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Autore: LorasWeasley    15/11/2021    1 recensioni
AU|Cantanti [Kuroken | Iwaoi | Bokuaka | Daisuga | Sakuatsu] [os extra con Tanakiyo e Semishira]
In un mondo dove la passione dei personaggi di Haikyuu è quella della musica, Kenma, Oikawa, Akaashi, Suga e Atsumu dovranno destreggiarsi nel mondo dello spettacolo tra ansie, scelte e relazioni.
Genere: Fluff, Hurt/Comfort, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Atsumu Miya, Keiji Akaashi, Koushi Sugawara, Kozune Kenma, Tooru Oikawa
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Le canzoni di Tooru - Parte 2

2018

Erano già quattro mesi che si trovavano in America e ne mancavano altri due prima di finire il tour, ma ogni giorno sembrava come il primo. Ogni città era unica e tutto il continente era talmente diverso dal Giappone che riuscivano a trovare qualcosa che attirasse la loro attenzione ogni due passi.
Erano appena arrivati in California e avevano da fare ben cinque concerti distribuiti nell’arco di due settimane. I ragazzi quindi, arrivati in hotel, avevano indossato il costume da bagno e avevano occupato la piscina sul terrazzo aperta solo a loro e ai membri dello staff.
Il sole era caldo e piacevole sulla pelle di Oikawa, il ragazzo stava canticchiando le proprie canzoni sistemato comodo su una sdraio a sorseggiare un cocktail fruttato. Guardandosi intorno vide Kenma su un materassino in mezzo alla piscina, aveva un cappello di paglia in testa e stava giocando alla switch mentre si spostava lentamente da un lato all’altro della piscina. Atsumu era invece immerso nell’acqua, appoggiato con le braccia al bordo mentre scriveva qualcosa al suo cellulare, aveva un leggero sorriso in volto che fece appuntare mentalmente a Oikawa di chiedergli chi gli stesse scrivendo con così tanta frequenza in quei giorni. Akaashi stava nuotando e Suga non si vedeva da nessuna parte.
Oikawa ebbe il tempo di pensare che probabilmente era con Daichi a testare il letto nella propria stanza quando il pianista li raggiunse attraversando le porte in vetro.
Aveva un semplice costume azzurro, un telo verde in spalla e degli occhiali da sole arancioni e a specchio sul volto. Tooru stava per commentare quanto poco gusto avesse l’altro nell’unire tutti quei colori, ma questo lo precedette informando un po' tutti –Oh Dio ragazzi, avete visto quanto era bello l’uomo con il quale stava parlando Iwaizumi?
Oikawa assottigliò gli occhi, Suga fece finta di non vederlo mentre occupava la sdraio accanto alla sua mettendosi comodo.
-Quell’uomo alto e muscoloso?- domandò Akaashi issandosi sul bordo della piscina per mettersi seduto –sono rimasto sorpreso di vedere Iwaizumi ridere e parlare in quel modo tranquillo.
Atsumu rise –Iwa-chan stava ridendo e parlando tranquillamente con qualcuno? Allora è solo Tooru che gli fa uscire quel brutto atteggiamento.
-Vero?- Suga sembrava divertito –Immagino comunque sia attratto da quelli più alti di lui.
Kenma si intromise nella conversazione senza staccare gli occhi dal suo gioco –Com’è che aveva detto Tooru l’altro giorno? Ah sì…- poi modulò la voce per fare un’orribile imitazione del cantante –Iwa-chan non se ne va in giro a farsi le altre persone, non vedo perché mi debba preoccupare!
Tutti risero, persino Akaashi aveva un principio di sorriso sul volto.
-Vabbé, tanto a Tooru non interessa- concluse Atsumu.
-Ah già vero, dimenticavo- concordò Suga con un tono di voce che faceva capire fin troppo bene che in realtà non credeva per niente a tutto quello.
-Infatti- Oikawa aveva stretto la bocca in una linea retta e, dopo aver posato il cocktail, aveva anche incrociato le braccia sul petto – non mi interessa proprio quello che fa Iwaizumi, non abbiamo mica una relazione!
-Mi sembra giusto- annuì Kenma –ci vuole sempre equilibrio in una coppia, se Tooru si fa altri è giusto che lo faccia anche Hajime.
Oikawa sentì la rabbia ribollirgli dentro, il problema era che non capisse per quale delle tante cose che avevano detto. O se ce l’avesse con loro o direttamente con Iwaizumi.
La discussione venne troncata da Kuro che, raggiungendoli, urlò –Kenma!
Il biondo si strinse nelle spalle e fece finta di non averlo sentito.
-Devi mettere la crema solare!- continuò a urlare il corvino raggiungendo il bordo della piscina con il tubetto in mano.
-Non mi va- rispose monotono il biondo continuando a giocare tranquillo.
Kuro strinse le mani a pugni, Oikawa si preoccupò che avrebbe fatto esplodere il tubetto facendo volare crema ovunque.
-Vieni subito qui! Devo ricordarti del colore che sei diventato l’ultima volta che…
E mentre il loro manager continuava a sbraitare, Suga rise e si alzò raggiungendoli probabilmente per aiutare nella questione.
Tooru approfittò della confusione e del cambio di argomento per alzarsi e lasciare la terrazza indisturbato.
Sentiva ancora una sorta di turbamento dentro e il non riuscire a capire a cosa fosse dovuto lo stava facendo andare fuori di testa.
Non dovette camminare molto prima di sentire la voce di Iwaizumi. Si bloccò di scatto e senza neanche sapere perché si ritrovò a nascondersi dietro una colonna.
Erano nella sala interna con le grandi vetrate al posto delle pareti, Hajime gli dava le spalle ed era seduto su una poltrona mentre gesticolava e parlava animatamente.
Di fronte a lui, seduto su un’altra poltrona, c’era l’uomo che i suoi amici avevano descritto come “bello, alto e muscoloso”.
Oikawa storse la bocca e quando vide Iwaizumi allungarsi e toccargli il braccio decise che era arrivato il momento di andare via.
 
