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Autore: sallythecountess    25/11/2021    1 recensioni
Julie è una ragazza madre di vent'anni, ingenua e piena di sogni, che un giorno per caso ha notato un ragazzo bellissimo che abita di fronte a casa sua. Riuscirà a far innamorare di lei lo schivo e tenebroso 4ld3r4n, hacker nemico numero uno delle maggiori potenze mondiali?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Capitolo 3: una prostituta
Aveva avuto un’emergenza, si ripetè Rami perplesso. Chissà cosa diavolo le era successo. Erano passate un po’ di ore, ma Lauren era ancora con quella orrenda tata tedesca e di lei non c’era neanche l’ombra. Continuò a sbirciare distrattamente fuori dalla finestra, ma Julie non tornava e Rami iniziò a chiedersi se stesse bene. Provò a distrarsi, fece delle chiamate di lavoro e poi si mise a giocare online con il suo solito gruppo, ma era inquieto e continuava a sbirciare la finestra. Gli piaceva interagire con loro, perché anche se un po’ sfigati sembravano simpatici. Lui di solito non parlava mai, ascoltava sempre e ridacchiava. Lo prendevano in giro, soprattutto perché non avevano ancora capito se fosse uomo o donna, ma Rami era contento di quelle loro interazioni di solito.
Quella sera, però, non riuscì a pensare a molto altro che a lei. Temeva fosse in difficoltà, povera e sciocca com’era poteva essersi infilata in un grosso guaio. Si disse circa tre o quattro volte “cosa diavolo te ne importa se è morta o se le è successo qualcosa?” ma non riusciva a fare finta di nulla.
A notte fonda guardò ancora una volta, e gli parve tutto molto tranquillo, quindi si chiese se fosse tornata, e per un attimo fu tentato di controllare il suo cellulare, ma si disse che sembrava già troppo fuori di testa così.“Schifoso stalker…” si disse, e recuperando Leia si mise a letto, ma non chiuse occhio.
 Passarono i giorni, e Rami non seppe più nulla di lei. Diede per scontato che fosse tutto normale, perché sentiva Lauren piangere di tanto in tanto. Archiviò la questione spia, e presto mille altri problemi lavorativi lo costrinsero a pensare ad altro, ma continuò a sbirciare fuori dalla finestra di tanto in tanto. Capì che le sue paranoie sullo spionaggio erano totalmente infondate e che probabilmente aveva soltanto incontrato una sciocchina dal cuore gentile. Questo lo confuse per un po’, ma lo tranquillizzò sulla sua situazione.
Soltanto dopo dieci giorni rivide Julie, accoccolata sul divano ad allattare Lauren e per un attimo una stretta allo stomaco gli impedì di respirare, e si accorse di avere un sorriso molto bello. Lei non lo notò però, perciò il nostro amico rimase a fissarla per un po’.
Si sentì incredibilmente solo in quei giorni, perché non aveva nessuno con cui parlare di lei, e Thalia lo stava trattando molto peggio del solito. Aveva capito che Rami era distratto, che pensava ad altro e questo la rendeva incredibilmente gelosa e francamente insopportabile. Aveva iniziato persino a non risponderle a telefono, perché ogni chiamata diventava un’occasione per piangere e dimostrare che lui non era la persona che lei voleva che fosse, perciò le aveva scritto che era meglio non parlarsi per qualche tempo, ferendola ancora di più. Thalia non aveva accettato quel distacco e continuava a cercarlo, convincendolo sempre più che fosse la cosa giusta.
Passarono altre due settimane, e i nostri due vicini di casa non si incontrarono quasi mai. Solo una volta, mentre Julie era a telefono con sua madre che le stava facendo la paternale, lo vide e le venne fuori un sorriso incredibilmente dolce e spontaneo. Rami rimase molto perplesso all’inizio, ma poi sorrise a sua volta e alzò la mano in segno di saluto, facendola sorridere ancora di più.
