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Autore: Delsin98    09/12/2021    1 recensioni
Un'antica minaccia risalente agli albori del mondo, sta per tornare e questa volta è più forte e dirompente di quanto non lo fosse mai stata.
Shiyuki, un promettente duellante, dovrà dar fondo a tutte le sue energie per fermarla, cercando al tempo stesso di far luce sul mistero che la circonda.
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Sorpresa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 9 - Forza Astrale 






Shiyuki = 3250 LP
Mano = 1
Zona carte bandite = 2
Cimitero = 7
Deck = 30

Shugo = 4100 LP
Mano = 2
Zona carte bandite = 0
Cimitero = 6
Deck = 28

 

 

«Prima di tutto, attivo dalla mia mano la carta magia “Carta di Santità” essa ci permette di pescare dal nostro deck fino a che non raggiungeremo il totale di sei carte»  

«Ma è impazzito?» chiese confuso il ragazzino dai fluenti capelli azzurri, osservando il guardiano che pescava ben quattro carte dal proprio deck   

«Avrà avuto le sue buone ragioni» replicò il biondino scrollando le spalle «Non ci resta che osservare e attendere»   

«Poi attivo l’effetto di “Aeustus”: una volta per turno posso scegliere un mostro sul tuo terreno e distruggerlo, di conseguenza tu ricevi un danno pari alla metà del suo attacco originaleColpisci, “Aeustus”, distruggi “Drago Oscuro Metallico Occhi Rossi”»  

Il drago caricò quella calda e intensa fiammata, scagliandola contro la belva un tempo appartenuta al compagno del “Re dei Giochi”, incenerendola all’istante 

«Temo di dover stroncare sul nascere questa tua iniziativa» intervenne il guardiano «Svelo la carta trappola “Specchio Dracustodico”, esso mi permette non solo di ridurre della metà il danno che mi avresti inflitto, ma di distruggere il drago che così facilmente ha osato voltarmi le spalle»  

Shiyuki osservò inerme mentre l’attacco veniva rispedito al mittente, esplodendo all’interno delle sue stesse fiamme (1400:2 = 700) (4100 – 700 = 3400)   

«Poi posso bandire dalla mia mano un mostro “Dracustodico” di livello 4 o inferiore, bandisco “Panjalak, il granitico dracustode”. Immediatamente si attiva il suo effetto: se questa carta viene bandita, posso scegliere un mostro di tipo Drago scoperto sul mio terreno e fargli guadagnare 500 punti di attacco. Non mi resta che rafforzare il mio “Glaciatus”. (3300 + 500 = 3800). Poi posso aggiungere un mostro “Dracustode” di livello 4 o inferiore dal mio deck, vieni a me, “Aenon, lo scrosciante dracustode”. E non è finita qui, avendo bandito “Panjalak” si attiva l’effetto della mia carta magia terreno, quindi tu subisci un danno di 800 punti (3250 – 800 = 2450)»   

«É riuscito a fare tutto questo anche nel turno del proprio avversario, non c’è che dire, Shiyuki ha trovato pane per i suoi denti» commentò l’utilizzatore dell’archetipo “Orrore Ardente”  

«“Devo cercare di sbarazzarmi di quella carta magia terreno”» rifletté il giovane bicolore «“Senza contare il fatto che avendo pescato altre quattro carte e aggiunto “Aenon” alla propria mano, ha di sicuro qualcosa in mente, potrebbe per esempio nascondere qualche altro asso nella manica. No, devo cercare di non farmi distrarre”» pensò lui ancora una volta scuotendo il capo «Visto che non controllo alcun mostro sul terreno posso evocare specialmente “Pistolero Spaziale” in posizione d’attacco» 

Un uomo alto e snello avvolto in un lungo cappotto grigio provvisto di mantello e sormontato da una sorta di pelliccia fece la sua comparsa sul terreno. Indossava dei pantaloni del medesimo colore del mantello, terminanti con degli stivali marroni ornati da speroni. Il petto era fasciato da quella che aveva tutta l’aria di essere una specie di corazza grigiastra nella parte superiore e marroncina in quella inferiore, nella quale vi erano presenti due fondine, una delle quali conteneva un’arma da fuoco. Nella mano, avvolta da guanti a mezze dita color ardesia, impugnava una pistola argentata di grosso calibro, mentre l’altra sorreggeva il capello cinereo che ne circondava il capo. (Lv: 4/ Atk: 2100/ Def: 1400)   

«Successivamente evoco normalmente il mostro “Cacciatore di Taglie Spaziale”» Un altro individuo fece la sua apparizione, anche se diversamente dall’altro, questo indossava una nanotuta dall’aspetto futuristico e un casco che copriva interamente il capo, salvo per una sezione trasparente che ne permetteva la libera visuale (Lv: 4/ Atk: 1800/ Def: 1200) «Si attiva immediatamente il suo potere speciale: quando questa carta viene evocata normalmente, posso aggiungere dal mio deck alla mia mano un mostro tuner di attributo luce o oscurità, è il momento di sfoderare una delle carte a cui sono maggiormente affezionato, poiché è stata la prima in assoluto»  

Nell’udire quelle determinate parole, gli occhi del biondino si spalancarono per la sorpresa. Non credeva che avesse tenuto quella carta, poiché era ormai convinto che Shiyuki l’avesse rimpiazzata con le altre venute dopo. Essa gli ricordava i vecchi tempi, al quarto compleanno del figlio, quando egli stesso decise di fargli dono di quella preziosa carta, sicuro che un giorno gli sarebbe certamente servita. Che fosse arrivato quel giorno profetizzato? 

