Fumetti/Cartoni americani > A tutto reality/Total Drama
Segui la storia  |       
Autore: Anown    02/11/2021    2 recensioni
Gwen ha deciso il suo più o meno entusiasmante e solitario programma per Halloween, ma a causa di qualche imprevisto si ritrova altre persone, gradite e sgradite, che trascorreranno con lei la giornata.
Genere: Commedia, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shoujo-ai, Crack Pairing | Personaggi: Gwen, Sorpresa | Coppie: Alejandro/Heather
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Harold osservò il cellulare che squillava. Non era un numero che aveva memorizzato, ma gli appariva molto familiare, era come se avesse il nome del possessore sulla punta della lingua. Anche per la curiosità di ricordare a chi apparteneva, il ragazzo rispose. Se si fosse trattato di qualcuno con cui aveva problemi, l'istinto l'avrebbe avvertito.
-Pronto?- a rispondergli fu effettivamente qualcuno che conosceva e Harold si sentì abbastanza contento di poter di nuovo collegare quella serie di numeri a un volto. -Quanto tempo! Avevi bisogno di qualcosa?- le chiese amichevole.
Harold ascoltò cosa la ragazza aveva da dirgli, ma non era convinto. -Mi spiace, ma non mi sembra opportuno. Non mi va di creare casini.- il ragazzo sospirò e sentì le lamentale della sua interlocutrice. -Sì, mi piaci e sembri una tipa a posto.- confermò un po' infastidito. -Però non puoi neanche aspettarti che una persona che hai ignorato si metta a farti tutti i favori di questo mondo solo perchè tempo fa si è dimostrato solidale nei tuoi confronti! Mi dispiace molto ma...- il ragazzo si interruppe. I suoi sensi di vittima di bullismo lo avvertirono di due occhi minacciosi e oscuri come pozzi di catrame fissi su di lui. -Scusami un attimo, percepisco un intento omicida talmente puro da muovere a commozione Vlad Tepes di Valacchia...-
-Non ho nessun intento omicida. Ti ho solo sentito dire cose potenzialmente strane al telefono... chi sarebbe questa tipa a posto?- domandò Leshawna.
-Forse potreste parlare voi due in effetti...- pensò il ragazzo.
-NOOOO! NON CI PARLO CON QUELLA PSICOPATICA!- protestò la voce al telefono talmente forte da essere udita chiaramente da Leshawna e attentare al timpano di Harold rimasto mezzo traumatizzato.
-E' Heather?- domandò Leshawna improvvisamente interessata.
-Facciamo che ti metto in viva voce, così mi alleno anche a fare terapia di coppia.- disse Harold mentre Heather continuava a protestare.
Heather spiegò di voler andare con loro al cimitero perchè era una sentimentale che voleva rivivere un po' i vecchi tempi.
-Ah... molto divertente, ti aspetti che ti crediamo?- disse Leshawna con un tono un po' aggressivo.
-Può darsi che dietro il tono angelicato da recitina delle elementari...- Harold fu interrotto da un “Ehi!” di Heather, ma continuò. -...Si nasconda un sentimento reale.- finì il ragazzo, Leshawna lo guardò con scetticismo. -Ma la sincerità è molto importante in una relazione, quindi; Heather spiega a Leshawna come ti senti. Parlale dei tuoi bisogni e della loro origine se vuoi davvero trapassare la sua dura scorza.- Harold non nascondeva di essere piuttosto divertito dall'espressione minacciosa di Leshawna e il brontolio che percepiva da Heather tramite il telefono. -Allora Heather, parlaci un po' della tua infanzia così che possiamo comprenderci meglio. Hai qualche ricordo a cui tieni particolarmente?-
-Ci sarebbe quella volta di quando avevo otto anni che... EHI! MA CHE DIAMINE MI STAI FACENDO DIRE?!-
Harold scoppiò a ridere mentre Leshawna aveva l'aria di volerlo strozzare -T-tranquilla, ti avrei fermata io se fossi andata troppo oltre, volevo solo giocare un po'. Perdono, Heather...- disse il ragazzo cercando di calmarsi dalle risa.
-Mi sono stancata di questa pagliacciata.- sbuffò Leshawna. -Non ti voglio portare con noi, punto!- dichiarò irremovibile.
-ASPETTATE!- esclamò Heather. -Così la darete vinta ad Alejandro...- disse subdola.
Questo attirò l'attenzione sia di Leshawna che di Harold. Avevano sensazioni abbastanza diverse su Heather più o meno motivate. Ma l'asiatica era certa che entrambi detestassero il megalomane ispanico. Così la ragazza raccontò di come Alejandro fosse certo che lei avesse pessime capacità sociali e di come non potesse avere amici.
-Per quanto detesti ammetterlo; quando uno ha ragione, ha ragione.- sentenziò Leshawna amareggiata.
-Che ti costa lasciarmi venire con voi e farmi dimostrare che il mio odioso ragazzo si sbaglia?- disse Heather con la sua migliore voce innocente.
