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Autore: __eryn__    09/11/2021    1 recensioni
Edward è un diciassettenne attratto dagli stimoli e dall'adrenalina della vita. Questi ultimi li ricerca in una realtà spericolata composta da skate, uscite notturne, alcol e soprattutto... le droghe.
Edward è accecato da ogni tipo di droga, gli comportano la visione temporanea di un mondo alternativo fatto di desideri e pazzia.
I suoi genitori e gli amici hanno accettato il fatto che non possono più aiutarlo e che staranno solo guardare mentre ogni giorno si lascia morire...
Riuscirà a disintossicarsi e a riprendersi in mano la sua vita?
𝙎𝙏𝙊𝙍𝙄𝘼 𝘼𝙏𝙏𝙐𝘼𝙇𝙈𝙀𝙉𝙏𝙀 𝙄𝙉𝙏𝙀𝙍𝙍𝙊𝙏𝙏𝘼
Genere: Angst, Drammatico, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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LA NATURA È ARRIVATA AL SUO GRAN FINALE
 

Edward si sveglia ritrovandosi la guancia poggiata sulle braccia incrociate sul banco.
Ha dormito per tutta la prima ora scolastica.
Guarda dritto e si accorge di avere il libro alzato davanti il suo viso, come se lo coprisse.
Non ricorda di averlo messo così, poi gira lo sguardo verso destra notando il sorriso della sua compagna di banco.

<< Alla buon ora, buongiorno eh >>

Lei è bellissima, capelli lunghi, mossi e corvini come i suoi con alcune ciocche colorate di blu, viola e rosa scuro che le circondano il viso di carnagione chiara.
La ragazza lo guarda con i suoi occhi color nocciola circondati da folte ciglia nere mentre sulle palpebre porta un ombretto viola scuro come il suo rossetto.
Anche lei ha dei piercing, due piccoli sul sopracciglio, un brillantino sul naso e un labret al centro del labbro.

<< Come ti chiami? >> Biascica lui a bassa voce.

<< Victoria. Era ora che ti facessi vedere Edward >> Si presenta lei togliendosi le cuffiette dalle orecchie.

<< Come sai il mio nome? >> Chiede lui alzando il sopracciglio per poi mettersi dritto con la schiena.

<< Beh... nella classe tutti i professori si lamentano del famigerato Edward che salta le lezioni >> Ride lei.

<< Wow, ero già famoso ancor prima di entrare a scuola >> La segue anche lui con una risata.

Edward, coperto dal libro, prende dallo zainetto l'occorrente per prepararsi una sigaretta.

<< Non guardare >> Le dice mentre tira fuori da una tasca dello zaino una piccola bustina con al suo interno la marijuana e un grinder, quest'ultimo è un oggetto solitamente tondo che serve per tritare la marijuana.

<< Non faccio la spia >>

<< Mh... in effetti non sembri una lecchina dei professori >>

Inizia a tritare l'erba tramite il dispositivo ottenendo un macinato uniforme poi prende il suo biglietto della metro già timbrato e ne taglia un pezzetto per arrotolarlo al fine di usarlo come filtro.

Victoria guarda Edward mentre sistema accuratamente il tabacco e l'erba nella cartina presa precedentemente facendo attenzione a distribuirla uniformemente, lasciando più tabacco sul lato del filtro.
Lui le lancia uno sguardo di sbieco per poi guardare la sigaretta e la inumidisce con la saliva per chiuderla.

<< Come fai a chiuderle così bene? A me vengono un po' una schifezza >> Esclama lei fissando la sigaretta di Edward.

<< Esperienza >> Dice lui con un sorrisetto furbo facendo le spallucce.

<< Finite le lezioni ti va di pranzare con me fuori? Qui vicino scuola c'è un bel parco >>

<< Sì, lo conosco >> Sbadiglia lui.

Quel parco lo conosce fin troppo bene, molte volte ha dormito lì.

<< Che ci mangiamo? >> Le domanda mettendosi la canna dietro l'orecchio, nascosta dai suoi capelli mossi e dal cappello rotondo nero.

<< C'è un bar che offre la pasta a soli 5 euro, ci sono stata con una amica qualche settimana fa e giuro che è buona >>

<< Se lo dici tu >> Si alza e poggia una mano sulla spalla di Vic.

<< Vado a fumare, vieni anche tu? >>

<< Perché no >> Lo guarda sorridendo e lui ricambia il sorriso.