«Aggiungo alla mia mano la carta “Cipher Dragone”»  

Nell’ascoltare il nome di quella carta, i due si voltarono verso il padre del giovane, osservando come un flebile sorrisetto soddisfatto aveva cominciato a farsi strada sul suo volto 

«Poi attivo il secondo effetto di “Cacciatore di Taglie”: offrendola in tributo, posso evocare un mostro “Spaziale” di livello 4 o inferiore dal mio deck, ma esso non potrà dichiarare un attacco. Sta per entrare in scena il mio “Pinguino Spaziale”»  

Un volatile davvero singolare atterrò sul terreno: indossava una sorta di tuta spaziale, comunemente utilizzata dagli astronauti, completa di casco trasparente, dentro il quale si poteva chiaramente distinguere il volto piumato color ebano, solcato da una vistosa cicatrice che si estendeva lungo tutto l’occhio sinistro, donandogli un’aura minacciosa. Sul dorso era posto qualcosa molto rassomigliante ad uno zaino, al quale, tramite dei tubi, erano collegate due pistole dall’aspetto futuristico, entrambe brandite e puntate verso il nemico (Lv: 4/ Atk: 1600/ Def: 900)   

«Ora che è finalmente giunto a noi, posso attivare il suo effetto: Quando questo mostro viene evocato tramite evocazione speciale, posso scegliere come bersaglio un mostro sul terreno del mio avversario e farlo ritornare nella sua mano, ma visto che disponi di un mostro Synchro, esso ritorna nell’Extra Deck. Bye Bye “Glaciatus”»   

«Ora capisco il motivo per il quale hai sacrificato il mostro precedente, miravi a questo» commentò l’avversario assottigliando lo sguardo, mentre osservava il proprio mostro che ritornava nel luogo da cui proveniva «Sappi però che non ti sbarazzerai dei miei draghi così facilmente»   

«Vedrò di prenderne nota» replicò il giovane «Ora sovrappongo “Pistolero Spaziale” e “Pinguino Spaziale” entrambi di livello 4. Con questi mostri costruisco la rete di sovrapposizione! Ecco che dalle profondità del cosmo giunge il guerriero che bracca i malvagi, polverizzando ogni cosa nella sua avanzata! Evocazione Xyz! La caccia è aperta, Artemis, l’Arciersteroide Spaziale!»  

Dal vortice creatosi per l’evocazione xyz emerse una figura trasparente, ma presto tutti poterono comprendere come quello fosse una sorta di occultamente, materializzando subito dopo l’intero corpo in tutta la sua fierezza. Era un umanoide alto e massiccio, che indossava qualcosa di non molto differente dalla nanotuta del “Cacciatore di Taglie”, solo di un colore più scuro e provvista di un sacco di ornamenti e oggetti dall’uso e funzione sconosciuta, oltre ad essere completamente rinforzata da nanofibre di carbonio e chissà quali altri metalli e leghe, un casco ben proporzionato con visiera oscurata ne fasciava il capo, facendolo apparire ancor più misterioso. Brandiva un arco compound dalle sembianze futuristiche, che sembrava fatto dello stesso materiale del vestiario. (Rank: 4/ Atk: 2400 Def: 1000)  

«Si, ecco uno dei miei mostri preferiti!» esclamò Isabel, che fino ad allora aveva seguito in estremo silenzio il corso del duello, sollevando un pugno verso l’alto 

 «Ma se non capisci nulla di questo gioco» ribatté con un sorrisetto Ren, beccandosi un cazzotto dritto sul braccio «Il prossimo colpirà quella faccia da ebete che ti ritrovi» controbatté la mora, sotto lo sguardo divertito del biondino «Ogni volta mi dimentico che sei piuttosto suscettibile» commentò il ragazzo massaggiandosi la zona colpita  

«Sembra un mostro temibile» osservò l’utilizzatore dei “Dracustodi”  

«Oh, non immagini quanto» replicò il giovane «Ma prima di tutto si attiva il potere speciale del mio “Pistolero Spaziale”, avendolo utilizzato come mostro materiale per l’evocazione speciale di un mostro, tu subisci ben 800 punti di danno (3400 – 800 = 2600)  Attivo l’effetto di questo valoroso guerriero: Una volta per turno, posso staccare 2 materiali Xyz da questa carta e scegliere come bersaglio un numero di carte magia o trappola pari al numero di mostri “Spaziale” scoperti sul mio terreno, così facendo esse vengono distrutte. Visto che possiedi solo “Santuario Dracustode” come carta magia e io controllo un solo mostro, di addio al tuo tempietto! (Material: 2-2 = 0)» 

«Cosa?» domandò incredulo l’avversario  

«É ora di cambiare scenario. Vai, “Artemis”, Emp Shot!» L’arciere si mise in posizione, e tendendo l’arco verso il proprio bersaglio, scoccò una freccia dai tratti luminescenti che andò ad impattare contro la struttura, cominciando a sgretolarsi come se fosse sabbia.   