Si disse che avrebbe ignorato Iwaizumi più di quanto avesse iniziato a fare ultimamente. Peccato però che le cose non andavano mai come programmato, poiché proprio due sere dopo stava lasciando la “sala prove” insieme ad Atsumu, quando incrociarono Iwaizumi e il suo amico nel corridoio.
Il fatto che Hajime stesse ridendo a qualcosa che l’altro evidentemente gli aveva detto gli fece salire la bile in gola e voleva solo allontanarsi in fretta da lì. Peccato che Atsumu non fosse dello stesso avviso.
-Ehy manager!- lo chiamò –Non ci presenti il tuo nuovo amico?
Oikawa avrebbe voluto prendere a calci il cantante, ma si limitò a distogliere lo sguardo mentre l’altra coppia si avvicinava.
-Che ci fate qui?- domandò Hajime –non andate a mangiare?
Atsumu alzò le spalle –Stavamo giusto andando, abbiamo finito tardi di provare una cosa.
Il suo sguardo persisteva con curiosità sull’uomo che non conosceva e Iwaizumi a quel punto non poté fare nulla se non presentarlo a loro –Lui è Ushijima Wakatoshi. Ho studiato per due anni con suo padre per fare questo lavoro, quindi ci conosciamo- poi si rivolse all’uomo –Loro sono Tooru e Atsumu, i cantanti dei Setters.
L’uomo annuì mentre faceva un segno di saluto con la testa, il suo volto era serio e stoico e Oikawa aveva già deciso che l’avrebbe odiato a prescindere.
Non riuscì a fermarsi in tempo dall’affermare con voce acida –Certo che è proprio un calo di qualità passare da me a lui.
Tutti e tre si girarono a fissarlo, ognuno con uno sguardo diverso sul volto. Atsumu era sconvolto, Ushijima era confuso e Iwaizumi era incazzato.
Il biondo stava iniziando a dire –è stato un piacere, ma noi dovremmo proprio…
Oikawa però continuò, gli occhi fissi su Hajime –Immagino che sia lui a scoparti, no? Che spreco.
-Oikawa- sibilò Iwaizumi con un tono talmente freddo da fargli venire i brividi lungo la schiena. Ma non gli importava e avrebbe continuato se qualcun altro non si fosse intromesso nella conversazione.
-Oh, eccovi! Vi stavo cercando!
Anche se Oikawa non lo vedeva da tre anni, da quando aveva firmato il contratto per fare parte di quel nuovo gruppo, sarebbe stato comunque impossibile non riconoscere i suoi capelli rossi e la sua squillante voce.
-Tendo?- domandò Atsumu confuso quanto lui.
-Eccola qui l’altra parte del gruppo!- rispose il rosso dopo averli visti e riconosciuti. Dalla sua frase supposero che aveva incontrato gli altri tre probabilmente a cena.
-Che ci fai in America?- continuò a domandare il biondo.
Tendo sorrise e si strinse al fianco di Ushijima mentre questo gli passava un braccio intorno alle spalle –Siamo qui per organizzare il tour di Semi-Semi per la fine dell’anno. E mentre ci siamo Ushiwaka ne approfitta per stare con suo padre.
Atsumu spalancò gli occhi –Voi due state insieme?
Tendo corrugò la fronte –Sì… qual è il problema?
Il biondo rise istericamente –Ah no nulla, immagino solo che la conversazione che si stava svolgendo poco fa adesso sia diventata più imbarazzante.
Oikawa continuava a voler prendere a calci il suo amico ogni minuto che passava. Com’è che non stava mai zitto quando serviva?
Tendo fissò tutti loro sempre più confuso, poi chiese in generale –Ho interrotto qualcosa?
-Non preoccuparti- fu Iwaizumi a rispondere questa volta, il suo sguardo incazzato non si era ancora spostato dal volto del castano –Semplicemente Oikawa stava facendo il pezzo di merda. Quindi nulla di nuovo. Sai no? Come quando i bambini buttano un giocattolo e poi si lamentano perché qualcun altro ha iniziato a giocarci.
Tooru era rimasto talmente colpito da quell’evolversi degli eventi e, soprattutto, da quelle parole da non riuscire a rispondere in alcun modo.
Iwaizumi comunque non gliene diede la possibilità perché si girò e in fretta andò via, solo che dopo tre passi sembrò ricordarsi di qualcos’altro e tornò a fissare Oikawa mentre urlava –Ah comunque, per la cronaca, le persone possono essere amiche di altre senza doverci finire a letto, sai? È così che di solito funziona. Ma forse me la sto prendendo troppo, cosa posso pretendere da qualcuno che si fa qualsiasi cosa respiri?
 