Entrambi escono dall'aula in assenza del professore e camminano per il lungo corridoio.
Lui la guarda spesso mentre lei continua a fissare dritto a sé.
Sembra avvolgerle un'aria di mistero, è rock, dark e gli piace il suo stile.
Sembra una di quelle rockstar che cantano spaccando la chitarra a terra.

<< Che genere di musica ti piace? >> Le chiede mentre si accende la canna vicino ad una finestra.

<< Gothic metal, ma anche rock. Un giorno mi piacerebbe entrare a far parte di una band >>

Non aveva dubbi. 

<< E che ruolo vorresti avere? >> Le domanda soffiando via il fumo.

<< Cantante, tu che musica ascolti? >>

<< La stessa. Ho una chitarra a casa, possiamo farla noi la band >> Propone mentre si scansa la ciocca corvina dal viso.

<< Possiamo provare >> Dice lei sorridendo contenta e Edward la guarda.

È attratto da lei, sembra una ragazza tosta, sicura di sé e che sa quello che vuole.
Un po' gli ricorda Ada, anche lei è così, determinata, grintosa, dinamica e soprattutto ostinata, beh... d'altronde è del segno del capricorno.

<< Mi piace un casino la tua giacca >> Dice Vic guardando l'indumento lungo e nero del ragazzo.

<< Sul serio ti piace questo straccetto? >> La guarda aggrottando la fronte, quasi confuso.

<< Pensavo fossi una fissata di corsetti in pelle e borchie >>

<< Sì, anche. Come hai fatto a capirlo? >>

<< Ahah! Andiamo, Vic, il tuo cerchietto ha più borchie che colore >>

C'è un attimo di silenzio tra i due.

<< Tu sei un ragazzo che osserva molto le cose, non è così? >> Lo guarda con un sorrisetto furbo e lui fa le spallucce espirando via il fumo.

Improvvisamente la loro camminata viene interrotta da una voce.

<< Edward! Era ora che ti facessi vivo a scuola! >> Si avvicina a loro una signora anziana, la professoressa di matematica!

Edward si affretta a indietreggiare, arriva di spalle al muro e, portandosi la sigaretta dietro la schiena, la spegne strusciandola piano sulla parete e se la infila nella tasca del sedere del pantalone.

<< Devi recuperare due verifiche >>

<< Lo so >> Cerca di non ridere con Vic dopo la scena dello spegnimento tattico della sigaretta.

<< Stai studiando sì? >>

<< Sì, sì >> Dice con un tono divertito.

<< Victoria stai lontana da lui, è una cattiva influenza per te >>

<< Non mordo mica, prof >> Continua a ridacchiare anche per l'effetto della canna.

<< Ma che ha da ridere >> Sospira rassegnata l'anziana.

<< Non fate tardi a lezione >> Continua lei guardando i due.

<< No, no >> Dice Vic e non appena vedono che l'insegnante si allontana, entrambi scoppiano a ridere.

<< Ahahah, che scena! Pensavo ti avesse sgamato! >>

<< Ahahah! Anche io! >>

Edward si riaccende la canna, ha gli occhi lucidi e arrossati per via del fumo.

Entrano nel bagno delle ragazze e si fermano nel corridoio che collega le porte con i water. Ci sono già altri adolescenti che fumano e che parlano tra di loro.
Edward sale con un balzetto sul davanzale della finestra e inizia a sentire tutto ovattato per via degli effetti della droga.
Vic si siede vicino a lui e comincia ad ascoltare i suoi "discorsi filosofici".

<< Le canne ti aprono la mente cazzo >> Dice lui imitando un movimento delle mani come se la sua testa stesse scoppiando.

<< Ti fa sentire le vibrazioni delle cose >> Continua guardandosi intorno e Vic lo guarda ridacchiando.

<< Che ti ridi, sono serio! >> Esclama ridendo anche lui.

<< Quindi questa è la tua teoria >> Lo guarda divertito.

<< Non ci credo, non me la ricordo più >>

I due scoppiano di nuovo a ridere e si fanno un tiro ciascuno della canna.

<< Ti capita mai di essere disconnessa dalla realtà? >> Questa volta domanda con un'espressione seria.

<< Intendi di sentire di non farne parte? >>

<< Sì, come se questa realtà non ti appartiene. A volte penso, chissà chi sarei stato se fossi nato in un'altra epoca >>

<< Anche io me lo domando a volte! >>

<< Sei proprio matta allora >>

<< Beh anche tu! >>

I due continuano a ridere saltando l'ora di lezione nel bagno.
Hanno chiacchierato per tutto il tempo, anche quando tornarono in classe.

