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Autore: ArrowVI    02/11/2021    0 recensioni
Gli umani regnano su Gaia, ma le pietre di questo continente trasudano memorie di creature ben più antiche e potenti.
Sono passati circa diciassette anni da quando l'imperatore dei Dodici Generali Demoniaci è stato imprigionato nel mezzo di questo e un altro mondo... Ma, ormai, il sigillo che lo teneva rinchiuso sta cominciando a spezzarsi.
Cosa accadrà quando Bael sarà libero? Verrà fermato o porterà a termine il piano che, diciassette anni fa, gli è stato strappato dalle mani?
Quattro nazioni faranno da sfondo a questa storia:
Mistral, Savia, Asgard ed Avalon.
Io vi racconterò di quest'ultima......
Come? Chi sono io? Non ha importanza, per adesso...
Umani contro Demoni... Chi sarà ad uscirne vincitore?
Se volete scoprirlo allora seguitemi... Vi assicuro che non rimarrete delusi dal mio racconto.
Genere: Avventura, Comico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Violenza
Capitoli:
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Capitolo 12-5: Lucifer [2-2]



Bastò la presenza di quella figura a far cadere un silenzio tombale all'interno di quella stanza, una figura che, nonostante non fosse conosciuta da tutte le persone al suo interno, fu comunque in grado di far intendere quanto fosse potente semplicemente con quel suo modo di porsi e quell'enorme e superiore sorriso che mostrò ai presenti.


Ancora una volta, Lucifer fu in grado di superare la barriera che Ehra innalzò intorno a se senza neanche farsi scoprire... Esattamente come fece quel giorno, quando si presentò al consiglio per la prima volta.
All'inizio ne sembrò stupita, ma il suo stupore venne ben presto sostituito da uno sguardo preoccupato. Sapeva che, se quel demone lo avesse voluto, avrebbe potuto causare molti danni ancora prima che lei potesse provare a reagire.


Provocarlo o ingaggiare uno scontro con lui non era assolutamente un rischio che valeva la pena correre, e questo sia Ehra che Xernes lo sapevano perfettamente.



Lucifer si guardò per qualche secondo intorno, notando le espressioni confuse e preoccupate dei presenti.

* Suvvia. *
Disse, ridacchiando, rompendo finalmente quel silenzio.

Non serve essere così tesi. *
Continuò, senza smettere di sorridere, mentre si portò una mano dietro la schiena e cominciò a gesticolare con l'altra.

Rilassatevi, dopotutto... *
In quell'istante, senza perdere quel suo infernale sorriso, l'aria intorno a Lucifer si fece più pesante, mentre il suo sguardo divertito fece spazio a uno freddo e minaccioso che lasciò trasudare l'immensa differenza in forza tra quel demone e qualunque dei presenti all'interno di quella stanza.

* ...Se avessi voluto farvi del male, lo avrei già fatto. *



Ora... Perdonatemi se mi sono unito a voi così improvvisamente, e senza invito, ma ho paura che voi abbiate qualcosa che mi appartiene. *
Disse subito dopo il demone, indicando se stesso con un dito senza smettere di mostrare quel suo sorriso saccente.

* E mi piacerebbe riaverla indietro. *
Aggiunse.


Fu in quell'istante che fu un gruppetto di ragazzini ad attirare l'attenzione di Lucifer.
All'inizio non li riconobbe, ma non ci mise molto a capire di chi si trattasse.

Ridacchiò tra se e se, incamminandosi verso di loro con un passo leggero e divertito, per poi fare un breve inchino senza mai perderli di vista.

* Oh, credo che questa sia la prima volta che ci incontriamo, non ho forse ragione? *
Disse, notando le espressioni principalmente confuse e preoccupate di quel gruppetto.

* Lasciate che mi presenti a dovere, allora. *
Continuò, fissando intensamente Michael, come se trovasse per qualche motivo la sua presenza interessante.

* Il mio nome è Lucifer Pheles, attuale comandante dei Dodici Generali del mio adorato fratello Bael. E' un piacere fare la vostra conoscenza. *



Davanti a quella rivelazione, i ragazzini impallidirono. Neanche Vermilion vide prima d'allora quel demone: ne sentì solamente parlare, e non poté fare a meno di posare il suo sguardo spaventato su Ehra e Xernes, notando le loro espressioni cupe.

Non mosse un muscolo.
Sapeva che contro un avversario di quel genere, non sarebbe riuscita a fare nulla. Se né Xernes né Ehra ebbero il coraggio di attaccarlo... Allora i suoi tentativi sarebbero stati inutili.