-In che modo dartela vinta dovrebbe aiutarmi a fare un torto a quel gran pezzo di carne... eh... carne putrida?- obiettò Leshawna. -Senti, non mi va neanche di averti in giro a infastidire Gwen e rovinare la giornata!-
-Ma sarò un angelo!-
-Della morte?- terminò la frase Harold.
-Harold, non vuoi aiutarmi a salvare questa relazione? Sei un terapista di coppia terribile! Per cosa ti pago?!-
-Ah, ora ci vuoi stare al gioco? Comunque se volessi realmente pagarmi non ti direi di no...-
-Sei licenziato, voglio il divorzio da questa qui!- urlò Leshawna.

“Perchè mi sono portata dietro questa qui?” si chiese Leshawna arrivata davanti l'entrata del cimitero. Guardò Heather di fianco a lei che guardava con interesse un'altra persona che non avrebbe dovuto esserci...
“Potenziale tensione di cui non sono colpevole... è la mia preferita!” gongolò l'asiatica nella sua testa.
Leshawna lanciò un'occhiata ad Harold. -Che c'è?! Non è che se Heather ti sembra felice significa per forza che sta per accadere una catastrofe.- si difese Harold.
“O forse Courtney è qui perchè la gotica e la perfettina sono tornate amichette del cuore? Bleah! Che noia...” vedendo Heather perdere entusiasmo, Leshawna si rasserenò.
-Uhm... c'è Heather... non me lo aspettavo.- constatò Zoey un po' dubbiosa.
-Beh, io non mi aspettavo che con te e Cameron si presentasse anche Courtney... Comunque ciao. È la prima vola che ci vediamo di persona, eh?- disse Leshawna.
-E già. Piacere di conoscerti.- disse Zoey amichevole.
-Piacere.- disse Cameron un po' più timido.
-Lui è...- Leshawna cercò di presentare Harold, non sapeva se Zoey e Cameron avessero visto le stagioni di A tutto reality, lei e Harold avevano visto All Stars solo per la curiosità di vedere come se la sarebbero cavata le loro vecchie coscienze.
-Ciao Harold.- disse Zoey e il ragazzo rispose come se la conoscesse.
-Ci siamo conosciuti mentre andavo a trovare Duncan.- spiegò Harold.
-Duncan?- ripetè Leshawna guardinga.
-Beh, Leshawna... non puoi aspettarti che siano tutti gratuitamente violenti, come te, verso le persone con cui hanno avuto dissapori.- insinuò Heather nonostante un attimo prima avesse guardato anche lei Harold come se fosse stranita.
Leshawna si voltò minacciosa verso di lei, la ragazza sussultò e istintivamente andò a nascondersi dietro un palo. Leshawna rise divertita facendosi guardare con dubbio dai presenti, a parte Courtney che era rimasta tutto il tempo concentrata sul suo cellulare.
“Sono finita tra degli estremisti del partito cuor di panna, grandioso!” commentò infastidita fra sé e sé. Leshawna guardò anche Harold, ma il ragazzo appariva titubante. “E' diventato ancora più noioso da quando si è messo a studiare per fare lo strizzacervelli, incredibile...”
-Ecco... suppongo che il comportamento bizzarro di Leshawna e degli spaventi senza conseguenze, possano far esorcizzare a Heather il trauma...- disse Harold in un maldestro tentativo di fare un assist alla fidanzata che gli era parsa in difficoltà e in minoranza.
-Comportamento bizzarro?- ripetè Leshawna infastidita.
-Io non ho affatto paura di quella cosa!- esclamò Heather uscendo dal nascondiglio. -Inoltre non credo proprio che quella possa avere il nobile intento di de-traumatizzarmi!-
Leshawna fece un sorriso ferale e avvicinò a sé la ragazza. -Bene carissima Heather! Sono molto, molto contenta che tu non abbia alcuna paura di me...- disse la ragazza ghignando.
Heather perse improvvisamente colorito e sorrise nervosamente.
Harold sospirò e si massaggiò le tempie.  “E' meglio che non faccia più niente.” pensò demoralizzato. Ma era abbastanza sicuro che Leshawna non volesse nuocere alla ragazza.
-Dai ragazze, rilassatevi un po'. Mi sembra una buona occasione per seppellire l'ascia di guerra!- disse Zoey avvicinandosi amichevolmente alle due con un sorriso fiducioso.
-Rispetto all'aura inquietante da santarellina di Zoey, Lashawna diventa quasi rassicurante!- disse l'asiatica abbracciando improvvisamente la nemica rimasta inizialmente paralizzata dalla mossa.
-Eh, eh... ora mollami che sei tu quella inquietante.- disse Leshawna ridendo nervosamente.
-Ma come? Non eri contenta di non spaventarmi?-
-Allora... Mi spiegate cosa ci fanno qui Courtney ed Heather?!- esclamò Gwen, appena arrivata, facendosi notare. Courtney alzò finalmente gli occhi dal cellulare.
-Perchè abbia deciso di portarmi dietro Heather, è un po' complicato. Ma da un punto di vista morale è tutta colpa di quello là!- disse Leshawna indicando Harold.
