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Autore: SilkyeAnders    26/11/2021    2 recensioni
Una piccola raccolta di One Shot a tema Navia.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lime, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Tutto per una foto OS NAVIA Rating: arancione
Genere: AU/ Romantico


Tutto per una foto

Natsu Dragneel era sempre stato il classico ragazzo espansivo e socievole, tutti volevano essere suoi amici e si divertivano in sua compagnia.
Juvia Lockser era sempre stata la classica ragazza timida e introversa, tutti la consideravano strana e nessuno amava particolarmente trascorrere del tempo con lei.
Due persone così diverse eppure così simili anche se non se ne rendevano conto, o meglio, non ancora...


Natsu aprì gli occhi con un ringhio infastidito, solitamente era piuttosto mattutino ma la sera prima era stato alla festa di compleanno di Lisanna Strauss ed era rientrato a casa alle cinque del mattino.
-Troppo presto- sibilò quando il sole gli illuminò il volto.
In realtà era mezzogiorno passato e sette ore di sonno erano il minimo necessario ma il suo mal di testa non era per niente d'accordo.
-Ho bevuto troppo ieri sera- ringhiò.
Natsu ignorò il dolore alla testa e la propria proverbiale pigrizia, si alzò dal letto a fatica e si costrinse a fare una doccia (di cui aveva disperatamente necessità).
Quando uscì dal bagno il suo gatto era immobile davanti alla porta, se avesse potuto parlare Natsu gli avrebbe sicuramente sentito dire "ho fame, dammi del pesce".
-Ah, scusa Happy...- sbuffò lui correndo verso la cucina per riempire la ciotola.
Una volta nutrito il gatto e sbrigato alcune faccende domestiche di cui non aveva voglia di occuparsi, Natsu sentì il suo stomaco brontolare.
Diede una rapida occhiata all'orologio da parete, erano le due del pomeriggio.
-Non c'è da stupirsi se ho così fame...- si disse.
Il ragazzo afferrò il cellulare per ordinarsi qualcosa da mettere sotto i denti tramite il delivery, mentre era intento a scegliere cosa mangiare una notifica catturò la sua attenzione.
Era un messaggio di Gray Fullbuster... Gli aveva mandato qualche foto della festa ma ce n'era una che aveva fatto sbiancare Natsu dall'ansia.
Era lì, proprio di fronte ai suoi occhi... Lo scatto incriminato.
Nella foto c'era lui ma non era solo...
Natsu digitò rapidamente il numero di Gray :-Dimmi che non l'ho fatto sul serio!-.
Gray si lasciò andare ad una sonora risata dall'altro capo del telefono :-Mi spiace dirti che lo hai fatto davvero-.
-No! E' una catastrofe!-.
-Dai su, non è così male... E se non ricordo male hai sempre avuto un debole per lei-.
-Proprio per questo! Perché hai lasciato che facessi una cosa simile?-.
-Non sono tua madre, Dragneel. Non è colpa mia se non sai controllarti- rispose secco l'altro.
Natsu sbuffò :-Ero ubriaco-.
-Da quel che so anche lei, c'è una solida possibilità che non si ricordi nulla-.
-Ci hanno scattato una foto! Credi che Meredy non gliela abbia già inviata?-.
-Bè, quando la metti così...-.
Natsu sbuffò di nuovo, che razza di situazione... Non si ricordava nemmeno di averlo fatto.
-Comunque vi stavate solo baciando, non c'è nulla di male- tentò di rassicurarlo Gray.
-Baciando? Hai visto quella foto? Sembrava che stessimo per farlo davanti a tutti-.
-Esageri, insomma... Sì, c'è un po' di lingua e penso anche che tu le stia palpando il sedere ma, a parte questo, è un normalissimo bacio-.
-E questo mi spinge a chiederti come baci di solito le ragazze, razza di pervertito- sospirò Natsu.
-Hey! Sto cercando di aiutarti, non mettermi in mezzo-.
-Gajeel mi ucciderà- borbottò Natsu.
-Ooh! Questo potrebbe essere un bel problema, spera che né lui né Luxus vedano la foto-.
-Non ci pensavo nemmeno a Luxus!- esclamò Natsu passandosi una mano tra i capelli.
-Inizia a pensarci- scherzò Gray.
-Non mi aiuti così... Devo prima scoprire se lo sanno-.
Natsu sentì il campanello suonare :-Sono venuti a prendermi, lo sapevo!-.
