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Autore: Spensieratezza    10/11/2021    2 recensioni
Cosa sarebbe successo se Sam non avesse mai perso l'anima?
Dean e Sam insieme ai loro amici, non faranno altro che attraversare salti quantici per tutta la storia e impareranno un sacco di cose su loro stessi e gli altri.
Scusate, nell'ultimo capitolo ho confuso i nomi, come al solito. Castiel non ha cambiato partner ovviamente. Sta sempre con la stessa persona, ho solo sbagliato a scrivere.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Castiel, Crowley, Dean Winchester, Lisa Breaden, Sam Winchester
Note: What if? | Avvertimenti: Incest | Contesto: Sesta stagione
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Il salto quantico'
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Sam e Dean erano precipitati in un incubo. Un incubo da cui non riuscivano stavolta a trovare una via di uscita. Perché stavolta i mostri da cui dovevano difendersi e che dovevano abbattere erano LORO STESSI.

Sam e Dean si erano sempre ritenuti fortunati a modo loro. Certo, avevano perso la loro madre da piccolissimi e Sam non l'aveva neanche mai conosciuta, avevano vissuto tutta la loro infanzia a cacciare i mostri e non avevano mai potuto coltivare delle amicizie perché erano costretti a lasciare la scuola che frequentavano, quasi ogni anno, poi Sam per conquistare il suo sogno di fare l'università, aveva pagato a caro prezzo questa conquista: aveva rotto i rapporti con suo padre John.
Anni dopo, suo fratello era tornato ma solo per dirgli che loro padre era sparito e per chiedergli di ritornare in quell'abisso di mostri e desolazione, la sera stessa la sua fidanzata morì nello stesso incendio in cui morì sua madre.
Sam e Dean pensavano non potesse esserci niente di peggio ma si sbagliavano.
Arrivò la morte di loro padre, arrivò la confessione che fece a Dean poco prima di morire e poi arrivò la rivelazione di avere sangue di demone nelle vene.
Arrivò il patto di Dean, la sua morte e poi gli angeli, Ruby, l'apocalisse, Lucifero.
Sam e Dean pensavano di fare una vita orribile e solo di tanto in tanto gratificata comunque dal pensiero che salvavano delle vite. Pensavano niente potesse esserci di peggio che questo, ma non fu così.

C'era di peggio ed era l'ORRORE.
E l'orrore non erano mostri né fantasmi né demoni. L'orrore era quel calendario.
Una lunga lista interminabile ed eterna di giorni tutti uguali e senza scopo. A fare sempre le stesse cose, a dire sempre le stesse cose. Senza adrenalina, senza passione, senza eccitazione né il brivido del pericolo.
Sam e Dean avevano abbandonato la caccia.
Si erano chiesti spesso come fosse possibile fare quello che facevano loro e non avere mai un acciacco, una gastrite, un reumatismo o anche solo disturbi mentali o fisici di altra natura. Quello arrivarono quando smisero di cacciare.
A Dean per prima cosa arrivò la pancia.
Le schifezze e tutti gli hotdog di cui si rimpinzava e che sembrava non conservare neanche di un solo etto nel suo stomaco, stavolta si vedevano. Sam invece, era magrissimo, in un modo che Dean sottolineava sempre come osceno.
E aveva i capelli rovinati, tanto che aveva anche smesso di volersi pettinare.
Dean lavorava come meccanico da Bobby e Sam lavorava in un bar. Si vedevano certo ma non più tutto il giorno. Avrebbero dovuto essere felici di essere finalmente come tutte le persone normali e di non rischiare più la vita come una volta.
Eppure una sottile patina di depressione e poi di ansia crescente, crebbe sempre più a dismisura fino a farli rendere conto che forse non avevano preso la decisione giusta.
Sam aveva attacchi di panico e Dean che da sempre sosteneva che la miglior medicina fosse una buona caccia, era infine stato d'accordo con Sam a prendere dei medicinali contro di essi.
Le ragazze cominciarono a essere insistenti, a corteggiarli e le scenate di gelosia furono piuttosto frequenti. Litigarono spesso, anche se poi facevano pace , facendo l'amore. Adam si era lasciato con Jack ed erano entrambi spariti. Vedevano poco entrambi, Bobby invece si era rifiutato di parlare di Crowley in loro presenza anche se sospettavano che si vedevano ancora di tanto in tanto.
Avevano litigato anche per questo, Sam era convinto che si sarebbero lasciati anche loro alle fine, che il loro rapporto non sarebbe sopravvissuto alla vita normale che avevano scelto di fare.

