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Autore: ClostridiumDiff2020    10/12/2021    0 recensioni
Una notte fredda, in un vicolo oscuro Jennefer si incontra e si scontra con William e così...
Lei è anaffettiva e insensibile a qualsiasi stimolo, dotata di poteri telecinetici e soprattutto vede spettri. Nuovi ma soprattutto quelli antichi senza volto e molto pericolosi.
Lui è un groviglio di emozioni, incapace di controllare la rabbia ma soprattutto ferito e agonizzante.
Due universi in collisione.
(Prendere Billy Russo e lanciarlo in una nuova avventura)
Genere: Hurt/Comfort, Introspettivo, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Billy Russo, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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7. Love



Un tempo le piaceva quell’apatico silenzio ma adesso le riportava solamente alla mente un senso di mancanza. Le mancava quel suo pacato modo di farle percepire la sua presenza. Come anche la stretta delle sue braccia, il suo respiro, il profumo della sua pelle e il sapore delle sue labbra. Perché doveva passare la morte a ricordare quella sensazione? Una vita di insensibilità e adesso la sola cosa che riusciva a rammentare era il tocco delle sue labbra.
Forse non era così male un’eterna morte posata su di esse.
Era solo cortesia, non poteva essere diversamente, di certo non l’aveva baciata perché ricambiava. Cosa poi…
Amore, per non aver mai amato nessuno Jennefer era straordinariamente certa che quello fosse amore.
“Almeno non ho dovuto dirtelo…” borbottò all’oscurità.
 
“Dirmi cosa?”
La voce di William si fece strada attraverso l’oscurità portandole la luce.
Jennefer aprì gli occhi e la prima cosa che vide fu la mano di William appoggiata accanto alla sua con in pugno una pistola.
“Che diavolo… Possibile che anche nell’aldilà devo trovarti armato e non di buone intenzioni…” borbottò Jennefer
Adorò il modo in cui le cicatrici sul suo volto si piegarono assieme al suo sorriso.
“Diavolo se ti amo, non penso potrei mai più amare niente e nessuno più di te”
Jennefer si bloccò, che diavolo perché dava voce a tutti i suoi pensieri?
“La sincerità dell’anestesia colpisce ancora… Però mai avrei pensato di udire queste parole dalla tua bocca…”
 
Jennefer si voltò stordita dai farmaci e dal proprio imbarazzo. Il suo collega Alan li osservava. “Ben tornata nel mondo dei vivi Jen, puoi dire al tuo irritabile… amico… di mettere via quella? Non mi serviva nemmeno un incentivo per curarti, lo avrei fatto comunque…”
“Non senza tenere la bocca chiusa” ringhiò Billy stringendo l’arma.
“Vi lascio soli, prometto che non aprirò bocca con nessuno… per te Jen…”
Lei annuì e si voltò di nuovo verso William. “Che diavolo… cosa è successo?”
“Per quello posso rispondere io” bofonchiò Alan dalla porta “Questo bellimbusto si è presentato con te il braccio, ricoperto del tuo sangue, mi ha puntato una pistola in faccia urlandomi di salvarti o mi avrebbe ridotto a un colabrodo… Nonostante lo stress immotivato eccoci qua…”
 
Quando Alan fu uscito dalla stanza William crollò su di lei sforzandosi di non gravarle addosso. Il suo respiro era rapido, spezzato. “Ti avevo chiesto di non farlo… Perché? Perché ti sei spinta così al limite… Ti sei gettata da un palazzo, ti sei presa una pallottola, ti sei quasi dissanguata per donarmi energia… Perché?”
Jennefer cercò di alzarsi, era indignata. Non pretendeva che ricambiasse ma non poteva ignorarla completamente.
William lasciò la pistola e la afferrò “Ferma, ferma… ti…”
“Will… non ti sto chiedendo di ricambiare ma non puoi far finta che non ti abbia detto ripetutamente che ti amo… Non l’ho mai detto a nessuno mentre tu sicuramente avrai avuto modo… Magari non con me e non pretendo che tu… Insomma non sono proprio la persona… che…”
Le parole di parole di Jennefer furono catturate dalle labbra di William.
Non era il bacio disperato che le aveva dato sul tetto, era lento caldo. Si prese tutto il tempo per assaporare ogni parola che lei stava per dire. Quel bacio esprimeva tutto quello che voleva dirle. Quando si distaccò William le scostò una ciocca di capelli dalla fronte e quando lei gli carezzò la nuca con un sorriso incerto sul volto aprì la bocca ma la richiusa incapace di dar voce ai propri pensieri. Le parole erano la, incastrate nel suo cuore, incatenate dalla paura di esprimerle. Aveva detto ti amo solo a Krista e lei era morta. Aveva amato Frank e la sua famiglia e tutto era andato in mille pezzi e finì per chiedersi se non fosse maledetto? Dopotutto sua madre l’aveva abbandonato non appena l’aveva messo al mondo. Nessuno lo aveva voluto, che avessero visto qualcosa di guastato in lui? Qualcosa che finiva per contaminare tutto quello che lo circondava?
“Ti amo Will…” disse Jennefer spezzando il silenzio. “Non chiedermi di non buttarmi nel vuoto per te, lo farò sempre… Brucerei il mondo intero se servisse a tenerti al sicuro… Perché senza di te…”
Ma William la baciò di nuovo e poi si rannicchiò al suo fianco.
Ti prego, tienimi con te…
A Jennefer non servì udire quelle parole, si era abituata da tempo a comprendere i suoi silenzi. “Ti prego, resta!”

 

   
 
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