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Autore: eddiefrancesco    06/11/2021    1 recensioni
Incuriosita dall' inaspettata eredità che le ha lasciato la sua madrina, un'eccentrica signora conosciuta come la strega di Wychford, la contessa Octavia Petrie decide di andare a dare un' occhiata alla nuova proprietà.
Ma arrivata in quella splendida villa di campagna a causa di un equivoco viene scambiata per una istitutrice dal tenebroso Edward Barraclough, il nuovo affittuario e dalle sue nipotine.
Ma ancora non sa in che guaio è andata a cacciarsi!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Storico
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Edward la teneva stretta a se. «Non avete idea di quanto desidererei portarvi con me nella mia stanza...» Le posò un dito sulle labbra, vedendo che Octavia stava per protestare. «Eppure, non ci proverò nemmeno. Non è cosa per noi.» «È un bene. Perché vi resisterei con tutta la forza che ho in corpo. Non sarò l'amante di nessuno, per quanto lo desi...» Si interruppe. «Continuate!» «No. Non lo farò! Non posso. È sbagliato.» Nell'istante in cui cercò di staccarsi dalle sue braccia, Edward la lasciò andare, anche se la tentazione di attirarla di nuovo a sé e di baciarla era quasi travolgente. «Buonanotte, Mr. Barraclough.» «Octavia!» «Il mio nome è miss Petrie, sir. Miss Petrie. Sono una istitutrice. Buonanotte!» Prima che lui potesse fermarla, era entrata nella stanza accanto e aveva chiuso la porta. Lui tornò in camera sua, e non si curò più neanche di mettersi a letto. Si sedette alla scrivania e scrisse delle lettere finché non arrivò il mattino. Edward tornò a Guildford il giorno dopo, ma questa volta lasciò a casa la carrozza e andò a cavallo. Desiderava, disse, discutere alcune questioni con il legale di Mrs. Carstairs, che aveva là i suoi uffici. In verità, una cavalcata in campagna era quasi più importante per lui che l'incontro con Mr. Walters. Era in un insolito stato di confusione e sperava che l'aria fresca e l'esercizio fisico contribuissero a schiarirgli la mente. Ma nel tragitto per Guildford, non si accorse nemmeno degli splendidi colori delle foglie, né dei braccianti che preparavano i campi per l'aratura autunnale. Stava lottando per controllare nuovi, sgraditi pensieri. Prima che le sue nipoti arrivassero in Inghilterra, aveva condotto la vita di un agiato scapolo, interessato al proprio lavoro, ma sempre libero di girare il mondo a suo piacimento, di stabilirsi a Londra, Parigi, Vienna, in città o in campagna, senza doverne rendere conto a nessuno. Alcuni avrebbero potuto considerarla una vita egocentrica, sua cognata certamente era tra questi, ma a Edward non era mai importato dell'opinione degli altri. Si era considerato fortunato di aver raggiunto l'età di trent'anni senza i soliti legami: moglie, figli, obblighi verso altri... Suo principale nemico era la noia. Poi, a causa dell'incidente occorso a Julia, era stato costretto ad assumersi la responsabilità di due giovani fanciulle orfane in un paese che non conoscevano. Anche se era sempre stato affezionato alle sue nipoti, aveva considerato il loro arrivo come un'imposizione, un'interferenza nella sua vita di piaceri. In queste ultime settimane, le ragazze lo avevano divertito, lo avevano fatto preoccupare, lo avevano esasperato e persino occasionalmente irritato. Ma aveva sentito la loro mancanza, a Londra, e quando sarebbe arrivato il momento le avrebbe consegnate a Julia con vero rammarico. Avevano portato nella sua vita Octavia Petrie, e questo stava diventando un grosso problema. Il punto era che lui non riusciva più a convincere se stesso che i suoi sentimenti fossero una momentanea aberrazione. Aveva il sospetto che avrebbero potuto rivelarsi una reale, permanente minaccia alla sua pace mentale. Che poteva fare al riguardo? Di una cosa era sicuro. Anche se fosse stato pronto a prendere in considerazione il matrimonio, non si sarebbe mai sognato di sposare Octavia Petrie! Non gli era mai piaciuta la fiaba di Cenerentola. Aveva conosciuto uomini che avevano sposato donne estranee alla loro sfera sociale, e queste unioni di solito erano risultate molto infelice. Octavia Petrie era l'ultima di una serie di figli nati a un rispettabile, probabilmente non molto