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Autore: Marty004    27/11/2021    0 recensioni
E se ci fosse un altro sopravvissuto tra gli Uchiha? Magari una ragazza della stessa età di Sasuke e che pare assomigliare molto a Orochimaru? Dopo il tradimento del ninja leggendario, l'organizzazione Alba sembra proprio aver trovato un ninja, di ignota identità, in grado di prendere il posto vacante. Orochimaru, che nel corso degli anni non ha mai perso di vista i movimenti dell'organizzazione, decide di affidare a Sasuke (che ha lasciato la Foglia ormai da 3 anni) il compito di ottenere informazioni sul decimo membro di Alba.
Genere: Azione, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akatsuki, Altri, Nuovo Personaggio, Orochimaru, Sasuke Uchiha
Note: What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Naruto Shippuuden
Capitoli:
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Sasuke si accorse che dei serpenti inseguitori erano sulle sue tracce, così quella notte, lui e Suigetsu decisero di non tornare al covo e di accamparsi nella foresta. Anche quella, era una tecnica di Orochimaru e con tutta probabilità era stata la donna di poco prima ad attivarla. Sarebbe stato un gioco da ragazzi, l’indomani, capovolgere la tecnica contro di lei con lo Sharingan. I due ragazzi dovevano solo capire quanti fossero i serpenti; finora ne avevano individuati tre.
Suigetsu ruppe il silenzio che era calato da un po’ sul compagno: << A quanto pare, allora, la ragazza deve avere un qualche collegamento con Orochimaru se conosce una tecnica del genere>>
<< Così sembrerebbe >> Sasuke continuava a pensare a quale potesse essere l’identità della donna. L’indomani avrebbe voluto scovarla da solo e costringerla a parlare, ma sarebbe stato troppo rischioso permettere a Suigetsu di tornare al covo; i serpenti avrebbero potuto inseguirlo. Senza contare che non aveva una scusa plausibile per poter svolgere quel lavoro da solo.
<< Ti vedo pensieroso. E’ successo qualcosa? >>
In tutta risposta Sasuke gli rivolse uno sguardo irritato. Quell’abitudine di ficcare il naso negli affari altrui proprio non voleva perderla.
<< Andiamo ormai ti conosco. Stai pensando a quella donna vero? Ti preoccupa? >>
Sasuke era praticamente con le spalle al muro. Ma, in fondo, aveva notato di avere una certa influenza su Suigetsu. Forse gli metteva soggezione? O semplicemente temeva la sua forza? Con questi pensieri, l’Uchiha pensò di avere il compagno sotto controllo e con un sospiro decise di rivelargli quello che aveva visto: << Stava usando lo Sharingan >>
Suigetsu rimase a bocca aperta: << Cosa? Com’è possibile? >>
<< Non lo so, non l’ho mai vista a Konoha >>
<< Beh, visto che conosce le tecniche di Orochimaru, magari è stata una sua sottoposta per un po’ di tempo… ma è impossibile che Orochimaru si sia lasciato sfuggire un Uchiha che aveva già tra le mani e archiviare così la questione. In tanti anni che lo servo, non l’ho mai sentito parlare di nessuna donna con lo Sharingan. Il suo obbiettivo siete sempre stati tu e Itachi >>
Sasuke pensò che Suigetsu aveva ragione; i conti non tornavano e il mistero sulla donna si faceva sempre più fitto.
<< Ad ogni modo, domani scopriremo la verità. Adesso sarebbe meglio assicurarci che non ci siano altri serpenti >>
<< D’accordo, agli ordini >> Suigetsu andò in perlustrazione, ma non trovò altri serpenti; a quanto pareva ne erano stati piazzati solo tre. “Incauta” pensò Sasuke.
Alle prime luci dell’alba si misero all’opera. Eliminarono rapidamente due dei tre serpenti, così che non potessero fuggire ad informare la loro padrona, e Sasuke prese il controllo del terzo con lo Sharingan. In pochi secondi percepì chiaramente il chakra della donna a circa 600 metri da dove si trovava in quel momento.
Si precipitò nella direzione del chakra, seguito dal compagno, e in pochi minuti la raggiunsero. Se ne stava nascosta dietro a dei cespugli, con una mano appoggiata a un albero; molto probabilmente era concentrata nel seguire gli spostamenti dei serpenti. Sasuke apparve silenziosamente alle sue spalle, cogliendola di sorpresa. Intravide lo sguardo ansioso della donna mentre era in procinto di voltare la testa verso di lui, ma Sugeitsu, da dietro l’albero, non le diede il tempo di muoversi un millimetro in più che l’aveva già legata all’albero con il filo metallico. Sasuke le puntò la katana alla gola.
Durante il brusco attacco alla donna era scivolato il cappello dalla testa e adesso, provando a liberarsi spingendo il busto in avanti, rivolse a Sasuke uno sguardo rabbioso e allo stesso tempo preoccupato. Questa volta nei suoi occhi ambrati non vi era traccia dello Sharingan.
