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Autore: Hyperviolet Pixie    03/09/2009    3 recensioni
« Corner non ti toglie gli occhi di dosso.» Le disse Daphne ghignando.
« Ah.» Laconica come non mai, Pansy si girò per vedere e notò che Corner la stava fissando per davvero e come lui anche Terry Steeval. « Ma Draco?»
[...]
« Non ci credo ancora. Sono single.»
« E da domani si torna in piazza, tesoro.»

Pansy ha mollato il suo ragazzo dopo anni e farà di tutto pur di potersi divertire. Draco è stato mollato ed è più furioso che mai. E Daphne? Lei vuole solo che la sua amica stia bene.
Genere: Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Draco Malfoy, Pansy Parkinson, Serpeverde | Coppie: Draco/Pansy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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I
To be single is so nice

When the routine bite hard
and ambitions are low
and the resentment rides high
but emotions won't grow
and we're changing our ways,
taking different roads
then love,love will tear us apart again

Love will tear us apart – Joy Division

Era entrata nella carrozza dei prefetti a sguardo alto. Draco, seduto di fianco tra il finestrino e una riluttante Hannah Abbot, non l'aveva minimamente degnata di un'occhiata, come si era immaginata fin dall'inizio. Si sedette in fronte a Anthony Goldstein, prefetto di corvonero.
La porta dello scompartimento dei prefetti si aprì e Michael Corner fece la sua plateale entrata richiamando a sé il compagno di casa. Dopo pochi secondi i due rientrarono e Corner le lanciò uno sguardo talmente penetrante da essere quasi considerato indecente.
« Prefetto Parkinson.» Più che un saluto le parve un elogio.
« Corner.» Rispose Pansy notando, con la coda dell'occhio, che Draco aveva teso le orecchie.
« Come stai?» Le regalò uno di quei sorrisi maliziosi che solitamente dava alle ragazze con cui ci voleva provare. Pansy decise di stare al gioco anche se Micheal non era esattamente il suo tipo.
« Da Dio, tu?»
« Bene, Pansy.»
La ragazza trattenne un brivido di disgusto sentendolo pronunciare il suo nome di battesimo.
« Allora Michael, che mi racconti?» Gli sorrise e sbatté un paio di volte le ciglia con fare civettuolo. Sapeva che a Draco dava fastidio quel suo comportamento, ma ormai a lei non doveva più fregargliene niente. Tuttavia non riuscì a trattenersi e vide il biondo serpeverde distogliere velocemente lo sguardo dalla scena.
« Oh niente di che. Mi sono mollato con Ginny Weasley e penso di tornare presto sulla piazza. Tu?»
«Idem. Io e Draco non stiamo più insieme.»
Padma Patil che era stata muta e ferma al suo posto affianco a Micheal guardò stupefatta prima Pansy e poi Draco. Il ragazzo teneva lo sguardo fisso su Pansy e lei cominciava a non sentirsi più a suo agio, tuttavia cercò di rimanere padrona della situazione.
« Ho ragione, Draco. O no?» Si rivolse direttamente a lui con il tono dolce, da sirena ammaliatrice.
« Già. Direi che ci siamo mollati proprio ieri e tu vuoi essere subito riconosciuta per quello che sei: una puttana.»
«Puttana? E perché? Perché sto parlando con Micheal? Cosa devo dire di te? Non farmi dire niente, davvero. Non sono io quella in torto.»
Draco fece per replicare, ma la porta dello scompartimento si aprì velocemente e Hermione Granger e Ron Weasley fecero il loro ingresso facendo ammutolire i ragazzi.
Pansy piantò lo sguardo sulle sue unghie mentre Draco guardava fuori dal finestrino e Micheal Corner sfruttò il momento per andarsene dalla cabina dei prefetti.
« Che atmosfera gelida.» Commentò Ron beccandosi come risposta un'occhiata assassina.