In realtà dal punto di vista di Gwen anche Harold era un intruso. Ma si sentiva un po' stupida ad aver pensato, complice anche il periodo, che quando Leshawna parlava di portarsi dietro uno spaventapasseri, parlasse di uno spaventapasseri decorativo anziché del ragazzo.
-Courtney l'ho invitata io.- ammise Zoey un po' intimidita e confusa. -In fondo nonostante vi siate riappacificate non avete avuto più molto tempo da passare insieme per via dei vostri impegni e Courtney mi ha confessato che si sentiva in imbarazzo a rifarsi viva dopo tanto tempo.-
Gwen si voltò verso Courtney che aveva un'espressione stizzita che si trasformò in un sorriso forzato.
-Vi eravate riappacificate, giusto?- disse Zoey nervosa, mentre cominciava a mettere in dubbio la storia raccontata da Courtney.
“Che ingenua...” pensò Leshawna, poi si accorse di Heather che guardava la scenetta tutta ghignante e la guardò male nonostante avessero pensato la stessa cosa.
Gwen non voleva mettere a disagio Zoey, nè discutere con quella causa persa di Courtney, ma non voleva neanche far pensare a Courtney di poter tornare a fare allegramente la despota e non sopportava il suo sorrisetto malefico...
-Apprezzo molto la tua fiducia nel prossimo Zoey, ma forse Courtney ti ha dato una versione giusto un po' inesatta delle cose.-
-Senti, è una questione di principio.- sbuffò Courtney. -Mi hai messa in ridicolo, mi hai fatto fare quello che volevi dicendomi che in cambio mi avresti dato un'altra possibilità che invece non è arrivata, quindi me la prenderò ora.- disse sorridendo, convinta di aver ragione.
Harold si avvicinò a Leshawna e le bisbigliò qualcosa all'orecchio. La ragazza ridacchiò e annuì concordando con quello che stava dicendo il ragazzo.
-Già! Anche io credo che questa fissazione di Courtney sia un'infatuazione!- disse con fare dispettoso Heather che li stava origliando. La voce era tenuta ben alta per accertarsi di essere sentita. -Erano troppo poco amiche perchè abbia senso che Courtney si fissi così. Infatti Gwen non mi è nemmeno sembrata così ferita da quella scemata della lista. Sembrava semplicemente stanca di lei! Oh, oh, povera Courtney! Prima quella melodrammatica di Gwen fa finta di darle importanza e di volersi fare perdonare... Poi la scarica in quel modo!- nonostante l'interpretazione vocale, mantenne un sorrisetto per tutto il tempo.
-Heather! Sei sorda o scema?!- esclamò Courtney infuriata e paonazza. -Non me ne frega niente di quella là, è una semplice questione di principio! Non mi piacciono le promesse infrante e visto che mi annoiavo, ho pensato di fargliela rispettare oggi!-
-Sì, sì... come no!- gongolò Heather. Poi vide Courtney che le correva contro. -Ho scordato che Leshawna non è l'unica psicopatica violenta!- gridò scappando.
-Allora... Uccido prima te o lei?- chiese Leshawna ad Harold.
-Eh?!- esclamò Harold distratto.
-L'hai detto tu che Heather felice non significa per forza guai!-
-Beh, non mi sembra tanto felice in questo momento...- le fece notare Harold guardando l'asiatica inseguita dall'ispanica. -E comunque non mi sembra sia successa una tragedia... anche se preferirei non essere origliato.-
-Gwen è in imbarazzo... Guarda che facepalm, sembra Trent! Non può essere una cosa buona!-
-Ma solo un pochino...-
-Il problema è il carattere di Heather. Per quella ogni motivo è buono per rompere i...-
-Ok, mi arrendo!- dichiarò Courtney poco intenzionata ad arrampicarsi su un palo per recuperare Heather. -In realtà sono venuta per sorvegliare Gwen ed evitare che facesse qualcosa di illegale.- si giustificò per togliersi di imbarazzo.
-Che?! È che dovrei fare? Non sono mica Duncan!- protestò Gwen incredula.
-Che ne so! Comunque... Ti tengo d'occhio...- sibilò la serpe ispanica.
Harold bisbigliò di nuovo qualcosa a Leshawna.
-Sono d'accordo, anche a me questa sembra ancora di più una scusa rispetto alla “questione di principio”- disse Heather che stava origliando di nuovo.
-Quando cavolo sei scesa?!- esclamò Harold.
-Prima della fine della giornata, ammazzerò qualcuno.- annunciò Leshawna sospirando.
-Sempre che non lo faccia io.- disse Courtney incenerendo Heather con lo sguardo.
-Harold, mi devi della solidarietà. In fondo non vieni preso di mira solo perchè sei diventato il passatempo della persona più spaventosa qua in mezzo.- gli ricordò Heather.
-C-cos...? Non sarebbe tutto molto più facile se smettessi di fare la squilibrata per qualche minuto?!-
“Perfetto, tra poco nemmeno Harold mi farà sentire in colpa per il suo omicidio.” si disse Leshawna pensando positivo.
