a Seifer “Sei stato ferito per colpa mia, mi dispiace. Non valgo il tuo sacrificio. Vi prego, lasciate che mi catturino e andate per la vostra strada. Infondo non mi conoscete neanche”
Seifer poteva vedere le sue lacrime, non erano le prime che aveva versato... e qualcosa gli diceva che non poteva finire così.
Craken “E’ ora di porre fine a questo scontro!” Estrasse da dietro le spalle una spada bastarda, spintonò la ragazza, e lasciando il lupo a terra, vibrò il colpo. Anche l’altro orco caricò il lupo nero con il tentativo di arpionarlo, ma questi scomparve nelle ombre, come se si fosse teletrasportato in un istante, comparendo davanti a Craken proprio sopra a Seifer. Il colpo del capo degli orchi era violento, ma lo sguardo di Belgos lo sbilanciò e la sua mano fu fermata dalla mano di un uomo. Nel frattempo, la lama dell’arma frantumò una cupola di ghiaccio che Seifer aveva eretto nell’istante stesso che Belgos si era posto come scudo.
L’uomo che aveva bloccato la mano di Craken, dandogli le spalle e ponendosi in mezzo loro, ruotò su sé stesso e spinse l’orco con una violenta spallata, il quale cadde all’indietro di un paio di metri, a causa dello sbilanciamento causato prima.
Belgos” Sei arrivato!”
Guardai Seifer “Sei stato ferito. Scusa, avrei dovuto stare più vicino. Mi sono allontanato troppo. So che ti farà un po' male ma devo toglierla” Estrassi la freccia appena finii la frase.
Seifer, dopo un piccolo guaito, fece scomparire l’armatura di ghiaccio, dicendo: “Potevi contare almeno fino a tre”.
Belgos gli si avvicinò con sguardo dispiaciuto, perché anche lui si era allontanato troppo, e gli leccò la ferita.
La ragazza si espresse “Vi chiedo scusa. Non so chi siete e il vostro animale mi ha protetta. Non voglio recarvi altri danni, loro cercano me” Ma la interruppi “Il mio nome è Alister, tu come ti chiami?” 
“Non ho un nome, al villaggio mi hanno sempre chiamata Mistral. Ero la serva del capo villaggio che però mi ha cacciata due settimane fa, non so il perché”
Alister “Mistral, è così che ti chiami?”
Mistral “Ho avuto diversi nomi, Mistral è quello che è durato di più.”
Craken “Hei forestiero, quella donna ora è mia! Prendi i tuoi sporchi lupi e vattene!”
Mi voltai “Sei ancora qui? Vuoi davvero morire! Ti ho lasciato il tempo di andartene, nessuno tocca i miei lupi e rimane impunito, ma voi orchi siete stupidi. Vattene adesso e ti risparmio”
Craken “Prendo solo la ragazza allora”
Alister “No, lei resta come risarcimento per aver ferito il mio amico”
Craken “Stai scherzando vero? Hai un lupo paralizzato e noi siamo armati e molto più forti di te. Con quale arma poi? Sei pure disarmato”
Mistral “No, vi prego, vi uccideranno”
Seifer “Mistral, stai vicino a me e lascia le cose così come sono?”
La ragazza si girò verso il lupo a terra. “Ma io… io non…”
Alister “Non ti preoccupare e stai vicino a lui. Non c’è posto più sicuro, tranquilla”
Belgos “Alister stai attento! Ce n’è un altro ben nascosto, è lui che ha ferito Seifer. Appena lo avrò individuato, lo eliminerò.” Alzai la mano in segno di approvazione.
Alister “Scusate se vi ho fatto aspettare, vediamo allora come ve la cavate” dissi sarcastico agli orchi. Portando la mano sinistra al cuore e stendendo il braccio destro a lato, i due bracciali con le pietre che avevo al polso si illuminarono. Comparve sul braccio sinistro una spalliera con un grosso guanto d’arme, e nella mano destra una grossa spada a due mani, che spesso usavo anche con una mano.