«E per ogni carta distrutta da quest’effetto, subisci 500 punti di danno»  

Il guardiano venne colpito da piccoli frammenti che rimbalzavano da ambedue le parti (2600 – 500 = 2100)  

«Questo è lo Shiyuki che tutti conosciamo e amiamo!» urlò Ren alzandosi in piedi «Con poche mosse è riuscito a sbarazzarsi di quel drago da strapazzo e di quella fastidiosa magia terreno, evocando anche un mostro con il quale incenerire i suoi life points» continuò il giovane, mentre il biondino annuiva soddisfatto «Vai, Shiyuki, sconfiggilo e spediscilo negli abissi del Tartaro!» lo incitò nuovamente l’azzurrino, mentre la ragazza sbuffava per i suoi modi da lei reputati rozzi   

«Non me lo faccio ripetere due volte» replicò il bicolore mentre si preparava a sferrare l’attacco decisivo «“Artemis” mettiamo fine a questa partita, Hunter’s Comet Arrow!»  

L’umanoide prese ben cinque dalla propria faretra, posizionandole sull’arco e procedendo a scagliarle verso l’alto, illuminate di un intenso cremisi, aumentando di dimensione e moltiplicandosi, precipitando poi verso l’avversario come una vera e propria pioggia di comete, ma qualcosa sembrò andare storto, poiché esse si infransero su una sorta di barriera che circondava completamente il territorio avversario. Dopo il dissiparsi della polvere causata dall’impatto delle simil-comete, un drago mai apparso prima era ben visibile sul campo, e con un rapido battito delle sue maestose ali, scacciò i residui rimasti. 

 Era di dimensioni decisamente più minute rispetto agli altri esemplari schierati precedentemente dal guardiano. Era bipede ma con una postura più simile a quella di un dinosauro e un palco di imponenti corni verdi si estendevano sopra il capo. Le squame di un verdognolo quasi spento erano percorse da strani motivi verde smeraldo. Un altro paio di ali, ben più piccole rispetto alle principali e attaccate alle zampe artigliate, assumendo l’aspetto di pinne color cremisi con qualche sfumatura porpora completavano il tutto.  

 «Com’è possibile che sia ancora in piedi?» mormorò Ren, confuso come il ragazzo da quell’inaspettato risvolto degli eventi  

«Vedi...» esordì l’avversario «Ho potuto salvarmi solo grazie all’aiuto di questo piccoletto» dichiarò lui indicando il draghetto che ruggiva fiero sul campo «Si tratta di “Javistha, l’infaticabile apprendista”, grazie al suo potere speciale, ogni volta che ricevo un attacco diretto e questa carta è nella mia mano: posso evocarlo specialmente sul mio terreno e mettere fine alla Battle Phase»  

«Metto due carte coperte e termino il turno. Sembra che alla fine io abbia fatto bene a non sottovalutarti» replicò il ragazzo con un sorrisetto di sfida, scoccando una rapida occhiata all’ amico che sbuffava indispettito «In effetti non sarebbe stato un duello degno di questo nome se ti avessi sconfitto subito» continuò lui tornando ad osservare il tizio   

«Sarebbe stato scortese da parte mia interrompere il tuo divertimento» dichiarò sarcastico Tatsuhiko «Noto che sembri piuttosto sicuro di te» continuò lui pescando dal proprio mazzo «Permettimi di far vacillare questa tua convinzione» 

 
 

Shugo = 2100 LP
Mano = 6
Zona carte bandite = 1
Cimitero = 10
Deck = 23


Shiyuki = 2450 LP
Mano = 3
Zona carte bandite = 1
Cimitero = 11
Deck = 22
 

 


 «Adesso posso mostrare il vero potere di “Javishta”» dichiarò l’uomo sollevando un braccio verso il cielo  

«Che sta blaterando?» chiese il ragazzino dei mostri Pyro «Quel drago ha ancora delle sorprese?»  