-Ciao ragazzi.- disse una voce maschile, ma nessuno sembrò farci caso, così il soggetto fece finta di tossire. -Ho detto, ciao ragazzi!- disse più forte per farsi notare.
-Non ora Trent, sono occupata a guardare male Courtney... temo che le mie occhiatacce da ragazza asociale si stiano un po' indebolendo...- disse Gwen, poi si girò verso il ragazzo alle sue spalle. -Trent?!- esclamò sorpresa. -Volevo dire... Wow! Ma che bella sorpresa!- disse sorridendo nervosamente come il ragazzo.
-Non disturbo, vero?- chiese Trent.
-Ma certo che no!- rispose Gwen. poi cercando un colpevole, identificò la persona nel gruppo che poteva essere più correlata al chitarrista. -Puoi scusarmi un momento?- disse Gwen a Trent.
-Harold!- lo chiamò la ragazza.
Il ragazzetto con gli occhiali e l'aria colpevole si stava alzando la sciarpa come per nascondersi.

Gwen lo prese in disparte, anche se Leshawna ed Heather li seguirono.
-C'entri qualcosa con la presenza di Trent?- chiese con calma Leshawna battendo Gwen sul tempo.
-Eh... l'ho sorpreso a spiarmi quando Leshawna mi ha chiamato per avvertirmi che uscivamo con te oggi... Potrebbe aver captato qualcosa.- disse rivolgendosi a Gwen.
-Dietro ogni ragazzo che sembra troppo gentile e perfetto si nasconde uno squilibrato. Sempre saputo.- commentò Heather annuendo.
-C-come spiando?!- disse Gwen grattandosi nervosamente. “Dejavù. Pensavo che senza me fra i piedi fosse rinsanito!”
-Quando sente il nome “Gwen” la sua attenzione e il suo udito si concentrano sulla fonte del suono e il suo discorso automaticamente. Mi ero scordato di questa sua particolarità perchè non succedeva da molto, quindi non ho fatto attenzione mentre parlavo al telefono con Leshawna. Mi dispiace- a giudicare dal modo in cui lo guardavano le tre ragazze, probabilmente la spiegazione supplementare non aveva aiutato a rendere la situazione meno inquietante.
-Allora, Trent non mi piace.- affermò Harold.
-Miracolo! Almeno questo non ti piace!- esclamò Leshawna.
Harold la guardò infastidito per un attimo, poi continuò. -Ha una potente aura da perfettino, moralista con la puzza sotto il naso...-
-E' anche ingenuo e piagnone.- aggiunse Heather.
-E allo stesso tempo geloso.- disse Leshawna. Gwen li guardava perplessa e non era del tutto sicura che gli piacesse parlassero in quel modo di Trent. Era combattuta.
-E' insicuro. Il suo modo di gestire lo stress è atroce, è ossessivo e pieno di strane manie...- tornò a parlare Harold.
-Ora che ci penso, è strano che non andiate d'accordo.- commentò Leshawna.
-Già. Comunque, volevo dire che però, nonostante tutto è un bravo ragazzo. Gentile, disponibile e corretto.- ammise Harold sospirando. -Non credo darà problemi. Probabilmente si è spinto a venire qui solo per... beh, la curiosità da riunione con i vecchi compagni di scuola. In particolare per quelli con cui sei uscito o per cui avevi una cotta. Mai stata curiosa di sapere come andavano le loro vite o come erano cambiate?- chiese a Gwen.
-N... non lo so...- non si era lasciata malissimo con Trent, ma lo pensava e si chiedeva cosa stesse facendo molto raramente. Anche se a volte era stata tentata di chiedere a Leshawna se Harold aveva notizie sue. -Va bene, ormai lui è qui. Non è una tragedia.-
-E se facesse troppo lo strambo, ci penserò io a sbarazzarmene.- Leshawna sghignazzò, poi avvicinò a sé Harold. -Dopo tutto tocca a me riparare agli errori di questo qui, no?- disse accarezzando docilmente la testa del ragazzo mettendolo inavvertitamente in imbarazzo.
-E' irritante quando qualcuno si sente così superiore a te, eh?- disse Heather sorridendo al ragazzo. Leshawna parve non sentirla. “Anche se è divertente, forse devo stare più attenta a cosa dico se voglio sopravvivere.”
-Harold, non è che spunterà fuori anche Cody, vero?- chiese Gwen infastidita. Non odiava o trovava particolarmente irritante Cody. Poteva anche essere simpatico quando pur rimanendo dalla sua parte le lasciava i suoi spazi, non l'annusava o chiedeva biancheria intima, o si faceva guarda con gli occhiali a raggi x senza avvertire che non portava le mutande. “Ma comincia ad esserci troppa gente qui! Inoltre... più ci penso, più metto in dubbio la mia simpatia per Cody... Uhm...”
