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Autore: eddiefrancesco    03/11/2021    1 recensioni
Incuriosita dall' inaspettata eredità che le ha lasciato la sua madrina, un'eccentrica signora conosciuta come la strega di Wychford, la contessa Octavia Petrie decide di andare a dare un' occhiata alla nuova proprietà.
Ma arrivata in quella splendida villa di campagna a causa di un equivoco viene scambiata per una istitutrice dal tenebroso Edward Barraclough, il nuovo affittuario e dalle sue nipotine.
Ma ancora non sa in che guaio è andata a cacciarsi!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Storico
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Edward scese alcuni pioli, aspetto' che Octavia avesse raggiunto la scala, poi lentamente cominciarono a scendere insieme. Le braccia di lui erano ai due lati dei fianchi di Octavia, il viso poco sopra la sua vita. Era minuta, pensò, eppure aveva una splendida figura: il seno perfetto che lui aveva intravisto pochi minuti prima, la vita sottile proprio davanti ai suoi occhi, la rotondità dei fianchi tra le sue braccia, e quelle caviglie... Lui sperava che miss Petrie si sentisse al sicuro, ma se lei avesse potuto leggergli nella mente in quel momento sarebbe stata seriamente preoccupata, e non perché sarebbe potuta cadere dalla scala! L'ondeggiare dei suoi fianchi nella discesa e lo sfioramento del suo corpo avevano un effetto sorprendentemente forte su di lui. Si concentrò sulla scala e infine riuscì a toccare terra senza aver fatto nulla di cui in seguito si sarebbe potuto pentire. Aiutò miss Petrie a scendere l'ultimo gradino e la vide restare lì stordita, completamente ignara delle condizioni dei suoi abiti. Quando Edward si girò, Seth, il giardiniere, con un ampio sogghigno sulla faccia stava porgendo una coperta. Edward gliela strappò di mano e proruppe bruscamente: «Smettetela di stare lì come un allocco e riportate la scala nel granaio! Subito!» Si girò verso miss Petrie. «Mettetela sulle spalle. E abbassatevi le gonne!» Il tono era stato duro e lei lo guardò vacua, perché non capiva quella improvvisa rabbia. Con un'esclamazione di impazienza, lui la attirò verso di sé, sciolse i nodi fatti con le calze per liberarle le gonne, poi la avvolse nella coperta. Aveva un'aria così stanca e smarrita che, istintivamente, lui aumentò la stretta delle braccia e la bacio'. Per un attimo Octavia rimase lì come una bambina, accettando la pressione delle sue labbra su di sé. La sensazione di quella morbida, consenziente bocca sotto la sua fu magica. Le labbra di Edward si mossero e il bacio si trasformò. La coperta cadde e lui la strinse più vicina, in modo più intimo... Octavia rabbrividi', poi si aggrappo' a lui, forse cercando il suo calore vitale. «Octavia!» sussurro' Edward, e la bacio' di nuovo. Il suono di quella voce la strappò al suo torpore. Tornò alla realtà immediatamente, liberò le braccia e lo respinse. «No!» gridò, con un misto di orrore e vergogna. «No, non dovete. Mi spiace se vi ho dato l'impressione di... Oh, cosa dovete pensare di me? Ma non è così. Vi assicuro. No!» Cercò freneticamente la coperta, la raccolse e se la strinse addosso. «Do... dovete credermi, Mr. Barraclough» balbetto'. Non sono così... Niente affatto.» Edward era sbalordito quanto lei. Era passato molto tempo dall'ultima volta in cui si era abbandonato così all'istinto. Di solito manteneva un completo controllo su se stesso. Doveva mettere le cose in chiaro immediatamente. «Miss Petrie, non intendevo... Sono io quello che è dispiaciuto!» si scuso', con una confusione che avrebbe sbalordito i suoi amici. «Non... non ho riflettuto, ho perso la testa... Mi scuso. Vi prego, credetemi, non accadrà più, ve lo assicuro. Mai!» Lei alzò gli occhi su di lui, dubbiosa, ma quel che vide sul suo viso parve rassicurarla. Dopo un attimo, distolse lo sguardo e annuì. Edward stava continuando a parlare, imbarazzato. «Posso suggerirvi di rientrare in casa al più presto? Vi ammalerete se non vi togliete di dosso quei panni bagnati. Avete... avete bisogno di appoggiarvi? O volete che vi porti io?» Il pensiero di portarla in braccio, di averla ancora contro di sé, lo turbo'. Era assurdo! Cosa gli stava capitando? Si comportava come un adolescente. Fu quasi un sollievo quando lei scosse la testa e si avviò da sola. Ma dopo alcuni