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Autore: Sunny    09/09/2003    3 recensioni
A grande richiesta, ecco ripubblicata la mia primissima e unica fanfic sulla coppia Harry/Hermione. Io avrei voluto cambiarla un po', ma poi ho cambiato idea...dopo tutto se è piaciuta tanto e poi la cambio non piace più, no? ^^
Genere: Azione, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ron Weasley | Coppie: Harry/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Obbligo o verità?

…ovviamente Harry Potter e tutto lo staff appartengono alla Rowling!…        

 

                        FIGHTING DARKNESS

 

 

OBBLIGO O VERITA’?

 

Harry, Ron, Dean e Seamus stavano davanti allo specchio del negozio di Hogsmeade, tutti e quattro intenti a misurarsi i vestiti da sera per la festa di Halloween, a cui non mancavano che poche ore. Harry e Dean stavano cercando inutilmente di farsi il nodo della cravatta, Ron ringhiava contro i suoi pantaloni e Seamus si stava strozzando col cravattino.

 

“Ma come diavolo le hanno fatte queste cuciture?!” sbottò Ron.

 

“Ragazzi, come vanno le cose qui?” esordì Ginny Weasley facendo capolino nella stanza, assieme a Hermione, Padma e Lavanda.

 

“Ah ah ah!!! Ma che combini con quel cravattino, Seamus?” Lavanda gli scoppiò a ridere in faccia. Seamus arrossì violentemente e si strappò il cravattino dal collo in tutta fretta.

 

“Dean, se vuoi che venga alla festa con te farai meglio a vestirti civilmente!” puntualizzò fra le risate Ginny.

 

Ron continuava a tentare di tirarsi su la lampo inceppata dei pantaloni. Padma gli si avvicinò maliziosamente e, schioccandogli un’occhiolino, gli bisbigliò all’orecchio “Non è così importante che li tiri su, baby…” Ron, color peperone, ridacchiò.

 

Harry, che aveva sentito perfettamente, scosse la testa e si accorse che Hermione lo stava guardando col sorriso sulle labbra. “Che c’è?”

 

“C’è che quel nodo è pessimo, Harry.” Rise lei. “Lascia, ci penso io.” Con notevole maestria, le dita di Hermione ottennero in poco tempo un risultato perfetto. “Ecco fatto.” Sorrise soddisfatta lei.

 

“Wow, sei stata grande.” Balbettò lui. “Grazie.”

 

“Hermione, andiamo a vedere quel negozio laggiù!” la tirò Padma, trascinandola verso l’uscita.

 

“Forza, muoviti Lavanda!” la richiamò Ginny, mentre indicava un’altra vetrina sul marciapiede opposto.

 

“Si preannuncia una giornata lunga.” Sospirò Seamus.

 

************

 

Padma continuava a rimirarsi il vestito nello specchio: era lungo fino alle ginocchia, verde smeraldo, con un vertiginoso scollo a V. Harry e Ron stavano seduti sul divanetto della stanzetta d’attesa, dove anche altre ragazze si stavano specchiando.

 

“Vuoi rimetterti gli occhi nelle orbite?” esclamò ridendo Harry.

 

“Porca vacca…” Ron non riusciva a staccare gli occhi da Padma.

 

“Che dici, Ron? Ti piace?” chiese Padma.

 

“Comprato!” esclamò sorridente lui. Anche Padma sorrise, poi si voltò verso la porta dello spogliatoio.

 

“Hermione, ti sei infilata quel benedetto vestito o no? E’ un’ora che sei là dentro!”

 

“Appunto.” Aggiunse Ron, dando un’occhiata all’orologio.

 

Finalmente Hermione si decise a uscire, e fu accolta da un sorriso di Padma.

 

La mascella di Harry sprofondò a terra.

 

Il vestito che aveva addosso era azzurro molto chiaro, corto poco sopra le ginocchia, aderentissimo, con le spalle scoperte. I boccoli castani le incorniciavano il viso, piuttosto tirato dall’evidente timidezza. Scontata, dal momento che Hermione aveva ceduto al consiglio di Padma ma aveva bisogno di familiarizzare con un vestito che metteva ancora in evidenza ogni singola curva del suo corpo.

 

“Sei bellissima, Hermione!” la incoraggiò Padma, invitandola a guardarsi allo specchio.

 

“Si, ehm…però…” balbettò lei.

 

“Ragazzi,che ne dite?”

 

“Da 1 a 10, 11!” esclamò festoso Ron.

 

Harry esitò un momento di troppo, e Ron gli mollò un pestone che lo riportò alla realtà. “ E’ perfetto, ti sta benissimo.”

 

“Non lo so…voglio dire, è molto bello, ma non sarà un po’…”

 

“In effetti una piccola modifica da fare c’è.” Fece Ron, andandole vicino e sbottonandole un altro bottone sullo scollo. “Ecco, adesso va molto meglio.” Ridacchiò.

