Epilogo
Giochi Olimpici di Parigi, 2024
Hinata esulta a pieni polmoni mentre torna a toccare terra dopo la schiacciata appena conclusa, che non solo è stata una delle più perfette che abbia mai piazzato, ma soprattutto perché con quel punto si portano a casa la vittoria.
Kageyama, alzatore ufficiale della nazionale, si scaraventa contro di lui con forza, urlando e piangendo per quel maledettissimo punto.
Intorno a lui tutti esultano, i compagni di squadra gridano e lo strattonano ed Hinata riesce solo a lasciarsi avvolgere da tutta quella euforia ed emozione; eppure, nonostante le lacrime, i suoi occhi individuano subito la figura di Wakatoshi.
È in mezzo al campo, la divisa della nazionale completamente sudata e l’espressione orgogliosa e lucida rivolta soltanto a lui.
Shoyo sorride e si districa dagli abbracci della squadra, percorre lentamente lo spazio che li divide e si ferma ad un soffio da lui.
Sono passati due anni da quella sera sotto la neve, due anni passati a rimettere insieme la loro storia, a ricucire una fiducia andata a brandelli, a rassicurarsi e ad amarsi.
Hanno comprato davvero un appartamento a New York, un piccolo bilocale con vista su Central Park e hanno anche adottato un cane – dopo che Shoyo ha implorato per mesi e mesi Wakatoshi di prendere un cucciolo per tenere loro compagnia.
Hanno dovuto chiarire molte cose, hanno litigato su molte altre, ma sono sempre riusciti a fare pace e a credere che ne valesse la pena.
Shoyo ora sta bene e lo può dire con il cuore in mano, ha capito che tenersi tutto dentro non cambia nulla e quando i momenti bui lo assalgono, sa che Wakatoshi è lì con lui e lo aiuterà ad affrontare qualsiasi demone si affacci oltre la loro soglia di serenità.
È felice Hinata. È felice anche Wakatoshi. E ora hanno vinto la medaglia d’oro e niente, niente potrebbe esserci di più perfetto di quel momento.
«Abbiamo vinto.» sussurra Ushijima.
«Io ti amo.» risponde Hinata e l’ace della squadra sorride, colma la distanza che li divide e afferra il suo volto fra le mani.
«Anch’io ti amo.»
E non importa se il giorno dopo tutto il mondo parlerà di loro due, se qualcuno non approverà quel gesto tanto sconsiderato nel bel mezzo del campo da gioco o se avranno a che ridire … Wakatoshi bacia il suo Shoyo in diretta mondiale dopo aver vinto la medaglia d’oro ai giochi olimpici di Parigi, non perché vuole mettersi in mostra, ma perché è un uomo innamorato e pensa che quello sia il modo migliore di dimostrarlo.