*

Quando aveva lasciato Draco il giorno prima, non si era resa conto di una cosa fondamentale: avevano tutti gli amici in comune. Nel momento in cui aveva scorto lo scompartimento degli allievi di Serpeverde del sesto anno, la consapevolezza di non poter far parte del gruppo per un po' di tempo l'aveva avvolta e scaraventata nello sconforto più totale. Ecco, pensò, cosa si guadagna quando si fanno cose avventate, senza un minimo di riflessione. Per una volta che si era lasciata trasportare dagli eventi e dai sentimenti, aveva commesso l'errore più grande della sua vita.
« Ciao a tutti.» Salutò rimanendo incollata alla porta dello scompartimento. Sei paia di occhi la raggelarono sul posto: Draco aveva già raccontato la sua versione della storia. Con uno sbuffo se ne andò trascinando il suo baule alla ricerca di un vagone vuoto. Sfortuna volle che l'unico con un posto fosse quello di Paciock, Potter e della Lovegood.
« Posso?» Chiese dopo aver calato in un angolino il suo animo schizzinoso ed aver arricciato il nasino.
« Parkinson? Cosa ti porta nei bassifondi?» Chiese Potter con un sorrisino falsamente angelico dipinto sul volto.
« Fatti miei. San Potter, posso sedermi qui dato che è l'unico libero?»
« Il tuo furetto personale non ti ha tenuto il posto quest'anno?» La provocò nuovamente.
« Ma la vuoi smettere di rispondere a una domanda con un'altra domanda?» Sbottò poco elegantemente.
Harry soffocò una risata e con un gesto le fece segno di entrare.
Neville e Luna, che erano stati in silenzio fino a quel momento, ricominciarono il loro discorso da dove l'avevano interrotto.
« Ti stavo dicendo che poco fa ho visto un Ricciocorno Schiattoso volare fuori dal finestrino.»
« Ma era il riflesso del sole sul vetro!» Esclamò Neville guardando con gli occhi sgranati la ragazza.
« Draco organizza ogni anno la caccia ai Ricciocorni, ma ormai penso si siano estinti.» Commentò con tono ironico Pansy dopo aver preso posto. « Puniscilo per questo affronto nei confronti dei tuoi animaletti.»
« Eh?» Potter la fissava allibito.
« Dimenticavo che voi Grifondoro non capite la sottile arte del complotto e della menzogna per infamare il prossimo e aizzargli contro le menti deboli e facilmente corruttibili.» Spiegò la Serpeverde annuendo con fare comprensivo.
« Non siamo meschini come voi!» Esclamò d'impulso Neville. « E non capisco che cosa ci fai qua con noi! Ci hai sempre disprezzati e ora stai qua.»
« Ti spiegherò un paio di cosette, Paciock. Sai, c'è un momento della vita in cui l'ape si posa sul fiore... ma poi l'ape si stanca del fiore e vola da un altro fiore.»
« Ti sei stancata dei tuoi compagni?» Chiese Neville cercando di capire il ragionamento.
« Uhm, quella dell'ape e del fiore di solito è una metafora sessuale.» Spiegò Pansy. « Mi sono stancata del mio ragazzo e l'ho mollato. Dato che penso che al momento mi stia odiando a morte, non posso stare con i miei amici. Chiaro?»
Si sentiva tremendamente in imbarazzo nel farsi vedere con una compagnia del genere. Avrebbe preferito stare con i serpeverde e beccarsi delle fatture e delle maledizioni piuttosto che dividere la stessa aria di Potter e compagnia. Ogni volta che intravedeva qualcuno di sua conoscenza, rapidamente si eclissava dietro a uno dei tanti giornali di moda che si era comprata il giorno prima.
Dopo almeno un'ora passata lì, cercando di eclissarsi rientrarono i due prefetti di Grifondoro dopo la loro ronda.
« Che cosa ci fa qua questa vacca?» Chiese Hermione quasi sconvolta.
Pansy non la degnò di una risposta e tornò a pensare al suo piano di rivalsa. Quello era solo un periodo decisamente cupo, ma lei ce l'avrebbe messa tutta per girare le carte in suo favore.


*

Avrebbe preferito che la sua entrata nella Sala Grande di Hogwarts fosse più epica, magari come quella di Potter e Weasley al secondo anno. Invece si trovò ad entrarvi in mezzo a una massa di ragazzini scalpitanti. Grazie a Dio era stata raggiunta da Daphne la quale aveva deciso di averle tenuto il muso per abbastanza tempo e insieme si erano sedute vicino ai ragazzi del loro stesso anno. Theodore Nott le aveva rivolto un cenno di saluto subito imitato da Zabini. Le ragazze si erano limitate a guardarla sprezzanti e con un'aria di superiorità di gran lunga peggiore di quella di Pansy.
« Ho tutto il suo fanclub contro.» Commentò Pansy intimamente contenta di ciò.
« Quelli che ti odiano ti rendono famosa.» Fu la risposta della bionda.
Durante tutta la durata della cena Pansy si era resa conto che molte persone la stavano fissando attentamente. Forse era solo paranoica, ma si sentiva al centro dell'attenzione senza tuttavia desiderarlo.
« Corner non ti toglie gli occhi di dosso.» Le disse Daphne ghignando.
« Ah.» Laconica come non mai, Pansy si girò per vedere e notò che Corner la stava fissando per davvero e come lui anche Terry Steeval. « Ma Draco?»
« Lui adesso sta parlando con Zabini. O meglio Zabini parla e Draco mangia.»
« Non farti beccare a guardarlo.» L'ammonì.
« Ops. Mi ha beccata.» Daphne rivolse un saluto a Draco e Pansy si sentì sprofondare.
« Non ci credo ancora. Sono single.»
« E da domani si torna in piazza, tesoro.»
Pansy sorrise alla sua amica pensando che erano tre anni che vedeva solo Draco nelle vesti di fidanzato e ora doveva ricominciare il lavoro di conquista da capo.


*

Salve a tutti (:
Spero sia di vostro gradimento anche questo capitolo. Ci tenevo a specificare inoltre che questa storia è scritta con il semplice scopo di distrarmi un po' con del sano Draco/Pansy u.u
Va beh dai, fatemi sapere che ne pensate.
Nel frattempo ci tengo a ringraziare chi legge e segue la storia e chi ha lasciato una recensione.
Sasyherm e Maichy, grazie <3
Faith 

   
 
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