"Che cosa succederà quando si insospettiranno e si domanderanno i nostri amici come mai abbiano fatto le stesse scelte di non sposarci e di non avere figli? Cosa gli dirai?" Sam era una furia. Stavano litigando sotto casa proprio come una vecchia coppia sposata.
"Niente, non mi importa di cosa dicono gli altri, te l'ho già detto, mi importa solo di quello che pensi tu."

"IO PENSO CHE MI LASCERAI, ECCO COSA PENSO!!"
"Abbassa la voce." Disse Dean guardando il condominio sopra.
"Vaffanculo, Dean"
"Dove stai andando?"
"A dormire da un amico!"
"No, aspetta, parliamo ancora ti prego!" Disse Dean, fermandogli un braccio.
"Di cosa vuoi parlare? Ancora sempre delle stesse cose???"

Ma Sam era lo stesso entrato in macchina con Dean il quale era ripartito e mentre guidava, non aveva smesso di dirgli che lo amava, e che per lui era un tesoro inestimabile, che l'importante per lui era stare insieme in qualsiasi città, qualsiasi scelta di vita avrebbero fatto, che non lo avrebbe mai deluso e che non avrebbe mai smesso di amarlo neanche se lui lo avrebbe fatto.
Dicendo questo gli accarezzò la guancia e Sam che guardava fuori dal finestrino, a braccia conserte, si sciolse.
Si voltò e si gettò tra le sue braccia come se ne andasse della sua stessa vita.

Si baciarono e Dean spalancò la portiera della sua macchina sempre senza smettere di baciarlo per timore di spezzare l'incantesimo, lo fece distendere su quello spazio erboso che sembrava fatto solo per loro e continuarono a baciarsi sotto quel cielo stellato.
Sam continuava a chiedergli perdono mentre lo baciava. Fecero l'amore li sotto le stelle e per qualche ora si sentirono di nuovo se stessi.


I problemi tornarono, la debolezza e altri disturbi. Dean era sempre più nervoso e litigava sempre con Bobby per via del suo caratteraccio.


Dean aveva preso a bere e fu cacciato da un locale per questo. Seduto sul marciapiede da cui era stato doveva cacciato, infine, si era accucciato con la testa sulle ginocchia seduto sul marciapiede, con solo la compagnia della strada deserta di notte.
"Ora sarebbe il momento che tu vieni a prendermi, Castiel, che dici???" Ma Castiel non poteva sentirlo o forse non voleva.
Li aveva ripudiati. forse per la delusione, per il fatto che aveva fatto tanto per loro, era andato a cercarli in Purgatorio e loro per ripagarlo avevano addirittura.. ..
Che cosa avevano fatto?
Era tutto così confuso, Dean non riusciva a ricordarlo, se ne rese conto ma dovevano averla fatta davvero grossa se ora Castiel e Crowley avevano deciso di non volerli più vedere.
Era stato già prima della loro scelta di vivere una vita normale, ne era certo.

Tutto il mondo del paranormale aveva dato loro le spalle. Dal momento che avevano deciso di smettere, era come se avessero perso letteralmente il dono di VEDERE ATTTAVERSO IL VELO.
Non vedevano più i fantasmi, né i demoni.

"FANCULO VOLETE CHE DICIAMO CHE HO SBAGLIATO? LO DICO, LO DIRÒ FINO A QUANDO MORIRÒ, MA VI PREGO, TORNATE INDIETRO! MOSTRATEVI!"
Perdonateci... disse ancora e tornò a gettare la testa sulle sue ginocchia

Arrivò a guardare un fiume gelato su di un ponte. "Chissà se verrai da me se mi buttassi da questo ponte, in fondo sono sicuro che mi stai guardando anche adesso."