-Lo farò licenziare!- stava sbraitando Oikawa mentre percorreva a grandi passi tutto il perimetro della sua stanza più e più volte –come si permette di dirmi quelle cose davanti ad altre persone? Ma si rende conto di chi io sia? Non solo lo farò licenziare, ma farò in modo che non troverà mai più un altro lavoro in tutta la sua vita!
Atsumu si massaggiò la testa e sospirò afflitto chiudendo gli occhi –Non lo farai.
Ed era una semplice constatazione che in realtà sapeva anche Tooru stesso. Certo, avrebbe potuto farlo tranquillamente ma sapeva che questo avrebbe portato a un sacco di problemi al suo gruppo, soprattutto se erano nel bel mezzo di un tour in un continente straniero, non potevano certo permettersi di perdere il tour manager che li seguiva da già tre anni.
La cosa però che faceva più infuriare Oikawa era che sapeva bene che, anche se non ci fossero stati questi impedimenti, lui non avrebbe voluto comunque che Iwaizumi sparisse dalle loro vite.
-Lo odio così tanto- urlò mentre si sdraiava sul letto e urlava dentro il cuscino.
-Le cose sarebbero più facili se solo tu ammettessi che in realtà sei innamorato di lui.
Oikawa aveva già sentito questo discorso da tutti i membri del gruppo negli ultimi mesi, ma era sempre stato detto in modo scherzoso e principalmente per prenderlo in giro.
Il timbro di voce che, tuttavia, Atsumu aveva appena usato era più che serio e quasi esasperato. Oikawa quindi non poteva permettersi di ignorarlo.
-Scusami?
Atsumu imprecò, poi rispose esasperato –Cristo, Tooru, eravamo i primi a prendere per il culo Kuro e Kenma perché non vedevano una cosa talmente evidente, adesso hai preso il loro posto?
-Prendevamo in giro Kuro e Kenma per la tensione sessuale che c’era tra i due! Mi sembra che questa cosa io l’abbia sistemata fin da subito!
-Sì certo, come se ci fosse solo quella! Allora il fatto che tu sia nervoso da tre giorni solo perché pensavi che Hajime stesse andando a letto con qualcun altro non centra nulla immagino!
Oikawa spalancò gli occhi –Questo non… non centra e non… non sono affari tuoi!- urlò l’ultima frase.
-Bene!- Atsumu urlò a sua volta mentre si metteva in piedi –Se non sono affari miei non vedo cosa ci faccio ancora qui cercando di consolarti e aiutarti a capire la situazione! Non dovresti essere neanche tu quello da consolare! Quel ragazzo ti muore dietro da mesi e tu sei solo troppo stupido e pieno di te per capire una cosa tanto semplice! Non ti rendi conto che ci sono tantissime altre persone che vorrebbero quello che hai?! Tu davvero non ti rendi conto della fortuna che hai! Io devo sperare che il ragazzo che mi piace risponda al semplice messaggio che gli ho mandato e quando lo fa non posso fare a meno di chiedermi se lo stia solo facendo per pietà. Mentre tu ti prendi il lusso di sputare su tutto quello che hai! Se proprio vuoi continuare così fai pure, nessuno ti costringe a fare nulla, ma poi non ti incazzare se Hajime si trova qualcun altro. Anzi, spero proprio che lo faccia, visto che è degno di qualcuno che lo tratti come merita di essere trattato!
Quando finì di urlare aveva gli occhi lucidi e le guance rosse, Tooru aveva capito di aver toccato un tasto dolente per il biondo e si rese conto che, anche se lo definiva il suo migliore amico, non si era mai troppo soffermato a chiedergli come andasse il suo rapporto con Sakusa. Aveva dato per scontato che fosse una cosa passeggera iniziata per lo più come uno scherzo… evidentemente non era così.
-Atsumu…
-No, aspetta- rispose in fretta l’altro abbassando la voce e voltando la testa –senti, mi dispiace, non voglio litigare con te. Tornerò a chiederti scusa più tardi, adesso però ho bisogno di prendere aria.
E fu così che lasciò in fretta la stanza, lasciando Tooru insieme ai suoi pensieri.
 