-No, tranquilla. Ha perso ogni interesse per te. Hai fatto un ottimo lavoro di recitazione in All Stars fingendoti il più innaturale e sgradevole possibile per renderti poco appetibile per un recast.- si complimentò Harold. Heather provò a trattenersi dal ridere perchè non le andava di subire un altro tentato omicidio, ma lei e l'espressione colpevole di Gwen misero nel dubbio Harold. -Stavi fingendo per la maggior parte del tempo, giusto? Perchè io avevo capito così...- disse il ragazzo, poi venne portato via da Leshawna.
-Beeene, torniamo dagli altri, forza!- disse l'afro-canadese, portandosi dietro Harold e Heather.

Trent sembrava essersi ambientato perlomeno con Zoey. Cameron per qualche strano motivo sembrava studiarlo prendendo persino appunti, mentre il chitarrista cercava educatamente di non farci caso.
Apparentemente, l'outsider era Courtney che continuava a starsene per conto suo col telefono.
Quando rivide Gwen, Trent le sorrise nervosamente, per un attimo guardò anche Harold domandosi se avesse detto qualcosa di compromettente sul suo conto, poi tornò a guardare l'ex con un'espressione più sicura. -Allora, che ci facciamo qui, di bello?- chiese Trent.
-Io in realtà dovrei trovare la tomba di qualcuno.- disse Gwen cercando di rimanere il più neutra possibile. -Poi possiamo...-
-Pranzo a sacco! Come in una gita scolastica!- disse Zoey stranamente entusiasta. -Sarà divertente! Venivo sempre lasciata in disparte alle gite! Neanche sull'autobus riuscivo a trovare qualcuno che si sedesse con me... durante una gita di più giorni, venni lasciata a dormire tutte le notti da sola...- raccontò Zoey con una risatina vagamente isterica.
Heather non si trattenne dal ridere.
-Scusatela, è che ha avuto le stesse esperienze e per curare il suo cuore freddo e solitario. Non può fare cosa migliore che ridere.- puntualizzò Harold.
-Ma che stai...- Heather provò a protestare.
-Tranquillo, Harold. Riesco a leggere dietro ai modi di Heather.- disse Zoey interrompendola.
-Leggere cosa?!- esclamò Heather.
-Temo che quel reality ti abbia reso meno temibile, gioia. Ormai le tue vere capacità sociali le conosciamo.- le sussurrò Leshawna con un sorrisetto compiaciuto che le ricordò fastidiosamente il latino malefico.
-Ti assicuro che avevo e ho un sacco di sempliciotti come Lindsay ai miei piedi.- le rispose Heather.
-Peccato che anche i sempliciotti come Lindsay mi sembrino più che capaci di sbarazzarsi di te dopo poche settimane.- continuò Leshawna. Heather sbuffò.
-Mia madre non mi ha mai permesso di partecipare ad una gita. Così è un'esperienza nuova anche per me.- disse Cameron zuccherosamente allegro distraendo le due dalla loro discussione.
Heather si sentiva un po' infastidita in mezzo a quell'atmosfera.
-Alla fine, questa sembra una riunione degli sfigati anonimi.- commentò Courtney annoiata. -Quello davvero fuori contesto è Trent che nonostante alcune manie è capace di attirare gli altri intorno a sé. Beh, stare in mezzo a persone disadattate gli sarà utile se vuole diventare avvocato.-
Trent guardò la ragazza con fastidio, anche Leshawna sembrava piuttosto irritata.
-Giusto, pure Leshawna è molto brava a sembrare socialmente gradevole.- disse Courtney fra sé e sé.
-E tu invece?- chiese Gwen con aria di sfida. -Che cosa saresti?-
-Una che se ne sta in disparte quando non ci sono persone che valga la pena frequentare... ma in questo caso sono una sorvegliante. La storia della tomba da trovare non mi convince...- disse dando un'occhiataccia a Gwen.
-Ancora questa storia? Ma anche se fosse, cosa te ne fregherebbe se mi mettessi nei guai?!-
Courtney aprì la bocca ma non disse niente inizialmente. -E' una questione di principio.- affermò dopo qualche secondo.
-E-ehi, io intanto vado a cercare una buona zona del cimitero dove sistemarci per il pranzo a sacco, ok?- disse Zoey, nascondendo il disagio che le trasmettevano quelle due.
-Zoey, in realtà io non avevo previsto di...- provò a dire Gwen.
-Io e Zoey invece sì.- disse Cameron piuttosto allegro. -E' tutto a posto Gwen, abbiamo portato abbastanza roba.-
“Sembrano tenerci parecchio a questa cosa...” osservò Gwen quasi intenerita. -Ma c'è qualche persona in più rispetto a quelle previste.- fece notare Gwen.
-In realtà io mi sono portato un panino, ho pensato fosse più comodo.- disse Harold. -E anche Heather si è portata qualcosa per paura di essere avvelenata.- aggiunse con un sorrisetto.
-Cosa?! Non è vero! L'ho fatto anche io per comodità!-

Scelta la zona, Cameron e Zoey tirarono fuori dagli zaini insalate, insalate di pollo, insalate di patate e cuscus di verdure.
