note: Non linciatemi
vi pregooo! So che ho già un'altra storia in cantiere, ma questa
aveva la necessità di essere pubblicata ora per avere un vostro
giudizio! Vi prometto che sarò puntuale negli aggiornamenti di
entrambe le fic!
Questo capitolo è brevissimo, ma è anche una specie di
prologo, perciò gli altri non saranno sempre così corti=)
Fatemi sapere che ne pensate!
HARRY'S ANIMAGUS SHAPE
(parte prima)
The
white tiger flies
with
its wings in the dark blue skies,
and
it sees the big eagles,
and
it dreams its self in their moon,
and
it wants their stars;
This
is the whit tiger and this is its sad story:
it
can't realize its little desire,
but
only it walks
with
the Marauders under the sun.
by
Kira90
"Non si vede bene
che col cuore. L'essenziale è invisibile agli occhi"- De
Saint Exupèry, Il Piccolo Principe
Post libro 5
riassunto: durante
l'estate, distrutto dalla perdita di Sirius e dalla rivelazione sulla
profezia, Harry si ritrova a dover fare i conti con certi cambiamenti
del suo corpo ma anche con ben altre preoccupazioni...
rating: verde/giallo?
1.
In quella calda, afosa giornata di metà Luglio, Harry James Potter si ritrovava a correre come un pazzo per sfuggire a cinque agenti della polizia babbana, nel bel mezzo di una strada affollata in pieno centro a Londra. Harry, con una busta di plastica piena in mano e la bacchetta ben nascosta nella tasca dei jeans sotto l'enorme camicia, cercava di non pensare al fatto che ancora una volta suo cugino era riuscito a metterlo nei guai e continuava a correre; sperava di disseminare quegli uomini in qualche vicolo ma non conosceva bene la zona e aveva paura di restare intrappolato. Li aveva distanziati solo di qualche metro urtando e travolgendo la gente che malauguratamente gli passava vicino, e si sentiva il loro fiato sul collo. Non si fermò davanti alla volante che gli aveva appena bloccato il passaggio: l'adrenalina gli scorreva a fiumi, sentiva che il cuore gli sarebbe scoppiato, ma a scoppiare fu qualcos'altro, il suo autocontrollo. Non si fermò, semplicemente scavalcò l'auto saltando sul tettuccio di questa, sotto gli occhi increduli dei presenti. Harry iniziava a sentire una strana pressione a livello di muscoli e ossa, che parevano scricchiolare, e si diede dell'idiota per essersi ficcato in quella situazione. Di nuovo, a distanza di poche settimane. Senz'altra scelta, ignorando il nodo allo stomaco che gli provocava il pensare ai fatti del Ministero e alla scomparsa di Sirius, si infilò in una stradina laterale e presto si ritrovò a girovagare senza meta in un reticolo di vie anguste e poco illuminate... senza dubbio un quartiere malfamato, che aveva una sgradevole somiglianza con Nocturne Alley. Non sentiva più gli stivali degli agenti alle calcagna, quindi rallentò un pò per riprendere fiato. Eppure quel dolore di muscoli e quello strano formicolio sotto pelle continuavano a tormentarlo. Si rese conto troppo tardi di ciò che gli stava succedendo. Nella stradina deserta si materializzarono improvvisamente con un sonoro CRACK tre Mangiamorte, proprio mentre il suo corpo prendeva a cambiare forma...