-Calmati Dragneel, ci sentiamo dopo... Se sarai ancora vivo-.
Natsu stava per ribattere ma la chiamata si interruppe :-Giuro che lo ammazzo, come minimo la foto l'ha scattata lui-.
Il ragazzo tentennò verso la porta d'ingresso della propria casa, Happy lo fissava acciambellato sul divano.
-Non vuoi aprire tu?- chiese Natsu.
Il gatto sbadigliò voltandosi dall'altro lato guadagnandosi un sospiro esasperato da parte del suo padrone.
Natsu fece un lungo respiro profondo ed aprì la porta ma, all'uscio, non c'erano né Gajeel né Luxus.
-Juvia...- mormorò lui.
La ragazza alzò lo sguardo, i suoi grandi occhi color cobalto lo fissavano con un'espressione imbarazzata.
-Entra- si limitò a dire lui facendole spazio per passare.
Juvia non se lo fece ripetere due volte.
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La tensione si tagliava con il coltello, Juvia era seduta sul bancone della cucina di Natsu e lo osservava con durezza.
-Senti, se è per il bacio io...-.
Juvia lo bloccò :-Non ti azzardare a chiamare quella cosa "bacio"! Juvia non sa come siamo finiti a quel punto e a Juvia non interessa. Juvia è venuta a dirti di non ricamarci troppo su, le labbra di Juvia sono destinate solamente a Gray-sama-.
Natsu roteò gli occhi :-Un po' tardi per questo non credi?-.
-Quello che è successo fra te e Juvia non conta, è un incidente di percorso...-.
-Sai che è stato Gray a mandarmi la foto?-.
Quelle parole sembrarono ottenere una reazione dalla ragazza che, immediatamente, sgranò gli occhi e assunse un'espressione disgustata.
-Gray-sama lo sa?- esclamò.
Natsu si limitò ad annuire.
-Ma è un disastro! Ora Gray-sama non vorrà più stare con Juvia!-.
-Ma perché non la finisci con questa storia, eh? Non fai che corrergli dietro da quando andiamo al liceo... Forse non ti entra in testa ma a lui tu non piaci-.
Juvia abbassò il capo, non era stupida e si era accorta da tempo che Gray non ricambiava i suoi sentimenti. Semplicemente, a lei bastava amarlo.
-Senti, per me possiamo anche scordarci di quello che è successo. Non che me ne ricordassi stamattina ad ogni modo...- sibilò lui.
Juvia sospirò :-Juvia se ne ricordava...- mormorò.
Natsu sollevò un sopracciglio :-Pensavo fossi ubriaca-.
-No, Juvia era lucida... E' stata Juvia a baciarti per prima-.
Natsu sgranò gli occhi :-E perché mai lo avresti fatto?-.
-Mirajane ha detto a Juvia che è ormai qualche anno che provi interesse per Juvia... Gray-sama sembrava così occupato con Lucy Heartfilia...-.
-Mi hai usato come metodo per fare ingelosire Gray? Pur sapendo di piacermi?- esclamò Natsu.
Non credeva che Juvia potesse spingersi così oltre, sì insomma... Tutti sapevano che era un po' matta e che quando si trattava di Gray era in grado di compiere qualsiasi gesto (nel limite della legalità) ma mai Natsu avrebbe pensato che fosse in grado di usare qualcuno sapendo come ci si sente in prima persona.
-Juvia si sente in colpa- mormorò lei.
-Sì certo...-.
-E' vero!-.
-Ma se non mi hai mai considerato... Anzi, sono certo di averti sentito dire che non mi sopporti in più di un'occasione. Come faccio a crederti se mi dici che ti senti in colpa?-.
Juvia sussultò, era vero che aveva detto in più di un'occasione di non sopportare Natsu ma non era proprio così... Non aveva nulla contro di lui in particolare era solo che i suoi atteggiamenti erano spesso infantili e in più lui aveva la vita che Juvia avrebbe sempre voluto, solitamente non era una persona che si focalizzava su certe cose ma la gelosia aveva avuto la meglio su di lei.
-Non è vero che Juvia non ti sopporta- mormorò lei.
-Sicuramente non ti comporti come se ti stessi simpatico- rispose lui nervoso.
-E' solo che... Tu hai così tanti amici, sei sempre sorridente e allegro e hai una famiglia amorevole-.