passi, Octavia si fermò. Senza guardarlo, confessò rigida: «Temo di aver bisogno di un braccio a cui appoggiarmi, dopo tutto. Sono desolata.» Appariva così sfinita e nervosa che lui fu assalito dal rimorso. Scordando i propri turbamenti, le offrì il braccio. La pioggia era cessata. Insieme, tornarono verso casa. A metà strada, incontrarono Mrs. Dutton, che si era occupata di Lisette e Pip e ora veniva a cercare la loro istitutrice. Si offrì di sostituire Edward, ma lui rifiutò. La mano di miss Petrie era posata solo lievemente sul suo braccio, ma lui era fiero che si fosse fidata al punto di chiedere il suo aiuto. Inoltre, camminare accanto a lei gli dava uno strano senso di calore. Non voleva rinunciarci. Quando furono in vista della casa, un debole raggio di sole si riflette' sulle finestre di Wychford. A Edward parve che ammiccassero con sorprendente luminosità in quella luce tenue. Le focaccette vennero servite nel salottino davanti a un fuoco scoppiettante. Quando Octavia scese dopo essersi cambiata, gli altri erano riuniti intorno a un tavolino da tè carico di caffettiere, brocche di cioccolata e piatti di focaccette. Era una bella scena: la luce del fuoco che si rifletteva sull'argenteria, Pip seduta accanto allo zio, Lisette, ripresasi dallo spavento, che sorrideva loro con affetto. Octavia esitò sulla soglia, ma Edward Barraclough si alzò non appena la vide e la accompagnò al suo posto. Octavia trovò impossibile incontrare il suo sguardo. Poco prima, quando era arrivata in camera e aveva lasciato cadere la coperta, era rimasta inorridita dallo stato del suo vestito: strappato, quasi trasparente e, finché Mr. Barraclough non glielo aveva abbassato, legato sopra le ginocchia con le sue stesse calze! Non c'era da stupirsi che si fosse preso certe libertà con lei! Davanti allo specchio, si era portata le mani alle guance rosse di vergogna. Lui si era comportato da perfetto gentiluomo, dopo, assumendosi tutte le colpe e scusandosi in modo convincente. Era suonato sincero nella sua promessa che l'episodio non si sarebbe ripetuto. Ma questo non le era di conforto. Dentro di sé Octavia sapeva che aveva desiderato che lui la abbracciasse come aveva fatto, aveva desiderato che la baciasse. Che donna era? Non le piaceva nemmeno, quell'uomo! Ma neanche questo era vero. Mr. Barraclough poteva non essere l'eroe biondo dei suoi sogni, tuttavia le piaceva. Il modo in cui aveva trattato Pip quel pomeriggio era stato proprio quello giusto. Per un uomo così si poteva provare ben più che simpatia... Octavia si era irrigidita, allarmata. Doveva arginare quei pensieri. Mr. Barraclough poteva anche essere degno di ammirazione, ma lei non aveva alcuna intenzione di vedere in lui qualcosa di diverso dal suo datore di lavoro. Nell'assumere quell'incarico presso i Barraclough, si era posta deliberatamente in una sfera diversa rispetto alla loro, e la distanza tra Edward Barraclough e l'istitutrice doveva essere mantenuta finché fosse rimasta al suo servizio. Si era guardata allo specchio chiedendosi che cosa sarebbe successo in seguito, quando la farsa sarebbe finita. Se si fossero incontrati a Londra l'anno successivo, lo avrebbe attratto ancora, vedendola per quella che era in realtà, la più giovane figlia del Conte di Warnham e la proprietaria di Wychford? Edward era un bell'uomo e un buon partito. Non dovevano essere poche le dame, in società, che lo corteggiavano. Ma anche lei poteva essere carina quando non si tirava i capelli in quella crocchia severa... E la sua era un'ottima famiglia. Si era guardata nello specchio, ma ci aveva visto il volto scuro di un uomo. Quanto era forte! Si era arrampicato su quell'albero senza il minimo sforzo, ed era riuscito a portarla giù. Poi quando l'aveva presa tra le braccia, lei aveva sentito la potenza del suo corpo muscoloso... Era parso in collera con lei, ma il bacio non era stato affatto rude. Era stato dolce, tenero, confortante. L'opposto di quello che lei si sarebbe aspettata da un uomo come Edward Barraclough. Quel bacio aveva suscitato in lei sensazioni nuove che la spaventavano. Ma quanta passione! Ma cosa le era venuto in mente? Un solo bacio, ed era pronta ad abbandonare Tom Payne e i suoi simili, pronta a sostituire il suo angelo biondo con quell'orco dai capelli neri?
   
 
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