«“Lo sapevo”» pensò il bicolore, mettendosi in guardia    

«Davvero pensavate che fosse finità lì?» domandò il guardiano con un sorrisetto beffardo «Attivo il potere speciale di “Javistha”: una volta per turno, posso bandire questa carta dal mio terreno ed aggiungere una carta magia o trappola “Dracustode” dal mio deck. Scelgo, “Sovrapposizione Dracustodica”»   

«Non credo ti potrà servire a molto» dichiarò Shiyuki, avendo capito esattamente cosa l’avversario stesse cercando di attuare «Da quel che ho capito, per effettuare le evocazioni speciali dei mostri “Grandracustode” hai bisogno di materiali specifici, ovvero i mostri “Dracustode”, ma quell’esserino che hai appena bandito non lo sembra affatto»  

«Ed è qui che ti sbagli, giovane Shiyuki» replicò l’uomo in un tono piuttosto calmo, come se quello fosse un’inconveniente da poco «Vedi, “Javistha” è uno dei nuovi arrivati, che si allena costantemente e duramente per far sì che un giorno possa realizzare il suo più grande sogno: entrare nei “Dracustodi”, proprio per questo motivo una volta che esso viene bandito, egli è considerato come un mostro “Dracustode” e può assumere il nome e l’attributo di uno dei mostri “Dracustode” che ho in mano, quindi scelgo “Aenon, lo scrosciante dracustode”, di conseguenza esso diventa di attributo acqua»  

«Che?» esclamò sorpreso Ren  

«Quindi posso utilizzare questa cartaAttivo dalla mia mano la carta magia “Sovrapposizione Dracustodica”, carta che posso attivare solo a condizione che abbia 2 mostri “Dracustodi” di livello 4 nella mia zona carte bandite e grazie alla quale posso sovrapporre “Panjalak” e “Javistha” il cui nome viene considerato come “Aenon”, entrambi banditi e di livello 4. Con questi due mostri costruisco la rete di sovrapposizione. La forza della terra e le acque della vita che custodiscono il passato si uniscono per purificare questo luogo! Evocazione Xyz! Manifestati, o potente guardiano e seppellisci i miei nemici, Cupressus, il ligneo Grandracustode!»  

Un assordante ruggito squarciò il cielo, mentre in un turbine aromatico e fresco di fiori di ciliegio appena sbocciati, emerse la nuova fiera, unendosi al fragore della battaglia. Shiyuki rimase terribilmente scosso da quella creatura così immensamente bella e feroce, gli ricordava l’incarnazione della natura stessa: affascinante, ma temibile. Era come se fosse parte integrante con essa, in una sorta di rapporto simbiotico, qualcosa che ti lasciava senza fiato difronte ai miracoli del creato: il suo intero dorso era ricoperto da muschio e qualche altro tipo di vegetazione, al di sotto della quale si estendevano delle conformazioni simili a radici fino ad arrivare alle zampe, possenti e salde, tanto da dar l’idea di esser fatti di quercia, stessa cosa dicasi per gli artigli, duri e affilati come la nuda pietra. Le scaglie del ventre erano del medesimo materiale, levigato e brillante. La snella coda assumeva i tratti di un ramo d’albero, terminante con quella che rassomigliava ad un’alga o comunque a qualcosa di analogo che si annidava nei corsi d’acqua boschivi. Il capo invece, ricoperto da squame dall’aspetto e consistenza simili ad una corteccia, era adornato da una folta e voluminosa criniera di origine vegetale, filamentosa come gli steli d'erba , che gli donava la fierezza di una superba e regale creatura, mentre ai lati dello stesso, si estendevano un paio di corni ramosi e lignei, che si curvavano minacciose su più fronti e verso l’alto e sulle quali crescevano rigogliosi dei profumati e vellutati fiori di ciliegio, gli stessi apparsi durante la sua discesa. L'essere, apparentemente, infondeva un senso di quiete e pace interiore; appariva fiera ma, al contempo, estremamente mite. Eppure bastava guardarla negli occhi o anche solo osservare i lunghi artigli delle zampe anteriori, per rendersi conto che non avrebbe risparmiato la vita a coloro che osavano attaccare il suo territorio. (Rank: 4/ Atk: 2000/ Def: 1800)  

 
«Un altro drago stupendo» commentò estasiato il ragazzo dai capelli zaffiro «Solo che questo ha meno punti di attacco di “Artemis”»  

«Questo è uno degli errori più madornali che potresti mai fare, piccolo Ren» replicò il guardiano a quell’affermazione  

«Ehi!» lo ammonì il ragazzo «A chi dato del piccoletto?» chiese lui indispettito, odiava quando la gente lo apostrofava in quel modo 

«Mai basare tutto sulla potenza di fuoco, prendilo come un consiglio per il futuro» concluse lui facendogli l’occhiolino 

«Sbruffone» bofonchiò l’altro incrociando le braccia al petto  

«Tornado a noiProcedo a staccare un materiale xyz da questa carta per attivare il suo effetto...»

«Tutto qui? Non è successo nulla» replicò il bicolore, rimasto confuso a causa dell’azione di poco fa, poiché nulla era cambiato «Ma che razza di mostro possiede un effetto che non si attiva immediatamente?» 