Erano passati due giorni da quando Iwaizumi aveva urlato, senza riflettere troppo, quelle cose contro Oikawa. Da quel momento era stato sempre in allerta, sapendo che se il cantante avesse voluto avrebbe potuto farlo licenziare da Kuro da un momento all’altro.
Questo però non era accaduto e Iwaizumi non sapeva come sentirsi a riguardo.
Stava per iniziare il penultimo concerto della California e, come al solito, Iwaizumi si ritrovò a bussare alla porta del camerino di ognuno di loro mentre urlava –Ragazzi! Fra cinque minuti dovete essere sul palco!
Il moro aveva appena spostato le nocche dalla porta della stanza di Oikawa quando questa si aprì.
Iwaizumi rimase congelato sul posto. Era normale prassi che Tooru non fosse mai puntuale e quasi ogni volta dovevano intervenire loro prendendolo di peso e allontanandolo dallo specchio dove stava facendo gli ultimi ritocchi. Quindi, quando fu il primo a uscire dalla stanza con ben cinque minuti di anticipo, Hajime non poté non reagire in quel modo.
Quando si riprese, infine, dallo shock iniziale iniziò a sudare freddo, perché era la prima volta che si ritrovavano da soli dopo le cose che Iwaizumi gli aveva urlato contro.
-Iwa-chan- sussurrò questo fissandolo con uno sguardo che l’altro non riuscì a interpretare.
-Tooru- rispose subito decidendo di prendere in mano quella discussione –ti ringrazio per non aver chiesto a Kuro di mandarmi via e mi dispiace di averti detto quelle cose. Spero che potremo continuare ad avere un buon rapporto professionale.
Oikawa deglutì a vuoto –Professionale- rispose con uno strano tono, come se dovesse comprendere appieno quella parola.
-È stato un errore venire a letto con te e di conseguenza tutto quello che è accaduto da quel momento in poi, me ne prendo tutta la responsabilità. Non succederà mai più.
Diversi sentimenti attraversarono il volto di Oikawa, poi con urgenza provò a dire –Ma, Iwa-chan…
-No, Tooru. Per favore, io… non ce la faccio.
Avrebbe dovuto dirgli molto di più, ma non sarebbe cambiato nulla e sapeva di essersi già comportato in modo ridicolo. Innamorarsi di una delle persone più famose al mondo per la quale, inoltre, lavorava non era decisamente stata una delle cose più intelligenti che avesse mai fatto.
Oikawa si limitò ad annuire piano mentre si stringeva le braccia intorno al corpo e distoglieva lo sguardo dal suo.
Nessuno dei due disse altro e Iwaizumi ringraziò mentalmente gli altri ragazzi che gli tolsero l’impaccio di continuare quella discussione quando aprirono le porte del loro camerino, aveva finalmente una scusa per allontanarsi da Oikawa e tornare a concentrarsi esclusivamente sul proprio lavoro.
Quell’argomento non venne più avviato da nessuno dei due.
 