Ci era rimasta molto male per la storia dei soldi, aveva pensato che fosse l’ennesimo sgarbo di quel ragazzo così scortese, ma di fatto aveva notato che qualcosa era cambiato. Rami per mesi aveva tenuto le finestre sempre chiuse, e lei si era spesso chiesta se fosse uno che lavora tutto il giorno, mentre adesso non le chiudeva neanche di notte. Per un attimo si era illusa che lo facesse per lei, per cercarla e vederla, e quel pensiero le tolse il fiato, ma poi tornò ai suoi problemi e si rimproverò per aver fantasticato per l’ennesima volta.
Eppure Julie era bella, non c’erano dubbi. Rami la trovava veramente attraente, oltre che fine ed elegante e questo lo confondeva ancora di più. Sapeva di piacerle, aveva letto le chat, ma non poteva e non doveva neanche provare ad avvicinarsi a una donna, perché le avrebbe soltanto causato mille guai.
Continuarono con questi scambi furtivi di sguardi dalle finestra per un po’, fino a quando successe una cosa stranissima: Rami fu invitato a una festa. Ora, a voi sembrerà una cosa normale e molto banale, ma la verità è che ovviamente il nostro caro 4ld3r4n non era un tipo mondano. Non era neanche una festa normale, tra l’altro, e questo era chiaro già dall’invito: era una festa per soli uomini.
“Di quelle con le prostitute…” gli disse S7ull, suo fido braccio destro, dalla sessualità indefinita, e lui scosse soltanto la testa. C0sm$, Thunder e anche K40$ si offrirono di andare al suo posto, ma lui era estremamente perplesso. Non voleva che ci andasse nessuno fisicamente, perché era molto rischioso, però il cliente era molto importante e sarebbe stato sgarbato non partecipare.
“Sì, ma ci saranno le telecamere 4l…” gli scrisse K40$, rimarcando l’ovvio, e lui alzò soltanto gli occhi al cielo, ma come sempre non rispose alle osservazioni stupide. Obiettarono tanto, e praticamente tutti. 4ld3r4n non era soltanto il loro capo, ma l’unico capace di “salvargli il culo” come diceva sempre S7ull, e loro lo tenevano in grande considerazione perché aveva aiutato quasi tutti a salvarsi da situazioni pericolose. Li aveva reclutati così, e per questo aveva vinto la loro fedeltà assoluta.
Eppure il cliente voleva lui, e probabilmente avrebbe trovato molto antipatico dover contrattare con uno dei suoi sottoposti, anche se non sarebbe stato in grado di distinguere, ovviamente. Non voleva incontrarlo di persona, ma doveva anche dare una prova di forza, e per un po’ non seppe cosa fare. Ci mise un po’ a trovare un’idea abbastanza innocua, ma capace di garantirgli l’anonimato. Così la sera della festa si vestì di tutto punto, si imbottì dei suoi soliti ansiolitici e cercando di farsi forza si avvicinò alla location della festa. I suoi gli coprirono le spalle, bloccando i sistemi di sicurezza e oscurando le telecamere, e lui doveva soltanto entrare, trovare una di quelle prostitute e fare ciò che aveva pianificato, ma sembrava non riuscirci.
“ingresso pulito 4l…”
“Settore cinque libero…”
“Settore nove pulito…”
Continuavano a elencargli, ma Rami non poteva entrare a quella festa, perché c’era troppa gente per lui in quella sala e aveva quasi le vertigini. Per un attimo gli parve di non riuscire neanche a respirare. Si appoggiò allo stipite della porta e stava quasi per svenire, quando una voce gli disse piano “TU?” confondendolo.
 Era Julie, con un vestito attillato e scollato nero che mostrava un corpicino perfetto, e bellissimi tacchi a spillo.
“Julie…” sussurrò piano, quasi senza fiato, e lei lo fissò sconvolta. L’ultima cosa al mondo che avrebbe mai potuto desiderare era che lui la trovasse in quel posto, in quella situazione così incasinata, ma ormai il peggio era capitato.
“Come sai il mio nome?” chiese confusa, ma ovviamente non era quello il punto del discorso, e anche lei lo capì. Rami sconvolto e ormai totalmente in preda al panico per una serie di emozioni che lo stavano tormentando, spiegò che glielo aveva detto il portiere e lei annuì soltanto e chiese se fosse uno degli ospiti di quella serata.