Mi diresse verso di loro appoggiando la spada sulla spalla. I due orchi iniziarono a spostarsi sui lati. Era prevedibile un attacco ai fianchi! Pensai. Alzai la spada al cielo, ogni volta che lo facevo era come se prendessi le misure della portata e mi sentivo dentro una cupola. Niente poteva colpirmi eppure quella non era una posizione di difesa. Restai lì immobile, ad aspettare la loro prima mossa. Era chiaro che stavano per fare un attacco sincronizzato, ed infatti partirono contemporaneamente dalle distanze opposte. Alla sinistra avevo quello con dei grossi uncini, alla destra quello con la spada bastarda. Non potevo solo parare i loro attacchi, probabilmente uno avrebbe cercato di tenermi fermo mentre l’altro doveva rendermi a brandelli. Tecnica semplice, ma efficacie, soprattutto perché, era chiaro che il tempo di reazione di scarto dei due, era pari a zero. Sarebbe impossibile schivare un doppio attacco, a meno che non si creava quel secondo in più per evitarlo o pararlo.
Feci un passo verso l’orco con gli uncini e calai il mio fendente. L’orco riuscì a schivarlo facendo un balzo indietro.
Craken “Sei mio! Muori!”
Il colpo era particolarmente forte, ma il passo che avevo fatto, fu sufficiente per darmi il tempo necessario per ruotare la spada e parare il colpo. Le lame erano sopra la mia testa. Gli orchi restarono stupiti, con un solo braccio ero riuscito a parare un colpo del genere.
Craken, stringendo i denti e mettendo ancora più forza nelle braccia, mi disse “Ti schiaccerò come un insetto”
Non gli risposi neanche, divelsi la spada spostandomi di lato. Con tutta la forza che ci stava mettendo, il suo peso era troppo spostato in avanti, e girandomi su me stesso, gli tirai un pugno col guanto d’arme, che lo fece ruzzolare per terra. Feci appena in tempo a girarmi. Tre frecce erano entrate nel mio campo di azione. Riuscii a malapena a spezzarne una, mentre un’altra mi colpì alla spalla dove avevo il guanto d’arme. Una terza freccia stava andando verso Belgos. Lo vidi scattare repentinamente e afferrare quella freccia come se gli avessero lanciato un legno. Niente di meno da te, amico!
Belgos partì di scatto, mentre io feci un salto verso l’alto all’indietro, e mi ritrovai in groppa a lui.
Alister “Sai dove si trova?”
Belgos “Non può più sfuggirmi! Terzo albero, in cima, appena dietro l’imbocco di quel sentiero in ombra!”
Alister “Perfetto, allora tiriamolo giù”
Appena arrivati poco più in là, dove si stagliava una grossa ombra di un albero, i due scomparvero.
Craken “E’ la nostra occasione prendiamo la ragazza e andiamo”
Non fece neanche in tempo a dirlo che sia lui che il suo compagno avevano di nuovo almeno un arto bloccato dal ghiaccio.
Seifer “Restate li, è meglio!”
In quel momento, sentirono il rumore di un albero che stava cadendo, e Alister che ricomparve dall’ombra dell’albero, mentre Belgos usciva tranquillo dal sentiero dicendo “Qui abbiamo finito.”
Craken “Hai usato il salto nelle ombre! Chi sei tu? Non sarai tu il ricercato di cui si parla ultimamente?!”
Alister “Spero che siate abbastanza intelligenti da aver capito con chi avete a che fare. E non provate neanche a seguirci dopo che vi sarete riorganizzati”
I due orchi anche se si sarebbero potuti liberare dal ghiaccio restarono immobili. Passai al loro fianco senza fare nulla e mi diressi dalla ragazza “Sai dove andare?”
Mistral “Veramente no”
Alister “Allora sarei felice se ti unissi a noi, però non puoi ancora camminare, sei debole e hai bisogno di cure. Stai tranquilla, ti porterà Belgos”
Intanto diedi una fiala di pozione a Seifer “Come va la ferita?”
Seifer “Sto bene, sono riuscito a neutralizzare il veleno, posso muovermi. Non c’è bisogno che bevo quella roba” arrossendo leggermente perché si vergognava.
Alister “Certo, così riattivi il veleno rimasto! Bravo genio! Ora sta zitto e bevi”
Bevuta la pozione, Seifer divenne un lupo normale. Lo presi in braccio caricandolo sulle spalle, e iniziai ad incamminarmi, mentre Belgos si era accucciato accanto alla ragazza per facilitarla nel farla salire, e mi seguì subito dopo.
Craken: “E’ vero quello che dicono di te? Che hai sconfitto una legione tutto da solo? Sei tu quello di cui parlano, quello dalla taglia di 1.000.000 di blackberry”
Ci allontanammo senza più considerarlo. “HEI HEI, PARLO CON VOI, RISPONDIMI!!” gridava ancora. Ma fu totalmente ignorato.
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Fantasy / Vai alla pagina dell'autore: Duskblade