L'energia che Seryu fu in grado di vedere intorno a quella figura, fu l'energia più intensa che vide in vita sua fino a quel momento.
Un Ki così intenso e pesante che fece sembrare il Ki di Azael che avvertì anni prima come un piccolo granello di sabbia in mezzo a un deserto.
Gli bastarono pochi istanti per realizzare che contro un avversario di quel tipo non avrebbe avuto alcuna chance anche se si fosse allenato per mille anni.


All'inizio, Xane non credette a quelle parole... Poi, però, quando vide gli sguardi di suo padre e di Ehra, non poté più negare quella possibilità.
Se non fosse stato per i suoi occhi da serpente, Xane non avrebbe mai immaginato che la figura davanti a se fosse un demone di così alto livello.
E, a giudicare dal modo in cui sembrava porsi, forse, stavolta, tutte le sue domande avrebbero avuto finalmente delle risposte soddisfacenti.



Michael fissò in silenzio il demone davanti a se dopo che si presentò, e lui fece lo stesso.
Quel suo sguardo freddo sembrò penetrarlo fino al profondo, come se in qualche modo lo stesse leggendo come se fosse un libro aperto.

Sentì una strana ansia e una sensazione di deja vu, mentre continuò a ricambiare il suo sguardo.

* Tu devi essere il figlio di Azael. *
Disse Lucifer, continuando a sorridere.

* Non vi somigliate neanche lontanamente. *
Aggiunse subito dopo, ridacchiando.

<< B-Beh... >>
Borbottò il ragazzino, riuscendo a malapena a mantenere il contatto visivo con quel demone.

<< M-Mio zio mi ha sempre detto che somiglio di più a mia madre... >>
Continuò.
Le sue parole però sembrarono non interessare a Lucifer.
Continuò a osservarlo, come se avesse notato qualcosa d'interessante.


Poi, finalmente, Lucifer indietreggiò, dando le spalle ai ragazzini con cui scambiò ben poche parole.

* Deve essere stata una mia impressione. *
Disse tra se e se, muovendosi lentamente ancora una volta verso Xernes Ravier.
In quell'istante Michael sentì una voce rimbombare nella sua testa, una voce che gli sembrò di riconoscere... Una voce che sembrò essere piuttosto agitata.

"Sai che sono qui, vero Lucifer?"



* Così tante facce nuove! *
Esclamò il demone, posando il suo sguardo su Sarah, poi su Tesla e infine sulle due donne che presero parte allo scontro contro Asteroth, ancora prive di sensi.
Poi vide Iris con la coda dell'occhio.

* E altrettante familiari. *
Un sorriso minaccioso e sadico si fece improvvisamente largo nella sua faccia, per un istante.


* Per quanto mi piacerebbe restare qui a parlare con voi, ho paura di non essere il benvenuto. Quindi vorrei rendere la mia visita piuttosto corta e diretta: *
Disse il demone, posando di nuovo il suo sguardo su Xernes.

* Preferirei che mi restituiate ciò che mi appartiene. *
Ripeté ancora una volta.


Realizzando di cosa stesse parlando, Xernes posò il suo sguardo sul corpo di Astarte, in quell'istante ancora sotto il controllo di Lilith.
Lilith sembrò terrorizzata: pallida in volto, abbassò lo sguardo per evitare di vedere quel demone in faccia e tremava come una foglia secca al vento.



Andromeda, però, decise di sfidare il demone.

<< Sappiamo cosa è successo durante la Notte Cremisi, Lucifer. >>
Quelle parole colsero il fratello di Bael alla sprovvista.
Rimase in silenzio a osservare quel soldato con occhi spalancati per qualche istante, senza smettere di sorridere, con uno sguardo misto a stupore e divertimento.

Ti conosco, per caso? *
Gli rispose, con fare divertito e infastidito allo stesso tempo.

<< Sappiamo che hai imprigionato tuo fratello e che sai creare delle Pietre Filosofali. >>
Continuò subito dopo.


Lucifer non sembrò per nulla preoccupato, davanti a quelle rivelazioni. Solamente sorpreso.

Oh ma davvero? *
Rispose, finalmente, senza smettere di sorridere.

* Quindi? Che importanza avrebbe? *
Aggiunse subito dopo, poi però cominciò a ridacchiare con fare divertito.
Xernes sembrò sorpreso da quella risposta.

* Mi aspettavo che sareste riusciti a scoprire la verità, anche se devo essere onesto: pensavo che sarebbe passato più tempo. Avete decisamente superato le mie aspettative, congratulazioni! *
Continuò, il demone, applaudendo con intenzioni palesi di scherno.