-C-cavoli... è parecchia roba.- osservò Trent perplesso. -Quante persone dovevate essere in origine?- chiese guardando verso Gwen.
-Io, Cam, Gwen e Leshawna.- rispose Zoey.
“...Si erano completamente scordati di me.” pensò Harold sapendo che Leshawna aveva avvertito della sua presenza.
Vedendolo a irrequieto, Leshawna lo avvicinò per bisbigliare: -Piccolo, stai bene? Ti angoscia la vista di troppo cibo?-
-No, hai completamente frainteso... ma grazie della tua preoccupazione.- il ragazzo le sorrise, poi notarono la testa di Heather molto vicino a loro, forse in attesa di altro da origliare per passarsi il tempo.
L'asiatica mostrò un sorriso innocente e mormorò. -Chi mai può essere angosciato alla vista del cibo? Harold, quali turbe ti...-
-Come diavolo fanno ad essere così disorganizzati? Quella roba era per quattro persone? Cosa ci vedrà mai Gwen in quegli sprovveduti?- rimuginò Courtney. -Che avete voi tre da guardare?- Heather, Leshawna e Harold fecero finta di niente. -Oggi sembrate andare d'accordo...- commentò Courtney sospettosa. Leshawna in particolare sembrava quasi offesa da quella dichiarazione.

Mentre si dividevano le cose, Gwen sospirò. Si sentiva un po' spaesata in mezzo a quell'atmosfera tutto sommato calma e familiare che in nanetto occhialuto e la rossa avevano creato. Non era sicura se quella che provava era una sensazione positiva o negativa, forse si sentiva un po' estranea.
“Vediamo se riesco ad immergermi in questa situazione... Ti verrò a cercare dopo.” mentre formava quel pensiero, si immaginava una lapide generica e non la persona che vi era sotterrata. “Ma è tutto così irreale...”
-Gwen, tutto a posto?- chiese Trent.
In un primo momento gli sorrise istintivamente. -Certo...- ma venuta alle parole risultò schiva.
-Bene...- rispose Trent un po' disorientato da quell'atteggiamento.
-Quindi vuoi fare l'avvocato?- domandò Gwen. -E come mai Courtney...-
-Non voglio farlo, ma non ho piani di riserva migliori. Così mio padre, da fiero avvocato, mi ha indirizzato a legge.- rispose Trent con rassegnazione, ma senza disperazione. -Courtney lo sa perchè le ho chiesto qualche consiglio.- precisò intuendo la domanda incompleta della ragazza.
-Ah... ok...- rispose Gwen. Non le veniva molto da dirgli.
-Posso chiederti di chi è la tomba che cerchi?- chiese Trent in tono neutro. Non poteva sapere se si trattava di un conoscente, un amico, un parente o un artista mai conosciuto che stimava.
-Nulla che valga la pena raccontare.- rispose Gwen con un sorriso indecifrabile.
-Ok...- “E' diversa, ma allo stesso tempo non lo è... è diventata abbastanza socievole da invitare delle persone a venire con lei... ma non si sente abbastanza pronta ad aprirsi su cose del genere...” pensò osservandola incuriosito. “O forse sono io il problema ed è con me che non vuole aprirsi?!” acqua passata o meno, quel pensiero gli faceva un po' male. Lo sguardo di sospetto e fastidio acquisito da Gwen in quell'istante, invece era direttamente una pugnalata.
-Ho qualcosa in faccia?- chiese Trent nascondendo la sua inquietudine meglio che poteva.
-Hai uno sguardo molto poco promettente per essere un ex.-
-Beh, ci siamo frequentati per così poco tempo e ci siamo lasciati così frettolosamente, per motivi così stupidi che mi fa strano vederti come un'ex.- vide che Gwen questa volta sembrava direttamente un gatto spaventato. -Scherzavo! Pazienza non ha funzionato e non c'è nessun rischio che pensi di poter tornare a frequentarti, ok?- la gatta azzurra continuava a sembrare molto guardinga. -Tranquilla Gwen. Stavo solo puntualizzando una mia sensazione, non c'era nessun sotto-inteso.- il chitarrista sospirò. -Continui ad essere il mio tipo, ma voglio conoscere altre ragazze.- cercò di trasmetterle tranquillità. Poi le fece segno di battere il cinque. Lei lo guardò dubbiosa, poi gli colpì il palmo della mano con il pugno.
-Quindi cosa pensavi quando mi fissavi con quell'aria da baccalà sofferente?-
-Uhm... riflettevo semplicemente sul perchè ti fossi portata dietro tanta gente, tutto qua.-
-Perchè Duncan riesce ad essere un piantagrane anche quando non fa niente.- sbuffò Gwen. Vide che Trent approvò istintivamente e con tutto sé stesso. Allo stesso tempo, i suoi occhi smeraldini erano avidi di informazione. “Sarà anche acqua passata, ma sentire Gwen parlare male di Duncan è terribilmente soddisfacente... ci si potrebbe fare un audio asmr...”