«Questo ti sconvolgerà non poco, mio giovane amico» ribatté il guardiano «Cupressus, sferra un attacco contro il suo “Artemis”»   

«“Ma è uscito completamente di senno? Verrà annientato”» pensò il giovane   

«In questo momento si attiva il potere del mio mostro: Durante la Battle Phase, se questa carta attacca un mostro dell’avversario, posso ridurre a 0 i suoi punti di attacco, poi esso guadagna Atk pari alla metà di quello del mostro bersagliato (2400 – 2400 = 0) (2000 + 1200 = 3200)»  

«Non può essere, se l’attacco dovesse andare a segno, per Shiyuki sarebbe la fine» commentò Ren piuttosto rassegnato a quell’idea, seguito a ruota dalla ragazza che non smetteva di fissare il suo amico, era davvero finita? O poteva ancora esserci uno spiraglio di speranza? Il biondino, continuava vigile ad osservare lo scontro, non proferendo alcuna parola, chissà a cosa stava pensando... 

«Ti sei battuto con onore, ragazzo. Tuttavia, questo non è stato sufficiente. Ora, “Cupressus”, Wooden Impaler!»   

«Non posso darmi per vinto, e se devo perdere lo farò lottando al massimo delle mie capacità» intervenne il giovane «Svelo la carta trappola “Muro di Disturbo”, posso attivarla solo a condizione che il mio avversario dichiari un attacco e grazie ad essa, tutti i mostri scoperti sul suo terreno perdono 800 punti di Atk per ogni mostro che controlla. Visto che è schierato solo “Cupressus”, egli perde ben 800 punti di attacco (3200 – 800 = 2400)» il dragone creò una fitta e spessa coltre di fusti di legno aguzzi che si dirigeva man mano verso il mostro avversario, impalandolo e riducendolo in mille pezzi (2400 – 0 = 2400) (2400 – 2450 = 50)  

«Posiziono un mostro e una carta coperta. Termino il mio turno. Per ora sei riuscito a spuntarla, ma quando arriverà nuovamente il mio turno, non sarai così fortunato!»   

«Questo dovrebbe spaventarmi?» domandò sarcastico il giovane pescando dal proprio deck  

«Fiuh... si è salvato» commentò Ren tirando un sospiro di sollievo  

«Per il momento...» replicò il biondino «Resta da capire se sarà in grado di ribaltare a suo favore questa situazione incresciosa»   

«Può ancora vincere, ne sono sicura» ribatté Isabel   

«Per una volta sono d’accordo con te» continuò l’azzurrino «Shiyuki ha già affrontato situazioni del genere, e ne è uscito sempre a testa alta»   

 

Shiyuki = 50 LP
Mano = 4
Zona carte bandite = 2
Cimitero = 13
Deck = 21


Shugo = 2100 LP
Mano = 4
Zona carte bandite = 0
Cimitero = 13
Deck = 21


 

 

«”Devo cercare di distruggere quel drago senza attaccarlo direttamente, o potrebbe ricorrere al suo potere speciale e per me sarebbe un epilogo particolarmente triste” » pensò il giovane «Evoco normalmente il mostro “Lunarsegugio Spaziale”» 

Un mammifero dall’aspetto riconducibile a quello di un canide fece il suo ingresso sul campo, ringhiando selvaggiamente contro l’avversario. Era avvolto in un folto manto blu notte, pervaso e percorso da una linea dorata, che terminava in una forma a spirale circondata da minuscoli puntini simili a stelle, situata nella parte alta della coscia destra. La spessa coda era del medesimo colore della peluria, sfumando sulle punte, dove vi erano situate altre di quelle bizzarre stelle. Sulle zampe anteriori, vi erano strane conformazioni dorate, analogamente agli artigli, naso e l’interno dei padiglioni auricolari, che assumevano tutti quel colorito. Dalla nuca, partiva poi un ulteriore e soffice strato di pelo, di una tonalità più chiara rispetto al resto del corpo. (Lv: 4/ Atk: 1500/ Def: 900)   

«Ora attivo il suo effetto» continuò il giovane «Una volta per turno posso scegliere come bersaglio un mostro del mio avversario, poi spedisco la carta che si trova in cima al mio deck dritta al cimitero, e si si tratta di un mostro, esso perde Atk pari alla difesa del mostro che è stato scartato»   

«Anche se dovesse trattarsi di un mostro con più di 1000 Def sarebbe tutto inutile» ribatté il guardiano «Poiché sarei ancora in grado di attivare l’effetto del mio impareggiabile drago, e per te sarebbe un fallimento su tutti i fronti» concluse lui, osservando il proprio sfidante che si accingeva ad attuare la propria mossa 

«Ha ragione» affermò Ren «Shiyuki deve inventarsi qualcosa, e alla svelta»  

Ora erano tutti in trepidante attesa, aspettando di sapere quale fosse la carta che il fato avrebbe inviato al cimitero  

«La carta in cima al mio deck è “Osservatore di Stelle Astrale”, che dispone di ben 2000 punti di difesa - esordì il giovane dopo una buona manciata di minuti – Di conseguenza il tuo “Cupressus” perde lo stesso ammontare di Atk (2000 – 2000 = 0)»   

«Attivo la carta trappola continua “Sigillo Draconico”, che ti impedisce di attaccare tutti i mostri scoperti di tipo Drago che controllo. In questo modo ho ridotto ogni tua speranza di vittoria»  