 

“Oh, dai Ron!” Hermione se lo riabbottonò subito, arrossendo leggermente. “Così equivocheranno!”

 

“E tu lasciali equivocare!” rise Padma, sbottonandoglielo di nuovo. Hermione si arrese, sorrise anche lei e si guardò allo specchio, verificando la decenza del suo abito da sera.

 

“Vuoi un fazzoletto? Stai macchiando di bava tutta la felpa.” Mormorò sottovoce Ron a Harry, che improvvisamente si rese conto di avere la punta delle orecchie in fiamme.

 

E non solo quelle.

 

************

 

Tutti gli studenti di Hogwarts aspettavano di poter salire sull’espresso diretto alla scuola da Hogsmeade, e Ron e Padma impiegavano l’attesa in un modo alquanto piacevole.

 

Hermione stava frugando nello zaino freneticamente, mentre Harry glielo reggeva. All’improvviso dietro di loro fece capolino il paffuto faccione di Neville Paciock. “Ehi ragazzi.”

 

“Ciao Neville.” lo salutò Harry.

 

“Hermione scusami, posso chiederti con chi vai al ballo stasera?”

 

“Ma Neville…stasera non è obbligatorio andare alla festa in coppia.” Hermione aveva capito perfettamente dove voleva arrivare il suo goffo amico.

 

“Si, ma quasi tutti gli studenti dell’ultimo anno vanno con un partner.” Spiegò Neville. “Perciò visto che tu ci vai da sola, mi chiedevo se ti andava…di venirci con me.” Disse, tutto rosso.

 

Hermione aprì la bocca per parlare, ma la richiuse subito. Non poteva dire a Neville che non aveva alcuna intenzione di andarci con lui, ci sarebbe rimasto troppo male. Si passò velocemente una mano tra i capelli, e le spuntò sul viso un sorriso nervoso. Harry posava gli occhi ora su di lei, ora sul ragazzo grassoccio.

 

“Vedi Neville…beh, ecco…io…veramente…”

 

Prima che potesse rendersi conto di cosa stesse facendo, Harry s’intromise nel discorso. “Mi dispiace, Neville, ma Hermione ci viene con me alla festa.”

 

Lei spalancò gli occhi ma fu abbastanza rapida a cancellarsi dalla faccia l’aria di sorpresa e annuì vigorosamente. “Ti ringrazio, magari sarà per un’altra volta.”

 

“Oh, va bene, non importa. Ci vediamo dopo.” Neville salutò i suoi amici e si rinfilò nella folla di studenti. Nel frattempo il treno fece il suo ingresso nella stazione, e i primi passeggeri presero a salirci.

 

“Grazie per l’aiuto, non mi andava di ferirlo e nemmeno di fargli da partner.” Squittì Hermione, voltandosi verso Harry con un sorriso.

 

“Figurati, ma mi sa che ho combinato lo stesso un pasticcio. Ora dovrai per forza venirci con me alla festa.”

 

“Beh, non sarà poi così male” concluse lei, afferrando lo zaino e mettendoselo in spalla. “Ma ci andremo insieme a una sola condizione.” aggiunse, mettendo un piede sul primo scalino del treno.

 

“E quale?”

 

“Il nodo della cravatta lo farò io, signor Potter” scherzò Hermione, salendo sul vagone.

 

“Come vuole lei, signorina Granger.” Rise Harry, mentre la raggiungeva sul treno.

 

************

 

Harry, Ron, Dean, Seamus e le ragazze si misero tutti nello stesso scompartimento; la prima mezzora di viaggio la trascorsero tra divertenti partite di spara-schiocco e ricche abbuffate di cioccorane e dolcetti comprati poco prima a Mielandia., poi si misero a cantare, finchè dallo scompartimento vicino non arrivarono fischi di disapprovazione.

 

“Ehi, vi manca del tutto il senso della musica!” ribbattè ridendo Seamus.

 

“Ragazzi, vi va un bel giro a obbligo-verità?” propose Ginny.

 

“Non siamo un po’ troppo grandi per queste cose?” fece Harry, incrociando lo sguardo ghignante di Ron.

 

“Da quando sei così pesante tu?” lo stuzzicò l’amico. Nessuno dei due aveva bisogno di parlare, si erano capiti al volo con uno sguardo.

 

“Beh, allora?” s’intromise Padma. “Chi comincia?”

 

“Io!” esclamò Ron.

 

“Perché proprio tu?” ribbattè Harry.

 

“Ragazzi, si può sapere perché vi comportate come due bambini dell’asilo?” li interruppe drasticamente Hermione.

 

“Dai Ron, inizia tu.” Tagliò corto Dean.