2019
Oikawa capì quanto fosse vero il detto “capisci quanto tieni a una cosa solo dopo averla persa” in quei mesi. Si era abituato così tanto a stare insieme a Iwaizumi che solo dopo averlo perso aveva capito quanto gli mancasse.
Inoltre Oikawa non era stupido e, anche se faceva fatica ad ammetterlo, non poteva fare a meno di pensare costantemente che probabilmente sì, si era davvero innamorato di lui.
La cosa peggiore era, tuttavia, la consapevolezza di essere stato lui ad allontanarlo, di essere stato lui ad aver fatto di tutto perché arrivassero a quella situazione. Era colpa sua e non poteva incolpare nessun’altro.
Smise di andare a letto con le altre persone quando si rese conto che non era la stessa cosa, che non provava neanche la metà di quello che provava con Iwaizumi. Si concentrò totalmente sul lavoro e per la prima volta in quattro anni scrisse una canzone d’amore con la consapevolezza che era dedicata a un’altra persona.
Aveva deciso che avrebbe fatto fare il debutto della canzone attraverso un programma radio, così che se i suoi occhi fossero diventati lucidi, nessuno l’avrebbe saputo.
Avevano aperto il programma cantando la loro canzone più amata del momento, poi era seguita un’intervista a tutti loro, con domande singole o di gruppo e, infine, avrebbero chiuso presentando quel nuovo singolo.
-Quindi avete detto che le canzoni le scrivete un po' tutti- volle confermare Futakuchi, l’uomo che lavorava in radio.
-Esatto- rispose Suga –ma la prossima che suoneremo è tutta di Tooru.
Futakuchi si girò verso il diretto interessato –Oh, parla di qualcosa in particolare?
Oikawa annuì lentamente anche se gli spettatori che li ascoltavano non potevano vederli –la canzone si chiama “Trying not to love you”. Sono stato innamorato di una persona per un sacco di tempo e non me ne sono mai reso conto fino a quando questa non è andata via a causa del mio comportamento di merda. Sono passati mesi e ancora non riesco a superare questa cosa, quindi ho pensato che mettendo i sentimenti su carta sarei riuscito a chiudere questo capitolo.
Per la prima volta in vita sua era stato completamente sincero davanti a così tante persone, per la prima volta aveva messo a nudo i suoi sentimenti e per quanto questo gli facesse contorcere lo stomaco sapeva di non poterlo più tenere nascosto.
-Bene!- Futakuchi sembrava più che soddisfatto –Vi lasciamo con cinque minuti di pubblicità mentre i ragazzi si sistemano nei loro strumenti! Vi raccomando di non lasciarci! Solo pochi minuti e ascolterete il nuovo singolo dei Setters!
La trasmissione fu interrotta e i ragazzi si spostarono ognuno verso il proprio strumento, provando qualche nota per controllare che fossero accordati perfettamente.
Suga gli mise una mano sulla spalla e gli fece un piccolo sorriso al quale Oikawa rispose con uno rassicurante. Stava bene, non aveva problemi a cantare quella canzone, altrimenti non l’avrebbe neanche scritta.
-In onda tra 3… 2… 1…- annunciò una voce fuoricampo e subito Futakuchi riprese a parlare.
-Ed eccoci di nuovo qui a Radio Dateko con i Setters! Come promesso solo pochi minuti fa, senza più indugi ecco che vi presentiamo il loro nuovo singolo Try not to love you. Da stasera disponibile per l’acquisto!
Gli fecero segno con la mano di poter partire e subito Akaashi, Suga e Atsumu iniziarono a suonare i loro strumenti. Pochi secondi dopo partì anche Kenma mentre Tooru prendeva un bel respiro, chiudeva gli occhi e si preparava a cantare.
 