«Pensi che questo possa fermarmi?» domandò lui «Attivo dalla mia mano la carta magia “Miraggio Spaziale”, grazie alla quale posso evocare specialmente un mostro di livello 4 o inferiore dalla mia mano, ma esso rimarrà sul mio terreno fino alla fine del turno, dopodiché tornerà da dove è venuto. Evoco il mostro tuner “ Cipher Dragone”»  

In un lampo etereo, comparve improvvisamente un bellissimo e maestoso dragone, la cui luce emanata metteva in risalto le scaglie bianco perla di cui era composta la parte superiore, risplendendo anche al di sotto, dove altre piastre dorate ne adornavano il ventre e parte della coda, riempiendo ogni spazio, donandogli un aspetto ancor più solenne. Braccia, petto e gambe erano solcate da simboli cremisi, e quest’ultime terminavano con tre artigli del medesimo colore, ciascuno per ogni arto e possente e acuminati. La coda invece, aveva una forma longilinea, terminando con una minacciosa punta dalla colorazione rossastra. Il muso draconico, anch’esso color avorio, mostrava una bocca irta di zanne aguzze e splendenti, mentre le pupille, apparivano come galassie in movimento o come stelle sul punto quasi di implodere. Il tutto terminava con un paio di corni argentei posti proprio sulla sommità e due minori color rosso su ciascun lato del volto, inferiormente e superiormente, andando ad aggiungersi ad un altro paio di sporgenze color magenta, ricurve ed estese verso il basso.  Le imponenti ali color albicocca completavano quella magnifica fiera, dall’aspetto corazzato e adornate da tre punte nella parte superiore, mentre l’interno conteneva delle strane conformazioni simili ad ossa, che si espandevano per tutto il palco alare, solcate da spiragli di quel bagliore biomeccanico e iridescente, tipico degli appartenenti a quella specie. Era questa la carta che aveva dato inizio a tutto, la prima carta ricevuta in dono dal proprio padre, ma ora avrebbe finalmente adempiuto a quella promessa? (Lv: 4/ Atk: 1500/ Def: 1250)  

«Ora si che può evocare “Occhi Stellari”» affermò entusiasta Isabel  

«Almeno comprendi che per evocare un mostro Synchro ci vogliano un tuner e un mostro non tuner» dichiarò sorridente Ren, beccandosi nuovamente sul braccio qualcosa che non avrebbe dimenticato tanto facilmente «Ahia!» urlò il ragazzo «Fai più paura tu di Shiyuki. Comunque, non servirebbe a niente... il potere di quel mostro Xyz persiste ancora... e se dovesse provarci.... la sua disfatta sarebbe certa»   

«Purtroppo, Ren ha ragione» replicò l’utilizzatore dei mostri “Cipher” «Anche se si servisse dell’Assorbimento Astrale, non potrebbe comunque fare molto, data la presenza del sigillo che protegge “Cupressus” e del suo spaventoso effetto, è come se l’avesse chiuso in una gabbia. Deve giocarsi il tutto per tutto in questo turno, o al prossimo soccomberà...»   

«Crede che ci siano delle speranze di batterlo?» domandarono all’unisono i due amici  

«C’è sempre una controstrategia« ribatté secco il giovane «E si, potrebbe farcela. Vedete, ho allenato personalmente Shiyuki e so di cosa è capace. Deve solo credere di più in sé stesso e nelle sue capacità, e cosa più importante... nella forza dei suoi mostri...» Nell’udire quell’espressione, Isabel gli rivolse uno sguardo interrogativo, non capendo a cosa si stesse riferendo, naturalmente Kite se ne accorse alla svelta «Vedete, al contrario di me, mio figlio possiede un incredibile dono, come non se ne vedevano da molto tempo, salvo pochissime eccezioni. Egli è in grado di percepire e parlare con gli spiriti dei propri mostri, qualcosa che ho visto fare solo a due altre persone... anche se...debolmente rispetto al talento di Shiyuki, ma questa è tutta un’altra storia» spiegò il biondino, ma vedendo l’incredulità nei suoi occhi, riprese a parlare «E non è un risultato della “Solid Vision”, che è sempre più strabiliante e all’avanguardia, ma qualcosa di più profondo, qualcosa che va oltre la nostra comprensione...»   

«Vero» ribadì Ren «Ogni volta lo vedo scambiare quattro chiacchere con i suoi mostri, specialmente con “Cipher Dragone” o con il suo adorato “Occhi Stellari”» dichiarò il ragazzo rivolgendo un’occhiata di intesa al biondino «Certo, la prima volta che l’ho conosciuto, ho pensato che fosse ubriaco o pazzo..., visto che blaterava cose incomprensibili, riferendosi all’affetto che noi duellanti dobbiamo riservare ai nostri mostri, ma più andava avanti, più mi sono convinto che stesse dicendo il vero, e alla fine quelle parole mi hanno convinto, questo è uno dei tanti motivi per il quale siamo diventati amici» continuò lui grattandosi la nuca imbarazzato «Voglio dire, dove lo trovi un altro che sappia fare questo genere di cose?»  

