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Autore: ReikaDragneel94    10/11/2021    1 recensioni
Questa storia mi è stata "richiesta" da un paio d'amici che mi hanno quasi assillata, spero solo che vi piaccia anche a voi ^_^
Trama:
Bakugo Katsuki è il più giovane capo branco e villaggio del suo popolo ed un ottimo combattente
Izuku è uno dei più particolari spiriti della foresta che vivono nella zona in cui c'è la tribù di Bakugo
Cosa accadrebbe se i due si incontrassero e per colpa del pessimo carattere del biondo cenere dovesse vivere per un certo periodo con il verdino? Spero che vi intrighi
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Izuku Midoriya, Katsuki Bakugou
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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4° Convivenza
 
 
 
Come sospettava Katsuki, la dimora non era solo bella e ben arredata, ma soprattutto immensa che se non stava attento a dove andava rischiava veramente di perdersi; prese appuntarsi le stanze più importanti tra cui: cucina che dava sulla sala da pranzo, un piccolo salotto per accogliere gli ospiti, uno studio per “lavoro”, alcune camere da letto ed un bagno che era una sorgente termale. Dopo quel tour della casa, si ritrovarono nello studio del verdino e da lì Izuku spiegò delle regole molto fondamentali per la loro convivenza; per prima cosa Katsuki scoprì che non avrebbe mai dovuto lasciare la casa senza consenso e senza la sua presenza, cosa che al biondo parve insensata perché non aveva intenzione di farlo, per seconda cosa avrebbero dormito più o meno nella stessa stanza e terza cosa, qualsiasi tipo di ordine avrebbe chiesto l’altro avrebbe dovuto farla. Su quest’ultimo punto non era del tutto d’accordo, ma ricordando che con quello spirito non ci si poteva scherzare troppo e nemmeno sotto valutarlo, quindi decise per il bene del suo branco che non avrebbe commentato e lo lasciò lavorare su alcuni rotoli.
-Sai cucinare?- Chiese ad un certo punto Izuku
-Come?- Confuso tornando con la mente al presente
-Ti ho chiesto se sai cucinare- sospirò
-Sì perché?- Assottigliò lo sguardo
-Vorrei una porzione di riso con della carne, per favore-
-Ci sono gli ingredienti?-
-Guarda in cucina-
-Come vuoi- andando a vedere.
Katsuki si mise all’opera per accontentare la divinità, sentiva giustamente che se avesse sbagliato avrebbe avuto una punizione, anche se dentro di se pensava che Izuku lo avrebbe perdonato, ma per ogni evenienza cercò di preparare quel piatto che voleva. Il problema era che l’unico ingrediente che non aveva mai lavorato era proprio quel riso e per sua fortuna c’era, ma non lo aveva mai utilizzato, ma tentare non noceva, giusto? Questo fu il pensiero del lupo preoccupato, per poi prendere un bel respiro ed iniziare a studiare quel nuovo prodotto; era forma allungate ed ovale color della luna, corrugando la fronte decise di provarlo a lavarlo per ogni evenienza e notò che l’acqua iniziò ad intorpidirsi diventando meno chiara e così decise di lavarlo finché l’acqua non restasse limpida. In seguito provò a cuocerlo ed ogni tanto lo bagnava con dell’acqua e nel frattempo che si coceva si mise a cercare della carne aprì vari sportelli quando per puro caso ne aprì uno che lo accolse alla sprovvista; il motivo non fu ogni tipo di carne, ma ben sì il freddo pungente che fuori uscì da quel “contenitore” che si fermò ad osservarlo e poi chiuderlo per non si sa quale motivo, per poi urlare, -Ehi nerd!-
-Uhm? Che c’è?- Raggiungendolo
-Che carne vuoi?-
-Vediamo un po’- guardando, -Prendi questo- passandoglielo
-La vuoi appena scottata o ben cotta?- Alzò un sopracciglio
-Ben cotta- uscendo
-Tsk!-.
Era stato fortunato, Izuku aveva scelto la carne di cinghiale, visto che nel suo villaggio era un elemento ben conosciuto, così tenendo d’occhio il riso iniziò a preparare l’ultimo ingrediente; dopo mezzora portò tutto in tavola, dove accoglierlo fu Izuku mentre sembrava leggere dei rotoli di pergamena. I due si misero a mangiare in silenzio guastando i loro piatti, Katsuki li trovò un po’ strani, più che altro per la loro combinazione, ma fu soddisfatto per gli apprezzamenti del giovane.