Tu mi chiami ed io cado ai tuoi piedi
Come si potrebbe chiedere di più?
Ed il nostro tempo separati come coltelli nel mio cuore
Come si potrebbe chiedere di più?
 
Atsumu faceva la doppia voce e, anche se era la prima volta che cantavano dal vivo quella canzone, tutti stavano andando più che bene. Tooru alzò la voce durante il ritornello facendo in modo che attraverso questo potesse esprimere tutto quello che le parole che aveva scritto dicevano.
 
Ma se c’è una pillola che mi aiuti a dimenticare, dio sa che non l’ho ancora trovata
Ma sto morendo dalla voglia di…
Dio, sto cercando di non amarti
Ma ci riesco solo fino a un certo punto
Cercare di non aver bisogno di te mi sta lacerando
Non riesco a vedere un lato positivo da qua giù a terra
Ed io continuo a combattere anche se non so per che cosa
Perché cercare di non amarti
Mi fa solo innamorare di più
 
Ormai lavoravano da così tanto tempo in quel campo che nessuno di loro avrebbe più dovuto avere l’ansia a salire sul palco e cantare. Ciò nonostante, quel giorno Tooru si sentiva come quando aveva fatto il provino singolo nel 2015. Si sentiva come se avesse bisogno di far capire a tutti quello che voleva esprimere.
 
Mi fa solo innamorare di più
 
Perché quella era una verità indissolubile con la quale avrebbe dovuto fare i conti per molto, moltissimo tempo.
 
E questo tipo di dolore solo il tempo lo può portare via
Questo è il motivo per cui è più difficile lasciarti andare
E non riesco a fare niente senza pensare a te
Questo è il motivo per cui è più difficile lasciarti andare
 
Si chiese se Iwaizumi stesse ascoltando quella canzone. Era ovvio che la sentisse visto che era andato lì insieme a loro, ma Tooru aveva bisogno di sapere che l’altro stesse davvero ascoltando.
Oikawa voleva solo che l’altro sapesse quanto era stato importante per lui, voleva che capisse quanto gli dispiacesse essersi comportato in modo stronzo con lui. Ovviamente quella canzone non poteva valere come delle scuse, ma il castano sperava che potesse essere un inizio.
 
Ma se c’è una pillola che mi aiuti a dimenticare dio sa che non l’ho ancora trovata
Ma sto morendo dalla voglia di…
Dio, sto cercando di non amarti
Ma ci riesco solo fino a un certo punto
Cercare di non aver bisogno di te mi sta lacerando
Non riesco a vedere un lato positivo da qua giù a terra
Ed io continuo a combattere anche se non so per che cosa
Perché cercare di non amarti
Mi fa solo innamorare di più
 
Sentiva i suoi occhi bruciare mentre tutti i sentimenti che provava continuavano a essere urlati dalla sua bocca.
Concluse, infine, con l’ultima strofa e con il successivo ritornello sempre uguale, mentre la musica si affievoliva sempre di più fino a concludere la canzone.
 