Era vero, Natsu aveva una bella famiglia anche se non si vedevano di frequente. Suo fratello maggiore Zeref era sempre fuori città per lavoro mentre suo fratello minore Sting viveva in un'altra prefettura con il suo coinquilino Rouge che, guarda il caso, era il cugino di Juvia.
Ciò che Juvia non sapeva era che suo padre e sua madre erano morti giovani lasciando Zeref a prendersi carico dei suoi fratelli al meglio delle sue possibilità, il ragazzo aveva commesso parecchi errori e per quel motivo ora cercava ogni pretesto per stare lontano da casa.
A Natsu non importava, avrebbe voluto trascorrere più tempo con lui.
-Anche tu hai degli amici, una famiglia...- mormorò Natsu.
Juvia s'irrigidì di colpo, certo... Come poteva saperlo se non si parlavano mai?
Juvia aveva passato la maggior parte della sua vita in orfanatrofio, non aveva mai conosciuto i suoi genitori ma lì aveva conosciuto Gajeel che ben presto si rivelò essere come un fratello per lei.
Per un periodo lei e Gajeel avevano vissuto assieme ma poi lui si innamorò di Levy McGarden e, come era prevedibile, i due decisero di sposarsi e vivere assieme. Nessuno di loro due aveva cacciato Juvia di casa ma lei non voleva imporsi.
Recentemente aveva scoperto qualcosa in più sulla sua famiglia ed era venuto fuori che suo cugino viveva con il fratello di Natsu, doveva ringraziare Luxus Dreyar per questo dato che lui e suo nonno l'avevano presa in simpatia quando Levy li aveva presentati. Luxus ci mise poco ad hackerare i dati dell'orfanatrofio e trovare qualche informazione sulla famiglia biologica della sua nuova amica, nessuno sapeva che il suo hobby fosse l'hackeraggio.
Natsu la osservò attentamente, era come se il suo sguardo stesse cercando di nascondere qualcosa che però non riusciva a celare come avrebbe voluto.
-Problemi con la tua famiglia?- chiese lui.
-Juvia non ha motivo di parlarne con te- rispose lei in modo astioso.
-Sto solo cercando di essere gentile! Non mi obbliga nessuno a farlo visto come ti sei approfittata di me...- sbottò lui.
Juvia sospirò, aveva ragione. Non poteva negargli una risposta a una domanda che le aveva rivolto con delle buone intenzioni.
-Juvia non ha una famiglia... La maggior parte della sua vita l'ha passata in orfanatrofio- mormorò la ragazza :-E' lì che Juvia ha conosciuto Gajeel-kun-.
Lo sguardo di Natsu si addolcì, improvvisamente il suo essere così chiusa e introversa non gli risultava così strano. Aveva perfettamente senso che facesse così tanta difficoltà ad integrarsi dato il suo passato.
-I tuoi genitori sono morti?- chiese lui.
Juvia scosse il capo :-Juvia non sa chi siano, quando Luxus-kun l'ha aiutata a cercare la sua famiglia siamo riusciti a trovare solamente Rogue e nemmeno lui aveva molti dettagli sulla famiglia di Juvia-.
-Mi spiace...- mormorò Natsu :-Per quel che può valere... Nemmeno io ricordo molto dei miei genitori, sono morti che ero ancora piccolo-.
Juvia abbassò lo sguardo, improvvisamente il senso di colpa che aveva sentito precedentemente ritornò in tutta la sua forza. Aveva sempre ipotizzato che Natsu non avesse nessun tipo di problema al mondo dato che era sempre allegro e spumeggiante, nessuno lo aveva mai visto triste o spaventato per qualcosa...
Ora che ci pensava però una volta Gray le aveva confessato che Natsu aveva problemi a gestire la rabbia, o meglio, ne aveva avuti.
Forse era a causa della morte dei suoi genitori.
Juvia non pensò molto alla sua prossima mossa, semplicemente lo abbracciò più forte che poteva.
Natsu era paralizzato fra le braccia della ragazza, il suo profumo vanigliato gli penetrava le narici rassicurandolo enormemente.
-Perché?- chiese timidamente.
-Juvia ha sempre pensato che tu fossi un idiota... Juvia non ha saputo vedere al di là di ciò che hai sempre mostrato a tutti gli altri-.
-Ci siamo sbagliati entrambi, non è un dramma-.
-Juvia si è approfittata di te e dei sentimenti che provi per lei... Juvia è una persona orribile-.