«É comprensibile che all’inizio fossi scettico al riguardo» gli ripose il biondino indirizzando poi il proprio sguardo verso il duello ancora in corso 

 «Oh ho... Sembra che tra te e quel mostro ci sia un legame indissolubile che vi lega, quindi questo ti rende piu speciale di quanto tu non creda. Direi che come cosa è piuttosto interessante» commentò il guardiano «Ma non illuderti, cadrai comunque, anche se disponi di un potere simile»   

«Le tue inutili minacce sono come parole al vento per me» ribatté il giovane «Non so cosa potrebbe accadere d'ora in avanti, nè comprendo ancora il motivo per il quale tu mi stia mettendo alla prova, quello che so è che tutti i miei mostri sono miei amici, la mia famiglia, con loro ho condiviso gioie e dolori e grazie alla forza dei loro» poi scosse la testa «No, dei nostri desideri, noi ti sconfiggeremo» concluse puntandogli un dito contro  

«Oh...» ribatté l’uomo assottigliando lo sguardo «Allora forza!» incalzò lui spalancando le braccia «Dimostrami quanto sia forte questa tua convinzione. Sconfiggimi!»  

 «“Padre, Amici...» pensò lui voltando il capo nella loro direzione «“E miei mostri, datemi la forza necessaria per abbattere ogni ostacolo”» In quell’istante, una strana scintilla azzurra balenò nei suoi occhi, dirigendosi verso il suo Extra Deck «Attivo il potere speciale di “Cipher Dragone”: una volta per turno posso dichiarare un livello tra 1 e 8, il livello di questa carta diverrà pari al numero scelto fino alla fine della prossima End Phase, io scelgo il livello 3, tuttavia, non potrò evocare specialmente mostri Synchro dal mio Extra Deck per il resto di questo turno, eccetto mostri di tipo Drago»   

«Un potere davvero utile» ammise l’uomo  

«“Tu non immagini quanto, Tatsuhiko”» meditò il proprietario originale del mostro “Cipher” «“E se fosse stata una situazione per lui particolarmente prolifica, avrebbe dato sfoggio del suo vero potere. Ma quel giorno deve ancora arrivare”» terminò il biondino accennando un sorriso 

«Cosa diamine ha intenzione di fare?» chiese perplesso Ren   

«Avanti miei amici, infliggiamogli una batosta di proporzioni cosmiche! Unisco il mostro tuner “Cipher Dragone” di livello 3 e “Lunarsegugio Spaziale” di livello 4. (4+3 = 7). Dispiega le tue ali intrise di polvere cosmica e ammantati dei desideri di coloro che ti invocano, diventando la luce che illumina il mio cammino! Synchro Summon! Prestami la tua forza e insieme conquisteremo le distese dello spazio, Drago Frammento Stellare!» esclamò lui sollevando la carta verso l’alto, la quale sprigionò vari fasci di luce abbagliante poco prima di essere riposta sul Duel Disk. 

In una fragorosa e sfavillante esplosione cristallina, apparve qualcosa più rapida di una cometa e dall’aspetto luminescente, qualcosa che lasciò tutti i presenti a bocca aperta. Si trattava di un imponente drago, dalle dimensioni decisamente maggiori rispetto a quelle del leggendario “Cipher Drago Occhi Galattici” o del suo “Occhi Stellari”: Le tonalità che caratterizzavano quella fiera erano un blu cobalto nella parte superiore e un dorato in quella inferiore, capace di riflettere e avvolgersi in un’aura dai colori dell’iride. La lunga e poderosa coda era caratterizzata da cinque aculei, acuminati e simili in tutto e per tutto a dei pugnali o comunque lame taglienti, estremamente pericolosi e in grado, con un solo movimento di sradicare gli alberi di un'intera foresta. Gli artigli degli arti superiori e inferiori non erano da meno: affilati come rasoi, avrebbero potuto conficcarsi nella carne degli avversari con la precisione di una spada leggendaria. L’intero palco alare sembrava completamente scarnificato, ma questo non impediva alla creatura di librarsi in volo o di levitare, forse a grazie alla stessa iridescenza emanata, mantenendo comunque uno status di magnificenza. Sembrava quasi di trovarsi al cospetto di una mastodontica scultura di ghiaccio riemersa dagli abissi, e che terminava con strutture simile a cristalli del medesimo colore. Oltre alle corna resistenti e longilinee, rassomiglianti ad una corona di un re bellicoso, vi erano quelle pupille argentee e minacciose, capaci di gelare il sangue nelle vene e scavare un solco profondo nei cuori dei più deboli, per non parlare poi delle zanne, in grado di lacerare qualunque cosa, anche gli elementi più coriacei. Infine, quasi tutto il corpo era cosparso e attraversato da venature blu elettrico, di origine e funzione sconosciuta.  (Lv: 7/ Atk: 2600/ Def: 1200)  