<< Ma che bravi! Non solo avete individuato i miei serpenti, ma siete anche riusciti a controllarli con lo Sharingan >>
<< Sai chi sono, vero? >>
<< Tutto il mondo sa chi sei, Sasuke Uchiha >>
<< E allora avresti dovuto prevedere che sarei riuscito facilmente a ritorcerti contro la tecnica, dato che a quanto pare possiedi anche tu lo Sharingan >>
<< Io? Ti stai sbagliando >>
<< Non mentire. L’ho visto chiaramente. Allora? Si può sapere perché possiedi lo Sharingan?>>
<< L’ho rubato >> la ragazza sollevò il lato destro della bocca in un sorrisetto beffardo.
<< Impossibile. Se fosse così, non saresti in grado di ritirarlo >>
La ragazza, colta di sorpresa dalla risposta fornitale, tacque per un attimo: << Sei informato eh? >>
<< Non ti conviene prenderci in giro >> la minacciò Suigetsu, che nel frattempo si era messo al fianco del compagno.
Sasuke cominciò a spazientirsi: << Allora? Sei un Uchiha? >>
<< Diciamo alla lontana.. >>
Il cuore del ragazzo sussultò. Dunque davanti a sé aveva davvero un altro Uchiha? Ma quella strana sensazione di adrenalina si trasformò, in pochi secondi, in una tetra diffidenza che gli imposero i suoi pensieri. Provò a guardare meglio la ragazza che aveva di fronte: doveva avere più o meno la sua età, eppure non gli sembrava di conoscerla. Se faceva davvero parte del clan, l’avrebbe sicuramente incontrata e come minimo, anche lei avrebbe dovuto frequentare l’accademia ninja, ma Sasuke non riusciva proprio a ricordarla tra i suoi vecchi compagni a Konoha. Tuttavia, aveva qualcosa che gli ricordava qualcuno: quel taglio degli occhi così sinuoso e la carnagione bianca gli erano, in effetti, familiari. Era piccola di statura e portava i lunghi e sottili capelli castani legati in una treccia che le scendeva fino a metà schiena. Ripensò alle parole di Suigetsu della sera prima: effettivamente era molto bella.
Con la coda dell’occhio, Sasuke notò che anche Suigetsu fissava la ragazza come se stesse cercando di ricordare qualcosa. L’Uchiha continuò a fissare gli occhi della donna cercando di ricordare dove li avesse già visti, finché non gli tornò in mente che conosceva le tecniche di Orochimaru. Ma certo, Orochimaru!
<< Spiegati meglio. E poi perché conosci le tecniche di Orchimaru a cui, tra l’altro, somigli molto? >>
Lo sguardo di Suigetsu si illuminò; evidentemente il compagno gli aveva appena rivelato quello che stava cercando nella propria memoria.
La ragazza mostrò un sorriso triste: << Beh a quanto pare Orochimaru non va a dire in giro di avere una figlia, vero? >>
<< Orochimaru ha una figlia?! >> Suigetsu era completamente sbalordito, mentre Sasuke sgranò leggermente gli occhi, ma rimase per un po’ in silenzio a studiare il comportamento della ragazza, per assicurarsi che stesse dicendo la verità.
<< Scusami, e allora chi sarebbe tua madre? >> continuò Suigetsu che adesso moriva dalla voglia di saperne di più.
<< Nessuno in particolare. So solo che si chiamava Misaki e che discendeva dal clan Uchiha, ma a quanto mi è stato detto non era di sangue puro. Credo che non avesse nemmeno ereditato lo Sharingan >> la ragazza rispose con tono seccato, forse perché sentiva di non avere la possibilità di fuggire dalla situazione in cui si trovava; ma mentre pronunciava quelle parole i suoi occhi divennero tristi e cominciò a fissare il vuoto con lo sguardo rivolto a terra.
Sasuke cercò nella sua memoria una donna con quel nome, ma non trovò nulla: << Che fine ha fatto tua madre? >>
<< Orochimaru l’ha uccisa >>
Sasuke non ebbe il coraggio di chiederle il perché lo avesse fatto; la ragazza cominciò a fargli pena: << Quindi sei rimasta sotto la custodia di tuo padre? >>
<< Sì, se quella si può definire “custodia”. A 7 anni mi ha impresso ben due segni maledetti, come se uno non fosse abbastanza >>
Sasuke si sporse per vedere meglio il collo della donna ed effettivamente, da sotto il mantello, si potevano vedere due segni maledetti all’incirca sull’attaccatura tra il collo e la spalla. Non aveva mai sentito dire che Orochimaru ne imprimesse due; perché l’aveva fatto? Il rischio di decesso era molto alto anche con uno solo.
<< E poi cos’è successo? Perché adesso non sei con Orochimaru? >> la incalzò Sasuke.
<< Sono riuscita a fuggire. Sono sicura che mi crede morta da anni ormai. Chissà come sarà felice quando gli direte che la sua cara figlia è viva e possiede lo Sharingan >> la ragazza mostrò un sorriso ironico.