Ma il pensiero che Castiel non venisse e che si sarebbe davvero sfracellato, bastò a convincerlo di non farlo. Non per la paura del dolore perché si sentiva già morto dentro, ma per il terrore di fare del male a Sam in un modo irreparabile.


Sam aveva smesso di farsi la barba e anche Dean. Avevano preso in affitto un appartamento troppo caro e che neanche gli piaceva.
Avevano litigato perché Dean non voleva rinunciare a mangiare le sue schifezze e Sam l'aveva rimproverato.

"Vuoi andare anche tu all'ospedale come me??? Vuoi morire??? Forse pensi che ci sarà qualcuno a tirarci fuori anche stavolta, forse non vedi che ci hanno tutti voltato le spalle!!!"
Dean l'aveva guardato duramente
"Guardati, sembri l'ombra di te stesso."
"Ci credo Dean! Se facessi tu, tutte le visite che faccio io..."

"Le tue fobie ti hanno fatto perdere il lume della ragione! È vero, non riesci più a vedere i fantasmi come me, ma tu l'hai presa peggio in certo senso! Ora quello che vedi sono altri mostri, mostri che davvero non esistono..."
"Stai zitto..."

"Fai il giro di ospedali da anni! All'inizio per i capelli, poi per lo stomaco, per dei nei che una volta neanche guardavamo, per il mal di testa, accusi dolori dappertutto, Sam , TU NON HAI NIENTE! Il tuo problema è soltanto uno. SEI DEPRESSO!"
Sam gli aveva tirato uno schiaffo.

"Non dire mai più una cosa del genere...sono sopravvissuto alla caccia di Azazel, sono sopravvissuto a Lucifer e a una fottuta fossa con lui, non ti azzardare mai più a dire che sono depresso ora che niente di tutto questo può toccarmi."


E gli aveva dato le spalle
Ma non era vero che non potevano vedere più niente. Non proprio. Il mondo invisibile tornò, anche se non come avrebbero voluto. Si accorsero di essere spiati.
Da delle figure che riuscivano ogni volta a non mostrare il loro volto, ma di sicuro avevano cattive intenzioni. Spesso si erano sentiti sparare addosso ma riuscivano sempre a farla franca.
Ma non potevano fuggire come una volta in macchina. Non più.
Si erano fatti una vita, una casa. Dei lavori.
Un giorno Sam non andò a lavorare, Dean decise di chiedere un permesso a Bobby per fargli un'improvvisata e portando gli anche un bel mazzo di rose rosse e al diavolo quello che gli altri avrebbero pensato, sì un colpo di testa come quelli che faceva una volta sarebbe stata una cosa che di certo il suo Sam avrebbe apprezzato, ma lui non c'era e gli dissero che era una settimana che non ci andava e gli venne chiesto dove fosse il problema.

Dean aveva trattenuto a stento le lacrime e aveva lasciato locale.

Aveva trovato Sam nel suo letto, pallido e grigio, del colori che avevano notato sempre più spesso sulla loro pelle.
La prima volta che Sam aveva notato di essere grigio, aveva urlato davanti allo specchio e Dean si era preoccupato tantissimo. Aveva visto che aveva ragione.
Avevano notato però che nessun altro si era preoccupato di questa cosa, non avevano coraggio di andare da un dottore perché temevano fosse qualcosa di soprannaturale, Dean aveva cercato tra i loro vecchi libri ma si accorse che li avevano persi, volle andare al bunker ma si accorse che avevano perso le chiavi.
"Ci ha dato le spalle, Dean, è il soprannaturale che ci da le spalle e ci chiude fuori perché noi abbiamo chiuso fuori lui." Aveva detto Sam disperato.
E poi di nuovo nella sua stanza piangeva.