 

“Ok, allora…” Ron guardò Harry con un crudele sorriso. “Harry? Obbligo o verità?”

 

Scontato, pensò Harry. Rapidamente scartò verità, perché certamente Ron lo avrebbe messo in imbarazzo con Hermione. “Obbligo” sbuffò alla fine.

 

“Allora…devi baciare Hermione per trenta secondi.” concluse soddisfatto Ron.

 

“COSA??” gli chiesero Harry e Hermione contemporaneamente.

 

“Un bacio decente, però!” infierì Padma.

 

“Ma…” esitò Harry.

 

“Ehi, non siate sleali però: trenta secondi.” fu la sorprendente risposta di Hermione. Harry la guardò, e lei alzò spallucce, quindi anche lui annuì concorde.

 

“Datevi una mossa o li faccio diventare trenta minuti.” rise Ron.

 

Seamus si alzò, cedendo a Harry il suo posto vicino a Hermione, non senza un sorrisetto diabolico. “Tengo io il conto.” Disse, gettando un occhio al suo orologio.

 

Harry tirò un piccolo e profondo sospiro, poi lentamente prese a chinare il viso su quello di Hermione, senza staccare un attimo lo sguardo dai suoi occhi; quando le loro bocche si sfiorarono leggermente lei chiuse gli occhi, li chiuse anche lui, e ogni forma di dubbio o incertezza svanì all’istante: in un secondo il bacio divenne più fiero e profondo, la tipica espressione di qualcosa che aspettava solo il momento giusto per uscire fuori. Harry le circondò i fianchi con un braccio, con l’altra mano le accarezzava una guancia; Hermione gli fece scivolare entrambe le mani dietro al collo, giocherellando timidamente con le dita fra i suoi capelli.

 

“Ehm…ragazzi…” mormorò titubante Lavanda. “…il tempo sarebbe scaduto…tecnicamente…”

 

Harry e Hermione si separarono colti di sorpresa ma lentamente, spaesati dopo la sensazione di totale fuga dal mondo circostante che li aveva travolti. E non aveva fatto notare loro gli sguardi languidi degli altri ragazzi.

 

“Wow.” sospirò Harry, un po’ arrossito, con la faccia di chi ha appena fatto un mega giro sulle montagne russe.

 

“Già…wow.” sorrise Hermione.

 

“Mica male, avete fatto un minuto e dieci secondi.” Ron aveva un sorriso che toccava tutte e due le orecchie.

 

“Che carini che siete!” mormorò Ginny.

 

“Davvero, siete una gran bella coppia.” incitò Lavanda, mollando un pestone a Dean che continuava a ridacchiare.

 

“Allora, sbaglio o tocca a me decidere?” ghignò Harry.

 

“Fagliela pagare, Harry.” gli fece l’occhiolino Hermione. Lui glielo ricambiò. “Ron?”

 

“Uh, devo essere spaventato?” lo provocò Ron, ridendo. “E va bene, non c’è pegno che preferirei di più al mondo.” aggiunse, sorridendo a Padma. “Obbligo.”

 

“Bene. Fai ballare Seamus.”

 

“CHE COSA???”

 

“Avanti! Per trenta secondi!” infierì ridendo Harry. L’intero scompartimento si reggeva la pancia dalle risate.

 

“Ehi, un momento!” s’intromise Seamus.

 

“Eh no, tu non puoi negarti!” lo schernì Dean, tra una risata e l’altra.

 

“Ok, e va bene, ma bada che poi tu e io faremo i conti.” intimò Ron a Harry.

 

************

 

Nel dormitorio maschile i ragazzi stavano finendo di vestirsi con gli abiti eleganti comprati la mattina ad Hogsmeade. Ormai mancava davvero poco alla festa, e gli studenti cominciavano già a lasciare le rispettive stanze per raggiungere i propri partner.

 

Harry, davanti allo specchio, continuava a modificare il nodo della cravatta: lo voleva perfetto come glielo aveva fatto Hermione poche ore prima. Alle sue spalle arrivò il suo migliore amico, alle prese con la giacca.

 

“Allora, sei pronto?”

 

“Quasi.”

 

“Dì un po’, Harry: ti è servita a qualcosa la giornata di oggi?” chiese Ron, sorridendo.

 

“In che senso?”

 

“Voglio dire, baciare Hermione ti ha aiutato a capire cosa provi per lei?”

 

“Ehm…” Harry si sistemò finalmente la cravatta in modo definitivo.

 

“Ho capito, serve il mio aiuto.”  disse calmo Ron, sedendosi sul bordo del suo letto, di fronte a Harry. “Allora, ti è piaciuto almeno?”

 

“Altrochè. Bacia da dio.”

 

“Ok. E cosa hai provato mentre la baciavi?”