-Katsuki?- Lo richiamò la divinità
-Che vuoi?- Seccato
-Vai a prepararmi un bagno caldo- serio, -Ho bisogno di rilassarmi- alzandomi
-Non...- per poi saltare all’indietro prima d’essere colpito da una scarica elettrica verde, -Ma che diamine?- Spiazzato
-Vacci subito Yokai- freddo Izuku
-Subito!- Alzandosi ed andando via, -“Dannazione, mi ero quasi scordato perché ero qui”- pensò andando in bagno.
Katsuki preparò al meglio il bagno e poco dopo chiamò la divinità che lo raggiunse con un asciugamano intorno alla vita che fu subito tolto prima che si immergesse nell’acqua calda termale; Katsuki stava per uscire, quando la mano di Izuku lo afferrò per un polso e lo spinse in acqua con lui, -Ma che cavolo pensi di...- appena riemerse si ritrovò ad un palmo dal naso dal verde
-Dove credevi di andare lupacchiotto?- Avvicinando il naso al collo del biondo
-Ehm... volevo lasciarti i tuoi spazzi?- Cercò di rimanere calmo
-Per caso ti avevo detto di andartene?- Distruggendo gli abiti di Katsuki senza che quest’ultimo lo notasse
-Beh... chi vuole rilassarsi vuole rimanere solo- borbottò spostando lo sguardo di lato
-Sei carino quando sei a disagio lupacchiotto- sorrise
-Non chiamarmi lupacchiotto!- Ringhiò furioso, -E non sono a disagio- rosso
-Imbarazzato allora- sfiorandogli un fianco
-Ma che!?- Guardando in basso, -Dove sono finiti i miei vestiti!- Sconvolto
-Distrutti- bloccandolo contro il bordo
-Ehi che fai!?- Vedendoselo allungare contro di se
-Lo vedrai cuccioletto- ghignò per poi versare sulla testa del biondo un po’ di sostanza vischiosa, -Sta fermo che ti lavo i capelli e poi tu fai lo stesso con me- serio
-Ti devo lavare?-
-Sei tu il mio servitore o mi sbaglio o vuoi che faccia di peggio?- Assottigliò lo sguardo
-No... faccia come vuole- mormorò.
Katsuki capì di nuovo che non stesse scherzando quando aveva il permesso ed il diritto di ordinargli di peggio ed a quel pensiero la sua mente iniziò a vagare ad ogni tipo di possibilità, soprattutto una che lo fece arrossire a tal punto da non percepire subito le dita quasi callose della divinità; concentrandosi un po’ di più si accorse che era vero e di certo non si era aspettato quel tipo di pelle quando si metteva a pensare alle divinità, tutti credevano che avessero una cute perfetta e delicata, ma allo stesso tempo resistente. In ogni modo era così immerso nei suoi pensieri ed a “godersi” quel tocco delicato che non si accorse subito che dalla profondità della sua gola uscì una specie di ronzio molto simile a delle fusa; a quel suono Izuku per poco non si fermò a ridacchiare, ma prendendo un altro prodotto iniziò a lavare anche il corpo del lupo senza trovare resistenza ne polemiche.
La divinità era intenta a lavargli le parti anche sott’acqua sfiorò accidentalmente l’inguine del lupo trovandolo indurito cosa che lo stupì, ma si ritrovò a leccarsi le labbra voglioso dopo secoli; senza perdere tempo, impugnò bene quell’asta pulsante ed iniziò a pomparla cosa che portò Katsuki prima gemere senza ritegno per poi svegliarlo che si girò appena per guardarlo quasi furioso.
-Che... state facendo!?- Rosso per l’imbarazzo
-Secondo te?- Malizioso mettendolo di nuovo come prima; -A quanto pare qualcuno si stava eccitando tra le mie braccia eh?- Sussurrò all’orecchio lupesco
-No... è... vero...- ansimando alle movenze delle mani del verdino
-Sicuro? Ce l’hai completamente duro- mordicchiando l’orecchio delicatamente
-Mmm- gemette tra i denti
-Ma visto che non mi credi- lo lasciò andare, -Tocca a te a lavarmi- allontanandosi da lui
-No!- Sconvolto ed irritato
-Come?- Finto innocente
-Io...- rosso
-Tu cosa?-
-Stavo bene- mugugnò con lo sguardo basso
-Vuoi che continui eh?- Assottigliò lo sguardo
-Sì- sempre più rosso
-Dopo, ma prima... lavami- serio
-Come volete- stizzito.