-Mi spiace frenare il tuo entusiasmo, ma quando dico che non ha fatto niente, intendevo sul serio.- disse la ragazza un po' divertita. Dopo avergli spiegato quel che sapeva, aggiunse maldestramente;
-Praticamente ha avuto lo stesso effetto che ha avuto su di te.- la Gwen che capiva benissimo perchè Duncan potesse suscitare invidia nei ragazzi e ammirazione nelle ragazze, le sembrava ormai un'estranea. Poi si chiese se avesse detto qualcosa che poteva suscitare fastidio in Trent, ma vide che il ragazzo sembrava sereno. Anche troppo, aveva ripreso a guardarla con un'ammirazione sospetta.
-Tranquilla Gwen, stavo solo pensando che sei diventata piuttosto socievole e altruista a rinunciare alla tua visita solitaria per confortare un'amica.-
Gwen lo guardò un po' disorientata e imbarazzata. Distogliendo lo sguardo da lui, ebbe l'impressione che l'ispanica seduta in mezzo ai due rossi che stavano poco distanti da loro, li stesse osservando, forse addirittura ascoltando.
Incrociando il suo sguardo, Courtney guardò da un'altra parte.
-Grazie di quello che credo sia un complimento, Trent.- disse Gwen con un sorriso aperto. -Tieni presente che se ti fai venire anche la mezza idea di riprenderti una cotta per me, farò intervenire Leshawna.- scherzò.
Trent rispose ridacchiando. -Ok, lo terrò presente. Comunque, hai fatto la scelta giusta. Zoey mi sembra molto serena oggi per essere una che ha appena rotto.- “Oppure l'esagerato sono io?” si chiese infastidito e si sentì abbastanza in colpa per l'invidia che provava per quella ragazzina così allegra nonostante le avversità.
-Già...- mormorò Gwen osservandola. Era un po' sollevata. La ragazza le aveva confessato di essere intimorita da Leshawna e dai suoi modi. Le ricordava alcune ragazze molto invadenti e sicure di loro anche quando erano nel torto marcio con cui aveva avuto vari scontri e fraintendimenti. Invece ora vedeva la rossa interagire amichevolmente con Leshawna. “Zoey ha molto più carisma e abilità di quel che pensa...”  rifletté.

-Sei più bassa di quel che pensavo.- disse con fare allegro, Zoey a Leshawna. Quest'ultima non sapeva come prenderla.
-E' colpa delle spalle massicce, il suo atteggiamento e la sua capacità di spostare cose pesanti. La fanno sembrare più imponente e minacciosa.- commentò Harold, divertito, posando le mani sulle spalle di Leshawna. -E' come quando vai a controllare la reale altezza dei Nidoking nel Pokedex o le misure dei pesci abissali. Anche io inizialmente tendevo a scordarmi della sua reale altezza, invece è così piccola e carina.- disse affettuosamente causando un po' di ilarità in Heather e Courtney, un “Aw” in quella dannata caramella della rossa e un po' di riflessioni sulle percezioni illusorie in Cameron.
Leshawna aveva un'ottima opinione di sé stessa, ma sentirsi chiamare “piccola e carina” era assurdo, oltre a non essere per forza positivo per lei...
-Già, da una persona così piccola non ti aspetteresti tanta ferocia, potenziale dannifico e la tendenza di buttare persone appena conosciute da scogliere.- scherzò Heather mentre strofinava la spalla di Leshawna approfittando dello stordimento causato da Harold. Nonostante la frecciatina, nel complesso appariva più giocosa che malevola.
-O-Ok, cosi secchi e spilungoni, restituitemi i miei spazi personali!- disse Leshawna allontanandoli con fare stranamente impacciato.
-Sono proprio contenta.- affermò Zoey. -Questa atmosfera da gita scolastica mi piace troppo! Questo è il mio ultimo anno e non è in programma nessuna uscita con la scuola quindi sono contenta di avere un'occasione come questa.-
-E noi saremo fortunati se usciremo da questa situazione senza il diabete di quando sei sdolcinata.- disse Courtney infastidita. -Sfigata, guarda che non hai bisogno della scuola per passare del tempo fuori con gli amici. Odio quelle fighe che fanno le perdenti piangendosi addosso.-
-E'-è un modo carino per dire che devo avere più fiducia in me stessa?-
-Bleah!- esclamò Heather.
-Concordo con la psicopatica.- affermò Leshawna poi rise. -S-scusa, è che sei troppo buffa e allo stesso tempo disagiante.- spiegò divertita.
Zoey si guardò intorno un po' imbarazzata. -Scusate...-
-Anche avere una che si scusa di continuo è molto fastidioso.- disse Courtney con aria severa.
-Anche avere a che fare con una che da per scontato che sia facile farsi degli amici o avere fiducia in sé stessi.- commentò Cameron a braccia conserte. -Non ti viene nemmeno in mente che comportarsi in modo esageratamente allegro possa essere un modo per distrarsi da qualcosa di triste?-
-Ah, sa parlare quindi.- disse Heather fingendosi stupita. Leshawna le diede una gomitata. Cameron tornò timido.