Le ore passano e i due adolescenti escono dalla scuola prendendosi il pranzo da asporto al bar, entrambi optano per gli gnocchi al sugo.

Si siedono sulle altalene del parco e aprono il contenitore per mangiare.

<< Che fame >> Dice lui per poi mettere in bocca il primo boccone di gnocchi.

<< Succede sempre così quando si finisce una canna, sentivo i tuoi brontolii in classe ahahah >>

<< Eh, può capitare >>

I due continuano a mangiare standosene tranquilli in mezzo alla natura.
Ci sono dei silenzi imbarazzanti, poi lei decide di parlare.

<< Che segno ziodacale sei? >>

<< Scorpione, non dirmi che credi a queste stronzate >> Ride lui e lei lo guarda gonfiando le guance di aria.

<< Sì, io ci credo. Mi piacciono gli argomenti astrali e anche i segni ziodacali >>

<< E sentiamo, qual è il tuo? >> Chiede lui per poi guardarla negli occhi.

<< Vergine >>

Attimo di silenzio...

<< In tutti i sensi? >> La guarda con un sorrisetto furbo e il viso di Victoria si colora di un porpora acceso.

<< Ahahahah! Sei diventata bordeaux >>

<< T-Ti credo! Ma che domande! E comunque ti lascio nel dubbio >>

<< Mmh... da come hai reagito penso che tu lo sia >>

<< Ahh! Cambiamo argomento! >> Esclama lei iniziando a mangiare di corsa.

<< E il rapporto tra i nostri segni com'è? >> Dice lui mangiando sereno.

<< È un legame profondo il loro, piuttosto intimo, in realtà sono più da uscite tra di loro che in gruppo a far festa. Una combinazione a dir poco intensa, intelletto e passione che si fondono. Lo scorpione è profondo e la vergine governa la dedizione. Abbiamo un reciproco bisogno di sicurezza >>

Victoria si gira verso di lui che la guarda sorpreso.

<< Perché mi guardi così? >>

<< Incredibile quanta fantasia, hai inventato sul momento tutto questo >>

<< Ma che inventato! È così! >>

La ragazza arrossisce quando lo vede ridere, le piace la sua risata.

Edward finisce il pranzo insieme a lei e Vic gli passa una sigaretta dal suo pacchetto, entrambi le mettono tra le labbra.
Lui le fa un cenno silenzioso con la mano per dirle di avvicinarsi, lei si scansa una ciocca dietro l'orecchio e si avvicina a lui con il viso.
C'è un attimo di silenzio e imbarazzo tra i due.
Edward prende l'accendino dalla tasca e accende entrambe le sigarette.
Lentamente si staccano l'uno
dall'altra.

Lui si dondola con i piedi e poi guarda verso il cielo che sembra annuvolarsi.

<< Sembra che stia per piovere >> Dice la ragazza seguendo il suo sguardo.

<< Già >> Sussurra lui portandosi la sigaretta alla bocca.

Si gira verso di lei, la vede dondolare sull'altalena mentre i capelli lunghi le ballano indietro e poi di fronte al viso.

È bellissima.

<< Sei diventata la mia voglia di tornare a scuola >>

<< Non mi diventerai un secchione, vero? >> Scherza lei voltandosi verso di lui.

<< Non esageriamo. L'unico libro che studierei piacevolmente è quello che parla di te >>

<< Inizi a fare il piacione con me? >> Sorride lei arrossendo.

<< Che ci sarebbe di male? >>

<< Nulla a dire il vero >>

Le guance di entrambi prendono un colorito roseo.

<< Ora devo andare >> Dice Vic rovistando nello zaino.

<< Già vuoi scappare >>

<< Non ho l'ombrello con me e se si mette a diluviare poi... >>

<< Non ti piace la pioggia? >>

<< Preferisco guardarla dentro casa mentre sbatte sulla mia finestra, magari con una tazza di tisana fumante in mano >>
La ragazza si alza dall'altalena.

<< Ti accompagno? >>

<< Volentieri >>

Entrambi sorridono e si dirigono verso casa della ragazza.

Una volta accompagnata Vic, Edward decide di camminare in un boschetto, guarda verso l'alto, gli alberi.
Alza le braccia verso di loro e chiude gli occhi per poi sentire la pioggia bagnargli il viso.
La natura è arrivata al suo gran finale, pensa.
In effetti è autunno, le foglie cadono e tutto si ingrigisce perdendo lentamente i loro accesi colori.
Edward li ha già persi.

 

   
 
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