Iwaizumi era rimasto folgorato dalla canzone di Oikawa.
Quando aveva sentito Futakuchi chiedergli di cosa trattasse il nuovo singolo era pronto a sentire Tooru mentire come aveva sempre fatto. Ma quando il ragazzo aveva parlato la sincerità traboccava dalla sua voce.
Hajime, inoltre, non aveva avuto tempo per riflettere appieno alle parole del castano perché subito dopo i ragazzi iniziarono a suonare e poi Tooru aveva cantato quella canzone.
Successivamente, neanche si rese conto di star cercando il ragazzo fino a quando non lo trovò.
I ragazzi del gruppo, finita la trasmissione, erano stati invitati in un’altra parte dell’edificio per prendere parte a un rinfresco preparato per loro che doveva essere anche una sorta di pranzo.
Oikawa però era rimasto indietro, dicendo che aveva bisogno di qualche minuto per riprendersi e fu proprio in fondo a delle scale che Hajime lo trovò.
Il castano si stava strofinando gli occhi con i palmi delle mani, un lungo sospirò che uscì dalla sua bocca.
Non si accorse di lui fino a quando non gli si sedette al fianco.
Hajime lo vide sussultare e nascondere il volto, anche se era impossibile non notare le sue guance rosse.
Non si era preparato un discordo e stava facendo tutto spontaneamente, come le successive parole che pronunciò –Anche io non riesco a smettere di amarti.
Dalla bocca di Tooru venne fuori uno strano verso di sorpresa, per poi guardarlo con gli occhi spalancati. Erano rossi in quel momento, anche se Hajime non avrebbe saputo dire se per via del pianto o delle sue mani che li avevano strofinati troppo.
-Insomma- continuò leggermente in imbarazzo –Non pretendo di credere che quella canzone sia scritta per me. Ma volevo solo farti sapere che mi ha colpito perché… beh, hai detto tutto quello che io provo ancora per te.
Oikawa stava trattenendo il respiro, Iwaizumi se ne accorse quando questo lo rilasciò in modo tremolante e quasi come una risata.
-Ovvio che è per te, Iwa-chan… per chi altri sarebbe dovuta essere?
Il cuore di Hajime accelerò e le sue mani avevano iniziato a sudare –Che ne è stato della convinzione di non scrivere canzoni d’amore a qualcuno?
Tooru fece un piccolo sorriso e questo fece saltare un battito ad Hajime, era così innamorato di lui…
-Ero anche convinto di non aver bisogno di un ragazzo e che non mi sarei mai innamorato. Tu sei riuscito a stravolgere la mia vita in modi che non avrei mai neanche immaginato.
-Lo dici solo perché non hai idea di come tu abbia stravolto la mia.
Gli occhi di Oikawa erano luminosi. Hajime si rese conto di quanto gli era mancato tutto quello solo dopo averlo rivisto.
-Dovresti baciarmi adesso- sussurrò il castano –Devo proprio insegnarti tutto, Iwa-chan?
E così Hajime fece. Cancellando con quel solo bacio tutti i mesi nel quale erano stati lontani e separati, struggendosi in silenzio l’uno per l’altro.
Tooru si lasciò andare contro il suo petto, sospirando di piacere e sorridendo mentre rispondeva con enfasi.
Iwaizumi stava pensando che sarebbe potuto rimanere in quel modo per sempre quando Oikawa si tirò indietro sussurrando –Kuro!
-Eh?- venne riportato alla realtà di scatto. Davvero il ragazzo che gli si era appena confessato aveva appena detto il nome di un altro uomo mentre lo baciava?
Probabilmente aveva fatto una faccia strana perché Oikawa rise, poi precisò –Devo cercare Kuro! Devo dirgli una cosa importante!
Si alzò in fretta e corse via, a metà strada però sembrò ripensarci perché tornò indietro di scatto per baciarlo di nuovo.
-Ti amo!- sussurrò euforico prima di correre di nuovo via.
Iwaizumi non poté fare a meno di ridere e appoggiarsi al muro mentre cercava di tornare in sé, cosa difficile considerando che non poteva fare a meno di fissare felice la figura di quello che adesso era ufficialmente il suo ragazzo.
 