«Wow!» esclamarono estasiati i due amici, seguiti da Kite che annuiva soddisfatto  

«Dunque è questo il potere scaturito dai legami che vi uniscono» constatò il guardiano, osservando quella strepitosa belva le cui scaglie irradiavano qualunque cosa, frutto della nuova forza acquisita dal ragazzo  

«Esatto» replicò Shiyuki «Esso è composto dai frammenti di ogni nostro desiderio e dalla speranza che i miei cari ripongono in me, ma prima di allora non ero ancora in grado di attingervi, così è rimasta inaccessibile nel fondo del mio deck e del cosmo, pronta ad essere risvegliata una volta che avessi ricevuto la forza e la determinazione necessaria per richiamarla» spiegò lui, scoccando occhiate anche agli altri spettatori, i quali non mancavano di inviargli cenni di ammirazione e di assenso, tutti ad eccezione del biondino, che continuava a spostare il proprio sguardo tra quel drago e il suo proprietario. Non era mai stato un granché nell’esternare i propri sentimenti, ma probabilmente ne era quantomeno orgoglioso «E la userò per spedirti nel vuoto siderale» concluse indicandolo, accompagnato dal dragone che emise un poderoso ruggito, facendo scintillare ancor di più i frammenti cristallini delle sue ali  

«Fatti sotto!» ribatté l’uomo, sfidandolo apertamente  

«Si attiva immediatamente l’effetto di “Drago Frammento Stellare”: quando esso viene evocato tramite Synchronizzazione, tutti i mostri scoperti sul terreno del mio avversario vengono messi coperti, quindi la tua carta trappola ora è inutile. Stellar Deluge!» 

Il maestoso essere mosse le ali, scagliando frammenti stellari che si diressero verso il terreno avversario, causando qualcosa di molto rassomigliante ad una pioggia di materiale intergalattico 

«Non ci credo!» sbottò incredulo l’uomo  

«Aspetta, c’è di più. Questo mostro può attaccare ognuno di loro...»  

«Non credo che dovresti esaltarti tanto allora» replicò l’uomo «Sono pur sempre in posizione di difesa, quindi io non subirò alcun danno»  

«Sbagliato ancora una volta» ribatté l’altro  

«Cosa???»  

«Vedi... stavo per spiegartelo, prima che potessi interrompermi con opinioni non richieste» precisò il ragazzo «Quando “Drago Frammento Stellare” attiva questo effetto, la difesa dei mostri bersagliati viene ridotta a 0, in più quando attacca, esso può infliggere danni perforanti» 

«Adoro quel bestione!» esclamò Ren battendosi le mani «Non solo è bellissimo, ma possiede un potere veramente strepitoso. È riuscito a vanificare completamente la strategia avversaria»  

«Sembra che alla fine io abbia raggiunto il mio obiettivo» affermò soddisfatto Tatsuhiko  

«Fossi in te avrei scelto con più cura le tue ultime parole» ribatté con un sorrisetto il ragazzo «Fragmentary Explosion!»  

Il dragone cominciò a creare qualcosa di simile ad una sfera, facendo confluire energia all’interno della stessa, che cominciò a roteare vorticosamente, al contempo i frammenti cristallini che adornavano le ali e parte del dorso si unirono ad essa, specialmente nei lati al centro, agendo in modo molto simile ad una corazza. A quel punto venne scagliata contro la carta coperta, rivelando la stessa creatura che aveva spadroneggiato precedentemente, riducendola in un ammasso di cenere fumante; mentre alcuni dei cristalli rimbalzarono verso l’avversario, infliggendogli un cospicuo danno. Si poté notare come sul volto del guardiano fosse comparso un sorriso prima di ricevere in pieno l’attacco (2100 - 2600 = 0)   

«Game over!» dichiarò il giovane dopo che gli ologrammi si dissiparono, procedendo a rapide falcate verso l’uomo.  

D’altra parte, i due baldi fanciulli ancora esultanti corsero verso di lui, abbracciandolo e congratulandosi con lui, al contrario del biondino, che si avvicinò a Tatsuhiko regalandogli uno sguardo non proprio rassicurante  

«Sei stato grande, Shiyuki!» esclamarono Ren e isabel, così forte da costringere il corvino a tapparsi le orecchie «Quando pensavi di dirmi che avevi un nuovo mostro, eh?» lo punzecchiò l’azzurrino  

«Davvero non vi siete accorti di nulla?» domandò lui, ricevendo in cambio delle espressioni parecchio confuse. Che fosse l’unico ad aver percepito quella sensazione di poco fa?  

«Ehi, tu» proseguì poi il ragazzo rivolgendosi all’uomo col mantello «Ora che ho mantenuto fede al patto, ci devi parecchie spiegazioni» 

Il gruppo si radunò attorno al vecchio, in attesa che proferisse qualcosa su ciò che effettivamente era in atto quella notte 

«Molto bene» replicò lui annuendo «Vi conviene mettervi comodi, poiché sto per raccontarvi qualcosa che vi lascerà senza fiato...» 

   
 
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