Dean ora mentre lo guardava così grigio si chiese se sarebbe morto di lì a poco, se fosse cosi si sarebbe suicidato. Non avrebbe potuto permettere di vivere senza di lui.
Si sdraiò accanto a lui, percependo subito la sua stretta farsi più salda. Sorrise.
Non importava come stesse, lo cercava sempre.
Poi avvenne una cosa strana. Due invasori fecero capolino nella porta e intuì il pericolo ancora prima di vederli sbracciare i loro fucili.

"Non fate del male a lui. Solo a me. Solo a me, vi prego."
Poi li vide e rimase a bocca aperta. Erano LORO STESSI.

"Chi siete? Dei mutaforma?" Disse rabbioso e in quel momento Sam si svegliò, guardandoli.
"No, siete voi i MOSTRI!" rispose Sam e spararono.
I corpi di Sam e Dean si disgregarono come coriandoli nel vento, mentre i VERI Sam e Dean li guardavano, poi si girarono l'uno verso l'altro e si abbracciarono.

"È stato orribile, Dean, orribile!!"
"Schhh, è tutto finito ora."
"Vedere loro...la vita che avremmo potuto avere. "
"Non è reale e non lo è mai stata, Sam. Erano solo bugie, falsità, menzogne!"
"No...erano PAURE." Disse Sam.
E io che cosa ho detto? Menzogne." Disse Dean alzandogli un mento per guardarlo. " Pensi che io ti incoraggerei mai a prendere dei fottuti medicinali? Pensi che lascerei che Adam e Jack spariscano dalle nostre vite o che veniamo chiusi fuori così dopo quello che abbiamo fatto per il mondo?? Pensi che ti lascerei spegnere...che rinuncerei alla nostra vita, alla nostra missione.." disse toccandogli il viso. " Non esiste da nessuna parte che io farei mai qualcosa per far accadere....quello. mai. E neanche tu."

"Oh, Dean. Non avrei mai creduto che i veri mostri di cui non ci eravamo accorti erano proprio....questi! Ci siamo sempre detti che avevamo già conosciuto l'orrore e invece..."

"L'orrore era una vita senza scopo." Finì per lui Dean.

Sam fu attratto dalla finestra davanti a loro. Si era fatta illuminata.

"Guarda. Credo abbiamo ritrovato un pesciolino." Disse Sam.
Dean incuriosito si avvicinò e notò con stupore crescente che la città era svanita, si trovavano in una casa sospesa nel vuoto e un Castiel che stava affogando in un mare.
"Beh, non possiamo lasciarlo affogare da solo, no?'
"Ma Dean...e se fosse un'altra illusione?"

Dean lo fissò.
"Lasceresti morire il nostro amico solo per questo?" "No" convenne Sam vergognandosi. "Ma con i nostri noi stessi lo abbiamo fatto."
Dean sorrise.
"Non erano noi, non erano neanche degli esseri viventi, erano...erano immagini allegoriche delle nostre paure ancestrali che giocavano con noi, con le nostre anime. "
Si baciarono appassionatamente dopo quelle parole.

"Aiuto..."
Si staccarono.
"Ok, andiamo!" Disse Sam.
E si buttarono.
Si buttarono e in quel momento due ali grosse e d'oro, sbucarono dalla loro schiena.





















Note dell'autrice:  Allora ragazzi, com'è, siete ancora vivi?? Ci avevate creduto? ah ah beh ! A parte gli scherzi, spero che non siate andate subito alle note senza finire di leggere prima il testo perché io a volte lo faccio nelle storie dove i capitoli sono particolarmente dolorosi ma spero davvero che stavolta non l'abbiate fatto, più che altro perché secondo me il capitolo meritava di essere letto senza spoiler nonostante la crudeltà del testo xd
Infatti mi scuso con tutti, chi mi conosce sa quanto mi addolora scrivere cose del genere però l'ho fatto, solo perché sapevo che alla fine era tutta un'illusione e poi consentitemi ogni tanto di essere un po' sadica, ormai tutti mi conoscono per il lieto fine e non sono più credibile nelle mie storie ahahah cioè,è scontato che ci sia xd e io odio essere scontata xd quindi siccome non sarò mai in grado di far soffrire i nostri piccoli nel finale, solo per essere una volta originale, permettetemi di farvi prendere qualche coccolone una volta ogni tanto xd