-Non abbassate la guardia, potrebbe baciarvi quando meno ve lo aspettate.- disse Courtney un po' risentita. Cameron si fece ancora più imbarazzato. -Hai anche messo in crisi il mio neonato rapporto con Scott. Ma non sono sicura che sia stata una cosa così negativa...- l'ispanica sbuffò.
-In realtà questa situazione è nostalgica anche per me.- ammise Harold rilassato, seduto su di una lapide. Cameron e Zoey si sentirono un po' grati di quell'intromissione. -Non ne sono del tutto sicuro.- continuò il rosso. -Ma forse la scuola mi... manca? Un po'?-
-Ma se l'altra notte ti sei svegliato per un incubo in cui ti trovavi a scuola chiuso in un armadietto?- chiese Leshawna ridacchiando.
-Infatti ho detto di non esserne sicuro... è un sentimento complicato, ok?-
-Io invece sono sicura di odiarla.- affermò Leshawna. -Ma odio l'università ancora di più... mi sembra di non avere più un momento libero.- continuò con una palpebra che ticchettava.
-Perchè ti lamenti? Non eri obbligata a sceglierla. In ogni caso, questo accade perchè non sai organizzarti.- disse Courtney compiaciuta. -Mah, in fondo non è male stare qui, fa molto epoca vittoriana. Ho anche portato i libri per studiare, forse farlo all'aperto sarà rilassante e faciliterà il mio cervello all'apprendimento...- sospirò la ragazza con aria beata.
Heather, Leshawna e Harold si scambiarono un'occhiata sorpresa, vedere Courtney in quel modo era anomalo.
-Oppure mi sentirò irritata perchè i rumori ambientali mi faranno sentire distratta o il mio subconscio lotterà contro il rilassamento, perchè rilassarsi è sbagliato! Sopratutto quando si dovrebbe studiare!- sbottò Courtney improvvisamente. Cameron e Zoey indietreggiarono guardinghi.
-Ah, ora la riconosco.- disse Harold sollevato. Leshawna e Heather annuirono. -Beh, mi sento una persona orribile...- constatò Harold con aria seria . Leshawna e Heather annuirono di nuovo.
-E' bello sapere che anche tu hai una coscienza.- disse Leshawna.
-Cos... non è vero! Ti stavo imitando per sbaglio!- si difese Heather.
-Inoltre, solo io mi sento osservata?- chiese Courtney infastidita.
-Da Heather? Nah, tranquilla!- disse Harold.
-N-no...- balbettò Courtney visibilmente a disagio, guardandosi intorno.
-A-aspetta... ti riferivi ad una specie di piccola damina bianca con orecchie da elfo e i lunghi capelli argentei, che girava fra le lapidi con una specie di catenina che pendeva da una mano?- disse il ragazzo.
A differenza di Leshawna che sospirava pensando “Oh no, ancora la sua fervida immaginazione” e Heather che sembrava compatirla, Courtney annuì deglutendo.
-Meno male! Pensavo di essere impazzito!- esclamò Harold con sollievo.
-Ragazzi, s-smettetela di scherzare, odio le storie di fantasmi...- mormorò Cameron sentendosi il target di uno scherzo.
-A me invece piacciono!- disse Zoey allegra.
All'improvviso sentirono un urlo acuto e femminile.
-Oh, no! È Trent!- esclamò Harold.


Angolo dell'autrice:

Lo sapevo che non avrei finito entro il ponte!
In ogni caso, mi sono divertita scrivendo questo capitolo. Anche se, per quelle che sono le mie capacità, gestire più personaggi che reagiscono anche senza parlare, cercando di non farli diventare troppo invisibili quando hai una narrazione scritta è un po' infernale... Spero di aver ottenuto un risultato decente...
Devo confessare riguardo a Trent che lui mi piace a causa di Azione (così come molti personaggi in realtà... e la serie in generale... Azione è la mia stagione preferita! Sono strana...) la sua storia con Gwen in realtà non era malvagia, era una buona cotta adolescenziale per qualcuno che conosci poco ma ti sembra figo (poi sarebbe anche potuta diventare altro) ma Trent come personaggio in sé era facile da dimenticare per me (forse sono troppo poco etero per diversi personaggi maschili?) la prima volta che ho guardato la serie ho saltato la puntata della sua eliminazione e non mi sono accorta della sua assenza per gran parte del cartone... Scusa Trent? In ogni caso, questa confessione era per contestualizzare perchè mi diverto a caratterizzarlo in un certo modo, ma in generale mi piace scherzare un po' su tutti i personaggi e i loro rapporti. Questa volta mi sento piuttosto soddisfatta dell'interazione fra lui e Gwen. Spero possa risultare gradevole anche per altri, così come il resto della storia.
Se avete letto fino a qui, vi ringrazio e mi fa piacere se avete qualcosa da dirmi.
Spero abbiate passato un periodo positivo!
A presto!
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fumetti/Cartoni americani > A tutto reality/Total Drama / Vai alla pagina dell'autore: Anown