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Autore: My Pride    05/12/2021    0 recensioni
~ Raccolta di flash fiction/one-shot incentrate sui membri della Bat-family ♥
» 200. Cospiracy ~ Bernard x Tim
Non è la prima volta che Bernard passa un mucchio di tempo al computer, ma non gli è mai capitato di starsene quasi mezza giornata alla ricerca di chissà cosa tra forum che parlano di supereroi, siti dedicati e informazioni che dovrebbero teoricamente arrivare dal cosiddetto “dark web”.
Genere: Commedia, Generale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna, Het, Slash | Personaggi: Bruce Wayne, Damian Wayne, Jason Todd, Jonathan Samuel Kent, Richard Grayson
Note: Raccolta, What if? | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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Never got used at your bruises Titolo: Never got used at your bruises
Autore: My Pride
Fandom: Super Sons
Tipologia: One-shot [ 1073 parole [info]fiumidiparole ]
Personaggi: Damian Bruce Wayne, Jonathan Samuel Kent

Rating: Giallo
Genere: Generale, Slice of life

Avvertimenti: What if?, Slash
Maritombola #12: 49. (CRONOTRASLATO, QUINTA EDIZIONE) “No. Dovevi pensarci prima.”


BATMAN © 1939Bob Kane/DC. All Rights Reserved.

