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Autore: lmpaoli94    05/12/2021    1 recensioni
Civitella Cesi, Viterbo
Nessuno sapeva suonare come lui.
La melodia che emanava in quel luogo risuonava in tutto il castello e in tutto il piccolo borgo di quel luogo dimenticato dal passato.
Ma il conservatorio, inaugurato all’interno del Castello del borgo, cercava di far riecheggiare quel passato tanto dimenticato ma che aveva un assoluto bisogno di ritornare alla luce grazie ad un piccolo gruppo di adolescenti passionevoli di musica che scopriranno la voglia di imparare l’arte delle melodie dimenticate e di una voglia di riscoprire l’amore senza dimenticarsi del loro percorso formativo.
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Amanda Baldi era senza dubbio la più bella professoressa che io avessi mai visto in tutta la mia vita.
Oltre ad essere così graziosa e sensuale, era davvero molto intelligente e tutti i miei compagni erano come attratti da lei.
ma d’altronde come dargli torto? Non si poteva non ascoltarla. Sembrava quasi ipnotizzarci.
Non mi era mai capitato prima d’ora e il modo in cui avrebbe suonato da lì a poco con le sue gracili e delicate manine, avrebbe ancora scioccato tutti noi.
Non riuscivo a sbattere le palpebre e il mio sguardo non era mai stato così attento prima d’ora.
Sembravo quasi impazzito, come se non mi riconoscessi.
E nel mentre lei suonava, sentivo quel legame toccarmi nel profondo, come se la professoressa Baldi mi stesse parlando con le sue note.
Credevo che avesse suonato ancora ad occhi chiusi, ma il suo sguardo andò ad incrociare il mio sguardo come se fossimo due calamite in cui non riuscissimo a staccarci l’un l’altro.
le sue canzoni erano collegate mediante uno spartito che sembrava quasi non finire mai.
Il suono della sua arpa durò quasi mezz’ora prima che un forte applauso si levò in tutta la sala.
< Mi raccomando ragazzi, non ditelo al Signor Tucci > replicò la giovane donna accogliendo quegli applausi < Se sarebbe geloso. >
Risate sommesse scandirono quella lezione che io non avrei mai dimenticato in nessun modo.
E quando la campanella sancì la fine dell’ira, tutti i miei compagni lasciarono l’aula.
Tutti tranne me.


Non sapevo cosa fare.
Non sapevo se congratularmi con lei o fare finta di nulla.
Ero davvero ammaliato e interdetto dalla sua musica e dalle sue spiegazioni.
Non mi ero mai sentito così e i miei ormoni ne avrebbero risentito molto.
Quando la giovane professoressa alzò lo sguardo nel vedermi imbambolato e immobile, si limitò a sorridermi con sguardo sincero e pieno d’amore.
Non avrei dovuto confondere il rapporto che si stava creando così velocemente, anche perché le insidie erano all’ordine del giorno.
Non potevo mostrarmi debole.
Ma chi avrebbe potuto resistere a quello sguardo seducente?
< Complimenti per la lezione, signorina Baldi. >
< Grazie, Alessandro > rispose ancora sorridente la donna < HO notato che mi ascoltavi con interesse. >
< Come tutti gli altri miei compagni, suppongo. >
< No, Alessandro. Tu eri il più attento. Non posso sbagliarmi. >
Che quella donna così innocente ma intelligente avesse capito i miei istinti nascosti che non aspettavano altro che venire fuori come un vulcano in eruzione?
“Oh, no. sarebbe stato davvero imbarazzante.”
< Voglio solo essere il migliore di tutti i miei compagni. Tutto qui > replicai semplicemente < Ma la ringrazio per i suoi complimenti. >
< E’ la pura verità, Alessandro. Tu hai del potenziale che non ha bisogno di rimanere nascosto e sono convinto che nel corso di questi mesi riuscirai a darmi grandi soddisfazioni. >
“La mia più grande soddisfazione sarebbe possederla, cara professoressa. Sono convinto che pizzicando l’archetto il fremito delle mie emozioni sarebbe scandito dal mio eroismo più profondo.”
Non capivo più nulla di fronte a quella giovane donna.
Più mi parlava più mi sentivo imbambolato.
Dovevo andarmene alla svelta altrimenti gli sarei potuto saltare addosso.
< Magari se sei disponibile potrei darti qualche lezione in privato con l’arpa. È uno strumento molto difficile da suonare, ma sono convinta che tu riusciresti a farlo senza problemi. Sempre che non ti pregiudichi la tua passione per il violino e tutte le altre lezioni. >
Il violino in quel momento era stato estromesso dai miei più recogniti pensieri.
Non avrei potuto dirgli di no, anche perché come avrei potuto fare.
> Ne sarei davvero lieto. >
< Ottimo. Possiamo anche iniziare la prossima settimana. Ti va bene? >
< La prossima settimana va benissimo. >
Ero come al settimo cielo.
Un fanciullo pieno di felicità che non si vergognava di quello che sarebbe potuto accadere.
Le nostre lezioni sarebbero state colmate da una sincerità che non poteva essere fraintesa.
E più sarebbe passato il tempo, più la mia perdizione sarebbe cresciuta in maniera esponenziale.
   
 
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