“Tu invece sei…una delle intrattenitrici?” chiese confuso, e anche un po’ nervoso e lei sbuffò forte e annuì, spiegandogli che aveva accettato pensando di dover fare la cameriera e si era trovata in quella situazione assurda, ma non poteva andarsene altrimenti le avrebbero chiesto un sacco di soldi di penale.
“Ma chi diavolo accetta un contratto così?” chiese confuso, perché gli sembrava una mossa davvero troppo azzardata, persino per una sciocca come lei, ma la sciocca spiegò che pensava fosse una penale nel caso non si fosse presentata a lavoro, dovuta al fatto che aveva una figlia.
“E’ una cosa stupida, lo sai vero?” le ruggì un po’ risentito, perché sembrava davvero che quella cavolo di ragazzina non sapesse stare al mondo da sola.
“Pensa quello che vuoi, ma non sono una prostituta…” rispose seria, ma anche terribilmente dispiaciuta. Era uno stronzo, ma lei non voleva che pensasse male di lei, eppure in quella situazione le sembrava inevitabile. Lo fissò con enormi occhioni dispiaciuti, sembrava quasi che stesse per piangere e Rami le diede fiducia, semplicemente perché non si può non credere a una persona che ti fissa con quello sguardo.
“Ho bisogno di un favore Julie e poi se vuoi ti porto via, così non dovrai fare sesso con nessuno contro la tua volontà…” le disse, perché poteva davvero sfruttare un grosso colpo di fortuna, ma lei lo fissò molto perplessa.
 “finirò nei guai se lo faccio?”
“Nessuno finirà nei guai, devi solo trovarmi una biondina un po’ più amichevole di te e chiederle di fare una cosa…” concluse serio, ma lei continuava e non essere convinta.
Rientrò in cerca di una ragazza libera e bionda, la trovò e le chiese di collaborare con lei. Le disse tutte le parole che le aveva detto lui, consegnò la bottiglia preziosa, i regali e la lettera di scusa di 4ld3r4n e la pagò anche a parte, esattamente come le era stato chiesto di fare. La biondina portò i doni al cliente, che sorrise vedendola, e capì che era un regalo del suo amico hacker, perciò lo ringraziò compiaciuto. Julie si sentì finalmente tranquilla, e fece per uscire, quando la direttrice la bloccò e le chiese perché non stesse lavorando.
Rami nel frattempo seguiva l’azione dal giardino della villa in cui si teneva la festa, attraverso le videocamere di sorveglianza del suo team.
“L’hanno bloccata 4l…” spiegò S7ull, riferendosi palesemente a Julie e lui per un attimo si sentì morire. Capì che non l’avrebbero lasciata andare facilmente, non senza averla “accoppiata” almeno a uno dei partecipanti alla festa, e così decise di fare una follia.
“Sistemi down, tutti…” ordinò serissimo e i suoi collaboratori dopo qualche minuto di perplessità obbedirono. Aveva fatto staccare tutto, lo faceva sempre quando era costretto a mostrare il suo viso in pubblico, ma in quel momento l’idea di attraversare quella moltitudine di persone gli faceva paura, oltre a dargli nausea e vertigini. Però doveva farlo, per quella stupida sciocca di Julie, che non era in grado di badare a se stesso. Così con il cuore in gola disse solo “è con me, andiamo via adesso…” e la responsabile di sala gli chiese l’invito.
Evidentemente doveva fare una specie di censimento, si disse, e lo trovò disgustoso, ma prontamente porse un invito che aveva recuperato su un tavolo all’ingresso e la signora parve soddisfatta. Rami afferrò la sua nuova amica per mano e la trascinò letteralmente fuori con foga, perché non riusciva fisicamente a stare con tanta gente in una stanza, ma quando giunsero fuori lei fece una cosa totalmente inaspettata: lo abbracciò forte e sussurrò piano “grazie, grazie infinite, non ce l’avrei fatta senza di te…” lasciandolo totalmente interdetto.
Nota:
Ciao a tutti, allora ve l'aspettavate quest'evoluzione? La povera, ingenua Julie che fa l'escort? E Rami super eroe che salva la donnina in crisi? Che cosa faranno adesso? Fatevi sentire, vi aspetto.
   
 
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