    L'appartamento di Jon era fin troppo silenzioso, quella sera.
    Damian si era diretto a Metropolis per occuparsi di un caso a cui stava lavorando da un'intera settimana, ed era finito con l'immischiarsi in una guerra tra bande per il controllo del traffico di droga dalle parti di Suicide Slum.
    Il suo addestramento gli aveva permesso di tener testa alla maggior parte di quegli uomini e di rompere loro qualche osso, ma lui stesso non era uscito illeso dallo scontro in cui si era ritrovato. Con gli ultimi tre uomini ancora in piedi, uno di loro e aveva approfittato per colpirlo alla schiena e farlo cadere carponi sul pavimento del magazzino, puntandogli contro la pistola; il rumore dell sparo era risuonato fra le mura di cemento e Damian aveva fatto in tempo a spostarsi nonostante le ferite riportate dallo scontro, ma era stato proprio in quel momento che un lampo rosso e blu si era parato dinanzi a lui e aveva deviato il secondo proiettile, sciogliendo le armi degli altri due uomini mentre Damian si occupava di atterrarli.
    Quando tutto era finito e Jon l'aveva guardato, Damian aveva letto nei suoi occhi qualcosa che lo aveva profondamente turbato. In silenzio, dopo aver aspettato la polizia con lui - seppur nascosto nell'ombra - e aver consegnato quei criminali alla giustizia, aveva permesso a Jon di farsi caricare in spalla per raggiungere il suo appartamento, dove gli avrebbe dato le prime cure. Erano entrati dalla finestra e se l'era poi richiusa alle spalle, facendolo accomodare sul divano mentre si affaccendava in giro per casa alla ricerca della sua attrezzatura medica.
    Damian lo aveva guardato in silenzio, lo stesso silenzio che Jon non aveva smesso di rivolgergli fino a quel momento. Era... strano, a ben pensarci. Di solito Jon era molto loquace, persino in situazioni del genere, ma quel suo tacere sembrava pesare più di quando Damian stesso volesse ammettere. Solitamente borbottava qualcosa tra sé e sé, gli gettava delle occhiate e aggrottava le sopracciglia o arricciava le labbra, creando una piccola fossetta ad un angolo della bocca che, forse, Jon stesso non sapeva nemmeno di avere. Damian ormai conosceva tutte queste piccole cose di Jon... ma non quel suo modo di fare.
    Jon si era occupato delle sue ferite e, dopo avergli messo un cerotto ad un angolo della bocca e uno sotto la guancia destra, gli aveva fasciato il busto e steccato due dita rotte, e tuttora, mentre si occupava di bendare il suo avambraccio destro, sembrava che avesse perso il dono della parola.
    «Sono solo umano, Jon», esordì d'un tratto Damian, cominciando a trovare quel silenzio tra loro fin troppo opprimente. «Mi faccio male, ci sono abituato... quindi non devi fare quella faccia ogni volta», soggiunse, poiché, peggio del silenzio, era l'espressione ferita che si era dipinta sul viso di Jon.
    Il volto di Jon si trasfigurò difatti in una maschera di incredulità. «Huh?!» Sollevò lo sguardo per fissarlo con tanto d'occhi. «Ti sei abituato?! Beh, cazzo! Buon per te, Ragazzo Meraviglia!» sbottò, e Damian, arricciando le labbra, ebbe almeno la decenza di guardare altrove. Accidenti, quel boyscout aveva appena imprecato? Doveva essere davvero furioso. «Devo essere un idiota per essermi preoccupato», continuò mentre era impegnato a fasciare quel braccio fino al polso, con la rabbia che scaturiva parola dopo parola. «Perché che male può fare qualche mucchio di lividi, diversi tagli, tre costole rotte e un polmone perforato, giusto!?»
    Dopo quell'ultima frase, cadde nuovamente un pesante silenzio tra loro. Jon aveva alzato la voce senza nemmeno rendersene conto, troppo arrabbiato per la noncuranza con cui Damian aveva sempre trattato le sue ferite, anche quella sera; era un vigilante e conosceva i rischi del mestiere, ma questo non voleva di certo dire che non poteva pensare un po' di più al suo bene. Eppure Damian sembrava incurante della sua vita, e fu a quel pensiero che, sospirando, Jon strinse delicatamente la mano destra di Damian nella sua.
    «Non ci sono abituato», sussurrò, abbassando un po' le palpebre. «Non importa quanti anni ho passato al tuo fianco... a vederti rischiare la vita come se non avesse importanza... non riesco mai ad abituarmi a vederti soffrire». Anche se aveva gli occhi chiusi e non poteva vederlo in viso, sentì il cuore di Damian battere un po' più veloce e il sangue fluire rapidamente nel suo corpo, simbolo che, forse come lui, era un po' arrossito. E aumentò la stretta sulla sua mano, sempre attento a non fargli male. «Sei così importante per me, D...»
    Si guardarono entrambi per un lungo istante, con la consapevolezza di quelle parole che aleggiava fra loro. Sapevano ciò che provavano l'uno per l'altro, che la loro amicizia fosse salita di qualche gradino nel corso degli anni e che tra loro c'erano momenti in cui non avevano bisogno di esprimere i loro sentimenti... eppure, sentire Jon pronunciare quelle parole, aveva smosso qualcosa in entrambi.
    Damian scosse la testa e, prima ancora che potesse rifletterci su, allungò il braccio sinistro verso Jon e gli cinse il collo per attirarlo a sé, sentendo Jon irrigidirsi per un momento a quel suo modo di fare. Non lo abbracciava spesso, anzi, quasi praticamente mai, quindi poteva capire perché Jon si fosse stranito... ma non importava. In quel momento, era ciò che voleva fare. Ciò che desiderava fare.
    «D...» provò Jon, ma Damian lo strinse contro di sé più forte che poté, affondando il viso nel suo petto prima di artigliare il mantello alle sue spalle.
    «Zitto».
    «...ti farai male. Dai... lasciami».
    «No. Dovevi pensarci prima di essere così sentimentale». Damian chiuse gli occhi, ignorando il dolore al costato che sentiva ad ogni respiro. «Mi dispiace, J. Dico sul serio. Non avevo intenzione di farti preoccupare».
    Jon si accigliò, cercando di abbassare lo sguardo solo per riuscire a fissare i capelli scuri dell'amico. Damian lo aveva stretto così tanto che non sembrava affatto intenzionato a lasciarlo andare, e Jon stesso, a dire il vero, non voleva che lo facesse. Sentire Damian contro di sé, il suo calore, il battito del suo cuore... gli dava la consapevolezza che fosse lì, vivo, e gli faceva desiderare di non lasciare mai il suo fianco.
    «Sei il solito idiota, D...» sussurrò semplicemente, ricambiando quell'abbraccio nell'affondare il naso fra quelle ciocche scure. E rimasero così, l'uno stretto nell'abbraccio dell'altro, mentre la città finalmente si svegliava
.





_Note inconcludenti dell'autrice
Allora. Questa storia non solo è stata scritta per la dodicesima edizione (dopo un lungo periodo di latitanza) della Maritombola - Chaotic Good Edition indetta da Lande di Fandom
Inoltre, come per la storia Melody of hearts, l'ispirazione per questa one-shot è nata grazie ad una piccola sequenza di disegni creata da Springfield🌸su twitter, e potete vederlo qui.
Inoltre da un po' di tempo a questa parte (leggasi: luglio) sto cominciando a scrivere anche su Archive of Our Own in inglese (anche se, mhn, qualche cosetta va migliorata), quindi se vi va di passare trovate i miei lavori a questa pagina
Commenti e critiche, comunque sia, son sempre accetti
A presto! ♥



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