 

“Innanzitutto non mi sentivo più i piedi a terra. Poi… ovviamente pensavo solo a lei, a quanto è bella e intelligente, e forte, e coraggiosa, e…” Harry abbassò lo sguardo.

 

“E?” incalzò Ron.

 

“E incredibilmente sexy.” mormorò Harry. Ron inarcò le sopracciglia e lo guardò con aria provocatoria. “Credi che io sia proprio cotto perso, eh?” chiese Harry.

 

“Beh, da 1 a 10, direi…15.”

 

“Già, ma non credo proprio che avrò il coraggio di dirglielo.

 

“Perché?”

 

“Ma perché…ecco…insomma, sono il suo migliore amico, ci resterebbe solo confusa!”

 

“Io non credo proprio.”

 

Harry lo fissò. “Sai qualcosa che io non so?”

 

“Forse si, forse no.” sorrise Ron. “In ogni caso, se ti piace glielo devi dire, non sei l’unico ragazzo a vederla in questa luce, potresti anche perderla se non le parli subito. Muoviti, e non partire scoraggiato.” Ron si alzò e gli diede una pacca sulle spalle. Harry annuì e si alzò a sua volta. “Dai, è ora di andare. Mi gioco le mutande che questa sarà la tua serata.” lo incoraggiò Ron.

 

************

 

Padma era ormai pronta, vestita e truccata, e stava cercando di sistemare i capelli di Hermione –anche lei già vestita e truccata- in un’ elegante acconciatura che le faceva scivolare i bei boccoli sopra le spalle.

 

“Sarai bellissima stasera” squittì emozionata Padma. “Voglio proprio vedere cosa succederà.”

 

“Non lo so, Padma…secondo me tu la vedi troppo rosa, dovresti essere più realista.”

 

“Più realista? Aspetta, fammi pensare…ma certo, allora deve essere stata la mia contorta immaginazione di adolescente che si è immaginata la mia migliore amica mentre il ragazzo dei suoi sogni se la divorava praticamente, prima con la bocca e poi con gli occhi!” fece Padma, marcando il sarcasmo. “Hermione, dico, ti sembrava il bacio di un amico quello?”

 

“No,ma…” Hermione arrossì leggermente, e sorrise. “Diamine se bacia bene…”

 

“Eravate stupendi. La passione si tagliava col coltello. Per non parlare degli sguardi che ti ha lanciato nel negozio di abiti da sera, lì giuro che se Ron e io non ci fossimo stati, ti sarebbe saltato addosso.”

 

“Tu dici?”

 

“Certo.” Padma ultimò l’acconciatura e la rimirò soddisfatta. “Ti dirò, al  99% mi sento di dire che Ron l’ha fatto apposta. L’obbligo, voglio dire. Hai notato come l’ha guardato Harry? A momenti lo sbranava!”

 

“…sarà meglio andare, non voglio far tardi.” tagliò corto Hermione, alzandosi in piedi.

 

“E va bene, andiamo. Ma rilassati, però!” Padma aveva perfettamente capito quanto la sua amica si sentisse nervosa. “Sei una ragazza fantastica, e stai uscendo con un ragazzo meraviglioso, goditi la serata e stai tranquilla!” la rincuorò.

 

“Grazie di tutto, Padma.” le due ragazze si abbracciarono amichevolmente.

 

************

 

Nella sala grande ormai la folla era notevole, e quasi tutti gli allievi di Hogwarts erano presenti; ovviamente solo i più grandi si erano presentati in coppia. Harry e Ron, ai piedi delle scale della torre di Grifondoro, erano in attesa delle loro rispettive compagne.

 

Ron si girò quasi all’istante al suono della voce della sua partner. “Ehi baby, stasera sei incredibile.” le sussurrò.

 

“Questo vestito ti fa incredibilmente sexy.” gli bisbigliò provocantemente in un orecchio lei.

 

“Ehi Padma, hai visto Hermione?” chiese Harry.

 

“Se ti giri la vedi anche tu.” sorrise la ragazza.

 

Harry si voltò e vide Hermione, elegantissima e sorridente. “Wow” disse, spalancando gli occhi. “Stai benissimo… sei davvero stupenda.”

 

Hermione arrossì. “Grazie, anche tu non stai proprio niente male.”

 

“Vogliamo andare?” le disse Harry, porgendole il braccio. Hermione accolse l’invito con un sorriso, sentendosi immediatamente a suo agio con lui, e gli si mise sottobraccio.

 

“Andiamo.”

 

                                               ********************************

 

 

Allora, com’è andata? Piaciuto questo capitolo? Recensite!

Alimentiamo un po’ la suspence…il prossimo capitolo è “Io e te…” …tutto è ancora da giocarsi! E i nostri amici non avranno vita facile! Non affezionatevi ai capitoli così privi d’avventura e suspence…! Oops, forse ho detto troppo…sono peggio di Hagrid!

 

  
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