Mi sa che anche questa era una cosa che avrei dovuto evitare di dire, vero? Eh lo so benissimo mica sono scema ahahahah però non me ne frega proprio niente :Pippo hahaha , perché io sono sincera , non mi va di fare cose solo per acquisire lettori, a me importa solo della mia ship, non faccio le cose per cercare consensi da parte di sconosciuti sul web :))) quello che mi importa è date emozioni e scrivere d'amore ! Far emozionare la gente e chi non si emoziona sti cavoli che cerchi altre storie. :) avevo scritto un lungo post spiegando nel dettaglio i consigli che a volte mi venivano dati sulle mie storie, che non erano dati per il mio bene, ma non voglio intossicare le note, che il capitolo è già abbastanza triste per i miei gusti ahahah

SAM E DEAN: la stranezza del capitolo è proprio studiata per fare in modo che all'inizio pensate che sono loro e che possono magari essere ancora intrappolati in Purgatorio però non ne siete del tutto certi :)) per poi arrivare a spiazzare completamente facendo vedere che in realtà Sam e Dean non sono quelli che vengono sparati ma sono quelle che sparano :)) è stata una cosa che avevo in mente di fare da tanto tempo anche se non mi sarei mai immaginata che il capitolo sarebbe venuto così tanto angst Un po' Mi dispiace ma alla fine neanche più di tanto :))
Una cosa ci tengo a specificare questa cosa mi importa veramente tanto , Nessun Sam e Dean è stato torturato e sparato realmente in questo capitolo LOOOL, non dovete dispiacervi per le loro copie perché in realtà non erano proprio niente quindi non hanno neanche sofferto perché non erano essere senzienti, erano illusioni e basta ! Al massimo Sam e Dean hanno sofferto a vedere il futuro che gli avrebbe aspettato ma in realtà erano solo delle paure che loro avevano perché loro in realtà avevano il terrore di morire dentro e credo che sia un po' il terrore di ognuno di noi , l'apatia , la depressione io credo veramente che non esiste orrore più grande, altro che mostri!!

Ho cercato di mettere insieme un po' tutti gli orrori della quotidianità e quindi fare il giro degli ospedali per via di malanni più o meno psicosomatici , Sam mi sembra leggermente più debole a questo punto di vista oppure l'idea che senza una vita sempre in movimento Dean ovviamente con tutte le schifezze che mangia farebbe molta più fatica a stare in linea però comunque nel capitolo non l'ho immaginato grasso xd Ecco Almeno questo, solo con un po' di pancetta in più

Ragazzi ma voi seriamente ve lo immaginate Dean a consigliare a Sam di prendere farmaci per gli attacchi di panico? LOOOL con tutto il rispetto per chi davvero ne soffre e anzi chi sta male li deve prendere, ma io Deam non ce lo vedo proprio, è una cosa talmente lontana da lui..cercherebbe di fargliela passare in un altro modo
Ora impazzite dalla voglia di sapere che cosa ê capitato a Cas vero? Loool non ve lo dico ahaaah ecco, lo confesso adesso, ho pensato molto Com'è finito il capitolo scorso e non volevo che fosse scontato che anche Cas avesse il salto quantico dopo Crowley, sapete quanto odio essere scontata però mi sembrava un po' come di lasciare qualcosa di strano che Cas non ce l'avesse, ho anche pensato alla fine che il suo salto quantico sarebbe stato non andare da Benny ma andare a salvare Crowley dall'affogamento però non mi convinceva, mi sembrava come dare un contentino a tutti e anche s me stessa ahahah e quindi ho studiato una cosa davvero carina e ovviamente complicata perché io se non mi complico la vita non sono contenta :ppppp però una cosa che secondo me non vi aspetterete mai , una cosa che non sono riuscita a mettere in questa storia per cause di forza maggiore, ma poi dopo capirete di cosa sto parlando! Secondo me, v piacerà l'idea
   
 
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