DESTINI NEL TEMPO

Rating: toni adulti, con trama.

Fandom: Lady Oscar / Buffy.

Note: Un cross over tra Oscar e Buffy, con un riferimento all’episodio Monday di The X-Files. Solo la magia di una strega potente, che ha già sconfitto una volta la morte, può forse salvare i nostri eroi dal loro tragico destino. Ma questa strega accetterà di aiutarli?

Epilogo 1

Dopo la battaglia di Sunnydale, dopo la chiusura della Bocca dell’Inferno, dopo l’incantesimo di Willow per spargere ovunque il potere delle Cacciatrici a qualunque ragazza o donna che volesse condividerlo, ci fu un momento in cui Willow tornò a Parigi.

Non era da sola: con lei c’erano di nuovo Giles, Xander, Buffy e Dawn, e si incaricò di fare da cicerone ai suoi amici per la città.

Non aveva raccontato a nessuno dell’avventura che aveva avuto nella Parigi del 1789: Giles sapeva che la potente Melusina le aveva chiesto un favore e che grazie a quello Willow aveva deciso di tornare a usare i suoi poteri, ma nulla di più.

Con Kennedy, la ragazza che aveva conosciuto lottando contro il Primo, le cose non avevano funzionato, e Willow era tornata single.

“Si vede che il mio destino è diventare una vecchia strega zitella piena di gatti e di amici”, aveva detto a Buffy e la sua amica le aveva risposto:

“Dai, si dice single adesso e poi non si può mai dire”.

Peccato che anche Buffy non era messa molto bene con l’altro sesso, Angel l’avrebbe forse aspettata a vita, ma chissà, e Spike era morto e risorto per lei ma sembrava aver rinunciato al suo amore per la Cacciatrice, andando a combattere con il suo antico rivale.

Era difficile pensare ad un amore eterno e oltre il tempo come quello di Oscar e André, Willow lo sapeva bene, e sapeva che ogni amore sarebbe svanito a quel confronto.

Willow e Giles dovevano anche tenere una conferenza su Poteri magici in aiuto alle forze dell’ordine in un convegno sulla stregoneria nella capitale francese, un evento che fu molto seguito e partecipato.

Alla fine del loro intervento, dopo le domande di rito, stavano per lasciare il posto agli altri relatori, quando una voce fece sussultare per un attimo Willow:

“Mademoiselle Rosenberg? Che bella la vostra conferenza, mi piacerebbe poi approndire e conoscere meglio gli argomenti di cui avete parlato”.

Di fronte a lei c’era un’agente di polizia, bionda e con gli occhi verdi, con un’aria stranamente familiare.

“Piacere di conoscervi, mi chiamo Françoise Grandier, lavoro all’Unità di criminologia della Polizia di Parigi e sono molto interessata agli argomenti che ci avete illustrato. I crimini a sfondo rituale sono ormai molto diffusi anche qui in Europa, al di là del terrorismo di matrice religiosa, tristemente famoso”.

“Françoise… Grandier?”, disse Willow mentre il cuore le saliva in gola.

“Vi sembra familiare il mio nome? Mi sa che anche voi avete sentito la storia dei miei due antenati, Oscar la guerriera e André il suo sottoposto, i due amanti della Rivoluzione, è ormai una storia che fa parte direi dell’immaginario collettivo, hanno pure fatto un manga in Giappone su di loro. Del resto, erano due eroi, ed è stata dura per noi, loro discendenti, reggere il confronto”.

“Vero, una bella storia davvero”, disse Willow. E io li ho conosciuti e salvati, avrebbe voluto aggiungere, ma non era il caso.

“Ma lo sapete la cosa strana, ora che ci penso? Alla benedizione della loro unione, subito dopo la presa della Bastiglia, c’era una ragazza che si chiamava come voi, Willow Rosenberg, che fece da testimone e che poi sparì nel nulla, diventando una specie di leggenda metropolitana, una strega comparsa nel loro tempo per aiutarli. Magari era una vostra antenata”.

“Chissà”, disse Willow e strinse la mano a Françoise. Di colpo capì le parole di Melusina, e capì cosa c’entrava lei con Oscar e André.

“Sapete, avrei davvero bisogno che una persona come voi mi facesse da consulente in prospettiva, anche a distanza”, disse Françoise.

“Ottima idea”, rispose Willow e sentì il suo destino compiersi. A volte, l’amore trova strade strane per manifestarsi, a volte ci sono dei giri e delle avventure da compiere per trovarlo. E a lei era successo così. Da qualche parte, Tara sorrise, insieme agli antenati di Françoise.

Epilogo 2

Melusina dorme nelle profondità della foresta, dove nessuno può disturbarla più. Non è da sola, con lei c’è un bambino, Augustin, il bambino che la salvò quel giorno di tanti anni prima e che alla fine l’ha ritrovata, ridiventando come lei l’aveva conosciuto.

Augustin dorme e sogna, a volte sogna la sua vita da adulto, i suoi errori, i suoi rimorsi, i suoi dolori. A volte sogna la sua famiglia, ormai perduta nelle pieghe dei secoli, a cominciare da quella figlia non voluta come tale e amata, pianta da morta e alla quale è stata ridata poi la vita, che ha vissuto poi in pieno la sua esistenza per tanti anni, felice con il suo amore e i suoi figli, avendo lei il figlio maschio che Augustin aveva sognato.

A volte, Augustin sogna la strana ragazza che Melusina ha portato dal futuro nel suo passato, per salvare sua figlia e il suo unico, grande amore, la strana ragazza che non voleva fare niente all’inizio, ma che poi ha cambiato il passato, il presente e il futuro. La strana ragazza che avrebbe voluto conoscere meglio, e che in un momento del tempo diverso, tanti anni dopo la sua esistenza e quella della sua amata figlia, ha incontrato e si è innamorata di una sua discendente. Ora sono felici insieme.

Augustin sogna, da quel corpo di bambino, mentre ritrova l’innocenza perduta e la certezza che quel tempo sbagliato, quel destino sbagliato, non esistono più. Melusina veglia su di lui e sul mondo che ha creato grazie a quel bambino e a Willow, ogni tanto sorride, ogni tanto sogna anche lei, mentre le brume del tempo si addensano e fanno diventare tutto una leggenda.