Katsuki lo lavò con dedizione, anche se da quel tocco, Izuku poté sentire in parte della sua frustrazione, cosa che lo fece sorridere sotto i baffi e leccarsi di nuovo i baffi, ma riuscì a ricordarsi che non era come gli altri, doveva resistere; per mantenersi più lucido possibile, una volta finito, uscì dalla vasca lasciando sconvolto l’altro che lo fissò mentre utilizzava il proprio potere per rivestirsi ed allontanandosi. Ovviamente questa scelta non fu presa bene dal biondo cenere, perché incazzato nero prese un asciugamano per non girare nudo per la dimora e lo seguì fino alla “loro” stanza ed una volta lì spalancò la porta con forza, segno del suo pessimo umore; per tutta risposta Izuku dovette ammettere a se stesso che doveva aspettarselo così furioso, visto che lo aveva lasciato nella vasca da solo senza più toccarlo, quando nel girarsi prendendo un po’ di coraggio ogni sua lucidità andò in frantumi trovandoselo quasi ad un palmo dal naso ed ancora bagnato. Fece dei passi indietro scuotendo la testa per riprendere un po’ la ragione e lasciare che lo Yokai si sfogasse a parole o semplicemente ringhiandogli finché non avesse più voce, ma disgraziatamente fu preso in contro piede; per prima cosa si sentì afferrare con forza dalle spalle, a seguire fu scaraventato sul materasso in cui di solito dormiva ed infine se lo trovò a cavalcioni sul suo bacino cosa che mandò la sua mente a perdere la lucidità che non voleva.
-Bakugo- tra i denti
-Maledetto! Finisci ciò hai iniziato!- Ringhiò
-Pensavi davvero che avrei continuato?- Provò a provocarlo, -Lì nella vasca c’era solo un motivo-
-Quale sarebbe bastardo!?- Incazzato
-Era solo un modo per stuzzicarti e poi punirti- serio riuscendo a toglierselo di dosso
-Cosa avrei fatto per essere punito!?- Cadendo dal posto
-Il tuo linguaggio poco rispettoso- calmo, riuscendo a distogliere un attimo lo sguardo, -Ora apri quell’armadio e trova qualcosa che ti vada bene-
-Perché mai?- Secco
-Perché nudo non ci stai- freddo, -Se non ti vesti allora diventa un lupo-
-Ma neanche per sogno riprenderò quelle sembianze- scendendo dal letto, -Non ti lascerò fare quel che vuoi con me in quella forma- ringhiò
-“Idiota di uno Yokai, mi rendi facili le cose se restavi animali”- pensò alzando gi occhi al cielo, -Dopo scegli un tappeto e dormirai lì finché non imparerai a parlarmi con rispetto!- Gelido.
Per tutta risposta, Izuku lo sentì ringhiare prima di coricarsi sul tappeto vicino all’armadio e prendere velocemente sonno; la sola vista fece sorridere soddisfatto, anche se sapeva che il continuo contatto con quel lupo sarebbe stato un’impresa per non diventare come molti altri suoi colleghi nei confronti degli Yokai. Dall’altro canto, Katsuki, una volta calmo, si ritrovò a pensare sul motivo per cui solo con il verdino aveva percepito una certa attrazione e non solo fisica, era come se tutto il suo essere lupo e Yokai, volesse essere suo e non più per farsi perdonare, ma anche qualcosa di più profondo, però era ancora presto per stabilirlo.
Il giorno dopo, di buonora, il primo ad alzarsi fu Katsuki, che avendo dormito poco, per via dei troppi pensieri, così si avviò verso la cucina per preparare della colazione, sperando di farla bene e di non subirsi delle ramanzine; era talmente concentrato su quello che stava preparandosi che non si accorse subito della presenza di Izuku che lo fissò e per di più si leccava le labbra come se davanti a se ci fosse la pietanza più deliziosa di sempre.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Angolo Autrice
 
Eh beh? *Sorriso soddisfatto* Izuku riuscirà a trattenersi o si farà il “povero” Katsuki? Quest’ultimo cosa ne penserebbe?
  
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