Non fu difficile scoprire cosa Oikawa era andato a dire a Kuro considerando che le urla del Manager furono udibili per diversi piani dell’edificio.
Nessuno inoltre poteva biasimarlo. Insomma, era stato già organizzato che il singolo sarebbe stato messo online per la vendita quella sera stessa e Oikawa era corso da lui per chiedergli di dargli la possibilità di modificare una parte della canzone.
La discussione andò avanti per tutto il pranzo, alla fine del quale Hajime stabilì che avrebbero fatto Kuro santo visto che aveva accettato la richieste di Tooru. Il moro sospettava che ci fosse dietro lo zampino di Kenma, tutti sapevano che il batterista riusciva a convincere il proprio ragazzo a fare di tutto, anche se non avevano ancora scoperto come. Hajime non era sicuro di volerlo sapere.
-Cosa vuoi modificare?- domandò Iwaizumi quel pomeriggio stesso mentre si dirigevano nello studio di un Sakusa non troppo felice di averli lì senza appuntamento.
Tooru gli strinse la mano mentre rispondeva –Solo qualche frase nell’ultima strofa. Resterà comunque una delle mie canzoni preferite e, anche se è triste, sono felice di averla incisa. Mi ricorderà per sempre quello che ho dovuto passare e quello che non voglio più provare.
Hajime gli strinse la mano a sua volta, Tooru gli sorrise –ma voglio modificare la fine così che sia più… vero. Voglio che chi ascolta possa credere che per tutti c’è sempre una speranza, come lo è stato per noi.
Iwaizumi si bloccò sul posto e con le mani che avevano intrecciato spinse l’altro ragazzo a fare lo stesso, poi lo afferrò per i fianchi e lo baciò come se fossero soli.
-Ehy, piccioncini!- la voce di Atsumu li fece tornare alla realtà dopo un po', erano talmente presi l’uno dall’altro che non avrebbero saputo dire se erano passati solo pochi secondi o minuti –abbiamo un lavoro da fare qui!
Tooru gli lasciò un ultimo bacio sussurrando sulle sue labbra –Fammi solo sistemare questo e poi sarò per te tutta la notte.
Iwaizumi non rispose, ma gli diede una pacca sul sedere mentre l’altro lo precedeva dentro.
Quando, infine, Hajime sentì come il suo ragazzo aveva modificato la canzone non poté che essere d’accordo con lui nel considerarla assolutamente perfetta con questo cambiamento.
Quello era il loro nuovo inizio e Hajime aveva tutte le intenzioni di far andare bene le cose. Quando poi vide Tooru sorridergli capì che non sarebbe stato difficile, avere lui era già tutto quello che avrebbe mai potuto desiderare.
 
Così mi siedo qui, lacerato, solo per parlare con me stesso
È stato qualcosa che ho fatto?
C’era qualcun altro?
Quando una voce dietro di me, che stavo combattendo le lacrime,

mi si è seduta accanto e ha sussurrato proprio al mio orecchio:
questa notte muoio dalla voglia di dirti…
che cercavo di non amarti
Ma ci riuscivo solo fino a un certo punto
Cercare di non aver bisogno di te mi sta lacerando
Adesso vedo il lato positivo, per che cosa sto lottando
E se continueremo a provarci potremmo essere molto di più
Perché cercare di non amarti

Mi fa solo innamorare di più






n.a. La canzone di questo capitolo (come avrete già capito dal fatto che dice il titolo Oikawa) è "Trying not to love you" dei Nickelback.
Inoltre vorrei specificare che non ho fatto vedere il risolvimento del litigio di Oikawa e Atsumu (quando erano in America) perché per me era una cosa scontata. Voglio dire, sono un gruppo di ragazzi che vive a stretto contatto ogni giorno, ci saranno stati litigi simili in continuazione.
In ogni caso, per qualsiasi ulteriore chiarimento, sono sempre a vostra completa disposizione!
Alla prossima settimana con la storia di Akaashi!
Deh
 
  
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