Natsu si scostò appena da lei per poter guardare i suoi occhi, erano lucidi.
-Non sei orribile, eri gelosa...-.
-Non devi giustificare Juvia- incalzò lei.
Natsu non si era nemmeno reso conto del fatto che il suo pollice avesse iniziato a disegnare piccoli cerchi sull'avambraccio di Juvia in un tentativo disperato di calmarla.
-Non lo sto facendo. Sono arrabbiato con te ma... Posso capire perché lo hai fatto-.
-Juvia si sente veramente in colpa-.
-Lo so, senti... Perché non ci scordiamo di tutta questa faccenda? Mh?-.
Gli occhi di Juvia, già grandi, divennero ancora più grandi e dolci.
Natsu avrebbe davvero voluto scordarsi di quella situazione, avrebbe davvero voluto farlo ma Juvia gli piaceva già da qualche anno... Più o meno da quando aveva preso le difese di Levy durante un brutto periodo.
Gli piaceva così tanto che il pensiero di non ricordare nulla del loro bacio lo tormentava, così come lo tormentava il pensiero che l'avesse fatto solo per Gray.
Voleva bene a Gray, erano cresciuti praticamente insieme ed era come un terzo fratello per Natsu ma, doveva ammetterlo, era sempre stato geloso del fatto che una ragazza come Juvia fosse interessata a lui.
Quindi sì, avrebbe voluto dimenticare tutto per lei ma forse era il momento di essere un po' egoisti.
Natsu afferrò le spalle della ragazza e, con un movimento rapido, posò le sue labbra contro quelle di lei guadagnandosi un sussulto sorpreso.
La mano destra del ragazzo salì dolcemente verso la guancia di Juvia che, contrariamente a ciò che Natsu si aspettava, iniziò a rilassarsi e a ricambiare il bacio.
Man mano che il tempo passava il loro bacio si intensificava sempre di più, i ricordi della sera precedente affollavano la mente di Juvia.
Era andata lì con l'intento di tenere Natsu a distanza, un po' per il senso di colpa e un po' perché le era piaciuto.
Forse i tanti anni trascorsi a correre dietro a Gray avevano iniziato a farsi sentire, i costanti rifiuti e il costante dolore dipeso da questi ultimi erano forse diventati troppo da sopportare.
Juvia si lasciò andare tra le braccia di Natsu che ora l'aveva sollevata dal bancone e stava camminando verso il divano con lei in braccio.
I due caddero su di esso, Natsu sopra a Juvia mentre una mano era ancora sulla sua guancia e l'altra carezzava dolcemente la coscia della ragazza.
-N-Natsu, a-aspetta- mormorò lei scostandosi rapidamente dal viso di lui.
-Che succede?- chiese lui, il tono ansimante.
-Juvia è innamorata di Gray-sama-.
Il tono della sua voce era tremante, il suo respiro irregolare, Natsu poteva sentire perfettamente il suo cuore battere forte... Perché mentiva?
-Menti-.
-No, Juvia non mente-.
-Sei innamorata di lui, ok. Perché?-.
-Mh?-.
-Perché sei innamorata di lui? Dammi un solo buon motivo-.
Juvia abbassò lo sguardo, c'era un motivo... Non sapeva se fosse valido però.
-Gray-sama è stato il primo ragazzo a rivolgere la parola a Juvia a parte Gajeel-kun, le ha sempre parlato con gentilezza e...-.
-E' bastato questo? Basta essere gentili con te per farti innamorate?-.
Il disprezzo nella voce di Natsu era tagliente, era come se il cuore di Juvia fosse stato trafitto da mille lame.
-Juvia, ti meriti molto più di Gray... Non che io sia qualcosa in più onestamente. Posso capire il perché io non ti piaccio, cerco solo di capire perché ti piace Gray-.
-A dire il vero... Juvia non ne è più così sicura da qualche mese ormai-.
Natsu sgranò gli occhi :-Davvero?-.
-Sì-.
-Come mai?-.
La ragazza era totalmente rossa in viso, parlare di certe cose in quella posizione era davvero imbarazzante eppure a Natsu sembrava non importare.
-Bè... Juvia si è arresa all'evidenza-.
-Fidati, non sa quello che si perde- rispose Natsu con un ghigno amichevole.
Malgrado la tristezza della realizzazione, Juvia riuscì a sorridere e Natsu si sentì subito fiero di sé per essere stato lui la causa del suo sorriso.