agiato, professionista. Era cresciuta semplicemente, in un remoto villaggio di campagna. Come poteva adattarsi a una vita a Londra? No. Doveva pensare a lei solamente come l'istitutrice delle sue nipoti. In verità, se le ragazze non le si fossero affezionate tanto e se la fine del periodo che avrebbe passato con loro non fosse stata così vicino, l'avrebbe mandata via immediatamente. Ma farlo senza motivo, semplicemente perché aveva paura della tentazione, sarebbe stato ingiusto. Doveva essere forte e resistere fino a quando lei non se ne sarebbe andata. Certo di aver raggiunto l'unica possibile conclusione, Edward continuò con il cuore pesante verso gli uffici di Mr. Walters. Giunse in anticipo e fu lasciato in attesa per qualche minuto, mentre il legale finiva di occuparsi di un altro cliente. Quando questo cliente uscì, Edward fu sorpreso nel vedere che si trattava di un uomo giovane e di bell'aspetto, il cui portamento lo distingueva come un militare. Una presenza insolita nelle stanzette anguste di un avvocato di campagna! Ma il momentaneo interesse di Edward per il giovanotto venne scordato non appena fu in presenza del legale. Lo aspettava una delusione. Mr. Walters era un uomo estremamente amabile, tuttavia si rifiutò di divulgare il nome della sua cliente. «I familiari della signora si annoverano tra i miei più vecchi clienti, Mr. Barraclough. Sono molto protettivi nei confronti della proprietaria di Wychford, e se volete la verità neanch'io riesco a capire perché desideriate incontrarla. Dubito che abbia avuto molti contatti con Mrs. Carstairs, durante la vita di quest'ultima. Perciò dovete perdonarmi, ma non mi è proprio possibile accontentarvi.» Allargò le mani in un gesto di scusa e si appoggiò all'indietro. Edward si acciglio', poi strinse le spalle. «Sono deluso. Mi pareva un ben piccolo favore da chiedere. Tuttavia, immagino che dovrò accettare quello che dite, anche se ritengo che la famiglia si stia comportando in modo molto irragionevole. Se ne potrebbe dedurre che la donna in questione sia un'idiota.» L'avvocato ebbe una risatina. «Vi assicuro che non è proprio il caso. È una donna di grande intelligenza. Ma ditemi, cosa ve ne pare di Wychford? Ho sempre pensato che fosse una strana casa.» «È incantevole» ribatte' Edward. «Le mie nipoti la adorano. Saranno molto dispiaciute nel lasciarla, la primavera prossima. Ma immagino che mia cognata vorrà portarle a Londra poco dopo il suo arrivo. Hanno bisogno di familiarizzare con i modi di città.» «Davvero? Ebbene, se non c'è altro...» «Niente.» Il tono di Edward fu brusco. Aggiunse: «Se la vostra cliente dovesse ripensarci, sapete dove trovarmi. Buona giornata, Walters.» Uscì, con la sensazione che, sotto più di un aspetto, il mondo ultimamente non fosse affatto dalla sua parte! Fu un bene che Octavia non sapesse che Edward Barraclough aveva incrociato Harry nello studio dell'avvocato, anche se nessuno dei due aveva riconosciuto l'altro. Era sulle spine sin dal mattino, quando il suo datore di lavoro aveva annunciato l'intenzione di recarsi da Walters a Guildford. Le era difficile concentrarsi sulla grammatica francese o sul ripasso delle contee d'Inghilterra quando era così ansiosa, e di conseguenza le sue lezioni ne risentirono. Ma questa era la minore delle sue preoccupazioni. Il subbuglio della sua mente aveva una causa più profonda. A dispetto delle parole coraggiose della sera prima, erano stati gli scrupoli di Edward Barraclough, non i suoi, a salvarla. L'impulso di passargli le braccia intorno al collo e di attirare la sua bocca verso la propria era stato quasi irresistibili... Forse avrebbe dovuto ammettere la verità, almeno con se stessa. Octavia Petrie, finalmente, si era innamorata. E dell'uomo meno adatto. Inoltre, a causa di uno stupido, impulsivo comportamento al suo arrivo a Wychford, si era messa in una posizione falsa. Cosa sarebbe successo se Edward Barraclough avesse scoperto che lo aveva ingannato? Harry le aveva detto senza mezzi termini che l'avrebbe buttata fuori per un orecchio se fosse stato Edward Barraclough, e lei aveva il presentimento che Mr. Barraclough l'avrebbe pensata allo stesso modo. Poteva solo sperare di non essere smascherata finché viveva sotto il loro tetto.
   
 
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