In quell'istante lo sguardo di Lucifer si fece cupo, minaccioso e intenso.
Uno sguardo che fu in grado di spaventare perfino Xernes in persona che raramente permise alle sue preoccupazioni di lasciare la sua mente.

Non starai veramente pensando di usare queste informazioni contro di me, mio caro Generale? *
Disse, sorridendo, posando il suo sguardo su di lui.



Xernes scosse il capo lentamente, prendendo poi un profondo respiro per calmarsi.

<< No.  >>
Disse l'uomo, attirando l'attenzione del demone su di se.
Poi ruggì verso Andromeda.

<< Cosa stai facendo, Andromeda?! >>
Esclamò, ma il soldato continuò a fissare quel demone con occhi rossi e pieni di rabbia. Sembrava quasi che non sentisse nulla, intorno a se, come se l'unica cosa su cui fosse concentrato fosse quella figura.


Lucifer rimase in silenzio per qualche istante, poi la sua espressione cambiò ancora una volta, tornando a quella divertita di qualche momento prima.


* "Andromeda"? Non riconosco questo nome. *
Ridacchiò.
Continuò a fissare il soldato con uno sguardo incuriosito, mentre sguainò la sua lama.

* Non lo farei, se fossi in te. *
Lo avvertì, con un tono serio e minaccioso, ma Andromeda non ascoltò.



Andromeda digrignò i denti, mentre l'energia nera intorno a se si fece ancora più intensa di quanto non fosse mai stata, prima di quel momento.
Con occhi rossi pieni di rabbia e odio allungò la sua lama verso il suo bersaglio, pronto a scattare da un momento all'altro.
Lucifer continuò a sorridere con fare malizioso senza muovere neanche un muscolo.


<< Hai ucciso Lilith...! >>
Esclamò.
Quelle parole colsero Lucifer alla sprovvista.

Oh? La conoscevi? *
Domandò il demone, con tono sorpreso.


Con occhi terrorizzati, Ehra fissò il soldato, cercando di richiamare la sua attenzione, invano.

<< Andrew! Non fare nulla di stupido! >>
Ma fu inutile.


<< Non ti perdonerò... Fosse l'ultima cosa che faccio...! >>
La lama del soldato cominciò a brillare di un nero acceso, mentre le vene del suo corpo cominciarono a pulsare incontrollatamente e i capillari nei suoi occhi esplosero, ricoprendo le sue sclere di un rosso sangue vivo.


<< TI AMMAZZO! >>
In quell'istante la pelle di Andromeda cominciò ad andare a pezzi mentre una infinità di graffi e ferite si aprirono tutti insieme nel suo corpo, rivestendo i suoi vestiti e le sue mani di sangue.
Il soldato ignorò il dolore, caricando il demone a tutta velocità e ignorando sia gli avvertimenti dei suoi compagni e del suo superiore, sia il dolore che lo avvolse.

<< Susanoo: 100%! >>
Esclamò, avocando il suo spirito a piena potenza che si materializzò in un istante alle sue spalle sotto forma di un samurai corazzato con occhi rossi come il sangue.

<< Black steel: Devouring Fang! >>
// Acciaio Nero: Zanna Divoratrice //


L'attacco più potente in possesso di Susanoo: un singolo fendente in grado di tagliare una montagna a metà, una tecnica così potente che, secondo la leggenda, sarebbe stata usata da Susanoo in persona più di trecento anni fa per fare a pezzi il cielo.
Un attacco che divora l'energia vitale di chi usa questa tecnica per fare a pezzi un bersaglio con un singolo fendente avvolto dal vento nero di Mistral.


L'impatto fu devastante: il terreno ai piedi di Lucifer e Andromeda andò in frantumi in una frazione di secondo, obbligando Ehra a sollevare una potente barriera per proteggere tutti i presenti da quell'enorme onda d'urto.
Quel fendente fu così potente da risonare nell'aria intorno al palazzo, riuscendo perfino a mandare in frantumi la prima barriera che Ehra sollevò per provare a nascondere il suo tentativo di risvegliare Lilith.


Quando i presenti posarono i loro occhi su Andrew, però, videro una scena li lasciò senza parole, terrorizzati fino al midollo.

L'attacco di Andrew colpì il suo bersaglio... Ma a Lucifer bastarono due dita per intercettare quel potente fendente, lasciando sia Andromeda che i presenti senza fiato.


Non è stato molto gentile, da parte tua. *
Disse il demone, toccando il petto di Andromeda con una mano.
Il suo sguardo era cupo, e aveva improvvisamente smesso di sorridere.

Sparisci dalla mia vista. *



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Fine del capitolo 12-5, grazie di avermi seguito e alla prossima!


 

   
 
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