-Natsu, perché ti piace Juvia? Lei si è sempre comportata male con te...-.
-Sei una persona forte, il modo in cui hai difeso Levy durante quel periodo... Mi sei sempre sembrata una persona che mette il bene degli altri prima del proprio, pur di vedere felici le persone a cui tieni ti fai in quattro e in questo siamo identici... Mi dispiaceva che non ricevessi lo stesso trattamento indietro, anche a me succede spesso quindi so bene come ci si sente-.
Juvia rimase sconvolta dalle parole del ragazzo, Natsu era veramente sorprendente.
-Lo so che avrei potuto dire che mi piaci perché sei una bella ragazza ma... La verità è che sei una bella persona-.
Juvia arrossì, gli occhi lucidi per l'emozione.
-Juvia vorrebbe tanto poter amare te...- mormorò lei, la voce triste.
Natsu sospirò :-Non voglio che mi baci per pena, né per confusione-.
-E pensare che è iniziato tutto da una foto- disse lei con una punta di ironia nella voce.
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Erano trascorsi ormai sei mesi dagli ultimi avvenimenti, Natsu e Juvia si frequentavano spesso in amicizia e fra loro non c'erano più stati baci.
Natsu l'aveva ascoltata spesso parlare di Gray anzi, era stato proprio lui ad incitarla a farlo nonostante le iniziali lamentele della ragazza.
Erano quattro mesi che non parlava più di lui e questo atteggiamento aveva fatto crescere in Natsu una certa speranza...
Da due mesi le loro uscite si erano intensificate e Juvia ce la metteva tutta per essere sempre più carina ogni volta che uscivano e anche questo aveva fatto ben sperare.
Quello sarebbe stato il giorno X, Natsu si sarebbe finalmente dichiarato.
Ciò che era iniziato come una banale simpatia, ciò che era iniziato da una semplice foto scattata a una festa... Tutto ciò, era diventato amore.
Natsu voleva trascorrere ogni minuto con Juvia, voleva vederla sorridere e voleva condividere con lei ogni gioia e ogni dolore.
Ogni volta che lei lo guardava con quei grandi occhi blu lui si sentiva tremare dentro, il suo buon senso lo abbandonava ogni volta che lei raccoglieva i capelli in una coda di cavallo quando faceva caldo, il suo cuore minacciava di uscire dal petto ogni volta che lei lo toccava innocentemente e il sangue gli ribolliva nelle vene ogni volta che lei accavallava le gambe mostrando la sua pelle candida come la neve.
Natsu stava impazzendo, ogni minuto con lei era un minuto in meno di sanità mentale.


I due si incontrarono al parco, il loro solito punto di ritrovo.
-E' molto che aspetti?- chiese Natsu piombandole affianco.
Juvia sorrise :-No, e comunque non è un problema. Juvia si stava godendo l'aria fresca-.
-Senti Juvia... Vorrei parlare con te di una cosa se non ti dispiace- mormorò Natsu.
Juvia però lo bloccò con un rapido gesto della mano, un ghigno divertito sul suo viso.
-Juvia prima vuole darti una cosa-.
Natsu sollevò un sopracciglio :-Mh? Un regalo?-.
Juvia annuì e, con calma, estrasse un pacchetto rettangolare dalla propria borsa.
Il pacchetto aveva una carta da regalo color salmone con delle fiammelle rossastre disegnate a mano sopra di essa, il fiocco era stato fatto con cura con del nastro di velluto nero e bianco, un bigliettino penzolava dalla parte in alto del fiocco.
Natsu estrasse il foglietto e lo lesse attentamente.
"Natsu,
tutto è iniziato da una foto, ed è giusto che tutto finisca con una foto".
Il ragazzo scartò il suo regalo e, con sua somma sorpresa, trovò la foto del loro primo bacio alla festa. Era brutta proprio come la prima volta che l'aveva ricevuta ma, stavolta, era incorniciata con una cornice di legno color rosa salmone, le stesse fiammelle di prima disegnate a meno su di essa.
Natsu la guardò, gli occhi sgranati.
-Juvia sa che non è la nostra foto migliore... Juvia spera di poterne fare altre- mormorò lei.
-Juvia cosa...-.
Natsu non fece in tempo a finire la frase, Juvia gli gettò le braccia al collo e lo baciò con trasporto.
E pensare che tutto era iniziato con una foto...


   
 
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