<< Non sapeva dello Sharingan? >>
<< Prima di fuggire dal covo non sapevo neanch’io di possederlo >>
Sasuke tacque chiedendosi se dovesse crederle o no. Conosceva bene il suo sguardo: era innegabile che anche lei sapesse cosa fosse la solitudine. Probabilmente si era unita ad Alba per sfuggire a Orochimaru, o semplicemente ci era finita dentro senza rendersi conto di cosa stesse facendo. Tuttavia, gli tornò alla mente un pensiero e la compassione venne presto sostituita dalla rabbia: << E che mi dici di Itachi? Sei sua complice?>>
La ragazza sollevò la testa di scatto e lo guardò come se non avesse capito la domanda.
<< Ti sto chiedendo se eri presente la notte in cui mio fratello sterminò gli Uchiha >>
In tutta risposta, la ragazza rise: << Sei fuori strada >>
<< Ti ricordo che non sei davvero nella posizione di prenderti gioco di noi. Se è vero quello che dici, non appena Orochimaru scoprirà che sei viva non ci penserà due volte a impossessarsi del tuo corpo >>
<< Beh tanto mi consegnerete a lui in ogni caso no? E comunque ti sembro così vecchia? Avevo 7 anni quando successe quel fatto. A malapena riuscivo a centrare il bersaglio con un kunai >>
Sasuke gli lanciò uno sguardo intimidatorio.
<< Credimi tuo fratello era da solo quella notte. Non ha mai avuto bisogno di aiuti >>
Il ragazzo studiò a fondo il suo sguardo, ma non gli sembrò che stesse mentendo: << D’accordo ti credo. Lasciala andare >>
<< Che cosa?! Non le crederai sul serio, spero! >> Suigetsu era allibito ed evidentemente non aveva creduto a una sola parola di quello che aveva detto la ragazza.
<< Preferisci portarla da Orochimaru e rischiare che gli altri 9 membri di Alba assalgano il covo per salvarla? Ed esattamente a cosa non dovrei credere? La sua storia sembra convincente, per quanto sia sorprendente >> replicò Sasuke
<< Non lo so, ma non mi fido. Se è veramente figlia di Orochimaru non possiamo ucciderla senza prima consultarci con lui, ma potrei andare a informarlo adesso mentre tu la tieni d’occhio >>
<< Tu non gli dirai un bel niente >> gli ordinò Sasuke.
Seguì qualche secondo di silenzio in cui sia Suigetsu, sia la ragazza stettero con il fiato sospeso, non credendo alle loro orecchie.
<< Sei completamente impazzito? E’ un membro di Alba! >>
<< E’ solo una ragazza che non sa quello che fa. Non sembra pericolosa. Avanti, lasciala andare >>
Suigetsu era estremamente incredulo, ma il compagno si era ormai intestardito e capì che sarebbe stato inutile ribattere. Sospirando, con uno strattone spezzò il filo che legava la ragazza, ma questa non si mosse e rimase seduta ai piedi dell’albero, fissando Sasuke: << Non mi ucciderai? >>
C’era un qualcosa di dolce nel suo sguardo incredulo, ma speranzoso; sembrava quello di una bambina ormai rassegnata a una punizione, ma che improvvisamente scopre di essere graziata.
Sasuke le ricambiò lo sguardo con un lieve sorriso: << No, non ce l’ho con te e non mi interessano gli scopi di Orochimaru. Il mio obbiettivo è soltanto una persona >>
<< E non vuoi informazioni su di lui? >>
<< Per il momento sarebbe inutile. Non sarei in grado di sconfiggerlo >>
<< Capisco. Ma davvero non hai intenzione di dire nulla a Orochimaru? >>
<< Te l’ho detto, non m’interessano le sue faccende e poi se dovesse scoprire che sei a un passo da lui, non potrei più averlo in pugno. Per Orochimaru, io rappresento l’unica possibilità di ottenere il potere dello Sharingan, ma se dovesse scoprire che esiste un altro Uchiha, oltre a me e a mio fratello, i patti che abbiamo stretto potrebbero rompersi e non voglio che succeda >>
Finalmente Suigetsu si rasserenò: quindi era per questo che il compagno voleva disobbedire agli ordini. Adesso era chiaro.
<< D’accordo, che cosa vuoi in cambio? Pare che ti sia debitrice >> chiese la ragazza alzandosi da terra e raccogliendo il cappello.
<< Beh, potresti smetterla di derubare la gente o di seguirci per scoprire dove si trova il covo >>
La ragazza fece un sorrisetto: << Temo di non poterti accontentare. Niente di personale, ma questi sono gli ordini >>
Sasuke la osservò per qualche secondo mentre scuoteva il cappello per rimuovere la polvere e poi disse: << Potresti almeno dirci il tuo nome >>
La ragazza lo guardò chiedendosi a che cosa gli servisse sapere il suo nome: << Yuki. Mi chiamo Yuki. Non ho un cognome. Non so quale fosse quello di mia madre >>
<< Yuki eh? Per questa volta ti lasciamo andare, ma vedi di sparire e non metterci i bastoni tra le ruote >>
La ragazza rivolse a Sasuke un ultimo sorriso ironico e scomparve.
   
 
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